GARMENTS
Uno dei piu'
sacri simboli che l'uomo ha ricevuto da Dio e' proprio il sacro
garment. Prima che Adamo ed Eva fossero scacciati dal giardino
ricevettero da un Padre amorevole un vestito fatto di pelli di
animali (agnelli?).
Nessun dubbio
che fosse qualcosa di sacro, nessun dubbio che fosse qualcosa di
estremamente utile per la salvezza spirituale dell'uomo. Dio non fa
mai niente di inutile, tutto quello che fa e' diretto alla salvezza
dell'umanita'.
L'uomo era
appena decaduto dal suo stato eterno e veniva introdotto in un mondo
completamente nuovo. Sarebbe stato alla portata di Satana, nel
giardino infatti fu il serpente ad agire per suo conto. Molti dicono
che Dio era adirato con Adamo ed Eva al momento della caduta.
Questo perche'
molti credono che Dio sia stato beffato ma non era cosi'. Dio conosce
la fine fin dal principio. “L'Agnello era ben preordinato prima
della fondazione del mondo”. Se fosse stato adirato non si sarebbe
preso cura di loro, fornito un garment e poi assistito Eva nel
partorire e cosi' via.
Dio voleva che
mangiassero il frutto, non l'avrebbe messo nel giardino, proprio nel
mezzo e poi avrebbe potuto proteggerlo come fece poi con l'albero
della vita. Eva fu ingannata, come un piccolo fanciullo puo' essere
ingannato da un essere maturo, (sedotta) ma Adamo dovette mangiare il
frutto, perche' altrimenti sarebbe rimasto solo nel giardino ed
avrebbe mancato di osservare proprio i primi comandamenti ricevuta da
Dio stesso di CRESCERE (NELLA CONOSCENZA) E DI MOLTIPLICARSI.
1 Timoteo 2:14
“Adamo
non fu SEDOTTO, ma la donna cadde in TRASGRESSIONE (Non peccato).
NONDIMENO SARA' SALVATA.”
Eva non poteva
peccare, NON AVEVA ANCORA LA CONOSCENZA del bene e del male.
L'unico
maledetto fu il serpente, Adamo ed Eva ricevettero solo delle
conseguenze dal cambiamento di stato. Adamo col garment ricevette il
Sacerdozio (Fico). Come possiamo dimostrarlo? Semplice i suoi figli
Caino ed Abele facevano I sacrifici, dovevano avere il sacerdozio e
da chi lo potevano aver ottenuto?
Esodo 28:2
E farai ad
Aaronne, tuo fratello, dei paramenti sacri, come insegne della loro
dignita' e come ornamento.”
Esodo 35:19
“I
vestiti del servizio per servire nel luogo sacro, I vestiti sacri per
Aaronne il sacerdote, ed I vestiti per I suoi figli, per amministrare
l'ufficio di sacerdote.”
Vedete
che Abele faceva gia' cio' che I sacerdoti leviti avrebbero fatto
piu' tardi. Avrebbe anche lui dovuto indossare un vestito sacro?
Il simbolo del
garment e’ molto antico. Spesso rappresenta l’autorita’. Noi
sappiamo che i Re indossavano un vestito speciale come simbolo del
loro potere ed autorita’. Ma vi e’ qualche evidenza biblica che
un vestito rappresentasse anche un’autorita’ spirituale?
2 Re 2:9-15
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei».
10 Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sar� concesso».
11 Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio
d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
13 Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. 14 Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15 Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei».
10 Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sar� concesso».
11 Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio
d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
13 Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. 14 Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15 Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.
Il mantello che
Elia indossava fu passato ad Eliseo. Sebbene fosse solo un mantello
con nessun potere in se stesso, ancora aveva il simbolo del potere di
Dio per la persona che lo indossava.
Matteo 21:6-8
leggiamo I discepoli andarono e fecero quello che aveva
ordinato loro Gesù:
7 condussero l’asina e il puledro, misero su di essi I mantelli ed
egli vi si pose a sedere. 8 La folla numerosissima stese i suoi
mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li
stendevano sulla via.
Vi e’ un
sacco di simbolismo qui. Prima di tutto, cavalcare in Gerusalemme un
asino e’ il simbolo di un conquistatore pacifico. Gesu’ venne in
pace cavalcando un semplice asinello. I re guerrieri del tempo
entravano in citta’ trionfanti su cocchi trainati da numerosi
cavalli.
Secondo: la
moltitudine stese i mantelli sulla strada, od in altre parole con il
gettare i loro mantelli ai suoi piedi era un modo per dire che si
sottomettevano alla sua autorita’ spontaneamente.
I sacerdoti ed
i lavoratori del tempio indossavano vestiti cerimoniali che
rappresentavano la loro autorita’ e potere. Strapparsi il garment
era un simbolo di grande offesa, sia per chi lo faceva sia per chi lo
riceveva..
Considera la storia che si trova in
Considera la storia che si trova in
Matteo 26:63-65
Ma Gesù
taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per
il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio
di Dio». 64
«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
E’ chiaro da
tutti questi esempi che il vestito che uno indossava rappresentava la
sua autorita’. Nel terzo capitolo di Daniele leggiamo riguardo ai
tre ebrei di nome Shadrach, Meshach e Abendnego che furono mesi in
una fornace ardente sotto il comando di Re Nabuccodonosor.
Cominciando dal
verso 20 leggiamo Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del
suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch
e Abdènego e gettarli nella fornace con il fuoco acceso.
Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari,
turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il
fuoco acceso.
22 Ma quegli
uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo
la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e Abdènego,
rimasero uccisi dalle fiamme, Noi sappiamo che il re disse:Ecco io
vedo 4 uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza aver
sofferto danno alcuno, e l’aspetto del quarto e’ come
quello d’un figlio degli dei.
quello d’un figlio degli dei.
Il verso 27
dichiara:" che le loro tuniche non erano state alterate" Da
notare che la scrittura dice espressamente che i loro "vestiti"
non erano bruciati. Ancora nel verso 21 e’ dichiarato che: i
mantelli, calzari, turbanti e tutti I loro abiti e gettati in mezzo
alla fornace con il fuoco acceso.
Allora perche’
solo i loro vestiti sono specificatemente menzionati di non essere
stati alterati dal fuoco? Potrebbe essere che questi vestiti avessero
un particolare simbolo di sacralita’ per cui Dio non permise loro
di essere distrutti? Un altro importante indizio si trova nella
parabola dello sposalizio come riportata in
Matteo 22:11-14
Il re entrò
per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito
nuziale, 12 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito
nuziale? Ed egli ammutolì. 13 Allora il re ordinò ai
servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là
sarà pianto e stridore di denti. 14 Perché molti sono
chiamati, ma pochi eletti».
Deve essere ben
tenuto in mente che questa parabola e’ specificatamente riferita al
Regno di Dio. Lo sposalizio menzionatovi si riferisce a coloro che
sono stati invitati nel regno dei cieli.
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