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Thursday, February 28, 2013

La verione ispirata parte 21


L’INTERVENTO DI JOSEPH SMITH.
Fu Pietro che disse che "Nessuna profezia delle
scritture viene da vedute particolari. perché la profezia
non venne nei giorni antichi per volontà dell’uomo. Ma
santi uomini di Dio parlarono come erano mossi dallo
Spirito santo." (JST 2° Pietro 1:20-21). E’ tramite
l’intervento di un profeta, il profeta Joseph Smith, che
la corretta interpretazione della visione di Giovanni è
stata data. Senza questo, è davvero un libro coperto da un
velo, nascosto alla nostra vista. Ma con ciò che il
profeta ha rivelato esso diviene comprensibile. Esso
adempie e giustifica il suo titolo come libro di
Rivelazione.
Il profeta permise il nostro accesso ai misteri di
Rivelazione tramite 4 maggiori mezzi:
1° Le scritture degli ultimi giorni
2° Sermoni e scritti non scritturali.
3° Dottrina ed Alleanze 77
4° La JST
Poichè in questo libro stiamo mettendo a fuoco i
contributi della JST per la nostra comprensione del libro
di Rivelazione, noi passeremo velocemente sopra i primi 2,
dando solo un’esempio o 2 di ognuno.
Un’esempio di contributo dalle scritture degli ultimi
giorni si trova in D&A 130:7-11. Là il profeta spiegava il
significato di 2 importanti simboli usati da Giovanni,
chiamati il "mare di cristallo" davanti al trono di Dio
(Vedi Rivelazione 4:6) e la pietruzza bianca data ai
fedeli (vedi Rivelazione2:17) Un’altro si trova in Mosè
4:1-4 e D&A 76:25-30 che ci danno maggiore informazione
circa la guerra in cielo, che Giovanni menziona poco (vedi
Rivelazione 12:7). Un’esempio del contributo del profeta
attraverso i suoi sermoni non scritturali o scritti è dove
egli dice che Giovanni: "vide le stesse cose riguardanti
gli ultimi giorni, che Enoch aveva visto."Quello è
un’importante indizio per aiutarci ad interpretare
Rivelazione. Un’altro esempio è un sermone esauriente dato
a Naavoo l’841843. L’intero sermone è un’esposizione
della rivelazione di Giovanni. In alcune istanze, il
profeta verbalmente corresse passaggi nel Nuovo
Testamento, ma per una ragione o per l’altra queste
correzioni non furono mai rese nella JST. " fra questi
cambiamenti coinvolgevano versi del libro di Rivelazione.
LA SEZIONE 77: LA CHIAVE PER COMPRENDERE RIVELAZIONE.
La terza area di contributo in cui il profeta Joseph
Smith aumentò la nostra comprensione del libro di
Rivelazione è la sezione 77 di D&A. Nel suo diario, il
profeta annotava:" Circa il 1° di Marzo, in connessione
con la traduzione delle scritture io ricevetti il seguente
sulla Rivelazione di Giovanni:" La sezione 77 fu data.
Sebbene attualmente non sia parte del testo della JST,
la sezione 77 fu data come parte della traduzione e quindi
deve essere considerata come parte dei contributi della
JST. E sebbene non faccia parte del testo, la sezione 77
resta come uno dei più importanti contributi se non il più
importante del profeta nell’aiutare la nostra
interpretazione del libro di Rivelazione. La sezione 77
contiene 15 domande e risposte circa il testo di
Rivelazione, sebbene il profeta non dia nessuna
indicazione se le domande fossero sue o fossero parte
della rivelazione. 15 domande sembrano all’inizio
un’ammontare inadeguato quando uno considera il numero
delle questioni che nascono come si legge il testo.
Ciononostante, uno studio accurato della sezione 77 mostra
che queste 15 domande davvero provvedono la chiave
affinché noi possiamo così entrare dentro la "casa" di
Rivelazione ed iniziare ad esplorarla. Smith e Sjodahl
allargano l’analogia della chiave e dicono:
Ma questa rivelazione (sezione 77) non è una completa
interpretazione del libro. E’ una chiave. Una chiave è una
parte molto piccola della casa. E’un mezzo per entrare, ma
dopo che la chiave è stata girata, il cercatore di tesori
deve trovarli da solo…… dalla chiave ricevuta, dalle
profezie del Vecchio Testamento e dalla storia
ecclesiastica e politica, dovrebbe essere possibile
interpretare il rimanente. Come Champollion, con la chiave
fornita nel breve testo della pietra di Rosetta, fu capace
di aprire i segreti dei geroglifici egizi, così lo
studioso biblico dovrebbe essere capace di leggere
Apocalisse con una migliore comprensione di esso, per
l’aiuto di questa chiave.
Questa chiave sta nelle 15 domande e risposte nella
sezione.
LE CORREZIONI DEL TESTO.
Il contributo finale del profeta per la nostra
comprensione di Apocalisse è nell’opera che fece sul testo
di Rivelazione come parte della JST. Come era notato
sopra, egli cancellò, aggiunse o corresse un totale di 90
versi. Ovviamente, non ognuna di queste correzioni era di
uguale importanza. La commissione che lavorò sulla
edizione S.U.G. della KJV includeva correzioni per soli 47
dei 90 versi corretti o giusto poco più della metà delle
correzioni totali. Prendendo quello come indicazione del
numero delle correzioni importanti, noi potremmo dire che
il profeta alterò in maniera significativa solo il 12% del
totale dei versi. Il 12% non è una proporzione
sbalorditiva, ma quella percentuale non rende l’importanza
del contributo dell’opera resa dal profeta sul testo di
Apocalisse. Nello steso modo come sezione 77, i versi così
corretti divengono spesso una chiave per aprire la nostra
comprensione ad un passaggio e talvolta persino ad
un’intero concetto insegnato da Giovanni.
Ora che abbiamo brevemente discusso le 4 aree di
contributo rese dal profeta, inizieremo un’analisi della
Rivelazione di Giovanni per vedere come il profeta ha
aperto questo libro alla nostra comprensione.Poichè la
nostra mesa a fuoco in questo libro è per prima cosa sul
contributo della JST per la nostra comprensione di
Rivelazione, noi metteremo a fuoco i contributi della
sezione 77 e le correzioni del testo della JST, sebbene
dove appropriato noi possiamo annotare contributi dalle
scritture degli ultimi giorni o da altri scritti del
profeta.Lo spazio permette la discussione di solo dei più
importanti fra i contributi da tutte le 4 aree.
 LA VISIONE SI APRE: CAPITOLO 1
Giovanni dice che si trovava a Patmos, di Domenica,
quando ricevette la grande e gloriosa visione riportata in
Rivelazione (verso 9-10). Il capitolo 1 provvede al
prologo per tutto ciò che segue ed interessantemente, il
profeta fa più correzioni in questo capitolo di apertura
che in qualsiasi altro capitolo eccetto il capitolo 12. da
questi cambiamenti apprendiamo quanto segue:
1° La Rivelazione è di Giovanni. E’ la sua
testimonianza come testimone che è riportata (vedere
Rivelazione 1:1,2,4,5). Questo non mette in dubbio in
alcuna maniera che la fonte e l’ispirazione sia divina, ma
la KJV suggerisce che la rivelazione è da Dio per Gesù
Cristo (vedi verso 1). La JST chiaramente identifica che
essa viene data a Giovanni, un servitore di Dio, da Gesù
Cristo. Perché questo è importante? E’ un’altro esempio di
come il salvatore vede i suoi profeti ed Apostoli. Loro
sono i suoi servitori e li onora per la loro fedeltà.
2° La KJV indica che la rivelazione fu data perché "il
tempo era alla porta" (verso 3) La JST chiarifica ciò che
si intende per tempo quando dice "per la venuta del
Signore alla porta." (JST verso 3)
3° In alcuni posti nei capitoli d’apertura, è fatto
riferimento a "7 spiriti" (1:4 3:1 4:5) e "7 angeli" (1:20
2:1,8,12,18 3:1) Come è, questo rende e suona come se i 7
spiriti ed i 7 angeli sono cose differenti. Ma il profeta
cambiò o spiegò tutti i riferimenti ai 7 spiriti ed i 7
ANGELI PER MOSTRARE CHE I 7 SPIRITI ED I 7 ANGELI ENTRAMBI
SI RIFERISCONO ai dirigenti delle 7 chiese (vedere JST per
tutti i versetti succitati). Giovanni, che a quel tempo
era il dirigente presiedente della chiesa, sta sscrivendo
a 7 rami della chiesa in Asia. La JST rende chiaro questo
che egli si indirizza specificatamente ai capi (vescovi o
presidenti di ramo) di ognuno di questi rami.
4° anche la JST rende questo chiaro che i 7 spiriti
(ora servi) sono i ricevitori, non la fonte, della visione
(vedere JST verso 4)
5° Infine, il profeta aggiunse al concetto della
seconda venuta di Cristo che Egli verrebbe vestito "nella
gloria di suo Padre" e sarebbe accompagnato "da 10.000 dei
suoi santi" (JST 1:7) Forse qui è un buon tempo per notare
che in greco il numero Più alto che poteva essere citato
era diecimila, che è la parola "miriadi". Spesso è usato
simbolicamente per esprimere numeri innumerevoli.
LE SETTE LETTERE: CAPITOLO 2 E CAPITOLO 3.
Immediatamente successivo all’apertura della
visione, il Salvatore attraverso l’angelo che lo
rappresentava, detta 7 lettere alle 7 chiese in Asia.
Sebbene spesso trascurate a favore della visione
profetica, queste 7 lettere, sono pezzi di rivelazione
personale individuale. Il profeta rese pochi cambiamenti,
i più importanti dei quali includevano:
1° Come notato sopra, attraverso queste lettere il
profeta corresse l’espressione per renderla più chiara che
essa era indirizzata all’autorità presiedente di ogni
chiesa.
2° Il letto in cui la falsa profetessa ed i suoi
seguaci finivano era "l’inferno".
3° A quelli che sono fedeli in Tiatiri è promesso che a
loro sarà dato potere sulle nazioni e le guideranno con
una verga di ferro, frantumandole a mo di vasi d’argilla
(2:26-27). Questo sembra contraddittorio nella KJV. I
santi fedeli sono promessi del potere per frantumare le
nazioni. Questo simbolismo è fortemente suggestivo della
tirannia. L’immagine della visione di Nefi mostra che la
verga di ferro è un simbolo della parola di Dio (vedere 1°
Nefi 15:23-24) che ci aiuta alquanto,ma nella JST, il
profeta lascia cadere l’immagine di frantumare i vasi e la
converte nell’idea di un vaso che si sta modellando. Egli
disse che coloro che erano fedeli nell’osservare i
comandamenti avrebbero governato le nazioni. "Con la
parola di Dio e che loro sarebbero nelle sue mani come
vasi d’argilla nelle mani di un vasaio, ed egli avrebbe
governato loro tramite la fede, con equità e giustizia."
(JST 2:26-27). Questa è un’immagine molto diversa da
quella della KJV.
 LA VISIONE DEL CIELO: CAPITOLO 4
Una volta che le 7 lettere sono terminate, Giovanni
è invitato ad entrare nei cieli,affinché possa vedere le
cose che accadranno "da li in poi" (4:1). Allora si apre
la grande visione profetica per cui Apocalisse è famosa.
Giovanni dapprima descrive la maestà e la grandezza, o
piuttosto prova, del Regno celeste, dove vive Iddio. In un
modo che è impossibile,usando i modi terreni, descrivere
l’infinito. Quasi istantaneamente il lettore si confronta
con uno schieramento sconcertante di simboli e figure,
alcune delle quali, almeno in apparenza confinano con la
bizzarria. E qui è dove l’opera di Joseph Smith diviene
importante, divenendo una chiave per la nostra
comprensione. Mentre il profeta rese poche correzioni in
questi capitoli, che noi noteremo, i maggiori contributi
vengono dalla sezione 77 di D&A. Sette delle 15 domande
sono domande correlate ai capitoli 4 e 5. Dal lavoro del
profeta apprendiamo quanto segue:
1° la terra nel suo celestializzato stato futuro
diventerà come un’Urim e Thummim per i suoi
abitanti.(vedere D&A 77:1)
2° Gli animali del nostro mondo e degli altri mondi
sono celestializzati e abiteranno nella presenza di Dio
(vedere D&A 7:2-3)veder anche il discorso del profeta sul
significato delle bestie.
3° La piuttosto bizzarra immagine delle bestie che si
coprono gli occhi e le ali è simbolica della loro natura
celeste. (vedere D&A77:4)
4° I 7 dirigenti delle chiese come pure i 24 anziani
stavano per andare a risiedere nella presenza di Dio
(vedere Rivelazione 4:5 e D&A 77:5) In tempi di intensa
persecuzione e martirio, questo sarebbe servito di grande
incoraggiamento alla fedeltà e per rimanere saldi nella
verità e nei loro impegni.
 IL LIBRO SIGILLATO ED I SETTE SIGILLI: CAPITOLO 5.
Non ci vuole molto studio del libro di Rivelazione per
venire alla conclusione che l’immagine del capitolo 5 è di
perno per l’intera struttura del libro. Giovanni vide
nella mano destra del Padre un libro (più facilmente un
rotolo) che era sigillato con 7 sigilli (vedere 5:1).
Anche vide che nessuno in cielo od in terra era capace o
degno di aprirlo, eccetto che il Salvatore (versi 2-14).
Poiché il resto della visione descrive ciò che vide
Giovanni come ogni suggello veniva aperto dall’Agnello,
una comprensione del libro sigillato è di un’importanza
critica per la nostra completa comprensione del libro di
Rivelazione. E qui è ciò che il profeta rese come suo più
grande contributo per poter togliere il velo dalle nostre
menti, per rivelare Apocalisse. Egli rispose a 2
importanti domande: Qual’è il significato del libro e che
cosa significano i sigilli? Certamente più di qualsiasi
altra cosa, le sue risposte a queste domande (vedi
D&A77:6-7) divengono la chiave di accesso alla "casa" di
Rivelazione. Da ciò che fu rivelato in quei 2 versetti noi
possiamo ottenere il seguente:
1° Il libro nella mano destra del Padre rappresenta la
storia ed il destino del mondo. Ed è nella sua mano destra
per suggerire che Egli controlla ogni cosa del nostro
mondo. Nessuno eccetto il Salvatore era degno di aprire il
libro poiché il suo sacrificio espiatorio fu ciò che rese
l’intera storia del mondo possibile e piena di
significato.
2° I 7 sigilli rappresentano i 7 periodi di mille anni
che la terrà vivrà durante la sua esistenza temporale.
Questo non solo ci provvede uno dei più specifici indizi
che noi abbiamo per la segretezza della seconda venuta, ma
anche mostra che il libro di Rivelazione è di base
cronologicamente strutturato, racchiudendo la storia della
terra dal tempo di Adamo fino a che la terra sarà
celestializata.
3° Studiando accuratamente quella struttura cronologica
possiamo vedere che la Rivelazione di Giovanni mette a
fuoco molto più fortemente quel breve periodo di tempo fra
quando inizia l’ultimo periodo di 1.000 anni e quando
Cristo viene. Notate l’ammontare di tempo speso su ognuno
dei 7 sigilli.I primi 5(6:1-11) sono riassunti brevemente,
semplicemente danno rilievo alle cose più importanti per
il popolo dell’alleanza che accadevano in quel periodo di
tempo.. Il sesto suggello, quello in cui noi ora viviamo,è
ampliato considerevolmente (6:12-7:17) ma ancora prende
pochi versetti del totale. Sapendo che il millennio è il
maggior avvenimento del 7° suggello, noi possiamo
aspettarci che Giovanni si soffermi lungamente su quello.
Ma l’apertura del 7° sigillo inizia nel 1° verso del
capitolo 8. La seconda venuta ed il millennio non si
vedono fino al capitolo 19 e 20. Allora, chiaramente la
grande parte della rivelazione mette a fuoco quel periodo
"dopo l’apertura del settimo sigillo, prima della venuta
di Cristo." (D&A 77:13)
4° Questa comprensione del tempo costituisce un’aiuto
per noi di grande importanza nell’interpretare i simboli
usati da Giovanni. Per esempio, un’uomo su di un cavallo
bianco è visto in 6:2. Quella stessa immagine è usata dal
Salvatore in 19:11. Quindi, uno potrebbe pensare che in
entrambi i posti ci si riferisca al Maestro, e questa è
davvero l’interpretazione comune degli studiosi. Ma
sapendo che il primo sigillo rappresenta i primi 1.000
anni della storia della terra (approssimativamente dal
4.000 al 3.000 a.c.) rende quella interpretazione non più
sostenibile. Quel singolo pezzo di informazione ci aiuta a
cercare per qualcuno o qualcosa in quel periodo di tempo
che vada incontro a tutte le condizioni del simbolismo.
Con quello concludiamo che non era Cristo, ma Enoch che è
rappresentato. E vi sono altri esempi di come questa
chiave per la cronologia diviene una chiave per la
corretta interpretazione del simbolismo. Ugualmente,
l’abbastanza ingegnosa interpretazione di cui sopra, delle
locuste che non danneggiano l’erba né gli alberi che era
interpretata come l’ordine di un generale arabo alle sue
truppe di lasciare solo la vegetazione, può ora essere
rigettata, poichè gli avvenimenti descritti accadevano nel
mezzo del 5° sigillo, e Giovanni vede le locuste apparire
dopo l’apertura del 7° sigillo.
L’APERTURA DEI SIGILLI: DAL CAPITOLO 6 AL CAPITOLO
11.
Ancora una volta impariamo di più dalla sezione 77 che
da tutte le correzioni effettuate
, il profeta
grandemente aumentò la nostra comprensione di ciò che
Giovanni vide come i vari sigilli erano aperti. Niente è
detto riguardo i primi 5 sigilli, né tramite la sezione 77
né attraverso le correzioni. Ma quando arriviamo
all’apertura del 6° e 7° sigillo, quelli del nostro
proprio periodo, siamo aiutati immensamente ed impariamo
quanto segue:
1° "l’angelo dell’est" è Elias (D&A 77:9). Questo
dapprima non può sembrare utile, ma noi sappiamo che il
concetto di Elia è di essere un precursore, e che qui si
riferisce alla restaurazione del Vangelo negli ultimi
giorni. Applicare quella interpretazione alla visione di
Giovanni rende il senso perfetto. Prima che gli angeli
distruttori siano sciolti, i servi di Dio saranno
suggellati e quindi salvati dalla distruzione, tramite la
restaurazione del Vangelo, con il suo Sacerdozio ed
ordinanze. Commentando questi versi, il profeta più tardi
spiegava che il suggellare "significa suggellare le
benedizioni sulle loro teste, intentendo l’alleanza
eterna, per cui rendevano la loro elezione e la loro
chiamata sicura. Quando un suggello è posto su di un padre
od una madre, si assicura loro la loro posterità, affinché
non sia perduta, ma saranno salvi in virtù dell’alleanza
del loro padre e madre."
2° il profeta chiaramente indica che i 12.000
suggellati di ogni tribù non è propria una simbolica
rappresentazione delle forze della giustizia, come alcuni
studiosi sostengono.. Loro sono una grande forza
missionaria del 6° sigillo (vedere D&A 7:10). Jospeh Smith
ci mostra che sono ordinati Sommi Sacerdoti scelti fra
coloro di ogni nazione per predicare il vangelo e portare
molti ad entrare nella vera Chiesa (vedi D&A 77:11) (In
un’altra rivelazione il profeta indicò che questi 144.000
anche sarebbero sul monte Sion con il salvatore. Vedere
D&A 133:18 e paragona con Rivelazione 14:1-5). Il profeta
disse anche, poco prima della sua morte,"Io frequentai
l’incontro di preghiera con il quorum nella sala delle
assemblee e feci alcuni appunti riguardo ai 144.000
menzionati da Giovanni il rivelatore, mostrando che la
selezione delle persone per formare quel numero, era già
cominciata." Questa dichiarazione sembrerebbe indicare che
questo grande corpo missionario può essere composti di
mortali e di immortali insieme.
3° Sebbene il profeta non ci abbia dato un’aiuto
specifico nell’interpretare le varie immagini menzionate
sotto il suono delle 7 trombe che inizia nel capitolo 8, 2
cose che egli rivelò sono di grande aiuto come noi
studiamo questa parte di rivelazione. Primo,egli rivelò
che le trombe rappresentano i giudizi di Dio che
prepareranno il mondo e lo purificheranno per il regno
milleniale di Cristo (vedere D&A 77:12). Secondo, Egli
chiaramente specifica che queste trombe (o giudizi)
accadono nel 7° suggello (vedere D&A 77:12-13).Dato che
l’evidenza suggerisce che noi non siamo ancora entrati
nell’ultimo periodo di mille anni, questa profezia è
ancora futura per noi. Infatti, una volta che il giudizi
avvengono può essere che l’immagine usata da Giovanni in
questa sezione diverrà molto più chiara. Ci è anche detto
che il tentativo di legare questi giudizi con avvenimenti
storici passati non è giustificato.
4° Nel capitolo 10, vi è una breve pausa nella
descrizione dei giudizi in cui a Giovanni vine dato un
piccolo libro da mangiare. Questo sembra confondente
all’inizio, ma di nuovo l’informazione rivelata tramite il
profeta Joseph Smith ci aiuta con l’interpretazione. Egli
spiega che il libro è simbolico della missione di Giovanni
stesso durante questi grandi avvenimenti, la cui missione
è di aiutare a radunare le tribù di Israele (vedere D&A
77:14). Noi sappiamo dalla scrittura che Giovanni è
privilegiato di continuare il suo ministero sulla terra
fino a che il salvatore ritorni. (vedere Giovanni
21:22-23; D&A 7). E’ quasi come se il Salvatore dicesse a
Giovanni nel capitolo 10 "dato che tu sarai vivente a
quell’epoca in cui queste cose che ti ho mostrato
accadranno
ti piacerebbe vedere cosai starai facendo?". Alla
conferenza della Chiesa nel Giugno 1831, il profeta
confermò che "la piccola missione del libro" si stava
adempiendo quando disse che "Giovanni il rivelatore era
allora fra le 10 tribù d’Israele che erano state portare
via da Shalmanaser, re dell’Assiria, per prepararle per il
loro ritorno dalla loro lunga dispersione."
6° infine, noi apprendiamo dalle rivelazioni del
profeta che i "2testimoni" visti da Giovanni che giocano
una parte centrale nella grande battaglia di Armaghedon
erano 2 profeti suscitato alla nazione ebraica (non
necessariamente ebrei stessi, come qualcuno ha sostenuto)
negli ultimi giorni, che opererebbero fra il popolo
ebraico nel loro paese originario (vedere D&A 77:15).
L’anziano Bruce R. Mc. Conkie disse che questi 2 profeti
sarebbero "seguaci di quell’umile uomo, Joseph Smith….
nessun dubbio che essi saranno membri del consiglio dei 12
o della prima presidenza della Chiesa."

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