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Monday, October 29, 2012

Anteprima de "I Santi degli ultimi giorni"


GARMENTS
Uno dei piu' sacri simboli che l'uomo ha ricevuto da Dio e' proprio il sacro garment. Prima che Adamo ed Eva fossero scacciati dal giardino ricevettero da un Padre amorevole un vestito fatto di pelli di animali (agnelli?).
Nessun dubbio che fosse qualcosa di sacro, nessun dubbio che fosse qualcosa di estremamente utile per la salvezza spirituale dell'uomo. Dio non fa mai niente di inutile, tutto quello che fa e' diretto alla salvezza dell'umanita'.
L'uomo era appena decaduto dal suo stato eterno e veniva introdotto in un mondo completamente nuovo. Sarebbe stato alla portata di Satana, nel giardino infatti fu il serpente ad agire per suo conto. Molti dicono che Dio era adirato con Adamo ed Eva al momento della caduta.
Questo perche' molti credono che Dio sia stato beffato ma non era cosi'. Dio conosce la fine fin dal principio. “L'Agnello era ben preordinato prima della fondazione del mondo”. Se fosse stato adirato non si sarebbe preso cura di loro, fornito un garment e poi assistito Eva nel partorire e cosi' via.
Dio voleva che mangiassero il frutto, non l'avrebbe messo nel giardino, proprio nel mezzo e poi avrebbe potuto proteggerlo come fece poi con l'albero della vita. Eva fu ingannata, come un piccolo fanciullo puo' essere ingannato da un essere maturo, (sedotta) ma Adamo dovette mangiare il frutto, perche' altrimenti sarebbe rimasto solo nel giardino ed avrebbe mancato di osservare proprio i primi comandamenti ricevuta da Dio stesso di CRESCERE (NELLA CONOSCENZA) E DI MOLTIPLICARSI.
1 Timoteo 2:14
Adamo non fu SEDOTTO, ma la donna cadde in TRASGRESSIONE (Non peccato). NONDIMENO SARA' SALVATA.”
Eva non poteva peccare, NON AVEVA ANCORA LA CONOSCENZA del bene e del male.
L'unico maledetto fu il serpente, Adamo ed Eva ricevettero solo delle conseguenze dal cambiamento di stato. Adamo col garment ricevette il Sacerdozio (Fico). Come possiamo dimostrarlo? Semplice i suoi figli Caino ed Abele facevano I sacrifici, dovevano avere il sacerdozio e da chi lo potevano aver ottenuto?
Esodo 28:2
E farai ad Aaronne, tuo fratello, dei paramenti sacri, come insegne della loro dignita' e come ornamento.”
Esodo 35:19
I vestiti del servizio per servire nel luogo sacro, I vestiti sacri per Aaronne il sacerdote, ed I vestiti per I suoi figli, per amministrare l'ufficio di sacerdote.”
Vedete che Abele faceva gia' cio' che I sacerdoti leviti avrebbero fatto piu' tardi. Avrebbe anche lui dovuto indossare un vestito sacro?

Il simbolo del garment e’ molto antico. Spesso rappresenta l’autorita’. Noi sappiamo che i Re indossavano un vestito speciale come simbolo del loro potere ed autorita’. Ma vi e’ qualche evidenza biblica che un vestito rappresentasse anche un’autorita’ spirituale?
2 Re 2:9-15
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei».
10 Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sar� concesso».
11 Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio
d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
13 Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. 14 Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15 Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.
Il mantello che Elia indossava fu passato ad Eliseo. Sebbene fosse solo un mantello con nessun potere in se stesso, ancora aveva il simbolo del potere di Dio per la persona che lo indossava.
Matteo 21:6-8
leggiamo I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: 7 condussero l’asina e il puledro, misero su di essi I mantelli ed egli vi si pose a sedere. 8 La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via.
Vi e’ un sacco di simbolismo qui. Prima di tutto, cavalcare in Gerusalemme un asino e’ il simbolo di un conquistatore pacifico. Gesu’ venne in pace cavalcando un semplice asinello. I re guerrieri del tempo entravano in citta’ trionfanti su cocchi trainati da numerosi cavalli.
Secondo: la moltitudine stese i mantelli sulla strada, od in altre parole con il gettare i loro mantelli ai suoi piedi era un modo per dire che si sottomettevano alla sua autorita’ spontaneamente.
I sacerdoti ed i lavoratori del tempio indossavano vestiti cerimoniali che rappresentavano la loro autorita’ e potere. Strapparsi il garment era un simbolo di grande offesa, sia per chi lo faceva sia per chi lo riceveva..
Considera la storia che si trova in
Matteo 26:63-65
Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64
«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
E’ chiaro da tutti questi esempi che il vestito che uno indossava rappresentava la sua autorita’. Nel terzo capitolo di Daniele leggiamo riguardo ai tre ebrei di nome Shadrach, Meshach e Abendnego che furono mesi in una fornace ardente sotto il comando di Re Nabuccodonosor.
Cominciando dal verso 20 leggiamo Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con il fuoco acceso. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.
22 Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, Noi sappiamo che il re disse:Ecco io vedo 4 uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza aver sofferto danno alcuno, e l’aspetto del quarto e’ come
quello d’un figlio degli dei.
Il verso 27 dichiara:" che le loro tuniche non erano state alterate" Da notare che la scrittura dice espressamente che i loro "vestiti" non erano bruciati. Ancora nel verso 21 e’ dichiarato che: i mantelli, calzari, turbanti e tutti I loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.
Allora perche’ solo i loro vestiti sono specificatemente menzionati di non essere stati alterati dal fuoco? Potrebbe essere che questi vestiti avessero un particolare simbolo di sacralita’ per cui Dio non permise loro di essere distrutti? Un altro importante indizio si trova nella parabola dello sposalizio come riportata in
Matteo 22:11-14
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, 12 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13 Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Deve essere ben tenuto in mente che questa parabola e’ specificatamente riferita al Regno di Dio. Lo sposalizio menzionatovi si riferisce a coloro che sono stati invitati nel regno dei cieli. 

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