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Monday, October 29, 2012

Anteprima del Commentario dei Vangeli


CONSIDERAZIONI INIZIALI

Marco e' riconosciuto da tutti il primo Vangelo. Marco e' stato il compagno di Pietro ed ha scritto le memorie di lui. Io la chiamo la prima edizione del Vangelo. La storia me la immagino cosi': Pietro sa che la sua vita e' al termine', e' in prigione a Roma, sa che il tempio sara' distrutto: era stato profetizzato da Cristo poco prima della sua morte.

Chiede al Signore lumi al riguardo e riceve la rivelazione che mandera' ai santi a Gerusalemme. A causa di questo i santi si trasferiranno in massa a Pella e sfuggiranno alla distruzione di Gerusalemme. Pietro incarica Marco di scrivere le sue memorie. E' in prigione non ha molto tempo quindi scrive le cose essenziali e quelle che si ricorda. Il fatto che questo Vangelo sia stato redatto nei primi anni 60d.c. e Pietro sia morto nel 64-67d.c. Confermano che le profezie di Cristo riguardo alla distruzione del tempio avvenuta nel 70 d.c. Erano di una quarantina di anni antecedenti all'avvenimento.

Matteo, che non era discepolo di Giovanni Battista, legge queste memorie di Pietro, essendo di Capernaum ed essendosi aggregato a Gesu' poco dopo il sermone sul monte, possiamo considerarlo testimone oculare solo dopo quegli avvenimenti. Divenendo poi uno dei dodici avrebbe dovuto essere a conoscenza, per sentito dire, anche degli avvenimenti precedenti.

Quando le legge si rende conto che per Ebrei non sono molto utili, non vi sono molti riferimenti scritturali che confermano la missione del Messia , quindi si mette a fare una seconda edizione. Lascia quasi tutto cio' che Marco ha scritto ma aggiunge la genealogia, la nascita, i magi, la fuga in Egitto e molte parti inedite del sermone sul monte, alcune parabole (zizzannie, granel di senape, tesoro nascosto), Gesu' chepaga il tributo, lavoratori ad ore, il giudizio. E' l'unico che parla del suicidio di Giuda e le guardie subornate.

Luca dice che altri hanno intrapreso scrivere PER ORDINARE (mettere ordine) e per questo lui cerca di fare come loro. Puo' darsi che questa parola "Altri" possa includere anche Matteo.

Il Vangelo di Luca deve essere stato scritto durante il periodo degli Atti ma sicuramente poco dopo il Vangelo di Marco, sembra che lui si sia unito alla chiesa nel 37 d.c. Dopo divenne il compagno di Paolo quando vanno in Macedonia, circa il 57 d.c. Anno in cui viene datata Galati, scritta da li.

Dalla lettera di Paolo a Timoteo sappiamo che e' a Roma con lui, quindi dato che Luca era suo compagno ed era a quel momento, probabilmente, lo storico della chiesa, avra' cominciato a scrivere le sue opere solo dopo essersi riunito a Paolo, che dovrebbe essere stato la sua fonte primaria per quanto riguarda la seconda parte di Atti.

Già nell'antichità venivano proposte per i suoi scritti, sia una data vicina alla morte di Paolo (verso il 67) sia una, di poco anteriore, che collocava la stesura di Atti poco dopo l'arrivo di Paolo a Roma e la sua prima prigionia. Questa seconda ipotesi si poggia, in particolare, sul fatto che gli Atti finiscono proprio con il racconto della prigionia romana di Paolo, da collocarsi verso il 63.

Alcuni pensano che le notizie riguardanti i suoi primi capitoli gli siano stati dati da Maria la madre di Gesu', ma questo sembra molto difficile in quanto Maria nel 57 d.c. Cioe' quando Luca si aggrega a Paolo, avrebbe avuto piu' di 70 anni, quindi Luca avrebbe dovuto incontrarla prima, ma Luca afferma all'inizio del suo Vangelo che decide di scrivere: perche' altri hanno scritto e che da li in poi' SI E' INFORMATO dai migliori testimoni OCULARI CHE DIVENNERO MINISTRI DELLA PAROLA. Essendo poi a Roma con Paolo ed essendovi anche Pietro dovrebbero essere loro la sua fonte di informazione a cui riferisce di essersi informato ACCURATAMENTE. Paolo deve essere considerato un testimone oculare: non solo ha visto il Signore in piu' di una occasione ma anche e' stato fino al terzo cielo e gli sono state rivelate cose inneffaibili.

Non va dimenticato che Paolo e' stato ospite di Pietro a Gerusalemme negli anni precedenti. Conoscendo lo zelo di Paolo e' facile pensare che abbia fatto molte domande al capo della chiesa sugli inizi. Inizi come l'annunzio delle nascite di Gesu' e Giovanni, la storia dei pastori e la presentazione al tempio fino a Gesu' dodicenne.

Un'altra importante considerazione da fare e' il fatto che nel TEMPIO sono avvenuti due fatti straordinari che non dovrebbero essere sfuggiti ne ai sacerdoti ne al popolo stesso.

Luca 1:8-22

8 Or avvenne che esercitando Zaccaria il sacerdozio dinanzi a Dio nell'ordine della sua muta, 9 secondo l'usanza del sacerdozio, gli toccò a sorte d'entrar nel tempio del Signore per offrirvi il profumo; 10 e tutta la moltitudine del popolo stava di fuori in preghiera nell'ora del profumo. 11 E gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare de' profumi. 12 E Zaccaria, vedutolo, fu turbato e preso da spavento. 13 Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figliuolo al quale porrai nome Giovanni. 14 E tu ne avrai gioia ed allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 15 Poiché sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre, 16 e convertirà molti de' figliuoli d'Israele al Signore Iddio loro; 17 ed egli andrà innanzi a lui con lo spirito e con la potenza d'Elia, per volgere i cuori de' padri ai figliuoli e i ribelli alla saviezza de' giusti, affin di preparare al Signore un popolo ben disposto. 18 E Zaccaria disse all'angelo: A che conoscerò io questo? Perch'io son vecchio e mia moglie è avanti nell'età. 19 E l'angelo, rispondendo, gli disse: Io son Gabriele, che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e recarti questa buona notizia. 20 Ed ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a suo tempo. 21 Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria, e si maravigliava che s'indugiasse tanto nel tempio. 22 Ma quando fu uscito, non potea parlar loro; e capirono che avea avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e rimase muto.

Luca 2:25-38

Cantico di Simeone. Anna, la profetessa25 Ed ecco, v'era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; e quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era sopra lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d'aver veduto il Cristo del Signore. 27 Ed egli, mosso dallo Spirito, venne nel tempio; e come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 se lo prese anch'egli nelle braccia, e benedisse Iddio e disse:29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; 30 poiché gli occhi miei han veduto la tua salvezza, 31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 32 per esser luce da illuminar le genti, e gloria del tuo popolo Israele». 33 E il padre e la madre di Gesù restavano maravigliati delle cose che dicevan di lui. 34 E Simeone li benedisse, e disse a Maria, madre di lui: Ecco, questi è posto a caduta ed a rialzamento di molti in Israele, e per segno a cui si contradirà 35 (e a te stessa una spada trapasserà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori sieno rivelati. 36 V'era anche Anna, profetessa, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser, la quale era molto attempata. Dopo esser vissuta col marito sette anni dalla sua verginità, 37 era rimasta vedova ed avea raggiunto gli ottantaquattro anni. Ella non si partiva mai dal tempio, servendo a Dio notte e giorno con digiuni ed orazioni. 38 Sopraggiunta in quell'istessa ora, lodava anch'ella Iddio E PARLAVA DEL BAMBINO A TUTTI quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Chiaramente i sacerdoti del tempio ne avrebbero parlato con i componenti del Sinedrio, l'aspettativa del Messia in quel periodo era una cosa non insolita bensi attesa. Che dire poi di quest'altro avvenimento?

Matteo 2:1-8

I magi d'Oriente1 Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d'Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo: 2 Dov'è il re de' Giudei che è nato? Poiché noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per adorarlo. 3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. 4 E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo dovea nascere. 5 Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiché così è scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe, che pascerà il mio popolo Israele7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita; 8 e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo.

Matteo 2:16-18

16 Allora Erode, vedutosi beffato dai magi, si adirò gravemente, e mandò ad uccidere tutti i maschi ch'erano in Betleem e in tutto il suo territorio dall'età di due anni in giù, secondo il tempo del quale s'era esattamente informato dai magi. 17 Allora si adempié quello che fu detto per bocca del profeta Geremia: 18 Un grido è stato udito in Rama; un pianto ed un lamento grande: Rachele piange i suoi figliuoli e ricusa d'esser consolata, perché non sono più.
Quindi e' facile desumere che non solo nell'immaginario collettivo ma anche nel Sinedrio queste cose siano rimaste ben impresse e Paolo nel Sinedrio prima di divenire cristiano ci sguazzava.
Luca poi salta ed include la predicazione a Nazareth, il figlio della vedova Iain, la peccatrice perdonata, il giro missionario in Galilea, Gesu' in Samaria, Il buon samaritano, Marta e Maria, l'avariazia ed il ricco stolto, necessita' del ravvedimento, guarigione di una donna paralitica, l'idropico guarito di sabato, lezioni di umilta' e carita, parabola del gran convito, il ricco e Lazzaro, i dieci lebbrosi, parabola del giudice iniquo, Gesu' in casa di Zaccheo.

Secondo me la cosa piu' straordinaria descritta dal medico e' cio' che avvenne nel Getsemani. Tenendo conto che il racconto e' cosi' vivido, pieno di stringenti particolari, ma Luca non era presente, gli apostoli sonnecchiavano. Chi poteva aver descritto tutti questi particolari, con Gesu' ad un tiro di sasso, cioe' almento trenta o quaranta metri, di notte al buio pesto, fra gli alberi?

Sappiamo dalla rivelazione moderna che questi particolari sono veri, vedi D&A 19.

 16 Poiché ecco, io, Iddio, ho asofferto queste cose per tutti, affinché non bsoffrano, se si cpentiranno;
  17 Ma se non volessero pentirsi, essi dovranno asoffrire proprio come me;
  18 E queste sofferenze fecero sì che io stesso, Iddio, il più grande di tutti, tremassi per il dolore e sanguinassi da ogni poro, e soffrissi sia nel corpo che nello spirito — e desiderassi di anon bere la coppa amara e mi ritraessi —


Il Signore ha voluto che ne fossimo a conoscenza perche' sono la chiave della comprensione della sua chiamata, Passione e vittoria. L'espressione della volonta' del Padre messa ad effetto nelle circostanze piu' terribili e drammatiche, infatti sulla croce abbiamo un Gesu' abbastanza tranquillo, ma come entra nel Getsemani l'aria si fa cupa e lui e' scosso da tristezza mortale.

Chi ha sentito le sue invocazioni fatte al Padre. Paolo dice in Ebrei 5:7

Ebrei 5:7

Il quale, ne' giorni della sua carne, avendo con gran grida e con lagrime offerto preghiere e supplicazioni a Colui che lo potea salvar dalla morte, ed avendo ottenuto d'esser liberato dal timore,
supplicazioni fatte CON GRIDA E LAGRIME. Come se le avesse viste e sentite lui stesso, non dimentichiamoci che a parte la visione sulla via di Damasco ne ebbe delle altre e poi anche era salito al terzo cielo dove udi' parole inneffabili.

Se furono fatte con grida, chiaramente anche chi era un po' distante le avrebbe sentite quelle parole. L'angelo di luce poteva essere visto a distanza. L'angelo non viene per convincerlo, in quanto lui ha appena detto di aver accettato di fare la Volonta' del Padre.

Chiunque stia per attraversare un momento di estrema sofferenza ha bisogno di conforto, infatti Luca dice proprio quello che Langelo scese per CONFORTARLO, non per convincerlo, magari nel confortarlo gli direbbe le benedizioni del suo sacrificio, come una levatrice direbbe alla futura mamma, tra poco vedrai tuo figlio, non mollare adesso. Gli avrebbe sicuramente ricordato il motivo per cui lo faceva e le benedizioni che ne derivavano.

Fin qui ci siamo, ma le gocce di sangue che Luca descrive come grosse che cadeano a terra? 

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