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Monday, October 29, 2012

Anteprima commentario di Atti ed epistole


ATTI DEGLI APOSTOLI
Scritto da Luca Compagno missionario di Paolo.
La versione ispirata dice che Luca era stato chiamato come storico della chiesa.
Era necessario che il Signore rispiegasse tante cose che durante la sua vita non erano state comprese apieno eche ora sarebbero state soppesate in maniera diversa.
Inoltre la frase "Molte prove" in greco e' tradotta in inglese "Sure sign and token" in italiano "segno sicuro e simbolo."

Questo libro puo' essere diviso in due parti la prima parte dal capitolo 1 al 12, il centro e' Gerusalemme e la figura principale e' Pietro. La seconda parte che va dal capitolo 13 al 28 il centro e' Antiochia ed il personaggio principale e' Paolo.

Luca probabilmente era lo storico della chiesa in quanto si rivolse a testimoni oculari per scrivere il suo Vangelo e poi e' partecipe di molti viaggi di Paolo e quindi Atti, almeno la seconda parte e' scritta come testimone oculare.

Secondo le parole del Salvatore, prima di ascndere al cielo, prima varebbero dovuto essere testimoni a Gerusalemme, poi in tutta la Giudea e Samaria e poi in tutto il mondo. L'antico manoscritto chiamato il prologo anti Marcionita riguarda l'autore come una persona reale che era venuto da Antiochia di Siria, che aveva servito il Signore senza alcuna distrazione e che mori' in Beotia ad 84 anni, inoltre in un manoscritto del secondo secolo in atti 20:13 si trova scritto"Ma io Luca, e quelli che erano con me salirono a bordo."

Abbiamo altre apparizioni riportate nelle scritture. Ma da questo punto gli apostoli cominciano a dare l'idea di un quorum unito invece che di un quorum depresso e disperato. E niente di meno poderoso io credo potrebbe averli messi in quella condizione senza che il maestro li avesse guidati dopo essere fuggiti ,eccetto uno o due, in diverse direzioni; improvvisamente leggiamo che sono insieme.

Luca scrive che loro passavano del tempo ogni giorno nel tempio. Il tempio era cruciale per Luca. Lui comincia suo Vangelo col rendere chiaro che Maria e Giuseppe andarono al tempio con il piccolo Gesù e che e' là che una grande profezia di Simeone fu pronunciata. Ora Luca scrive negli atti che gli apostoli si radunavano ogni giorno nel tempio pregando. Ora lo stesso autore Luca scrive il libro degli atti. E nel verso tre del primo capitolo dice in effetti che Gesù si manifestò agli apostoli con molte prove infallibili per 40 giorni, ed insegnò loro le dottrine del regno.

Quello e' tutto ciò che abbiamo nel nuovo testamento riguardo ai 40 giorni. Ma vi sono fonti apocrife, di cui non possiamo avere piena fiducia, che ci danno alcune intuizioni in ciò che accadde durante quei giorni. Tre dottrine furono insegnate prominentemente. La prima, che il corpo è in se stesso un contenitore sacro . La resurrezione di Gesù dovrebbe averlo chiarito.

La dottrina è che tutti gli uomini dovranno resuscitare, ed infatti, Matteo rende chiaro che il giorno in cui Gesù uscì dalla tomba, che molti dei corpi dei santi che dormivano si alzarono, entrarono nella città Santa e si manifestarono a molti. L'intera parte sud del monte degli ulivi è fino ad oggi un cimitero ricoperto di tombe. Molte di queste tombe vanno indietro per secoli.

Le persone che vollero sepoltura qui lo fecero per la fede che il Messia avrebbe riportato la resurrezione e che se erano qui, dato che Lui si sarebbe manifestato qui, loro sarebbero stati i primi ad essere risuscitati. L'idea che il corpo sia un contenitore sacro e non qualcosa da essere eliminato, era chiaro negli insegnamenti dei 40 giorni.

La seconda dottrina, che in qualche modo ogni essere umano viene nel mondo per affrontare il bene ed il male nei loro estremi. Ognuno ha la libertà di scegliere e che il destino finale dipende dalle nostre scelte. La terza dottrina, c'è materiale apocrifo riguardo rituali o ordinanze o cerimonie che Gesù introdusse ai 12.

Prima di cominciare con il commentario vorrei far rilevare una cosa molto importante e cioe' come e dove adoravano i primi santi. Essendo un convertito in un piccolo ramo della chiesa, proprio ai suoi inizi nella mia citta', posso vedere molti paralleli di come questa, anche negli ultimi giorni, abbia seguito lo stesso modello della primitiva.

La predicazione nelle case.

Quasi nessuno pensa a come sia avvenuta la riunione della chiesa agli inizi, io stesso ho sempre pensato ad una istituzioni di chiese come oggi, la realta' era molto diversa. I primi cristiani si riunivano nelle case.

Paolo ed altri predicavano il Sabato nelle sinagoghe ma le riunioni cristiane dove si prendeva il sacramento e si facevano le donazioni e le decime avvenivano nel primo giorno della settimana nelle case di qualche fratello o sorella.

Una delle domande piu' ostiche che ci facciamo e' perche' ci sia voluto cosi' tanto tempo prima che i Vangeli fossero scritti, infatti Cristo mori' circa il 30 d.c. Ed il primo Vangelo, quello di Marco e' attribuito al 65 circa d.c. Mentre quello di Matteo circa il 70 d.c. E quello di Giovanni nel 90d.c. Forse la ragione per questo fu la caduta di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.c. Fino a quel momento la cristianita' era stata prevalentemente un fenomeno Giudaico.

Gesu' durante il suo ministerio aveva radunato grandi folle anche fino a 5000 persone. Sappiamo da Luca che il centro della chiesa fino al 49/50d.c. Era Gerusalemme dove avvenne la prima conferenza, dove venivano discussi I problemi e risolti. A quel tempo il Vangelo veniva trasmesso oralmente.

Eusebio, lo storico riporta che I Cristiani furono avvertiti profeticamente di andarsene a Pella, cio' che oggi e' il moderno Giordano. “Inoltre I membri della chiesa di gerusalemme, grazie ad un oracolo dato per rivelazione alle persone la accettevoli, furono ordinati di lasciare la citta' prima che la guerra iniziasse e si sistemassero in Perea nella citta' chiamata Pella. A Pella coloro che credevano in Cristo emigrarono da Gerusalemme.”

Questa fuga porto' la conseguenza della necessita' di documentare le testimonianze della generazione che era stata testimone oculare, dato che erano passati circa 40 anni tra la morte di Gesu' e la fuga a Pella. Marco che aveva cominciato precedentemente, circa il 60 d.c. Probabilmente era a Roma.

Pietro cominciava ad essere vecchio ed anche la crescente oppressione faceva si che vi fosse il timore di un impendente martirio che gli era anche stato profetizzato, quindi quel Vangelo, molto succinto, era anche dovuto alla fretta ed anche forse alle offuscate memorie di un anziano Pietro, ecco quindi la necessita' di altri testimoni.

Dato che Paolo scrisse prima della caduta di Gerusalemme, le sue lettere rappresentano la transizione del periodo fra l'inizio del ministerio Giudaico e la missione gentile, quando gli apostoli ancora risiedevano a Gerusalemme. Il loro messaggio iniziale era incentrato su Gesu' come Signore e Messia, ma dopo la caduta di gerusalemme il Vangelo doveva essere presentato in maniera piu' convincente soprattutto ai gentili, che divenivano gli ascoltatori principali.


Papia uno storico del secondo secolo, riportato da Eusebio scrive”La luce della vera religione brillava nelle menti degli ascoltatori di Pietro che non erano soddisfatti di una singola seduta o con l'insegnamento orale del divino messaggio che cominciarono a fare numerosi appelli per indurre Marco ( di cui abbiamo il Vangelo), dato che era un seguace di Pietro di lasciar loro per scritto un sommario delle istruzioni che avevano ricevuto oralmente e non lo lasciarono finche' lo ebbero persuaso e quindi divenne responsabile di scrivere cio' che e' noto come il Vangelo di Marco.

E' detto che, apprese per rivelazione che era buono e quindi acconsenti' e Pietro lo autorizzo' a farlo leggere nelle chiese.” Successivamente Eusebio aggiunse: ”Marco che era stato l'interprete delle memorie di Pietro, le mise per iscritto ma non in ordine, tutto cio' che si ricordava dei fatti e dei detti di Gesu', perche' non era stato un testimone diretto ne' un seguace di Cristo a quel tempo, ma successivamente, come ho detto, era un seguace di Pietro.
Pietro uso' quindi di adattare i sui ricordi per l'occasione, senza pero' farlo in ordine cronologico e Marco scrisse le cose come Pietro se le ricordava.”

Matteo che scrive il suo Vangelo successivamente ha un vantaggio su Marco: lui e' stato testimone oculare, anche se non proprio dal principio, ma quasi, e quindi lui accetta il Vangelo di Marco, infatti lo usa come base e nel fare cosi' ne certifica la sua autorita' e verita', infatti per il 90% lui ne e' stato testimone oculare, pero' nota che vi sono state delle omissioni e quindi riempie il vuoto, per quanto possibile.

Luca che scrive quasi contemporaneamente a Matteo ha il desiderio di scriverlo nel suo corretto ordine cronologico e quindi parte a raccontare la storia, prima della nascita del Salvatore, vedi Luca 1:3 infatti Luca mantiene i detti di Gesu' ma a volte ne cambia l'ordine cronologico.

Questo paragone tra i sinottici e' molto importante perche' dopo il 70 d.c. Quando gli apostoli ebbero la rivelazione di far trasferire i santi a Pella, i Vangeli di Matteo e Luca dimostrano che nel trasferimento non e' stato perso niente. Infatti sia Matteo che Luca mostrano profondo rispetto delle memorie di Pietro usando il Vangelo di Marco come base per la loro ricostruzione.

Importante da ricordare e' che prima di tutti i Vangeli e forse anche delle epistole di Paolo vi erano degli inni cristiani che sono stati usati da questi scrittori, per esempio l'inizio del Vangelo di Giovanni o l'inno della Parola, oppure Paolo in Galati.

Gesu' organizzo' una chiesa?

Uno dei problemi nel risolvere questa domanda e' dovuto al fatto che la parola “chiesa” si trova solo tre volte nei Vangeli e si trovano solo in due versi Matteo 16:18 e 18:17. Ma quando arriviamo in Atti abbiamo uno scenario molto diverso. Da atti a Rivelazione questa parola si trova in piu' di cento citazioni.

La prima citazione importante si trova nel fatto che i discepoli di Gesu' battezzavano in maniera indipendente da Giovanni battista Giovanni 4:1-2.

Quando Gesu' chiamo' I dodici costitui' la primitiva chiesa, il dodici infatti rappresneta la chiesa, pero' in

Matteo 16:18

E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.

ne parla in termini futuri ed anche riguardo alle chiavi ne parla in termini futuri. Quindi questo fa pensare che vi sarebbe stata una chiesa ufficiale, comunque questa era una PROMESSA non una dichiarazione di fatto.
Queste chiavi furono date una settimana dopo infatti vedi

Matteo 18:15-18

La riprensione fraterna. Il perdono. Parabola del servitore spietato
(Cfr. 
Luca 17:3-4)15 Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se t'ascolta, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 ma, se non t'ascolta, prendi teco ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni17 E se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano. 18 Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.

qui si parla di una realta', di un potere gia' esecutivo da parte degli apostoli.

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