ATTI
DEGLI APOSTOLI
Scritto
da Luca Compagno missionario di Paolo.
La
versione ispirata dice che Luca era stato chiamato come storico della
chiesa.
Era
necessario che il Signore rispiegasse tante cose che durante la sua
vita non erano state comprese apieno eche ora sarebbero state
soppesate in maniera diversa.
Inoltre
la frase "Molte prove" in greco e' tradotta in inglese
"Sure sign and token" in italiano "segno sicuro e
simbolo."
Questo
libro puo' essere diviso in due parti la prima parte dal capitolo 1
al 12, il centro e' Gerusalemme e la figura principale e' Pietro. La
seconda parte che va dal capitolo 13 al 28 il centro e' Antiochia ed
il personaggio principale e' Paolo.
Luca
probabilmente era lo storico della chiesa in quanto si rivolse a
testimoni oculari per scrivere il suo Vangelo e poi e' partecipe di
molti viaggi di Paolo e quindi Atti, almeno la seconda parte e'
scritta come testimone oculare.
Secondo
le parole del Salvatore, prima di ascndere al cielo, prima varebbero
dovuto essere testimoni a Gerusalemme, poi in tutta la Giudea e
Samaria e poi in tutto il mondo. L'antico manoscritto chiamato il
prologo anti Marcionita riguarda l'autore come una persona reale che
era venuto da Antiochia di Siria, che aveva servito il Signore senza
alcuna distrazione e che mori' in Beotia ad 84 anni, inoltre in un
manoscritto del secondo secolo in atti 20:13 si trova scritto"Ma
io Luca, e quelli che erano con me salirono a bordo."
Abbiamo
altre apparizioni riportate nelle scritture. Ma da questo punto gli
apostoli cominciano a dare l'idea di un quorum unito invece che di
un quorum depresso e disperato. E niente di meno poderoso io credo
potrebbe averli messi in quella condizione senza che il maestro li
avesse guidati dopo essere fuggiti ,eccetto uno o due, in diverse
direzioni; improvvisamente leggiamo che sono insieme.
Luca
scrive che loro passavano del tempo ogni giorno nel tempio. Il tempio
era cruciale per Luca. Lui comincia suo Vangelo col rendere chiaro
che Maria e Giuseppe andarono al tempio con il piccolo Gesù e
che e' là che una grande profezia di Simeone fu pronunciata.
Ora Luca scrive negli atti che gli apostoli si radunavano ogni giorno
nel tempio pregando. Ora lo stesso autore Luca scrive il libro degli
atti. E nel verso tre del primo capitolo dice in effetti che Gesù
si manifestò agli apostoli con molte prove infallibili per 40
giorni, ed insegnò loro le dottrine del regno.
Quello
e' tutto ciò che abbiamo nel nuovo testamento riguardo ai 40
giorni. Ma vi sono fonti apocrife, di cui non possiamo avere piena
fiducia, che ci danno alcune intuizioni in ciò che accadde
durante quei giorni. Tre dottrine furono insegnate prominentemente.
La prima, che il corpo è in se stesso un contenitore sacro .
La resurrezione di Gesù dovrebbe averlo chiarito.
La
dottrina è che tutti gli uomini dovranno resuscitare, ed
infatti, Matteo rende chiaro che il giorno in cui Gesù uscì
dalla tomba, che molti dei corpi dei santi che dormivano si alzarono,
entrarono nella città Santa e si manifestarono a molti.
L'intera parte sud del monte degli ulivi è fino ad oggi un
cimitero ricoperto di tombe. Molte di queste tombe vanno indietro per
secoli.
Le
persone che vollero sepoltura qui lo fecero per la fede che il
Messia avrebbe riportato la resurrezione e che se erano qui, dato
che Lui si sarebbe manifestato qui, loro sarebbero stati i primi ad
essere risuscitati. L'idea che il corpo sia un contenitore sacro e
non qualcosa da essere eliminato, era chiaro negli insegnamenti dei
40 giorni.
La
seconda dottrina, che in qualche modo ogni essere umano viene nel
mondo per affrontare il bene ed il male nei loro estremi. Ognuno ha
la libertà di scegliere e che il destino finale dipende dalle
nostre scelte. La terza dottrina, c'è materiale apocrifo
riguardo rituali o ordinanze o cerimonie che Gesù introdusse
ai 12.
Prima
di cominciare con il commentario vorrei far rilevare una cosa molto
importante e cioe' come e dove adoravano i primi santi. Essendo un
convertito in un piccolo ramo della chiesa, proprio ai suoi inizi
nella mia citta', posso vedere molti paralleli di come questa, anche
negli ultimi giorni, abbia seguito lo stesso modello della primitiva.
La
predicazione nelle case.
Quasi
nessuno pensa a come sia avvenuta la riunione della chiesa agli
inizi, io stesso ho sempre pensato ad una istituzioni di chiese come
oggi, la realta' era molto diversa. I primi cristiani si riunivano
nelle case.
Paolo
ed altri predicavano il Sabato nelle sinagoghe ma le riunioni
cristiane dove si prendeva il sacramento e si facevano le donazioni e
le decime avvenivano nel primo giorno della settimana nelle case di
qualche fratello o sorella.
Una
delle domande piu' ostiche che ci facciamo e' perche' ci sia voluto
cosi' tanto tempo prima che i Vangeli fossero scritti, infatti Cristo
mori' circa il 30 d.c. Ed il primo Vangelo, quello di Marco e'
attribuito al 65 circa d.c. Mentre quello di Matteo circa il 70 d.c.
E quello di Giovanni nel 90d.c. Forse la ragione per questo fu la
caduta di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.c. Fino a quel momento la
cristianita' era stata prevalentemente un fenomeno Giudaico.
Gesu'
durante il suo ministerio aveva radunato grandi folle anche fino a
5000 persone. Sappiamo da Luca che il centro della chiesa fino al
49/50d.c. Era Gerusalemme dove avvenne la prima conferenza, dove
venivano discussi I problemi e risolti. A quel tempo il Vangelo
veniva trasmesso oralmente.
Eusebio,
lo storico riporta che I Cristiani furono avvertiti profeticamente di
andarsene a Pella, cio' che oggi e' il moderno Giordano. “Inoltre I
membri della chiesa di gerusalemme, grazie ad un oracolo dato per
rivelazione alle persone la accettevoli, furono ordinati di lasciare
la citta' prima che la guerra iniziasse e si sistemassero in Perea
nella citta' chiamata Pella. A Pella coloro che credevano in Cristo
emigrarono da Gerusalemme.”
Questa
fuga porto' la conseguenza della necessita' di documentare le
testimonianze della generazione che era stata testimone oculare, dato
che erano passati circa 40 anni tra la morte di Gesu' e la fuga a
Pella. Marco che aveva cominciato precedentemente, circa il 60 d.c.
Probabilmente era a Roma.
Pietro
cominciava ad essere vecchio ed anche la crescente oppressione faceva
si che vi fosse il timore di un impendente martirio che gli era anche
stato profetizzato, quindi quel Vangelo, molto succinto, era anche
dovuto alla fretta ed anche forse alle offuscate memorie di un
anziano Pietro, ecco quindi la necessita' di altri testimoni.
Dato
che Paolo scrisse prima della caduta di Gerusalemme, le sue lettere
rappresentano la transizione del periodo fra l'inizio del ministerio
Giudaico e la missione gentile, quando gli apostoli ancora
risiedevano a Gerusalemme. Il loro messaggio iniziale era incentrato
su Gesu' come Signore e Messia, ma dopo la caduta di gerusalemme il
Vangelo doveva essere presentato in maniera piu' convincente
soprattutto ai gentili, che divenivano gli ascoltatori principali.
Papia
uno storico del secondo secolo, riportato da Eusebio scrive”La luce
della vera religione brillava nelle menti degli ascoltatori di Pietro
che non erano soddisfatti di una singola seduta o con l'insegnamento
orale del divino messaggio che cominciarono a fare numerosi appelli
per indurre Marco ( di cui abbiamo il Vangelo), dato che era un
seguace di Pietro di lasciar loro per scritto un sommario delle
istruzioni che avevano ricevuto oralmente e non lo lasciarono finche'
lo ebbero persuaso e quindi divenne responsabile di scrivere cio' che
e' noto come il Vangelo di Marco.
E'
detto che, apprese per rivelazione che era buono e quindi acconsenti'
e Pietro lo autorizzo' a farlo leggere nelle chiese.”
Successivamente Eusebio aggiunse: ”Marco che era stato l'interprete
delle memorie di Pietro, le mise per iscritto ma non in ordine, tutto
cio' che si ricordava dei fatti e dei detti di Gesu', perche' non era
stato un testimone diretto ne' un seguace di Cristo a quel tempo, ma
successivamente, come ho detto, era un seguace di Pietro.
Pietro
uso' quindi di adattare i sui ricordi per l'occasione, senza pero'
farlo in ordine cronologico e Marco scrisse le cose come Pietro se le
ricordava.”
Matteo
che scrive il suo Vangelo successivamente ha un vantaggio su Marco:
lui e' stato testimone oculare, anche se non proprio dal principio,
ma quasi, e quindi lui accetta il Vangelo di Marco, infatti lo usa
come base e nel fare cosi' ne certifica la sua autorita' e verita',
infatti per il 90% lui ne e' stato testimone oculare, pero' nota che
vi sono state delle omissioni e quindi riempie il vuoto, per quanto
possibile.
Luca
che scrive quasi contemporaneamente a Matteo ha il desiderio di
scriverlo nel suo corretto ordine cronologico e quindi parte a
raccontare la storia, prima della nascita del Salvatore, vedi Luca
1:3 infatti Luca mantiene i detti di Gesu' ma a volte ne cambia
l'ordine cronologico.
Questo
paragone tra i sinottici e' molto importante perche' dopo il 70 d.c.
Quando gli apostoli ebbero la rivelazione di far trasferire i santi a
Pella, i Vangeli di Matteo e Luca dimostrano che nel trasferimento
non e' stato perso niente. Infatti sia Matteo che Luca mostrano
profondo rispetto delle memorie di Pietro usando il Vangelo di Marco
come base per la loro ricostruzione.
Importante
da ricordare e' che prima di tutti i Vangeli e forse anche delle
epistole di Paolo vi erano degli inni cristiani che sono stati usati
da questi scrittori, per esempio l'inizio del Vangelo di Giovanni o
l'inno della Parola, oppure Paolo in Galati.
Gesu'
organizzo' una chiesa?
Uno
dei problemi nel risolvere questa domanda e' dovuto al fatto che la
parola “chiesa” si trova solo tre volte nei Vangeli e si trovano
solo in due versi Matteo 16:18 e 18:17. Ma quando arriviamo in Atti
abbiamo uno scenario molto diverso. Da atti a Rivelazione questa
parola si trova in piu' di cento citazioni.
La
prima citazione importante si trova nel fatto che i discepoli di
Gesu' battezzavano in maniera indipendente da Giovanni battista
Giovanni 4:1-2.
Quando
Gesu' chiamo' I dodici costitui' la primitiva chiesa, il dodici
infatti rappresneta la chiesa, pero' in
Matteo 16:18
E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.
ne
parla in termini futuri ed anche riguardo alle chiavi ne parla in
termini futuri. Quindi questo fa pensare che vi sarebbe stata una
chiesa ufficiale, comunque questa era una PROMESSA non una
dichiarazione di fatto.
Queste
chiavi furono date una settimana dopo infatti vedi
Matteo 18:15-18
La riprensione fraterna. Il perdono. Parabola del servitore spietato(Cfr. Luca 17:3-4)15 Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se t'ascolta, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 ma, se non t'ascolta, prendi teco ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. 17 E se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano. 18 Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.
qui
si parla di una realta', di un potere gia' esecutivo da parte degli
apostoli.
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