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Saturday, December 8, 2012

La preghiera.


La fonte celeste è l'unico modo per comunicare direttamente con il Dio del cielo, tramite l'unico mediatore che ci è concesso: Gesù Cristo!
Questo meraviglioso mezzo è basato sulla fede e sul libero arbitrio. Vorrei ricordarvi la promessa contenuta nel libro di Mormon. In Moroni 10, è scritto: "avendo fede in Cristo, e con intento reale.”
La Bibbia è d'accordo con questa promessa?
Matteo 16:13-18 “ Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.”
Quella semplice domanda che Cristo fece è molto importante secondo la mia opinione. Mi sono sempre meravigliato del perché la pose a delle persone, come i suoi Apostoli, che da ben tre anni condividevano con Lui le supreme esperienze di miracoli sconcertanti e di insegnamenti eterni, ma ancora più sconcertante è il fatto che Lui aveva più volte riaffermato la sua divina discendenza dal Padre e di essere il Messia promesso.
Allora tenendo in mente questa breve premessa cerchiamo di capire ed analizzare il perché di quella domanda: “Voi chi dite ch’io sia?” e la relativa risposta: “Tu sei il Cristo, il figlio dell’Iddio vivente.”
Qui abbiamo la prova che Pietro aveva appena ricevuto la conferma della missione del Salvatore direttamente dal Padre stesso. “Beato te Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.”
La parola pietra è il soggetto che si riferisce all’oggetto precedente e qual era l’oggetto della frase precedente? La rivelazione appena ricevuta dal futuro capo degli Apostoli da Dio stesso. Quindi se facciamo una buona analisi logica delle due frasi risulta evidente che Cristo stava dicendo che è sulla base della rivelazione personale che la Chiesa di Gesù Cristo è basata e che è grazie a questo sacro ed inviolabile principio che non può essere sconfitta.
Sfortunatamente altre confessioni distorcono questa semplice e chiara affermazione del Cristo cercando di trarne vantaggi per i propri credi. Ad esempio i cattolici affermano, grazie all'assonanza del nome Pietro e pietra, che la pietra si riferisce a Pietro, e che la chiesa sarebbe stata edificata su di lui.
Come abbiamo visto, se facciamo una semplice analisi logica ciò non può essere, ma non solo, se applicassimo lo stesso principio alle altre lingue, questa assonanza scomparirebbe. Ad esempio in inglese suonerebbe così : You are Peter and in this stone e così via per le altre lingue. Mi sembra di poter dire che questo sia un modo grossolano e fuorviante di presentare un semplice contesto in qualcosa di diverso.
I protestanti, che non credono nel principio della rivelazione e delle profezie, dicono che la pietra si riferisce a Cristo perché da qualche altra parte della Bibbia la scrittura si riferisce al messia come alla "Roccia". Questo è pure vero ma è corretto estrapolare una parola da un contesto ben diverso e da un libro diverso per inserirla in tutt'altra discussione e soggetto? Io credo che la pura e semplice analisi logica della frase ci dia il giusto risultato senza tanti problemi.
Gesù diede altre istruzioni riguardo a questo sacro principio?
Matteo 7:7-10
“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? “
Che promessa meravigliosa, ma ciò che mi piace rimarcare è che Gesù afferma: Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane (ricordate chi e' il pane della vita?) o se gli chiede un pesce (ricordate che il pesce è il simbolo della cristianità e che ancora oggi in molte chiese protestanti questo simbolo è posto in evidenza?) darà una serpe? (vi ricordate chi è il serpente?).
Come possiamo chiedere qualcosa al Padre se non tramite la preghiera? Qui ci viene promesso che non saremo ingannati se ci rivolgiamo in preghiera al nostro Padre celeste, e questa è una diretta promessa che viene da un insegnamento del Cristo stesso. Non credo che Gesù abbia usato le parole pane e serpente a caso. Egli amava dare insegnamenti che dessero il massimo sotto tutti i punti di vista, parlava in parabole e simbolismi proprio perché la gente doveva usare il cervello ed il cuore per trarre il massimo vantaggio dai suoi insegnamenti.
La sua promessa consisteva nel fatto che, se avessimo chiesto in preghiera la conoscenza relativa al pane della vita, non avremmo certo ricevuto un inganno rappresentato dal serpente che per primo sulla terra ingannò proprio il genere umano nella persona di Eva. Questo è rassicurante.
In un altro passo Gesù affermò:
Matteo 21:24
“E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».
Questa è un'altra grande promessa che riguarda proprio la preghiera ed è importante notare la frase "chiederete CON FEDE." Questa è una importante condizione di questa promessa come andremo a vedere.
“Quando venne la sera uscirono dalla città. La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda, il fico che hai maledetto si è seccato». Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato.”
Da notare cosa Gesù sta mettendo in risalto in questo verso che ancora una volta riguarda direttamente la preghiera: desiderio, fede in voi stessi e fede in Dio.
Giovanni 14:13-17
“Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.”
Qui Il Signore introduce il Consolatore, o Spirito Santo.
Luca 18:1-8
Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»
Questa parabola insegna a mantenere la costanza nel chiedere a Dio, al quale spettano le modalità ed il tempo dell'adempimento della richiesta ma la cui risposta non mancherà se questa insistenza (in una richiesta giusta) dimostrerà il desiderio e la fede.
A causa di queste promesse, se io fossi Satana, sicuramente lotterei con tutte le mie forze contro questo celeste potere che abbiamo visto e che è alla base della Chiesa di Gesù Cristo. Sicuramente cercherei di convincere gli uomini che la preghiera non funziona, oppure che c'è qualcosa di diverso più importante da usare, anche solo per distoglierne l'attenzione. Oppure direi che è possibile essere ingannati dalla preghiera (questo è uno degli insegnamenti che molti protestanti purtroppo usano).
Oppure cercherei di convincere gli uomini ad ascoltare i vari predicatori del Vangelo. Eppure Paolo disse che Lui non si era consigliato con carne e sangue quando ebbe la sua visione, ma semplicemente si fidò di essa. Ma una visione od una risposta ad una preghiera non è sempre una manifestazione divina il cui nome è: RIVELAZIONE?
Questo è proprio ciò che avviene nel nostro tempo. Satana lotta con tutti i mezzi per screditare o diminuire questo mezzo per poter trarre il massimo vantaggio. Dovremmo sempre tener presente che quando qualcuno scredita o diminuisce il valore e l'importanza della preghiera è in netto contrasto con gli stessi insegnamenti del Cristo e quindi non dovrebbe essere in reale sintonia con Lui. Satana preferisce stare nell'ombra, desidera che Cristo sappia il meno possibile di lui ed avrebbe anche maggior piacere se l'uomo non credesse nella sua esistenza: in quel caso il suo vantaggio sarebbe proprio smisurato, sarebbe come avere un nemico e non sapere di averlo, che vantaggio avrebbe su di noi!
Purtroppo in certe occasioni DEVE MANIFESTARSI, è quando tutto sta andando nella direzione che proprio non gli piace e vi sono due situazioni nelle scritture che dimostrano questo suo modo di agire. La prima fu nel deserto prima che il Signore cominciasse la sua missione di evangelizzare la sua terra: non poteva restare nell'ombra doveva fare qualcosa e cosa fece? USO' LE SCRITTURE cercando di confondere il nostro Salvatore.
Il secondo tentativo fu nel Getsemani proprio prima che avesse luogo la Sua sacra Espiazione. Anche in quel caso non aveva scelta, doveva cercare di ostacolarlo.
Luca 22:39-46
“Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione.”
La prima esortazione che Gesù fece ai suoi discepoli fu di pregare. Dopo quello Egli stesso andò a pregare; allora la scrittura ci dice che essendo in agonia un angelo gli apparve. Credo che l'angoscia e l'apparizione dell'angelo per confortarlo, dimostrino che l'avversario era presente con qualche suo obiettivo particolare. Noi vediamo una situazione simile con Mosè prima che cominciasse la sua missione volta a salvare gli Israeliti dalla cattività. Questo passo si trova nel libro di Mosè.
Mosè 1:18-22
“E Mosè disse ancora: Io non cesserò di invocare Iddio; ho altre cose DA CHIEDERGLI; poiché la sua gloria è stata su di me, per cui io posso giudicare fra lui e te. Ritirati da qui Satana. E allora, quando Mosè ebbe pronunciate queste parole, Satana gridò ad alta voce e colpì la terra e comandò dicendo: Io sono il Figliolo Unigenito, adorami. Ed accadde che Mosè cominciò a temere estremamente; e mentre cominciava a temere, intravide l'amarezza dell'inferno, cionondimeno invocando Iddio, egli ricevette forza, e comandò dicendo: ritirati da me Satana, poiché non voglio adorare che questo solo Dio, che è l'Iddio di gloria. E allora Satana cominciò a tremare, e la terra fu scossa; e Mosè ricevette nuove forze, e invocò Iddio dicendo: Nel nome dell'Unigenito Figliolo, ritirati da qui, Satana. Ed accadde che Satana gridò ad alta voce, con pianti, con gemiti e stridor di denti; ed egli si ritirò dalla presenza di Mosè, che non lo vide più.”
Da notare che come Gesù nel Getsemani Mosè fu rafforzato da questo scontro, ma solo perché, come Gesù, fu fedele agli insegnamenti divini e resistette agli attacchi dell'avversario.
Ma c'è anche un'altra clamorosa occasione in cui di nuovo Satana intervenne personalmente nelle questioni degli uomini e questo fu proprio in quest’ultima dispensazione. Nella storia di Joseph Smith possiamo renderci conto di quanto avvenne proprio mentre stava per entrare in comunione con Dio tramite LA PREGHIERA.
Sentiamo dalla sua vivida descrizione ciò che accadde.
Joseph Smith 1:15-17
Dopo che mi fui ritirato nel luogo dove avevo precedentemente risoluto di recarmi, essendomi guardato attorno e trovandomi solo, mi inginocchiai e cominciai ad aprire i DESIDERI DEL MIO CUORE A DIO. Lo avevo appena fatto, che fui immediatamente sopraffatto da un certo potere che mi immobilizzò completamento ed ebbe su di me un effetto così sorprendente DA LEGARE LA MIA LINGUA, tanto che non potevo più parlare. Folte tenebre si addensarono attorno a me, e mi sembrò per un momento che fossi condannato ad una improvvisa distruzione.
Ma, facendo tutti i miei sforzi per invocare Iddio di liberarmi dal potere di questo nemico che mi aveva afferrato, e nel momento stesso in cui ero pronto a sprofondare nella disperazione e ad abbandonarmi alla distruzione, non ad una rovina immaginaria, ma al potere di qualche essere reale del mondo invisibile, che aveva un potere così prodigioso come mai prima lo avevo sentito in nessun essere, proprio in questo istante di grande allarme, vidi esattamente sopra la mia testa una colonna di luce, più brillante del sole, che discese gradualmente fino a che cadde su di me. Era appena apparsa, che mi trovai liberato dal nemico che mi teneva legato.
Quando la luce si fermò su di me, io vidi due personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti su di me, a mezz'aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome e disse indicando l'altro: Questo è il mio beneamato Figliolo, ascoltalo!"
Ancora una volta Satana stava cercando di usare il suo potere per vanificare la diretta comunicazione fra un'anima in pena per la ricerca della verità ed il Dio del cielo, anche in questo caso doveva temere qualcosa di grande se decise di uscire così allo scoperto. Probabilmente gli eventi che seguirono giustificano il suo atteggiamento. Infatti, perché Joseph Smith stava pregando? Perché aveva letto l'esortazione di Giacomo e stava letteralmente mettendola in pratica.
Giacomo 1:5-6
“Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà donata. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento.”
Certamente l'avversario comprendeva che effetto devastante avrebbe avuto questa preghiera se fatta secondo le modalità espresse nelle scritture.
(Da qualche altra parte pubblicherò il testo intero dell'esperienza di Joseph Smith al riguardo)
Sapevate che la lettera di Giacomo è stata l'ultima nel tempo ad essere inserita nel sacro canone biblico? Probabilmente l'avversario lottò molto affinché non venisse inserita, poi-ché è un'intera epistola contro i suoi insegnamenti più importanti, come la salvezza per grazia, che, anche se è un insegnamento del Vangelo, viene stravolto dagli uomini a loro propria perdizione, come dice Pietro.
Così anche in questa occasione dovette uscire allo scoperto ma perse ancora una volta.
Qualcuno asserirà che le scritture sono la chiave della conoscenza, ma noi vedremo attraverso questo studio che le scritture sono rivelazioni ricevute da persone rette attraverso la preghiera, ed anche come Satana, nel deserto, interpretava le scritture per ingannare il Signore, così possono fare gli uomini delle diverse denominazioni ecclesiastiche per trarre acqua al loro mulino, anche involontariamente ed in buona fede.
Altrimenti, perché avremmo circa 800 diverse confessioni religiose cristiane se non a causa delle diverse interpretazioni delle scritture da parte degli uomini?
Non sto dicendo che le scritture non sono importanti, sto dicendo che le scritture sono un mezzo importante, ma non la chiave. Un attrezzo da scasso può distruggere la porta nel tentare di aprirla, con la chiave tutto è naturale e semplice.
Posso darvi la mia testimonianza, nel nome di Gesù Cristo, che la preghiera è l'unica e perfetta chiave per accedere al reame celeste della sacra verità, infatti se hai bisogno di comprare della carne, sicuramente vai dal macellaio, del pane dal fornaio, perché per conoscere la verità dovresti rivolgerti all'uomo e non a Dio che è il latore ed il facitore della verità ? Galati 1:12
“Infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.

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