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Monday, October 29, 2012

Anteprima del commentario da 3 Nefi a Moroni.


3 NEFI.
Fino al 1879 l'edizione del libro di Mormon 3 Nefi era noto come “Il libro di Nefi il figlio di Nefi che era il figlio di Helaman.” Nel 1879 l'anziano Orson Pratt raccomando' che il titolo del libro fosse cambiato in “3 Nefi”, come pure anche il titolo del libro successivo fosse “4 Nefi”. Le sue idee furono accolte.
Presidente Nathan Eldon Tanner disse:” 3 Nefi ci da informazione addizionale in piu' grandi dettagli dei quattro Vangeli e preserva, le dottrine, gli insegnamenti e la compassione del Signore. Per questa ragione molti si riferiscono a 3 Nefi come il quinto Vangelo.” Va considerato comunque che questo libro non contiene solo il “quinto Vangelo” o gli insegnamenti del Cristo stesso ma ci da la prova dell'avvenuta resurrezione ed una descrizione del Messia veramente unica. Definisce il suo Vangelo, chiarifica i punti della sua dottrina e della necessita' delle alleanze. Spiega lo scopo della Legge e spiega il ruolo di Cristo nell'adempirla, ci parla delle altre pecore e del loro raduno.

Capitolo 1.

“  1 ORA avvenne che il novantunesimo anno era passato, ed erano aseicento anni dal tempo in cui Lehi era partito da Gerusalemme; ed era l'anno in cui Laconeus era giudice supremo e governatore del paese.
  2 E Nefi, figlio di Helaman, se n'era andato dal paese di Zarahemla, dando incarico a suo figlio aNefi, che era il suo figlio maggiore, riguardo alle btavole di bronzo e a tutti gli annali che erano stati tenuti, e a tutte quelle cose che erano state conservate sacre sin dalla partenza di Lehi da Gerusalemme.
  3 Poi se ne andò dal paese, e anessuno sa dove andò; e suo figlio Nefi conservò gli annali in sua vece, sì, la storia del suo popolo.”

La sua scomparsa e' simile a quella di Alma il giovane. Molti pensano che sia stato traslato. L'apertura di questo libro sembra quasi quella del Vangelo di Luca.

“  4 E avvenne che all'inizio del novantaduesimo anno, ecco, le profezie dei profeti cominciarono ad adempiersi più pienamente; poiché cominciarono ad essere operati tra il popolo maggiori segni e maggiori miracoli.
  5 Ma vi erano alcuni che cominciarono a dire che era passato il tempo in cui avrebbero dovuto adempiersi le parole che erano state adette da Samuele il Lamanita.
  6 E cominciarono a rallegrarsi riguardo ai loro fratelli, dicendo: Ecco, è passato il tempo, e le parole di Samuele non si sono adempiute; perciò la vostra gioia e la vostra fede riguardo a questa cosa sono state vane.
  7 E avvenne che fecero un gran tumulto, ovunque in tutto il paese; e le persone che credevano cominciarono ad essere molto addolorate, per timore che, in qualche modo, le cose che erano state dette potessero non avvenire.
  8 Ma ecco, attendevano con costanza quel giorno, quella notte e quel giorno che sarebbero stati come un sol giorno, come se non vi fosse notte, perché potessero sapere che la loro fede non era stata vana.
  9 Ora avvenne che fu fissato un certo giorno dagli increduli, in cui tutti coloro che credevano a quelle tradizioni sarebbero stati amessi a morte, salvo che avvenisse il segno che era stato dato da Samuele, il profeta.
  10 Ora, avvenne che quando Nefi, figlio di Nefi, vide questa malvagità del suo popolo, il suo cuore fu estremamente addolorato.
  11 E avvenne che uscì e si prostrò a terra, e gridò possentemente al suo Dio in favore del suo popolo, sì, di coloro che stavano per essere annientati a causa della loro fede nelle tradizioni dei loro padri.
  12 E avvenne che gridò possentemente al Signore per atutto quel giorno; ed ecco, la voce del Signore gli pervenne, dicendo:
  13 Alza il capo e sii di buon animo; poiché ecco, il tempo è vicino; questa notte sarà dato il segno e adomani io verrò nel mondo, per mostrare al mondo che io adempirò tutto ciò che ho fatto bdire per bocca dei miei santi profeti.
  14 Ecco, io avengo ai miei per badempiere tutto ciò che ho fatto conoscere ai figlioli degli uomini fin dalla cfondazione del mondo e per compiere la volontàdsia del Padre che del Figlio — del Padre a motivo di me e del Figlio a motivo della mia carne. Ed ecco, il tempo è vicino, e questa notte sarà dato il segno.”

Verso 4. Si cominciano a vedere segni e maggiori miracoli. Pero' non ci dice quali. Tra il popolo comincia a manifestarsi inquietitudine. I credenti cominciano ad essere tristi perche' gli altri li prendono in giro dicendo che il tempo della profezia era passato. Addirittura gli increduli avevano fissato un giorno che dopo quello avrebbero ucciso i credenti. Strano, i credenti non avevano mica deciso che se il segno fosse venuto avrebbero messo a morte gli increduli:). Nefi ne fu addolorato. Cosi tanto che si PROSTRO' A TERRA e GRIDO' a Dio in favore del suo popolo, grido' cosi' possentemente per tutto il giorno e come sempre succede quando il cuore grida il Signore risponde. Molti si pongono la domanda, alla quale non e' possibile rispondere perche' non c'e' scrittura che possa spiegarlo, come poteva Cristo, che stava per nascere, rispondere alla preghiera di Nefi? Questo farebbe presupporre che per i nove mesi della sua gestazione non sarebbe stato possibile per Gesu' dialogare con il mondo?

Allora la domanda che alcuni si pongono e': “Quando lo spirito entra nel corpo?” a me personalmente sembra aria fritta perche' per esempio a volte nelle scritture abbiamo visto che lo Spirito Santo risponde alle preghiere Mose 5:9 a volte e' un angelo ma la cosa piu' semplice, secondo me e', che fino a quando non nasce nella carne, Cristo come “spirito” non e' certo imprigionato nelle sue funzioni. Qui l'importante e' notare che quando una persona si ritira in possente preghiera riceve sempre la risposta dovuta ad un'anima in pena.

Per mostrare al mondo che vengo per adempiere quello che HO FATTO CONOSCERE FIN DALLA FONDAZIONE DEL MONDO.

per compiere la volontàdsia del Padre che del Figlio — del Padre a motivo di me e del Figlio a motivo della mia carne” Credo che abbia fatto questa specificazione proprio per dimostrare che sono due esseri distinti con due volonta in armonia ma diverse. Adempie la volonta' del Padre che aveva chiesto:" chi mandero'?" (cercava un volontario, non poteva obbligare alcuno) e la sua che aveva accettato l'incarico. Inoltre Gesu' essendo il creatore del nostro universo e di tutte le creature anche ha il titolo di Padre.

“ 15 E avvenne che le parole che erano pervenute a Nefi furono adempiute, così come erano state dette; poiché ecco, al calar del sole anon vi fu oscurità; e il popolo cominciò a stupirsi perché non ci fu oscurità quando venne la notte.
  16 E ve ne furono molti che non avevano creduto alle parole dei profeti, che acaddero a terra e divennero come morti, poiché sapevano che il bgrande piano di distruzione che avevano preparato per coloro che avevano creduto alle parole dei profeti era stato frustrato; poiché il segno che era stato dato era già alla porta.
  17 E cominciarono a capire che il Figlio di Dio doveva apparire tra breve; sì, infine tutto il popolo sulla faccia della terra intera, da occidente a oriente, sia nella terra settentrionale che nella terra meridionale, fu così straordinariamente stupito che cadde a terra.
  18 Poiché sapevano che i profeti avevano testimoniato queste cose da molti anni, e che il segno che era stato dato era già alla porta; e cominciarono a temere a causa della loro iniquità e della loro incredulità.
  19 E avvenne che in tutta quella notte non vi fu oscurità, ma vi fu luce come se fosse mezzogiorno. E avvenne che il sole si alzò di nuovo al mattino, secondo il suo proprio ordine; e a motivo del segno che era stato dato capirono che era il giorno in cui il Signore sarebbe anato.
  20 Ed era avvenuto, sì, ogni cosa, ogni minima parte, secondo le parole dei profeti.
  21 E avvenne pure che apparve una nuova astella, secondo la parola.”

Di solito i segni seguono la fede ma in questo caso TUTTi poterono vedere il segno, forse perche' oramai il destino dei malvagi era segnato. Non vi fu oscurita' per la semplice ragione che la VERA LUCE entrava nel mondo. Nel verso 17 e' precisato che questo segno fu visto da ogni parte della terra. Non sembra che nella Bibbia ve ne sia menzione. Il fatto che il sole si alzasse di nuovo dimostra che questa luce durante la notte non proveniva dal sole. Quindi abbiamo tre segni qui, caddero come morti, la nuova stella e la luce notturna.

“  22 E avvenne che da quel momento in poi cominciarono ad essere diffuse menzogne da Satana fra il popolo, per indurire i cuori, con l'intento che non credessero a quei segni e a quei prodigi che avevano veduto; ma nonostante queste menzogne e questi inganni, la maggior parte del popolo credette e si convertì al Signore.
  23 E avvenne che Nefi andò fra il popolo, e anche molti altri, battezzando al pentimento, il che portò a gran aremissione di peccati. E così il popolo ricominciò ad avere pace nel paese.
  24 E non vi furono contese, salvo per pochi che cominciarono a predicare, sforzandosi di provare mediante le Scritture che anon era più opportuno osservare la legge di Mosè. Ora, in questo essi erravano, non avendo capito le Scritture.
  25 Ma avvenne che furono ben presto convertiti ed erano convinti dell'errore in cui erano caduti, poiché fu loro fatto sapere che la legge non era ancoraaadempiuta e che doveva essere adempiuta in ogni minima parte; sì, pervenne loro la parola che ciò doveva adempiersi; sì, che non uno iota o un trattino sarebbe passato finché non fosse tutto adempiuto; perciò in quello stesso anno furono portati alla conoscenza dei loro errori e bconfessarono le loro colpe.
  26 E così trascorse il novantaduesimo anno, che portò buone novelle al popolo a motivo dei segni che erano avvenuti, secondo le parole della profezia di tutti i santi profeti.
  27 E avvenne che anche il novantatreesimo anno passò in pace, se non fosse stato per i aladroni di Gadianton, che dimoravano sulle montagne, e che infestavano il paese; poiché le loro piazzeforti e i loro nascondigli erano talmente fortificati, che il popolo non poteva sopraffarli; perciò commettevano molti omicidii e compivano grandi stragi fra il popolo.
  28 E avvenne che nel novantaquattresimo anno cominciarono a crescere in gran misura, perché vi furono molti Nefiti dissidenti che fuggirono presso di loro, il che causò molto dolore a quei Nefiti che erano rimasti nel paese.
  29 E vi fu pure causa di molto dolore fra i Lamaniti; poiché, ecco, avevano molti figli che erano cresciuti e si erano fatti forti con gli anni, ed erano divenuti padroni di se stessi, e furono sviati da alcuni che erano azoramiti, con le loro menzogne e le loro lusinghe, ad unirsi a quei ladroni di Gadianton.

Anteprima del commentario Libro di Mormon da 1 Nefi a Helaman


Il profeta Joseph Smith spiego: “Il frontespizio del libro di Mormon e' una traduzione letterale, presa dall'ultimo foglio sulla parte sinistra delle tavole.” Dato che le tavole erano state sigillate da Moroni e' facile desumere che le abbia scritte lui infatti e' scritto nel frontespizio.”Sigillato per mano di Moroni”. Tutte le epigrafe nel libro di Mormon erano incise sulle tavole. Gli inserti che precedono Mosia 9 ed Alma 21 anche erano incisi sulle tavole, mentre i brevi riassunti all'inizio di ogni capitolo non erano incisi sulle tavole, ma furono aggiunti per l'edizione del 1981 e servono come aiuto per i lettori.

La cronologia fu aggiunta nell'edizione del 1920 su raccomandazione dell'anziano James E. Talmage.


Ritratto di Lehi.
Nella cultura ebraica i genitori erano coloro che principalmente insegnavano i loro figli e le prime parole di Nefi sono rivolte a loro. Il padre aveva l'obbligo di insegnare la moralita' e la rettitudine. Cerchiamo allora di farcene un ritratto. Secondo il libro di Mormon Lehi era ricco vedi 1 Nefi 3:16 2:4, possedeva una casa di sua proprieta' 1 Nefi 1:7, ogni tanto usciva di citta' 1 Nefi 1:5-7 e possedeva una proprieta' terriera fuori citta' 1 Nefi 3:16 3:22 2:4. Proveniva da una vecchia famiglia che si era distinta 1 Nefi 5:14-16 della tribu' di Manasse Alma 10:3 che fra tutte le tribu' aveva mantenuto la tradizione del commercio carovaniero. Sembra che avesse dei legami con Sidone per il fatto che questo nome appare ripetutamente nel libro di Mormon sia nella sua forma ebraica che egiziana. Sidone era il porto attraverso il quale gli israeliti commerciavano con l'Egitto e con l'occidente. Lehi era orgoglioso della sua conoscenza dell'egiziano ed insisteva che i suoi figli lo imparassero, Mosia 1:4. Era meticoloso nel tenere il suo diario 1 Nefi 16-17. Dai suoi figli si capisce che era un esperto di olio, vino, fichi e di miele.
Lui ed i suoi figli erano abili a forgiare i metalli per costruire artefatti ed armi. E' ritenuto che fosse un abile mercante. 1 Nefi e' scritto in prima persona, un terzo del libro di mormon e' scritto in prima persona. Il resoconto delle grandi tavole di Nefi, Mosia, Alma Helaman, 3 Nefi, 4 Nefi e Mormon e' fatto in terza persona e sono commentari degli avvenimenti.
Nefi sembra derivare dall'egiziano nfr significa Buono.
 1 Nefi 1: 1 IO, aNefi, essendo nato da bbuoni cgenitori, ho dunque ricevuto qualche distruzione in tutto il sapere di mio padre; e avendo visto molte eafflizioni nel corso dei miei giorni, nondimeno, essendo stato grandemente favorito dal Signore durante tutti i miei giorni; sì, avendo avuto una grande conoscenza della bontà e dei fmisteri di Dio, faccio dunque una gstoria delle mie azioni nei miei giorni.
 2 Sì, faccio una storia nella alingua di mio padre, che consiste del sapere dei Giudei e del linguaggio degli Egiziani.
  3 E io so che la storia che faccio è avera; e la faccio di mia propria mano, e la faccio secondo la mia conoscenza.


Questo e' un colophon, e' usuale trovare queste aperture nel libro di Mormon 1 Nefi 22:30-31 Giacobbe 1:2 7:27 Jarom 1-2 Omni 1:3-4 Parole di Mormon 9 Mosia 1:4 Helaman 16:25.
Il colophon ha lo scopo di far sapere al lettore la fonte del materiale dato e l'informazione sull'autorita' dello scritto.
Nefi e' un ragazzo giovane a questo punto e parla di aver gia ricevuto grande afflizioni e di essere stato grandemente favorito ma in realta' lui scrive questo molti anni dopo vedi,
2 Nefi 5:30 E avvenne che il Signore Iddio mi disse: Fa' delle aaltre tavole; e incidi su di esse molte cose che sono buone ai miei occhi, per il profitto del tuo popolo.
  31 Pertanto io, Nefi, per esser obbediente ai comandamenti del Signore, andai e feci aqueste tavole, sulle quali ho inciso queste cose.


Anche riguardo a questo verso :
 2 Sì, faccio una storia nella alingua di mio padre, che consiste del sapere dei Giudei e del linguaggio degli Egiziani.
Dobbiamo considerare questi versi:
Mormon 9:  32 Ed ora, ecco, abbiamo scritto questa storia secondo le nostre conoscenze, nei caratteri che tra noi sono chiamati aegiziano riformato, che ci sono stati tramandati e che abbiamo alterato secondo il nostro modo di parlare.
  33 E se le nostre tavole fossero state abbastanza grandi, avremmo scritto in ebraico, ma l'ebraico è stato pure alterato da noi; e se avessimo potuto scrivere in ebraico, ecco, non avreste avuto nessuna imperfezione nella nostra storia.

Ci spiega il motivo per cui usarono quei caratteri. Inoltre ci fa capire che benche' l'ebraico fosse gia' uno scritto compatto che l'egiziano era ancor piu' compatto.

Torniamo alle afflizioni di Nefi. Quando scrive abbiamo detto sono passati diversi anni e quindi dal momento della partenza era stato vicino alla morte in almeno 5 occasioni. 4 dai suoi fratelli ed una volta da Labano. Otto anni nel deserto con poco cibo, puo' essere benissimo un'altra afflizione in un viaggio di circa 2.500 miglia. Quando raggiunse la costa dovette costruire insieme agli altri la nave o battello. Riempirlo con tutti i semi, il cibo e tutto il necessario per il viaggio.
Una volta raggiunta l'America erano come dei pionieri in una terra inesplorata in cui dovevano cominciare tutto daccapo. Infine dovette lottare con i suoi fratelli.

Lui dice pero' anche che ebbe molte grandi benedizioni e che fu grandemente favorito dal Signore. Si riferisce senz'altro alle grandi rivelazioni che aveva ricevuto. Ebbe una visione della storia americana che andava dal suo arrivo fino alla seconda venuta del Cristo. Vide molto cose che erano state mostrate ad Isaia e di cui scrisse un lungo commentario. Fu aiutato nelle sue avversita' e nel costruire la barca.
Questa non era la prima storia scritta da lui infatti spieghera' successivamente che quando arrivarono nella terra promessa il Signore gli comando' di farsi delle tavole di metallo per registrare la storia del suo popolo 1 Nefi 19:1. Poi circa 20 anni dopo o circa 30 anni dopo che la colonia di Lehi aveva lasciato Gerusalemme 2 Nefi 5:28 fu comandato di farsi un secondo set di tavole 2 Nefi 5:30. Lo scopo di questo non gli fu mai rivelato 1 Nefi 9:5 ma fu enfatizzato di scrivere in queste seconde tavole l'opera del ministero 1 Nefi 9:3,5. 

Anteprima del commentario della "Perla di Gran prezzo"


Commenti.
Il Signore nella Genesi non spiega come e' avvenuta la creazione ma perche' l'ha fatta. Questa e' la cosa fondamentale non come. Questo sara' spiegato in futuro. Genesi e' il libro di tutti gli inizi, della terra, degli animali, dell'uomo, del popolo scelto e dell'alleanza. Il libro di Mose' prova che alla Genesi sono state tolte parti importanti. In altre parti della Bibbia si fa riferimento ad un concilio celeste, alla caduta di Lucifero, ma sono notizie frammentarie e dislocate qua e la'. Si capisce che un concilio e' stato tenuto prima della creazione ma non se ne parla ne' in ordine cronologico ne' in maniera chiara.

Il libro di Mose' e quello di Abramo reintegrano e danno ampia luce a questo avvenimento per darci una piena comprensione del piano divino.
Mose' riceve questa rivelazione su di una montagna altissima. Quando non c'e' il tempio le montagne, che ci portano piu' vicino a Dio, fungono come tali e qui ci viene detto che la montagna e' altissima. La scrittura ci dice che Mose' pote' stare alla presenza di Dio perche' la Gloria di Lui lo copri'.

Dio si presenta:"Io sono il Signore!" e subito dichiara a Mose' che e' sua progenie, vedete quanto e' importante questa parentela? Proprio perche' e' suo figlio Dio gli rivela le opere delle sue mani. Questo perche' nel verso successivo Dio dice a Mose' che ha per lui un'opera da compiere e quindi deve sapere chi e' il suo mandante e di cosa e' capace, per sapere che chi lo sostiene e' in grado di aiutarlo in qualsiasi frangente. Come gli dice che ha un'opera per lui gli dice anche che lui e' a somiglianza del Suo Figlio Unigenito che e' il Salvatore di tutta la razza ma che comunque Lui e' il Dio per eccellenza.


Di seguito nei versi 7 e 8 Dio gli mostra tutte le sue creazioni, passate, presenti e future, Mose' le vede nel tempo di Dio: il presente continuo. Mose' a quel punto e' un Veggente : Colui che puo' testimoniare perche' ha visto. Un profeta fa profezie che possono provenirgli da sogni od ispirazione, un Veggente HA VISTO e per questo e' piu' grande di un profeta. Mose' ha appena avuto una visione panoramica ma ora deve comprenderla per capire la sua relazione con Dio.

Al verso 9 la gloria di Dio si ritira proprio per questo scopo. Il verso 10 ci dice che Mose' rimase a terra per molte ore e poi quando si alza dice "Ora so che l'uomo non e' nulla." Certo dopo aver avuto una esperienza del genere si e' sentito molto piccolo. Capisce di essere stato trasfigurato per aver potuto sostenere la potenza divina. A questo punto Satana interviene e vuole la sua adorazione. La risposta di Mose' e' importante "Io sono un figlio di Dio (ora ne e' certo!) ma dov'e' la tua gloria?" Mose' vede che puo' stare in presenza di Satana senza bisogno di essere trasfigurato e nel verso 15 dice che lo Spirito non gli si era del tutto ritirato e quindi invita Satana ad andarsene. Al verso 16 e 17 apprendiamo che cio' che Mose' ha avuto in questa montagna altri non e' che la conseguenza di un'altra apparizione che era avvenuta nel mezzo del pruno ardente ed in quell'occasione gli era gia' stato rivelato di essere Figlio di Dio a somiglianza di Gesu', mentre in questa occasione gli e' STATO PROVATO!

Verso 18 "Ho altre cose da chiederGli!" Satana non molla e dice:"Io sono il Figliolo Unigenito, adorami!" A questo punto comincia un braccio di ferro fra i due e Satana e' costretto ad andarsene solo dopo che Mose' Invoca il nome di Gesu' Cristo. In tutte le dispensazioni quando un profeta o veggente e' stato chiamato da Dio e' stato subito affrontato e testato, e' stato il caso di Mose, di Joseph durante la prima visione e lo fu anche per Gesu' dopo i 40 giorni nel deserto.
Il verso 23 ci dice che queste testimonianze non sono pervenute nella Bibbia a causa dell'iniquita'
A questo punto, cioe' dopo aver superato la prova, Mose' viene riempito dallo Spirito Santo ed e' pronto a partire per la sua missione ma ancora una volta i cieli si aprono e questa volta a Mose' e' concesso di vedere tutto IL CREATO. Gli viene spiegato che cio' la creazione e' avvenuta tramite Gesu' Cristo ma che da quel momento in poi dara' un resoconto solo di questa terra e nel verso 38 spiega qual'e' la sua opera e gloria. Nel verso 41 dice che sa che i figli degli uomini toglieranno le parole dal libro che Mose' scrivera' ma ecco che suscitera' un altro (Joseph Smith) per restaurarle.

Anteprima del commentario di "Dottrina ed Alleanze"


Dottrina ed Alleanze.
Joseph Smith, profeta moderno, veggente, e rivelatore.

Joseph probabilmente si colloca facilmente in cima ai più profetici rivelatori del mondo.

Discuteremo di questo.

Una delle cose che più di ogni altra distingue la Chiesa di Gesù Cristo restaurata da Joseph Smith è che fu inaugurata e perpetuata dalla rivelazione continua. Queste rivelazioni restaurarono dottrina ed organizzarono la Chiesa. E come sono importanti? Per Joseph Smith non era di poca importanza. "Toglietele," disse "è dov'è la nostra religione? Non ce l'abbiamo."

Ciò che rende il profeta Joseph Smith unico e diverso è che quasi subito riceve rivelazione. La più lunga rivelazione che questo mondo abbia mai ricevuto gli ci vollero 90 giorni per scriverla, ed anche di più, è chiaro sto parlando del libro di mormon. E poi ad ogni stadio dello sviluppo della Chiesa lui riceve rivelazione ed aiuto per essere guidato in quell'opera. Ora abbiamo un profeta che ci porta volumi di rivelazioni e se io credo che il canone chiuso allora ecco qui un uomo che afferma che non è per niente chiuso. È ancora aperto e per i santi degli ultimi giorni oggi, il nostro nono articolo di fede dichiara "crediamo in tutto ciò che è stato rivelato, in tutto ciò che viene rivelato, e in tutto cio' che sarà rivelato," per noi quella è una seconda natura, ma per quelli di fuori questa è una cosa piuttosto dura e crederei che se non credo nella rivelazione moderna che io dovrei difendermi e così Joseph Smith si trovò in conflitto sul problema della rivelazione.

Quel conflitto si protrarrà oltre la vita mortale del profeta. Vicino alla fine del secolo, lo stato dello Utah elesse Reed Smoot come membro del Senato degli Stati uniti. Lui era anche un apostolo, un membro del quorum dei 12. Falsamente accusato di promuovere la poligamia, il senato rifiutò di sostenerlo. Quattro anni di udienze furono condotte fino a che il senatore Smoot poté finalmente far parte in Senato. Il concilio di coloro che lo stavano opponendo, Robert W. Taylor, fece la seguente dichiarazione provocativa al Senato.

Alcune centinaia di migliaia di sinceri uomini e donne hanno creduto ed ora credono come credono nella loro propria esistenza, che Joseph Smith ricevette rivelazione diretta da Dio. E se qualcuno ha mai creduto cio', noi dobbiamo credere che il senatore Smoot lo creda. Ora un senatore degli Stati Uniti può credere in qualsiasi altra cosa nel mondo ma non in quella. E non può non essere eleggibile di sedere nel corpo al quale appartiene. Può credere la poligamia, può credere che l'assassinio sia una buona cosa, può negare che la proprietà come regola di vita di tutti i 10 comandamenti, può credere nel sacrificio della vita umana, può credere in nessun dio, od in migliaia di dei, può essere giudeo o gentile, maomettano o buddista, ateo od in molti dei, può credere che il mondo iniziò l'anno passato e finisca l'anno prossimo, ma di credere con la convenzione che Reed Smoot possiede, che Dio gli parli o possa parlargli è di ammettere per logica inevitabile della sua commissione che vi è un'autorità superiore con cui qui e adesso lui può conversare. Ed i cui comandi non può rifiutarsi di obbedire cosi' ché lui non puo' pensare da sé stesso." E poi di questo Robert Taylor spiegò come in ogni istanza a New York, in Ohio,in MIssouri, in Illinois, fra gli altri problemi dove i santi degli ultimi giorni erano in conflitto con i loro vicini, la rivelazione era il problema. E che la rivelazione avrebbe governato la loro politica per esempio. E certo la rivelazione che li portò a vivere la legge della consacrazione ed altre cose di questo tipo, e così lui, non essendo un santo degli ultimi giorni stava mostrando ai santi degli ultimi giorni come la relazione ci avesse messo da parte da chiunque altro.
Quella era la chiave, le rivelazioni di Joseph Smith, quello è ciò che la cultura principale del tempo prova a questionare con Joseph, afferma di ricevere rivelazioni da Dio, e quello e' ciò che i santi trovano così importante. Riceve rivelazioni da Dio quello e' per cui lo seguiamo. Non è perché è un buon lottatore oppure è bello o qualsiasi altra cosa, lui riceve rivelazioni da Dio e noi lo seguiamo perché Dio parla attraverso di lui. Così questo problema della rivelazione è la linea che divide, e' la cosa che rende Joseph un profeta per me ed un nemico per coloro che lo odiavano.

Le rivelazioni date a Joseph Smith potrebbero essere chiamate la sua eredità. Durante la sua vita, lui ricevette queste rivelazioni e le dettava agli scrivani, il che era pratica comune per lui di cui abbiamo già discusso. Altri avrebbero poi copiato e ricopiato queste rivelazioni per loro uso personale. Ora come abbiamo già visto tenere registri nella Chiesa si sviluppava molto lentamente. A causa di ciò, alcune di quelle copie originali andarono perdute.

Sappiamo soltanto di una manciata di rivelazioni ricevute dal profeta di cui abbiamo il documento originale. La maggior parte di loro non possiamo identificare come fossero originali. Ma abbiamo un documento, un documento manoscritto per quasi ogni rivelazione e si trova adesso nella dottrina ed alleanze o nella perla di grande prezzo, che datano prima della pubblicazione. Prendiamo la sezione 76. Quella e' una cosa grande che ognuno vuole copiare, così abbiamo molteplici copie di alcune di queste rivelazioni quando missionari ed altri farebbero delle copie per portarsele con loro, prima della loro pubblicazione. Una volta che furono pubblicate, allora, non sappiamo ciò che accadde agli originali. Potrebbero anche essere stati buttati. Abbiamo una serie nei diari di Joseph Smith chiamata rivelazioni e traduzione useremo uno scanner ad alta definizione del documento originale sulla pagina destra, e la definizione è così buona che si può vedere anche il tessuto della carta. E dalla parte opposta la parte sinistra vi sarà la traduzione scritta a macchina, così i santi degli ultimi giorni potranno vedere questi antichi documenti, e ciò che è affascinante riguardo quello è che alcuni di questi documenti furono scritti e poi corretti successivamente. Così il lettore può vedere l'originale e notare qualsiasi variazione che sia stata fatta attraverso gli anni sia per correzione aggiunta o cancellazione e così via.

La prima cosa che viene alla mente è che tu hai menzionato cioè, e posso immaginarmi che qualcuno dica questo: "che gli originali non vennero direttamente dalla bocca di Joseph e poi furono messi direttamente nella dottrina ed alleanze?"

Si è giusto. Ora Royal Scousen che era vostro ospite alcune settimane fa e ciò che disse riguardo al manoscritto del libro di Mormon possiamo dirlo nella dottrina ed alleanze. Che Joseph ricevette la rivelazione, non la scrisse lui stesso, la dettò. Le prime copie sono quasi senza punteggiatura, come e' normale quando le cose sono dettate. E proprio come il profeta corresse il libro di mormon nel 1837, così nel 1835 fece lo stesso con la dottrina e le alleanze. Così mettendolo in quel tipo di contesto noi possiamo mostrare il documento originale, mostrare la storia dietro di quello, ed alcuni cambiamenti che il profeta fece successivamente.

Quando Joseph rivide le rivelazioni, vi furono altre revisioni che fece oltre la punteggiatura.

Ti darò alcune idee di che tipo di revisioni furono fatte. Dizionari: poche. Le persone di quel tempo facevano lo spelling foneticamente. Questo è ciò che Mark Twain disse:" un uomo non è molto creativo se non conosce tre o quattro modi di fare lo spelling." così abbiamo alcuni dei primi manoscritti con strani spelling che mai accetteremo oggi. Se tu sei seduto in un sommo consiglio oggi, e qualcuno volesse chiamarti un sommo consigliere, quello sarebbe CIL, ma se tu sei un consigliere di un vescovo, sarebbe esse e elle, così come vedi lo spelling di quel tempo doveva essere deciso e compreso, e dobbiamo arrivare all'edizione del 1876 prima che questo problema sia risolto. Delle volte Joseph Smith, quando venne il tempo della pubblicazione, combinava le rivelazioni. Ho qui una copia del libro dei comandamenti e questi andavano per capitoli ma i suoi capitoli dal 17 al 21 e' adesso la sezione 23 di dottrina ed alleanze. Lui prese queste cinque brevissime rivelazioni e le combino' in una. Ora il campione per tutto questo tipo di combinazioni è la sezione 107, le persone devono dare un'occhiata alle introduzioni di queste rivelazioni nella corrente edizione perché queste rivelano molto di ciò che troverà e' nei diari di Joseph Smith, e nella introduzione oggi, leggerò: "alcune parti di questa sezione furono ricevute nella data succitata, il registro storico afferma che varie parti furono ricevute in varie volte, alcune di queste furono ricevute nel novembre del 1831." Bene, questa è datata 1835, così lui mette una informazione rivelatoria qui che lui ha accumulato queste in quattro anni, e noi siamo stati capaci di identificare almeno quattro separate rivelazioni che lui combinò insieme. Sono ancora vere, ma lui le combinò per formare queste rivelazioni. Comunque, il combinare delle rivelazioni è una realtà. ti do un'altra idea. Ho qui una vecchia edizione della dottrina le alleanze, è l'edizione del 1879, la sezione venti della dottrina alleanze fu data al tempo in cui la Chiesa fu organizzata, aprile 1830, parla dell'ufficio di anziano, sacerdote, insegnante, diacono ed apostolo, ma non menziona niente al riguardo del sommo sacerdozio perché questo non viene che fino al 1831 o sommo consiglio, presidenti di palo, vescovi. Questo tipo di cose. Lui non l'aspettava comunque, non nei primi anni, ma successivamente, noi abbiamo questi versi e 65,66, e 67 dove si parla dei sommi consiglieri, sommi sacerdoti, vescovi, e così via, che sono completamente estranei a quell'età della Chiesa, e in questa edizione della dottrina ed alleanze vi e' un asterisco che richiama la nostra attenzione a fondo pagina e dice, "i versi 65, 66,67 furono aggiunti qualche tempo dopo. Vi sono altre poche correzioni che sono state fatte ed ognuna richiede un tipo di spiegazione. Così con la serie di documenti che abbiamo nei diari di Joseph Smith prenderemo ogni rivelazione separatamente, scriveremo un contesto storico per quella, la metteremo nel suo contesto, prenderemo i più antichi completi di manoscritti che possiamo trovare, li useremo come testo guida, e poi metteremo le note a piè di pagina, e se vi sono maggiori alterazioni e sono importanti, faremo una nota di quelli a piè di pagina, così che i santi degli ultimi giorni possano guardare alle loro rivelazioni e possono vedere come si svilupparono dall'originale a ciò che abbiamo oggi. Ora, devo dire che la maggior parte di queste non hanno quasi nessun cambio, ma quelli che sono stati fatti sono molto importanti ma ognuna avrà lo stesso tipo di trattamento. La maggior parte di quei cambiamenti, la maggior parte fu fatta nel 1835 dal profeta ed oliver Cowdery, Frederick G. Williams, Sidney Rigdon, William Phelps,

Ed altri intorno a loro che scrivevano queste rivelazioni nella loro forma corrente.

La rivelazione può venire in modi diversi, e questo era il caso con il profeta. Visioni, visite angeliche, ispirazione, eccetera il filo comune con lui era che lui era un degno ricevitore, e che lui ricercava.

Darei un'enfasi che è il profeta sapeva che la rivelazione non è un processo spirituale o d'un processo intellettuale. Per ricevere rivelazione è un processo di un'anima, un'anima intera, cioè lo spirito il corpo e la mente. Il profeta doveva riconciliare il suo spirito, la sua mente ed il suo corpo con la volontà di Dio. Tu puoi ricordarti del famoso resoconto dove David Whitmer ci dice che Joseph cercò d'i tradurre il libro di Mormon una mattina, ma non poteva, neanche una sillaba lui era divenuto frustrato con Emma le aveva detto qualcosa di ingiusto o di poco gentile. Non pote' tradurre fino a quando andò nel bosco, secondo il resoconto di David, per quasi un'ora, e in cui si pentì e si riconciliò con Dio, e poi si riconciliò con sua moglie. Solo allora la traduzione ricominciò bene. Vediamo che ciò che Joseph fece nel tradurre il libro di Mormon non fu solamente un processo intellettuale, lui doveva essere moralmente a posto, doveva essere spiritualmente a posto allo scopo di ricevere rivelazione.

Così molti attraverso gli anni hanno accusato il profeta di frode e di inganno. Che lui si era inventato queste rivelazioni. Ma il registro storico non supporta questa idea.

Una delle grandi domande riguardo ho Joseph Smith, "è sincero?" Cioè quando dice che il Signore gli aveva parlato. Lui credeva veramente che Dio gli avesse parlato? credeva alle sue rivelazioni? Nella mia esperienza tu puoi scartare ogni cosa, guardare ad ogni documento che abbiamo, lui è sincero nell'intimo della sua anima. Lui era sicuro che Dio gli parlava. Passò tutti tipi di sofferenza, mise la sua famiglia, i suoi figli, i suoi amici più cari in situazioni molto difficili perché lui credette veramente che il signore lo guidava. E se tu cominci con questa idea allora deve andare avanti e dire beh, posso crederlo o non posso crederlo, ma sicuramente questo uomo credette che Dio gli parlava.

Ciò che mi colpisce è che Joseph è il primo e miglior credente nelle sue proprie rivelazione, e lui non nota questo, Joseph non conosce ogni cosa riguardo le sue rivelazioni. Lui riceverà una rivelazione che dirà: "raduna 500 uomini settori e va nel Missouri ed aiuta i santi e poi lui partirà senza conoscere i dettagli né i problemi che incontrerà e così via, non posso immaginarmi che Joseph sia il creatore delle sue rivelazioni proprio a causa delle difficili cose che lo chiamano a fare.

Anteprima de "I Santi degli ultimi giorni"


GARMENTS
Uno dei piu' sacri simboli che l'uomo ha ricevuto da Dio e' proprio il sacro garment. Prima che Adamo ed Eva fossero scacciati dal giardino ricevettero da un Padre amorevole un vestito fatto di pelli di animali (agnelli?).
Nessun dubbio che fosse qualcosa di sacro, nessun dubbio che fosse qualcosa di estremamente utile per la salvezza spirituale dell'uomo. Dio non fa mai niente di inutile, tutto quello che fa e' diretto alla salvezza dell'umanita'.
L'uomo era appena decaduto dal suo stato eterno e veniva introdotto in un mondo completamente nuovo. Sarebbe stato alla portata di Satana, nel giardino infatti fu il serpente ad agire per suo conto. Molti dicono che Dio era adirato con Adamo ed Eva al momento della caduta.
Questo perche' molti credono che Dio sia stato beffato ma non era cosi'. Dio conosce la fine fin dal principio. “L'Agnello era ben preordinato prima della fondazione del mondo”. Se fosse stato adirato non si sarebbe preso cura di loro, fornito un garment e poi assistito Eva nel partorire e cosi' via.
Dio voleva che mangiassero il frutto, non l'avrebbe messo nel giardino, proprio nel mezzo e poi avrebbe potuto proteggerlo come fece poi con l'albero della vita. Eva fu ingannata, come un piccolo fanciullo puo' essere ingannato da un essere maturo, (sedotta) ma Adamo dovette mangiare il frutto, perche' altrimenti sarebbe rimasto solo nel giardino ed avrebbe mancato di osservare proprio i primi comandamenti ricevuta da Dio stesso di CRESCERE (NELLA CONOSCENZA) E DI MOLTIPLICARSI.
1 Timoteo 2:14
Adamo non fu SEDOTTO, ma la donna cadde in TRASGRESSIONE (Non peccato). NONDIMENO SARA' SALVATA.”
Eva non poteva peccare, NON AVEVA ANCORA LA CONOSCENZA del bene e del male.
L'unico maledetto fu il serpente, Adamo ed Eva ricevettero solo delle conseguenze dal cambiamento di stato. Adamo col garment ricevette il Sacerdozio (Fico). Come possiamo dimostrarlo? Semplice i suoi figli Caino ed Abele facevano I sacrifici, dovevano avere il sacerdozio e da chi lo potevano aver ottenuto?
Esodo 28:2
E farai ad Aaronne, tuo fratello, dei paramenti sacri, come insegne della loro dignita' e come ornamento.”
Esodo 35:19
I vestiti del servizio per servire nel luogo sacro, I vestiti sacri per Aaronne il sacerdote, ed I vestiti per I suoi figli, per amministrare l'ufficio di sacerdote.”
Vedete che Abele faceva gia' cio' che I sacerdoti leviti avrebbero fatto piu' tardi. Avrebbe anche lui dovuto indossare un vestito sacro?

Il simbolo del garment e’ molto antico. Spesso rappresenta l’autorita’. Noi sappiamo che i Re indossavano un vestito speciale come simbolo del loro potere ed autorita’. Ma vi e’ qualche evidenza biblica che un vestito rappresentasse anche un’autorita’ spirituale?
2 Re 2:9-15
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei».
10 Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sar� concesso».
11 Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio
d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
13 Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. 14 Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15 Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.
Il mantello che Elia indossava fu passato ad Eliseo. Sebbene fosse solo un mantello con nessun potere in se stesso, ancora aveva il simbolo del potere di Dio per la persona che lo indossava.
Matteo 21:6-8
leggiamo I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: 7 condussero l’asina e il puledro, misero su di essi I mantelli ed egli vi si pose a sedere. 8 La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via.
Vi e’ un sacco di simbolismo qui. Prima di tutto, cavalcare in Gerusalemme un asino e’ il simbolo di un conquistatore pacifico. Gesu’ venne in pace cavalcando un semplice asinello. I re guerrieri del tempo entravano in citta’ trionfanti su cocchi trainati da numerosi cavalli.
Secondo: la moltitudine stese i mantelli sulla strada, od in altre parole con il gettare i loro mantelli ai suoi piedi era un modo per dire che si sottomettevano alla sua autorita’ spontaneamente.
I sacerdoti ed i lavoratori del tempio indossavano vestiti cerimoniali che rappresentavano la loro autorita’ e potere. Strapparsi il garment era un simbolo di grande offesa, sia per chi lo faceva sia per chi lo riceveva..
Considera la storia che si trova in
Matteo 26:63-65
Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64
«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
E’ chiaro da tutti questi esempi che il vestito che uno indossava rappresentava la sua autorita’. Nel terzo capitolo di Daniele leggiamo riguardo ai tre ebrei di nome Shadrach, Meshach e Abendnego che furono mesi in una fornace ardente sotto il comando di Re Nabuccodonosor.
Cominciando dal verso 20 leggiamo Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con il fuoco acceso. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.
22 Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, Noi sappiamo che il re disse:Ecco io vedo 4 uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza aver sofferto danno alcuno, e l’aspetto del quarto e’ come
quello d’un figlio degli dei.
Il verso 27 dichiara:" che le loro tuniche non erano state alterate" Da notare che la scrittura dice espressamente che i loro "vestiti" non erano bruciati. Ancora nel verso 21 e’ dichiarato che: i mantelli, calzari, turbanti e tutti I loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.
Allora perche’ solo i loro vestiti sono specificatemente menzionati di non essere stati alterati dal fuoco? Potrebbe essere che questi vestiti avessero un particolare simbolo di sacralita’ per cui Dio non permise loro di essere distrutti? Un altro importante indizio si trova nella parabola dello sposalizio come riportata in
Matteo 22:11-14
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, 12 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13 Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Deve essere ben tenuto in mente che questa parabola e’ specificatamente riferita al Regno di Dio. Lo sposalizio menzionatovi si riferisce a coloro che sono stati invitati nel regno dei cieli. 

Anteprima della Casa d'Israele.


Il Casato d'Israele.
La storia di Israele e' la storia di un popolo la cui vita e pensiero hanno avuto una grande influenza sulla storia mondiale, piu' di qualsiasi altro popolo. Una famiglia di pastori che si trasferirono da Babilonia a Canaan che avrebbe cambiato il corso della storia umana. La meraviglia e' nel destino di Israele, la divina ispirazione che manteneva viva la fede di questo popolo durante secoli di vagabondaggio e persecuzione affinche' potesse ricordare il retaggio di popolo scelto del Dio vivente, creatore dell'uomo e del mondo.
La storia di Israele, come contenuta nel Vecchio Testamento segue i seguenti sviluppi di vita nazionale e di pensiero durante i seguenti periodi:"I patriarchi, la schiavitu', la liberazione, il vagabondaggio, i Giudici, il Regno, il declino durante la divisione del Regno, i periodi di cattivita' e dispersione e d infine lo stabilimento del Giudaismo.
Per lo studente della storia vi e' un salto nella storia di Israele dal tempo dell'ultimo profeta del vecchio testamento (397 A.C.) fino all'apertura del Nuovo Testamento alla nascita di Cristo e poi un altro salto nella storia dal tempo della distruzione di Gerusalemme fino al diciottesimo secolo quando la storia dei Giudei si interseca con la storia secolare Europea.
I Giudei sono rimasti un distinto e peculiare popolo durante i loro 4.000 anni di storia, durante i quali essi hanno tenuto saltuari registri, come i vagabondaggi e le persecuzioni permettevano.
Ma questo ( giudaismo ) e' solo uno dei rami di Israele. Cosa allora delle molte dispersioni e migrazioni che ebbero luogo durante il periodo del declino nazionale del seme di Giacobbe? Essi non hanno compilato la loro storia cosi' sono stati dimenticati, ma non tutta la loro evidenza e' andata perduta.
Il libro di Mormon e' il registro di una dispersione, che parla della storia di lehi e della sua famiglia che lascio' Gerusalemme nel 600 A.C., e dei suoi figli e dei suoi associati che divennero i fondatori dei Nefiti e Lamaniti nell'emisfero orientale. Ma alla fine del periodo Nefita 422 D.C. sembra che vi siano un altro salto nella storia di questo ramo quando i Nefiti divennero estinti. Che cosa allora dei rami che sopravvisero loro, i Lamaniti ed i Polinesiani?
Non abbiamo nessun registro scritto per conoscere il loro passato ma vi sono infinite leggende, miti e alberi genealogici che vanno indietro fino al periodo piu' remoto del loro inizio che ci raccontano la storia cosi' vividamente ed accuratamente, come se queste fossero dewscritte su tavole d'oro, piuttosto che nella fibra umana del cervello.
Era per questa causa, per illuminare il mondo riguardo il ramo stabilito nell'emisfero occidentale e per rivitalizzare i principi del Vangelo che Cristo li visito', che il libro di Mormon fu preservato e dato nelle mani del profeta degli ultimi giorni Joseph Smith, per confondere i saggi e gli eruditi.
Questo registro' Il bastone di Efraim" e' stato adesso aggiunto al bastone di Giuda, la Bibbia, per dare a questa generazione la pienezza del Vangelo di Gesu' Cristo, perche' molte parti di questo erano andate perdute attraverso la corruzione delle sue pagine e per l'eliminazione e distorsione dei principi e delle ordinanze della chiesa originale.
Il mitico nord dell'Europa, secondo la tradizione, contiene molti dei misteri di Israele. Per piu' di duemila anni questi sono sopravvissuti attraverso le sue saga, le sue genealogie e la sua mitologia per portarci in questa dispensazione i materiali che sono richiesti per risolvere il mistero di Israele nei paesi del Nord.
Come questa storia incompleta si apre alla vista, lo studioso rimane meravigliato al miracolo del tempo, la sopravvivenza di Israele, come Dio aveva promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Noi che abbiamo il privilegio di essere nati in questa dispensazione siamo molto fortunati, non solo per la rimarchevole societa' che ci circonda, ma perche' possiamo guardare indietro al corso della storia per l'incredibile adempimento dei piani divini che erano stati decisi prima della fondazione del mondo.
Noi viviamo nel giorno dell'adempimento, la dispensazione della pienezza dei tempi, in cui il Signore ha promesso la restituzione di tutte le cose dette dai suoi santi profeti. Noi siamo tesimoni viventi dei miracoli che Egli ha effettuato nello stabilire Sion, il raduno di Efraim e Giuda e possiamo guardare indietro e meravigliarci per il modo con cui ha diretto il corso del destino designato per il suo popolo scelto.
Il compito di scrivere la storia di questo popolo e' stato rilevante. Il problema non era la mancanza di evidenza, e nemmeno dei dettagli, ma piuttosto come selezionare dalla massa dei manoscritti e commenti archeologici quelle parti che potevano adattarsi piu' propriamente per brevita' ed ancora essere intelleggibili storicamente e scritturalmente.
Il materiale qui contenuto non e' inteso di essere usato come scrittura, ne' per essere considerato conlusivo, ma e' inteso di portare testimonianza nella semplicita' della sua composizione e dettaglio al mondo, che Israele e' sopravvissuto nel mezzo delle nazioni gentili per uscire in questa dispensazione com un corpo rinnovato e risuscitato per intervenire nei lavori della pienezza dei tempi in preparazione della venuta del Signore.  
Dall'informazione che si trova nelle opere canoniche della Chiesa, specialmente del libro di Mormon e la Bibbia, si sa che l'antica Israele del regno del Nord aveva alcune caratteristiche peculiari. Un profondo ed attento studio delle chiavi che descrivono queste caratteristiche e' stato fatto. Lo studio ha portato all'assimilazione di 4 gruppi specifici di evidenze che non solo esistevano durante il periodo d'oro di Israele nel regno di Davide, ma che sono sopravvissute per essere trovate nelle tribu' disperse fra i Gentili.
Questi 4 gruppi si distinguono per il loro ambiente sociale, l'aspetto religioso, le loro caratteristiche fisiche ed il loro ambiente mentre erano dispersi fra i gentili. Quando queste chiavi sono esaminate alla luce della storia, delle leggende e delle evidenze archeologiche si puo' dire che Israele possedeva un distintivo modello fisico, religioso e sociale; erano una razza bianca, di alta statura, con teste strette (dolicocefalo), parlavano la lingua ebraica; adoravano piu' gli dei dei gentili che Geova; tenevano le genealogie del loro popolo ma specialmente le genealogie dei loro re e capi. 

Anteprima commentario di Rivelazione o Apocalisse


Apocalisse o Rivelazione.
Chiavi per comprendere Il libro di Rivelazione.
  1. Scritture degli ultimi giorni. D&A 130:7-11 Mose' 4:1-4 D&A 77 76:15-30 D&A 29 88
  2. Sermoni del profeta Joseph Smith “Insegnamenti pag 228 e seguenti,

Il 7 compare 50 volte, le lettere che formano il 7 in ebraico sono le stesse che formano la parola “Giuramento”.
7 candelabri = portatori di luce noi i creatori della medesima, cosi' i 7 candelabri sono 7 chiese, infatti sono le congregazioni che devono portare la luce al mondo.

Giovanni 8:12

Gesù parla di nuovo ai Giudei della sua missione divina
Or Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.

Cristo e' la Luce del mondo.

Adamo vide le stesse cose di Giovanni.

D&A 107:56
 56 E Adamo si alzò in mezzo all'assemblea; e nonostante che fosse curvo per l'età, essendo pieno dello Spirito Santo apredisse tutto ciò che sarebbe accaduto alla sua posterità fino all'ultima generazione.

Probabilmente anche Mose', Enoc, Nefi ed altri, ma come fu detto a Nefi, era compito di Giovanni di scriverle.

A Daniele fu detto di suggellare la visione :

1 Nefi 14:18-22
  18 E avvenne che l'angelo mi parlò, dicendo: Guarda!
  19 E guardai, e vidi un uomo, ed era vestito di una veste bianca.
  20 E l'angelo mi disse: Ecco auno dei dodici apostoli dell'Agnello.
  21 Ecco, egli vedrà e scriverà il resto di queste cose; sì, e anche molte altre cose che sono avvenute.
  22 E scriverà pure riguardo alla fine del mondo.


1 Nefi 14:27-29
  27 E io, Nefi, udii e porto testimonianza, che il nome dell'apostolo dell'Agnello era aGiovanni, secondo le parole dell'angelo.
  28 Ed ecco, a me, Nefi, è stato proibito di scrivere il resto delle cose che avevo visto e udito; pertanto le cose che ho scritto mi sono sufficienti; e non ho scritto che una piccola parte delle cose che ho visto.
  29 E porto testimonianza di aver visto le cose che vide mio apadre, e l'angelo del Signore me le ha fatte conoscere.


Storia teleste all'inizio, storia terrestre, quando parla del millennio, e storia celeste alla fine.

Vi sono due tipi di profezie: di avvertimento, che si possono cambiare, apocalittiche che si avvereranno.

Clemente di Alessandria dichiara che Giovanni lascio' Patmos dopo la morte di Domiziano quando il Senato Romano annullo' le leggi del defunto imperatore. I romani ritornarono anche le proprieta' confiscate e fecero tornare le genti dall'esilio.

Lo storico dichiara che Giovanni fu esiliato per la sua testimonianza e che scrisse successivamente il suo Vangelo ad Efeso, dove probabilmente ebbe modo di vedere gli altri Vangeli e quindi decise di riempirne i "Vuoti".

Eusebio conferma Clemente ed anche cita Ireneo nella sua storia della chiesa, dichiarando che il ministerio di Giovanni duro' fino al tempo di Traiano. Epifanio nel suo Panarion 51.12. 1-2 dichiara che Giovanni aveva piu' di novantacinque anni quando lascio' Patrmos sotto il regno di Claudio Cesare, ma potrebbe riferirsi anche a Nerone, che si chiamava Nerone Claudio.

Secondo l'apocrifo Syriac "la storia del figlio di Zebedeo" come citato in Aune, Rivelazione, 78 Eusebio menziona Pietro crocifisso a Roma, Paolo decapitato e Giovanni esiliato a Patmos suggerendo che questi avvenimenti avvennero in sequenza ed accaddero a Roma.

Nella meta' del secondo secolo dopo Cristo Ireneo, vescovo di Lione, citava Rivelazione molte volte, attribuendola a Giovanni, il discepolo del Signore, scritta verso la fine del regno di Domiziano circa il 96d.c. "Contro le eresie 4.20.11; 5.30.3

Anteprima commentario di Atti ed epistole


ATTI DEGLI APOSTOLI
Scritto da Luca Compagno missionario di Paolo.
La versione ispirata dice che Luca era stato chiamato come storico della chiesa.
Era necessario che il Signore rispiegasse tante cose che durante la sua vita non erano state comprese apieno eche ora sarebbero state soppesate in maniera diversa.
Inoltre la frase "Molte prove" in greco e' tradotta in inglese "Sure sign and token" in italiano "segno sicuro e simbolo."

Questo libro puo' essere diviso in due parti la prima parte dal capitolo 1 al 12, il centro e' Gerusalemme e la figura principale e' Pietro. La seconda parte che va dal capitolo 13 al 28 il centro e' Antiochia ed il personaggio principale e' Paolo.

Luca probabilmente era lo storico della chiesa in quanto si rivolse a testimoni oculari per scrivere il suo Vangelo e poi e' partecipe di molti viaggi di Paolo e quindi Atti, almeno la seconda parte e' scritta come testimone oculare.

Secondo le parole del Salvatore, prima di ascndere al cielo, prima varebbero dovuto essere testimoni a Gerusalemme, poi in tutta la Giudea e Samaria e poi in tutto il mondo. L'antico manoscritto chiamato il prologo anti Marcionita riguarda l'autore come una persona reale che era venuto da Antiochia di Siria, che aveva servito il Signore senza alcuna distrazione e che mori' in Beotia ad 84 anni, inoltre in un manoscritto del secondo secolo in atti 20:13 si trova scritto"Ma io Luca, e quelli che erano con me salirono a bordo."

Abbiamo altre apparizioni riportate nelle scritture. Ma da questo punto gli apostoli cominciano a dare l'idea di un quorum unito invece che di un quorum depresso e disperato. E niente di meno poderoso io credo potrebbe averli messi in quella condizione senza che il maestro li avesse guidati dopo essere fuggiti ,eccetto uno o due, in diverse direzioni; improvvisamente leggiamo che sono insieme.

Luca scrive che loro passavano del tempo ogni giorno nel tempio. Il tempio era cruciale per Luca. Lui comincia suo Vangelo col rendere chiaro che Maria e Giuseppe andarono al tempio con il piccolo Gesù e che e' là che una grande profezia di Simeone fu pronunciata. Ora Luca scrive negli atti che gli apostoli si radunavano ogni giorno nel tempio pregando. Ora lo stesso autore Luca scrive il libro degli atti. E nel verso tre del primo capitolo dice in effetti che Gesù si manifestò agli apostoli con molte prove infallibili per 40 giorni, ed insegnò loro le dottrine del regno.

Quello e' tutto ciò che abbiamo nel nuovo testamento riguardo ai 40 giorni. Ma vi sono fonti apocrife, di cui non possiamo avere piena fiducia, che ci danno alcune intuizioni in ciò che accadde durante quei giorni. Tre dottrine furono insegnate prominentemente. La prima, che il corpo è in se stesso un contenitore sacro . La resurrezione di Gesù dovrebbe averlo chiarito.

La dottrina è che tutti gli uomini dovranno resuscitare, ed infatti, Matteo rende chiaro che il giorno in cui Gesù uscì dalla tomba, che molti dei corpi dei santi che dormivano si alzarono, entrarono nella città Santa e si manifestarono a molti. L'intera parte sud del monte degli ulivi è fino ad oggi un cimitero ricoperto di tombe. Molte di queste tombe vanno indietro per secoli.

Le persone che vollero sepoltura qui lo fecero per la fede che il Messia avrebbe riportato la resurrezione e che se erano qui, dato che Lui si sarebbe manifestato qui, loro sarebbero stati i primi ad essere risuscitati. L'idea che il corpo sia un contenitore sacro e non qualcosa da essere eliminato, era chiaro negli insegnamenti dei 40 giorni.

La seconda dottrina, che in qualche modo ogni essere umano viene nel mondo per affrontare il bene ed il male nei loro estremi. Ognuno ha la libertà di scegliere e che il destino finale dipende dalle nostre scelte. La terza dottrina, c'è materiale apocrifo riguardo rituali o ordinanze o cerimonie che Gesù introdusse ai 12.

Prima di cominciare con il commentario vorrei far rilevare una cosa molto importante e cioe' come e dove adoravano i primi santi. Essendo un convertito in un piccolo ramo della chiesa, proprio ai suoi inizi nella mia citta', posso vedere molti paralleli di come questa, anche negli ultimi giorni, abbia seguito lo stesso modello della primitiva.

La predicazione nelle case.

Quasi nessuno pensa a come sia avvenuta la riunione della chiesa agli inizi, io stesso ho sempre pensato ad una istituzioni di chiese come oggi, la realta' era molto diversa. I primi cristiani si riunivano nelle case.

Paolo ed altri predicavano il Sabato nelle sinagoghe ma le riunioni cristiane dove si prendeva il sacramento e si facevano le donazioni e le decime avvenivano nel primo giorno della settimana nelle case di qualche fratello o sorella.

Una delle domande piu' ostiche che ci facciamo e' perche' ci sia voluto cosi' tanto tempo prima che i Vangeli fossero scritti, infatti Cristo mori' circa il 30 d.c. Ed il primo Vangelo, quello di Marco e' attribuito al 65 circa d.c. Mentre quello di Matteo circa il 70 d.c. E quello di Giovanni nel 90d.c. Forse la ragione per questo fu la caduta di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.c. Fino a quel momento la cristianita' era stata prevalentemente un fenomeno Giudaico.

Gesu' durante il suo ministerio aveva radunato grandi folle anche fino a 5000 persone. Sappiamo da Luca che il centro della chiesa fino al 49/50d.c. Era Gerusalemme dove avvenne la prima conferenza, dove venivano discussi I problemi e risolti. A quel tempo il Vangelo veniva trasmesso oralmente.

Eusebio, lo storico riporta che I Cristiani furono avvertiti profeticamente di andarsene a Pella, cio' che oggi e' il moderno Giordano. “Inoltre I membri della chiesa di gerusalemme, grazie ad un oracolo dato per rivelazione alle persone la accettevoli, furono ordinati di lasciare la citta' prima che la guerra iniziasse e si sistemassero in Perea nella citta' chiamata Pella. A Pella coloro che credevano in Cristo emigrarono da Gerusalemme.”

Questa fuga porto' la conseguenza della necessita' di documentare le testimonianze della generazione che era stata testimone oculare, dato che erano passati circa 40 anni tra la morte di Gesu' e la fuga a Pella. Marco che aveva cominciato precedentemente, circa il 60 d.c. Probabilmente era a Roma.

Pietro cominciava ad essere vecchio ed anche la crescente oppressione faceva si che vi fosse il timore di un impendente martirio che gli era anche stato profetizzato, quindi quel Vangelo, molto succinto, era anche dovuto alla fretta ed anche forse alle offuscate memorie di un anziano Pietro, ecco quindi la necessita' di altri testimoni.

Dato che Paolo scrisse prima della caduta di Gerusalemme, le sue lettere rappresentano la transizione del periodo fra l'inizio del ministerio Giudaico e la missione gentile, quando gli apostoli ancora risiedevano a Gerusalemme. Il loro messaggio iniziale era incentrato su Gesu' come Signore e Messia, ma dopo la caduta di gerusalemme il Vangelo doveva essere presentato in maniera piu' convincente soprattutto ai gentili, che divenivano gli ascoltatori principali.


Papia uno storico del secondo secolo, riportato da Eusebio scrive”La luce della vera religione brillava nelle menti degli ascoltatori di Pietro che non erano soddisfatti di una singola seduta o con l'insegnamento orale del divino messaggio che cominciarono a fare numerosi appelli per indurre Marco ( di cui abbiamo il Vangelo), dato che era un seguace di Pietro di lasciar loro per scritto un sommario delle istruzioni che avevano ricevuto oralmente e non lo lasciarono finche' lo ebbero persuaso e quindi divenne responsabile di scrivere cio' che e' noto come il Vangelo di Marco.

E' detto che, apprese per rivelazione che era buono e quindi acconsenti' e Pietro lo autorizzo' a farlo leggere nelle chiese.” Successivamente Eusebio aggiunse: ”Marco che era stato l'interprete delle memorie di Pietro, le mise per iscritto ma non in ordine, tutto cio' che si ricordava dei fatti e dei detti di Gesu', perche' non era stato un testimone diretto ne' un seguace di Cristo a quel tempo, ma successivamente, come ho detto, era un seguace di Pietro.
Pietro uso' quindi di adattare i sui ricordi per l'occasione, senza pero' farlo in ordine cronologico e Marco scrisse le cose come Pietro se le ricordava.”

Matteo che scrive il suo Vangelo successivamente ha un vantaggio su Marco: lui e' stato testimone oculare, anche se non proprio dal principio, ma quasi, e quindi lui accetta il Vangelo di Marco, infatti lo usa come base e nel fare cosi' ne certifica la sua autorita' e verita', infatti per il 90% lui ne e' stato testimone oculare, pero' nota che vi sono state delle omissioni e quindi riempie il vuoto, per quanto possibile.

Luca che scrive quasi contemporaneamente a Matteo ha il desiderio di scriverlo nel suo corretto ordine cronologico e quindi parte a raccontare la storia, prima della nascita del Salvatore, vedi Luca 1:3 infatti Luca mantiene i detti di Gesu' ma a volte ne cambia l'ordine cronologico.

Questo paragone tra i sinottici e' molto importante perche' dopo il 70 d.c. Quando gli apostoli ebbero la rivelazione di far trasferire i santi a Pella, i Vangeli di Matteo e Luca dimostrano che nel trasferimento non e' stato perso niente. Infatti sia Matteo che Luca mostrano profondo rispetto delle memorie di Pietro usando il Vangelo di Marco come base per la loro ricostruzione.

Importante da ricordare e' che prima di tutti i Vangeli e forse anche delle epistole di Paolo vi erano degli inni cristiani che sono stati usati da questi scrittori, per esempio l'inizio del Vangelo di Giovanni o l'inno della Parola, oppure Paolo in Galati.

Gesu' organizzo' una chiesa?

Uno dei problemi nel risolvere questa domanda e' dovuto al fatto che la parola “chiesa” si trova solo tre volte nei Vangeli e si trovano solo in due versi Matteo 16:18 e 18:17. Ma quando arriviamo in Atti abbiamo uno scenario molto diverso. Da atti a Rivelazione questa parola si trova in piu' di cento citazioni.

La prima citazione importante si trova nel fatto che i discepoli di Gesu' battezzavano in maniera indipendente da Giovanni battista Giovanni 4:1-2.

Quando Gesu' chiamo' I dodici costitui' la primitiva chiesa, il dodici infatti rappresneta la chiesa, pero' in

Matteo 16:18

E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.

ne parla in termini futuri ed anche riguardo alle chiavi ne parla in termini futuri. Quindi questo fa pensare che vi sarebbe stata una chiesa ufficiale, comunque questa era una PROMESSA non una dichiarazione di fatto.
Queste chiavi furono date una settimana dopo infatti vedi

Matteo 18:15-18

La riprensione fraterna. Il perdono. Parabola del servitore spietato
(Cfr. 
Luca 17:3-4)15 Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se t'ascolta, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 ma, se non t'ascolta, prendi teco ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni17 E se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano. 18 Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.

qui si parla di una realta', di un potere gia' esecutivo da parte degli apostoli.