La sezione 76 è il termine o
l'identificazione che si usa fra di noi oggi, ma al tempo del profeta
questa rivelazione particolare veniva riferita come “la visione.”
6 aprile 1830, La Chiesa di Gesù
Cristo e' restaurata ancora una volta sulla terra, come chiesa a quel
tempo vi era poco nella sua dottrina che fosse unico e diverso dalle
altre chiese di quel tempo, ma poi venne una rivelazione che cambiò
tutto, una rivelazione così unica nello scopo e poderosa e
sfidante nelle sue idee che grande cura fu presa nel condividerla,
quella rivelazione oggi la chiamiamo sezione 76.
il mormonismo nacque in un tempo in cui
la cristianità è divisa fra il bene ed il male fra
buoni e malvagi, quelli destinati al cielo e quelli destinati
all'inferno,Le pecore ed i capri, quelli alla destra e quelli alla
sinistra, I credi e le scritture sembravano convergere sull'idea che
vi fosse un paradiso ed un inferno e che quello fosse tutto.
Così potete immaginare questi
primi discepoli di Cristo che erano adesso santi degli ultimi giorni
che credevano molto di ciò in cui credevano precedentemente e
come materia del fatto, uno dei colleghi di Sidney Rigdon che era
divenuto mormone stava continuando ad insegnare le stesse cose che
aveva appreso precedentemente e sembrava logico.
Dietro comandamento del Signore il
profeta cominciò rivedere la Bibbia una volta che aveva finito
la traduzione del libro di Mormon, in quello sforzo Sidney
successivamente si uni' a lui ed agi' come scrivano. Poi il 16
febbraio del 1832 ad Hiram, Ohio, nella casa di John Johnson.
La famiglia di John Johnson era
produttrice di formaggi, per qualche ragione smisero di mungere e
fermarono la produzione del formaggio, così ebbero un periodo
di riposo e guardavano il lavoro di Joseph. Come lavoravano era molto
freddo la mattina era quasi vicino allo zero,e nel pomeriggio la
temperatura scendeva sotto zero, la neve era molto alta..........
dato che erano una fattoria a causa degli animali di solito vi era
molto rumore, ma la neve non permetteva agli animali circolare così
vi era molta pace, vi era un senso di isolamento ed erano
inaccessibili a molte persone.
Joseph Smith sta lavorando sulla
revisione della Bibbia nel febbraio del 1832, è nel nuovo
testamento ed arriva in Giovanni capitolo cinque verso 29 “quelli
che hanno operato bene, in resurrezione di vita; e quelli che hanno
operato male in risurrezione di giudizio” questo fece si che si
fermarono un attimo e forse ebbero anche una breve discussione con
coloro che erano nella stanza con loro.
Il testo che fu successivamente
preparato per riportare la visione dichiara questo “mentre
meditavamo su queste cose, il signore toccò gli occhi della
nostra comprensione e furono aperti e la gloria del Signore si
diffuse intorno a noi.”
Joseph e Sidney per almeno un'ora,
Sidney dice che la visione durò alcune ore, Loro continuarono
a vedere I regni di Dio e la natura dei regni di Dio, così
loro comprendono come questi Regni si integrano.
Ebbero diverse visioni, la visione del
Padre del Figlio, una dei figli di perdizione, il regno celeste,il
regno terrestre, il regno teleste ma gli altri nella stanza, alcuni
videro la luce e sentirono il potere ma non videro nient'altro
ora oltre la rivelazione stessa, esiste
solo un racconto di un testimone oculare dei procedimenti di quel
giorno.
Il resoconto di Philo Dibble è
l'unico di cui sono stato capace di trovare a questo riguardo è
da una vasta copertura del tempo di Joseph Smith e si trova in molti
scritti.
Dibble da due diversi resoconti della
sua esperienza. Dice che entra verso la fine di quella esperienza,
così loro hanno già iniziato la visione, Joseph e
Sidney prima che arrivasse avevano iniziato. Resoconti successivi
suggeriscono che La stanza in cui Joseph stava lavorando è al
piano di sopra. Nell'angolo sud-est della casa di Johnson, quella
stanza ha una finestra che guarda verso il sud ed una finestra che
da verso est, quando Philo Dibble entra nella stanza vede Joseph
vicino a una finestra il che suggerisce che Joseph stia dove la luce
è più accessibili mentre sta traducendo, lui vede
Joseph vestito di nero ma la sua faccia è illuminata come se
vi fosse una luce interna e Joseph non sta guardando fuori dalla
finestra sta guardando in alto vedendo qualcosa che gli uomini là
radunati non possono vedere. Sidney Rigdon vede la stessa cosa, come
il profeta vede parte della visione dice, “vedo” e comincia a
descrivere ciò che vede e Sidney risponde “io vedo lo
stesso. “ poi Sidney prosegue e dice “vedo” e comincia a
descrivere ciò che vede e Joseph rispondeva “vedo lo
stesso”. Così continuano a descrivere ciò che vedono
mentre gli altri individui guardano. Philo Dibble dice anni dopo che
Sidney Rigdon non era abituato come il profeta a queste esperienze,
perché sembrava esaurito, disfatto, che quella era stata una
esperienza che non era stato capace di sopportare come Joseph, il che
suggerisce che questa esperienza visionaria richiedeva un qualche
sforzo fisico.
Non come per le altre esperienze sacre
del profeta di cui non abbiamo resoconti, questa visione ricevuta dal
profeta e dal suo consigliere fu immediatamente messa per iscritto.
Frederick G. Williams cominciò a
scriverla in quel volume delle rivelazioni ricevute dal profeta.
Ho sempre pensato che fosse stato
Sidney che avesse messo per iscritto quella rivelazione sotto la
direzione del profeta, perché Joseph sempre usava scrivani per
scrivere le sue rivelazioni, comunque in questo caso dopo che ebbero
ricevuto la rivelazione Joseph acquistò un nuovo volume per
scrivere le rivelazioni, un libro per le rivelazioni e lui scrisse
parti della sezione 76, infatti parti di questa sono scritte di suo
pugno e così quella è una delle poche rivelazioni che
abbiamo scritte di suo pugno.
Per I membri della Chiesa di quel tempo
divenne nota semplicemente come la visione.
Sembra che abbia un posto speciale
nella nostra teologia e vi sono alcune cose interessanti a suo
riguardo, per prima cosa vi sono due testimoni invece di uno, molte
delle nostre rivelazioni vennero direttamente a Joseph che lui
dettava ad uno scrivano “La visione” ci pervenne tramite Joseph e
Sidney, insieme, così entrambi portarono testimonianza delle
cose che videro, è perciò un peso più importante
nella comunità. La visione anche segna un'importante
divergenza con I discepoli di Cristo. Li separa dalla cristianità
tradizionale nei termini del paradiso e dell'inferno.
Oggi se dovessimo chiedere che cosa ci
si riferisce con “la visione”, molti dei santi degli ultimi
giorni penserebbero della prima visione, penserebbero della visione
del profeta nel bosco sacro vicino alla sua casa a Palmyra, New York,
ma in quel tempo particolare nei primi anni del 1830 Joseph non
parlava pubblicamente della sua prima visione e la frase particolare,
“prima visione” non era stata citata, così non vi era
confusione.
Joseph e Sidney dissero “grandi e
meravigliose sono le opere del signore, ed i misteri del suo regno
che ci furono mostrati che sorpassano qualsiasi comprensione.
Proprio all'inizio della sezione 76 vi
è questa piccola parte dal verso cinque al verso 10 dove il
signore dice che vuole rivelare tutte le cose a coloro che sono
giusti e che sono spiritualmente preparati e poi fa questa
dichiarazione “grande sarà la loro ricompensa ed eterna sarà
la loro gloria, e ad essi io rivelerò tutti I misteri, si
tutti I misteri celati del mio regno, dai giorni antichi e per l'età
avvenire io farò loro conoscere il beneplacito della mia
volontà in merito a tutte le cose che riguardano il mio regno.
La parola chiave qui è “misteri” questa parola non è
in connessione con ciò che pensiamo oggi, “ mistero” nelle
scritture viene dalla parola greca “musterion”, la cui radice e'
“muo” che letteralmente significa di stare in silenzio così
il mistero è qualcosa di cui non si parla, una cosa sacra.
Joseph dopo la visione, mise per
iscritto la loro esperienza e comandò di tenerla segreta ma la
novità uscì fuori e Le persone ne vennero a conoscenza
e quello sembrò di offendere molte persone nella zona.
Dato che fu comandato di mettere per
iscritto la rivelazione, Joseph permise allora di farne delle copie
e le fecero circolare fra I membri della chiesa. Questa
disseminazione della rivelazione fece si che fu scrutinata
grandemente.
E' interessante che quasi
immediatamente lascio' che I membri si facessero delle copie, I
missionari se le portarono con loro, come Orson Hyde e Samuel
Harrison Smith che si erano fatti delle copie ed abbiamo alcune copie
della sezione 76 nei diari di membri e cosi' via. Cosi' glielo
permise e sembro' che volesse che le persone avessero quella
informazione.
Fu nel mese successivo in cui questa
rivelazione fu ricevuta nel Marzo del 1832 che nell'oscurita' della
notte Joseph e Sidney furono incatramati ed impiumati da una
plebaglia, quell'attacco venne probabilmente come risultato di questa
visione.
Sembra che vi sia qualche indicazione
che alcuni fossero arrabbiati dal fatto che Joseph affermasse di aver
visto Gesu' Cristo alla destra di Dio e che per loro questo fosse
blasfemo, per questo erano arrabbiati.
La visione era compreso che venne letta
da molti, coloro I quali avevano problemi con questa, la presero come
un documento universalista, mentre veramente non lo era, certamente
apri' le porte del cielo piu' largamente. Per i pochi che amavano la
vecchia idea che Dio avrebbe salvato pochi, questa sembrava troppo
universalista.
La reazione di Brigham Young fu in
essenza “aspetta un attimo.” “non la compresi.” Disse che non
l'aveva rigettata, ma che non l'aveva compresa e che gli ci vollero
diverse letture prima che di poterla comprendere. Disse che era stato
istruito cosi' tanto nel pensiero tradizionale cristiano che gli fu
proprio difficile comprenderla.
Oltre le copie private della
rivelazione che stavano circolando “la visione” fu pubblicata 6
mesi dopo che era stata ricevuta.
Per il Luglio del 1832, una copia era
stata portata nel Missouri e William W. Phelps la stampo' nel Evening
and Morning star. Cosi' tutta la chiesa avrebbe saputo che Joseph
Smith e Sidney Rigdon, avevano visto il Padre ed il Figlio e questo
e' il primo resoconto pubblicato che abbiamo di una tale visione che
era stata data ai fratelli, Il resoconto di Joseph e Sidney Rigdon di
aver visto il Padre ed il Figlio nella sezione 76 e' pubblicato qui
come la prima visione. Quello lo rende molto speciale per me perche'
questo e' il primo resoconto pubblicato che c'e' di una tale visione.
Nel comprendere la storia di questa
visione c'e' un altro momento notevole in Nauvoo in 1843.
Il profeta e' appena tornato dopo
essere stato rilasciato da Springfield dove era tenuto sotto l'accusa
dell'assassino del Governatore Boggs ed il processo al tribunale era
stato veloce e favorevole. Torna a casa, tutti lo salutano e
festeggiano il suo ritorno e come parte di questo W. W. Phelps gli
scrive una piccola poesia che e' intitolata “Vieni con me” “
Vieni con me nei eterni regni celesti...” Questa poi viene
pubblicata dopo alcune settimane nella revista della chiesa “Times
and Seasons” aggiunta a questa introduzione fatta da W. W. Phelps
vi e' una cosa con il titolo “Una Risposta” e porta il nome di
Joseph Smith. Quello e' qualcosa come settanta strofe di quattro
righe ciascuna che sono un tipo di nuova edizione della visione in
forma di poesia epica in lingua musicale. Allora, siccome c'era il
nome di Joseph Smith attaccato, ed era attaccato da quel periodo
particolare quando viveva ed era attivo che si presumeva che l'avesse
scritto lui questa versione poetica della visione. Un'esaminazione di
fondo fatto da parecchi studiosi suggerisce che poteva essere
realmente il lavoro di W. W. Phelps e poi ci hanno messo il nome di
Joseph Smith. Spesso Joseph aveva quelli che possiamo chiamare oggi
“scrittori nascosti” che scrivevano materiale per lui, che lui
avrebbe rivisto e poi dato la sua approvazione. Cosi' qualunque sia
stato il grado di coinvolgimento del profeta in questa genesi di
ridichiarazione, sembra che non abbia ripudiato il fatto di esserne
l'autore perche' e' il suo nome che viene menzionato.
Studiare quella versione poetica e'
divertente perche' fu fatta 11 anni dopo e lui aveva avuto molte
rivelazioni dopo quella e cosi' la versione poetica inserisce in
quella addizionali concetti che furono rivelati successivamente al
profeta dopo che aveva ricevuto la sezione 76.
Come e' il caso anche con altre
rivelazioni del profeta, ci volle tempo e maturita' per I santi per
comprendere pienamente l'immensita' di questa rivelazione.
Con cosi' tanti documenti, con la
ricchezza delle rivelazioni che non sono mai interamente comprese in
una singola generazione che forse puo' essere catturata nel
linguaggio e nel vernacolo dato al profeta, nel suo tempo e luogo ma
sotto la guida di successivi leaders, profeti, apostoli e sotto la
guida dello Spirito Santo stesso, ancora addizionali intuizioni e
comprensione vengono portati fuori. Il modo in cui I santi degli
ultimi giorni hanno compreso la visione si e' sviluppato attraverso
il tempo e cosi' la teniamo cara oggi perche' e' particolarmente
importante oggi e' in qualche modo diverso da cio' che fu
inizialmente riconosciuto di essere importante nella visione.
Cosi' questo porta alla domanda: che
cosa allora questa rivelazione significo' per coloro che la
ricevettero per primi?
Uno squarcio molto interessante viene
provvisto nella prefazione di questa rivelazione come riportato nel
libro delle rivelazioni di Kirtland dove fu dapprima registrata. Mi
piace leggerla perche' a molti non e' familiare. “una visione di
Joseph e Sidney, 16 Febbraio, 1832, data nella contea di Portage
nello stato dell'Ohio nel Nord America che loro videro, concernente
la chiesa del Primogenito e concernente l'economia di Dio e la sua
vasta creazione attraverso tutta l'eternita'. Fammi iniziare con la
chiesa del Primogenito. Non e' compreso che e' un nome particolare e
non e' una istituzione terrena, ma e' un'immagine, una frase, una
metafora per quel trono o assemblea celeste, cosi' quella particolare
frase introduttiva usata era un altro modo per dire una visione di
coloro che abitano il Regno celeste. L'altra frase interessante e'
quella che parla dell'economia di Dio. Che significa? Economia,
specialmente oggi ci ispira riguardo soldi, finanziamenti e cosi via
ma questa parola e' piuttosto vicina alla versione della parola greca
Oeconomia, che come sentite e' quasi la stessa come economia, che e'
composta di due parole greche, oecos “casa” e nomos “legge” o
letteralmente le regole, le leggi, il modo in cui le cose vengono
regolate in una data casa o dominio. Cosi' in altre parole l'economia
di Dio in un buon inglese che non usiamo piu' era usato come un
termine per descrivere di base come Dio aveva ordinato il suo Regno,
il suo Reame, la sua Casa. E' interessante, puo' darsi che I santi
degli ultimi giorni lo trovino interessante. Quella parola “Santi
degli ultimi giorni” spesso evoca una dispensazione e loro forse
sanno che nella epistola agli Efesini per esempio Paolo parla della
dispensazione, come e' tradotto nella versione di Re Giacomo, della
dispensazione della pienezza dei tempi, bene nel testo greco la
parola e' oeconomia, che la versione di Re Giacomo traduce come
dispensazione, cosi' in realta' quella breve introduzione scitta
dalla mano di Frederick G. Williams e' cosi' ricca nei termini di
cio' che ci dice circa cio' che loro videro od almeno cio' che fu
registrato in quella frase particolare.
La dottrina ed alleanze 76 “La
Visione” cambio' il concetto dei santi degli ultimi giorni del
cielo e se volete, estese un invito a tutti gli uomini di venire e di
vedere da loro stessi.
Uno si chiede, che impatto ha avuto sui
santi degli ultimi giorni? Come ha formato I santi? Il reale grande
messaggio e' che quando viene letta attentamente ed in effetti
compresa pienamente come il profeta apparentemente ed alcuni dei
primi santi la comprese era come aprire la porta, allargarla per
essere piu' coinvolti, per festeggiare l'immensita' del cielo, era un
cerchio che si apriva e ti faceva entrare, questo sembra di essere il
messaggio della visione, certamente una che possiamo portare avanti
nel 20 secolo come siamo stati investiti cosi' tanto per poter
valutare ed apprezzare e condividere con I nostri compagni cristiani
di tutto il globo, questa e' una visione coinvolgente, una visione
per il nostro tempo.