MARCO
Il
Vangelo di Marco è un racconto attivo che muove
rapidamente da Giovanni il Battista alla narrazione della
passione ed è anche un resoconto di reazioni personali
drammatiche. In questo Vangelo, l’accento più spiccato è
posto sulle persone che si offendevano di Gesù; la
tristezza, la paura, lo stupore e l’ignoranza dei
discepoli; Il giusto rimprovero dei 12 da parte del
Signore per la loro incapacità di comprendere. E’
interessante notare, quindi, l’accentuazione di queste
cose nella JST come la "paura" dei discepoli (Vedi JST
Marco 9:31), il loro stupore (vedi JST Marco 9:6) ed il
numero delle persone che si offendevano del Salvatore
(vedere JST Marco 11:34 12:44 14:31)
rapidamente da Giovanni il Battista alla narrazione della
passione ed è anche un resoconto di reazioni personali
drammatiche. In questo Vangelo, l’accento più spiccato è
posto sulle persone che si offendevano di Gesù; la
tristezza, la paura, lo stupore e l’ignoranza dei
discepoli; Il giusto rimprovero dei 12 da parte del
Signore per la loro incapacità di comprendere. E’
interessante notare, quindi, l’accentuazione di queste
cose nella JST come la "paura" dei discepoli (Vedi JST
Marco 9:31), il loro stupore (vedi JST Marco 9:6) ed il
numero delle persone che si offendevano del Salvatore
(vedere JST Marco 11:34 12:44 14:31)
Nel
capitolo 10 di Marco i discepoli stavano
argomentando su chi poteva essere salvato. Pietro ricorda
al Signore che i 12 hanno lasciato tutto per seguirlo e
che Cristo li rassicura che tutto ciò che hanno perduto
sarà ricompensato immensamente nel mondo a venire. Il
testo della KJV allora riporta la seguente dichiarazione
di Gesù:" Ma molti che sono primi saranno ultimi e gli
ultimi primi (Marco 10:28-31). Da notare la stessa
discussione nella JST :"Ma ci sono molti che si fanno
primi, che saranno ultimi e gli ultimi primi, questo disse
rimproverando Pietro." Il seguente dalla traduzione del
profeta del capitolo 14 di Marco è degno di uno sguardo
più accurato. Dato che Marco scelse nel suo Vangelo di
mettere in enfasi le debolezze e l’ignoranza dei 12, che
cosa concludiamo dal seguente della JST ? "Ed arrivarono
ad un luogo chiamato Gethsemani, che era un giardino, ed i
suoi discepoli cominciarono ad essere assai sorpresi ed ad
essere molto aggravati e cominciarono a ponderare nei loro
cuori,chiedendosi se questi fosse il Messia. E Gesù
conoscendo i loro cuori disse ai suoi discepoli, sedete
qui, mentre Io pregherò. Ed Egli prese con se Pietro,
Giacomo e Giovanni, e li rimproverò e disse loro. La mia
anima è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e
vegliate." (JST Marco 14:36-38)
argomentando su chi poteva essere salvato. Pietro ricorda
al Signore che i 12 hanno lasciato tutto per seguirlo e
che Cristo li rassicura che tutto ciò che hanno perduto
sarà ricompensato immensamente nel mondo a venire. Il
testo della KJV allora riporta la seguente dichiarazione
di Gesù:" Ma molti che sono primi saranno ultimi e gli
ultimi primi (Marco 10:28-31). Da notare la stessa
discussione nella JST :"Ma ci sono molti che si fanno
primi, che saranno ultimi e gli ultimi primi, questo disse
rimproverando Pietro." Il seguente dalla traduzione del
profeta del capitolo 14 di Marco è degno di uno sguardo
più accurato. Dato che Marco scelse nel suo Vangelo di
mettere in enfasi le debolezze e l’ignoranza dei 12, che
cosa concludiamo dal seguente della JST ? "Ed arrivarono
ad un luogo chiamato Gethsemani, che era un giardino, ed i
suoi discepoli cominciarono ad essere assai sorpresi ed ad
essere molto aggravati e cominciarono a ponderare nei loro
cuori,chiedendosi se questi fosse il Messia. E Gesù
conoscendo i loro cuori disse ai suoi discepoli, sedete
qui, mentre Io pregherò. Ed Egli prese con se Pietro,
Giacomo e Giovanni, e li rimproverò e disse loro. La mia
anima è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e
vegliate." (JST Marco 14:36-38)
LUCA
Il
Vangelo di Luca è il primo lavoro di 2 parti (Luca
ed Atti) scritto da Luca, il compagno missionario di
Paolo. Luca scrive specificatamente all’uditorio gentile,
in particolare all’amico Teofilo (Vedi Atti 1:1 JST Luca
3:19-20).L’opera spinge per enfatizzare lo scopo
universale del messaggio di Cristo e provvede lo sfondo
per una discussione della sistematica diffusione del
Vangelo, da Gerusalemme a tutta la Giudea, alla Samaria,
ed infine fino all’estremità della terra. la JST di Luca
provvede un più forte sapore gentile al racconto. Nel
capitolo 3 di Luca, per esempio, il profeta aggiunse 5
versi (175 parole) che non solo inseriscono e provvedono
ad un significato più pieno di transizione tra il verso 4
e 5 nella KJV (e poi un ponte dottrinale fra la prima e la
seconda venuta di Cristo) ma anche pone un fondamento per
il concetto che lo spargimento del Vangelo, racchiuderà
anche i dispersi della casa d’Israele.
ed Atti) scritto da Luca, il compagno missionario di
Paolo. Luca scrive specificatamente all’uditorio gentile,
in particolare all’amico Teofilo (Vedi Atti 1:1 JST Luca
3:19-20).L’opera spinge per enfatizzare lo scopo
universale del messaggio di Cristo e provvede lo sfondo
per una discussione della sistematica diffusione del
Vangelo, da Gerusalemme a tutta la Giudea, alla Samaria,
ed infine fino all’estremità della terra. la JST di Luca
provvede un più forte sapore gentile al racconto. Nel
capitolo 3 di Luca, per esempio, il profeta aggiunse 5
versi (175 parole) che non solo inseriscono e provvedono
ad un significato più pieno di transizione tra il verso 4
e 5 nella KJV (e poi un ponte dottrinale fra la prima e la
seconda venuta di Cristo) ma anche pone un fondamento per
il concetto che lo spargimento del Vangelo, racchiuderà
anche i dispersi della casa d’Israele.
KJV
LUCA 3:2-6
La
parola di Dio fu diretta a Giovanni, figliolo di
Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò per tutta la contrada
d’intorno al Giordano,predicando un battesimo di
ravvedimento per la remissione dei peccati, secondo che è
scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: V’è una
voce d’uno che grida nel deserto: preparate la Via del
Signore, addirizate i suoi sentieri. Ogni valle sarà
colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato; le vie
tortuose saranno addirizzate e le scabre saranno appianate
ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio."
Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò per tutta la contrada
d’intorno al Giordano,predicando un battesimo di
ravvedimento per la remissione dei peccati, secondo che è
scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: V’è una
voce d’uno che grida nel deserto: preparate la Via del
Signore, addirizate i suoi sentieri. Ogni valle sarà
colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato; le vie
tortuose saranno addirizzate e le scabre saranno appianate
ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio."
JST
LUCA 3:2-11
Ora
in questo stesso anno, la parola di Dio venne a
Giovanni, il figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò
per tutta la contrada d’intorno al Giordano, predicando un
battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati.
Come è scritto nel libro del profeta Isaia; e queste sono
le parole, dicendo:"La voce di uno grida nel deserto,
preparate le vie del Signore, addirizzate i suoi sentieri.
Perciò ecco e guarda Egli verrà come è scritto nel libro
dei profeti per togliere i peccati del mondo e portare la
salvezza a tutte le nazioni, per radunare assieme quelli
dispersi, che sono le pecore perdute della casa d’Israele
si proprio i dispersi e gli afflitti ed anche per
preparare la via e rendere possibile la predicazione del
Vangelo ai Gentili e per essere una luce per tutti quelli
che sono nelle tenebre fino all’estremità della terra, per
portare la resurrezione dei morti e salire in alto per
sedere alla destra del Padre fino alla pienezza dei tempi,
e la legge e la testimonianza saranno suggellati e le
chiavi del regno saranno rimesse di nuovo al Padre; per
amministrare la giustizia a tutti, per venire in giudizio
su tutti e per convincere tutti gli empi delle loro
empietà che commisero, e tutto ciò accadrà nel giorno che
verrà, poichè è un giorno di potere, si ogni valle sarà
colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato, le vie
tortuose saranno fatte diritte e le scabre saranno
appianate ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio."
Giovanni, il figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò
per tutta la contrada d’intorno al Giordano, predicando un
battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati.
Come è scritto nel libro del profeta Isaia; e queste sono
le parole, dicendo:"La voce di uno grida nel deserto,
preparate le vie del Signore, addirizzate i suoi sentieri.
Perciò ecco e guarda Egli verrà come è scritto nel libro
dei profeti per togliere i peccati del mondo e portare la
salvezza a tutte le nazioni, per radunare assieme quelli
dispersi, che sono le pecore perdute della casa d’Israele
si proprio i dispersi e gli afflitti ed anche per
preparare la via e rendere possibile la predicazione del
Vangelo ai Gentili e per essere una luce per tutti quelli
che sono nelle tenebre fino all’estremità della terra, per
portare la resurrezione dei morti e salire in alto per
sedere alla destra del Padre fino alla pienezza dei tempi,
e la legge e la testimonianza saranno suggellati e le
chiavi del regno saranno rimesse di nuovo al Padre; per
amministrare la giustizia a tutti, per venire in giudizio
su tutti e per convincere tutti gli empi delle loro
empietà che commisero, e tutto ciò accadrà nel giorno che
verrà, poichè è un giorno di potere, si ogni valle sarà
colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato, le vie
tortuose saranno fatte diritte e le scabre saranno
appianate ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio."
Noi
troviamo nella JST di Luca spiegazioni culturali
aggiuntive, intuizioni che possono essere state date ai
gentili, forse meno familiari con i modelli viventi dei
giudei. Per esempio, nello stesso capitolo 3 di Luca, noi
troviamo Giovanni il Battista che consiglia la moltitudine
di condividere il loro di più con quelli meno fortunati.
Ai pubblicani spiegò:"Non riscotete nulla di più di quello
che vi è ordinato." (Luca 3:13) Il seguente è stato
aggiunto nella JST:"Perché ti è bene noto, o Teofilo, che
secondo il modo degli ebrei, e secondo il costume della
loro legge nel ricevere denaro nel tesoro, che ciò che era
in più doveva essere dei poveri, ogni uomo la sua parte; e
secondo questa maniera facevano i pubblicani anche per
questo Giovanni disse loro " Non riscotete nulla di più di
quello che vi è ordinato>." (JST Luca 3:19-20)
aggiuntive, intuizioni che possono essere state date ai
gentili, forse meno familiari con i modelli viventi dei
giudei. Per esempio, nello stesso capitolo 3 di Luca, noi
troviamo Giovanni il Battista che consiglia la moltitudine
di condividere il loro di più con quelli meno fortunati.
Ai pubblicani spiegò:"Non riscotete nulla di più di quello
che vi è ordinato." (Luca 3:13) Il seguente è stato
aggiunto nella JST:"Perché ti è bene noto, o Teofilo, che
secondo il modo degli ebrei, e secondo il costume della
loro legge nel ricevere denaro nel tesoro, che ciò che era
in più doveva essere dei poveri, ogni uomo la sua parte; e
secondo questa maniera facevano i pubblicani anche per
questo Giovanni disse loro " Non riscotete nulla di più di
quello che vi è ordinato>." (JST Luca 3:19-20)
Un’altro
esempio di questo tipo di aggiunta
(chiarificazione culturale) NELLA jst SI TROVA NEL
CAPITOLO 17 DI LUCA. Qui il Signore sta enumerando alcuni
dei segni inerenti alla sua venuta in gloria. Egli parla
del fatto che in quel grande e terribile giorno:
(chiarificazione culturale) NELLA jst SI TROVA NEL
CAPITOLO 17 DI LUCA. Qui il Signore sta enumerando alcuni
dei segni inerenti alla sua venuta in gloria. Egli parla
del fatto che in quel grande e terribile giorno:
"2
saranno nel campo, uno sarà preso e l’altro
lasciato. Dove saranno presi (i discepoli chiesero a
Gesù). Ed Egli disse loro: "Dove il corpo è radunato, od
in altre parole dovunque i santi sono radunati, colà vi
saranno le aquile radunate insieme o colà ci saranno i
rimanenti radunati insieme. Questo Egli disse spiegando il
raduno dei suoi santi e degli angeli che discendono e che
radunano il rimanente a loro; l’uno dal letto, gli altri
dalla macina e l’altro dai campi dovunque egli ascolta."
(JST Luca 17:35-38)
lasciato. Dove saranno presi (i discepoli chiesero a
Gesù). Ed Egli disse loro: "Dove il corpo è radunato, od
in altre parole dovunque i santi sono radunati, colà vi
saranno le aquile radunate insieme o colà ci saranno i
rimanenti radunati insieme. Questo Egli disse spiegando il
raduno dei suoi santi e degli angeli che discendono e che
radunano il rimanente a loro; l’uno dal letto, gli altri
dalla macina e l’altro dai campi dovunque egli ascolta."
(JST Luca 17:35-38)
Una
notizia finale da considerare è il fatto che le
espressioni riportate nella JST di Luca, sono generalmente
riconosciute come detti Paolini. Nel capitolo 3 della JST,
Giovanni il Battista parla della "Pienezza dei tempi" (JST
Luca 3:8)una espressione trovata nella lettera di Paolo
agli Efesini (vedi 1:10). Nel capitolo 12 di Luca, Gesù
spiega ai 12 che "Il lavoratore è degno del suo salario,
perché la legge dice che un uomo non metterà la museruola
al bue che trebbia." (JST Luca 12:33). In questo caso Gesù
sta citando un passaggio del Vecchio Testamento (vedi
Deuteronomio 25:4) e mostrando contemporaneamente
l’applicazione. Paolo si riferisce alla stessa maniera in
1° Corinzi 9:9 ed in 1° Timoteo 5:18. Lo stesso è vero con
la frase "ladro nella notte" riferendosi alla subitaneità
della 2° venuta in gloria del Signore. Accade nella JST di
Luca 12:44 ed anche in 1° Tessalonicesi 5:2 confronta con
2° Timoteo 3:10 ma non in Matteo, Marco o Giovanni. Noi
sappiamo che Luca e Paolo erano amici e certamente i 2
uomini avrebbero influenzato il pensiero e gli scritti
dell’uno e dell’altro. La JST rafforza il legame fra paolo
e Luca.
espressioni riportate nella JST di Luca, sono generalmente
riconosciute come detti Paolini. Nel capitolo 3 della JST,
Giovanni il Battista parla della "Pienezza dei tempi" (JST
Luca 3:8)una espressione trovata nella lettera di Paolo
agli Efesini (vedi 1:10). Nel capitolo 12 di Luca, Gesù
spiega ai 12 che "Il lavoratore è degno del suo salario,
perché la legge dice che un uomo non metterà la museruola
al bue che trebbia." (JST Luca 12:33). In questo caso Gesù
sta citando un passaggio del Vecchio Testamento (vedi
Deuteronomio 25:4) e mostrando contemporaneamente
l’applicazione. Paolo si riferisce alla stessa maniera in
1° Corinzi 9:9 ed in 1° Timoteo 5:18. Lo stesso è vero con
la frase "ladro nella notte" riferendosi alla subitaneità
della 2° venuta in gloria del Signore. Accade nella JST di
Luca 12:44 ed anche in 1° Tessalonicesi 5:2 confronta con
2° Timoteo 3:10 ma non in Matteo, Marco o Giovanni. Noi
sappiamo che Luca e Paolo erano amici e certamente i 2
uomini avrebbero influenzato il pensiero e gli scritti
dell’uno e dell’altro. La JST rafforza il legame fra paolo
e Luca.
LA
JST ED I VANGELI SINOTTICI: RETROTERRA E CONTESTO.
La
seconda aerea principale che sembra suggerire una
restaurazione dei contenuti nella JST ha a che fare con
l’aggiunta o ricostruzione di contesti o retroterra nei
Vangeli.
restaurazione dei contenuti nella JST ha a che fare con
l’aggiunta o ricostruzione di contesti o retroterra nei
Vangeli.
La
critica è stata a lungo preoccupata con il "tornare
indietro alle fonti" per discutere il Sitz im leben o
"contesto nella vita" per i detti o sermoni o avvenimenti
nella vita di Cristo. Seri- intenzionati Santi degli
ultimi giorni, non possono perciò ignorare il fatto che la
JST dei Vangeli, frequentemente introduce nuovi ed
inusuali collocazioni per molti di quelli che sono
divenuti detti proverbiali del Salvatore. Ciò avviene
occasionalmente in Matteo ed in Marco ed abbastanza speso
in Luca. Noi ora considereremo 3 esempi di questo
fenomeno. Nel capitolo 9 di Matteo, Gesù ha appena
spiegato perché i suoi discepoli non fanno digiuno secondo
il modello dei Farisei od anche dei seguaci di Giovanni.
"Il giorno verrà" Il Signore profetizza"quando lo sposo
sarà tolto da loro ed allora digiuneranno." Il versetto
successivo nella KJV inizia la discussione di un nuovo
tessuto e del vino nuovo. Notate il passo sulla JST:
indietro alle fonti" per discutere il Sitz im leben o
"contesto nella vita" per i detti o sermoni o avvenimenti
nella vita di Cristo. Seri- intenzionati Santi degli
ultimi giorni, non possono perciò ignorare il fatto che la
JST dei Vangeli, frequentemente introduce nuovi ed
inusuali collocazioni per molti di quelli che sono
divenuti detti proverbiali del Salvatore. Ciò avviene
occasionalmente in Matteo ed in Marco ed abbastanza speso
in Luca. Noi ora considereremo 3 esempi di questo
fenomeno. Nel capitolo 9 di Matteo, Gesù ha appena
spiegato perché i suoi discepoli non fanno digiuno secondo
il modello dei Farisei od anche dei seguaci di Giovanni.
"Il giorno verrà" Il Signore profetizza"quando lo sposo
sarà tolto da loro ed allora digiuneranno." Il versetto
successivo nella KJV inizia la discussione di un nuovo
tessuto e del vino nuovo. Notate il passo sulla JST:
"Ma
il giorno verrà, quando lo sposo sarà loro tolto,
ed allora digiuneranno. Poi i Farisei gli dissero, perché
non ci accogli con il nostro battesimo, vedendo che noi
osserviamo l’intera legge? Ma Gesù disse loro: voi non
osservate la legge. Se voi aveste osservato la legge, mi
avreste ricevuto, perché Io sono Colui che la dette, Io
non vi ricevo con il vostro battesimo, perché non vi
profitta niente, perché quando viene il nuovo, il vecchio
è pronto per essere buttato.Perché nessun uomo mette un
pezzo di stoffa nuova su di un vestito vecchio." (JST
Matteo 9:17:22) La Jst ci da un ulteriore contesto
dottrinale per la discussione del vestito e del vino: Gesù
aveva rigettato il battesimo dei Farisei e sottolineato
che tutte le vecchie alleanze erano superate dalla nuova
ed eterna alleanza. (Confrontare D&A 22) Nel capitolo 14
di Luca, Cristo ha parlato in merito al sacrificio di
essere suoi discepoli. Dalla KJV noi leggiamo: "Così
ugualmente, chiunque di voi che non abbandonerà tutto ciò
che ha, quello non può essere mio discepolo. Il sale è
buono, ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa si
salerà?(Luca 14:33-34) L’intento del Maestro è chiaro: un
discepolo che non vuole abbandonare tutto per la causa
della giustizia è come il sale che non può più a lungo
mantenere il suo sapore. La JST provvede, comunque, una
maggiore spiegazione:
ed allora digiuneranno. Poi i Farisei gli dissero, perché
non ci accogli con il nostro battesimo, vedendo che noi
osserviamo l’intera legge? Ma Gesù disse loro: voi non
osservate la legge. Se voi aveste osservato la legge, mi
avreste ricevuto, perché Io sono Colui che la dette, Io
non vi ricevo con il vostro battesimo, perché non vi
profitta niente, perché quando viene il nuovo, il vecchio
è pronto per essere buttato.Perché nessun uomo mette un
pezzo di stoffa nuova su di un vestito vecchio." (JST
Matteo 9:17:22) La Jst ci da un ulteriore contesto
dottrinale per la discussione del vestito e del vino: Gesù
aveva rigettato il battesimo dei Farisei e sottolineato
che tutte le vecchie alleanze erano superate dalla nuova
ed eterna alleanza. (Confrontare D&A 22) Nel capitolo 14
di Luca, Cristo ha parlato in merito al sacrificio di
essere suoi discepoli. Dalla KJV noi leggiamo: "Così
ugualmente, chiunque di voi che non abbandonerà tutto ciò
che ha, quello non può essere mio discepolo. Il sale è
buono, ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa si
salerà?(Luca 14:33-34) L’intento del Maestro è chiaro: un
discepolo che non vuole abbandonare tutto per la causa
della giustizia è come il sale che non può più a lungo
mantenere il suo sapore. La JST provvede, comunque, una
maggiore spiegazione:
"Così
ugualmente, chiunque di voi che non abbandona ciò
che ha non può essere mio discepolo, allora alcuni di loro
vennero a Lui dicendo,"Buon Maestro, noi abbiamo Mosè ed i
profeti e chiunque vivrà secondo loro non avrà egli la
vita? E Gesù rispose dicendo:" Voi non conoscete Mosè ne i
profeti, perché se li aveste conosciuti avreste creduto in
me, perché con questo intento loro scrissero. Perché Io
sono mandato affinché voi possiate avere la vita. Perciò
io paragonerò ciò al sale che è buono; ma se il sale ha
perso il suo sapore, con che gli si darà sapore?" (JST
Luca 14:34-37)
che ha non può essere mio discepolo, allora alcuni di loro
vennero a Lui dicendo,"Buon Maestro, noi abbiamo Mosè ed i
profeti e chiunque vivrà secondo loro non avrà egli la
vita? E Gesù rispose dicendo:" Voi non conoscete Mosè ne i
profeti, perché se li aveste conosciuti avreste creduto in
me, perché con questo intento loro scrissero. Perché Io
sono mandato affinché voi possiate avere la vita. Perciò
io paragonerò ciò al sale che è buono; ma se il sale ha
perso il suo sapore, con che gli si darà sapore?" (JST
Luca 14:34-37)
In
questo contesto allargato il buon sale è paragonato
all’uomo che accetta la rivelazione moderna ed i profeti
viventi e chi scruta i significati e gli adempimenti delle
scritture. Infine una delle più affascinanti alterazione
nel testo della KJV si trova nel capitolo 16 di Luca. In
questo capitolo c’è un’improvvisa variazione nel soggetto
dal verso 17 al 19: Gesù spiega che è l’adempimento della
legge e dei profeti; Egli stabilisce una regola di base
per i matrimoni e divorzi ed allora spiega la parabola
dell’uomo ricco e di Lazzaro. Da notare il flusso della
conversazione nella JST:
all’uomo che accetta la rivelazione moderna ed i profeti
viventi e chi scruta i significati e gli adempimenti delle
scritture. Infine una delle più affascinanti alterazione
nel testo della KJV si trova nel capitolo 16 di Luca. In
questo capitolo c’è un’improvvisa variazione nel soggetto
dal verso 17 al 19: Gesù spiega che è l’adempimento della
legge e dei profeti; Egli stabilisce una regola di base
per i matrimoni e divorzi ed allora spiega la parabola
dell’uomo ricco e di Lazzaro. Da notare il flusso della
conversazione nella JST:
Ed è
più facile che passino il cielo e la terra che una
iota od una virgola della legge non sia adempiuta. E
perché insegnante la legge e rinnegate ciò che è scritto;
e condannate Colui che il Padre ha mandato per adempiere
la legge, affinche voi tutti possiate essere redenti? O
sciocchi! Perché avete detto nei vostri cuori. Dio non
esiste. E pervertite la diritta via ed il Regno dei cieli
soffre la vostra violenza e perseguitate i miti; e nella
vostra violenza voi cercate di distruggere il Regno; e voi
prendete i figli del Regno con la forza. Guai a voi
adulteri! E loro si rivoltarono ancora contro di lui per
il fatto che aveva detto che erano adulteri. Ma Egli
continuò dicendo:"Chiunque manda via sua moglie e ne sposa
un’altra, commette adulterio, e chiunque sposa colei che è
stata mandata via da suo marito commette adulterio: IN
verita, Io vi dico Io vi paragonerò ad un’uomo ricco.
Perché vi fu un certo uomo ricco, che era vestito in
porpora, e lino fine e si mostrava sontuosamente ogni
giorno." (JST Luca 16:19.24). Tali correzioni
rappresentano molto di più che un miglioramento
grammaticale, armonizzazione od anche un aiuto al
commentario. Se, come qualcuno ha suggerito,testo senza
contesto guida al pretesto, allora sicuramente Joseph
Smith ha reso un servizio rimarchevole, cercando di
aumentare la nostra comprensione dei passaggi tramite la
supplenza di perdute collocazioni o spiegazioni.
iota od una virgola della legge non sia adempiuta. E
perché insegnante la legge e rinnegate ciò che è scritto;
e condannate Colui che il Padre ha mandato per adempiere
la legge, affinche voi tutti possiate essere redenti? O
sciocchi! Perché avete detto nei vostri cuori. Dio non
esiste. E pervertite la diritta via ed il Regno dei cieli
soffre la vostra violenza e perseguitate i miti; e nella
vostra violenza voi cercate di distruggere il Regno; e voi
prendete i figli del Regno con la forza. Guai a voi
adulteri! E loro si rivoltarono ancora contro di lui per
il fatto che aveva detto che erano adulteri. Ma Egli
continuò dicendo:"Chiunque manda via sua moglie e ne sposa
un’altra, commette adulterio, e chiunque sposa colei che è
stata mandata via da suo marito commette adulterio: IN
verita, Io vi dico Io vi paragonerò ad un’uomo ricco.
Perché vi fu un certo uomo ricco, che era vestito in
porpora, e lino fine e si mostrava sontuosamente ogni
giorno." (JST Luca 16:19.24). Tali correzioni
rappresentano molto di più che un miglioramento
grammaticale, armonizzazione od anche un aiuto al
commentario. Se, come qualcuno ha suggerito,testo senza
contesto guida al pretesto, allora sicuramente Joseph
Smith ha reso un servizio rimarchevole, cercando di
aumentare la nostra comprensione dei passaggi tramite la
supplenza di perdute collocazioni o spiegazioni.
CONCLUSIONE
Noi
viviamo in un’epoca meravigliosa, i tempi della
restaurazione. Siamo parte di un’epoca in cui Dio ha
ritenuto opportuno di restaurare le chiare e preziose
verità al suo popolo tramite i suoi servitori ordinati.
Come notavamo prima, il Signore disse a Sidney Rigdon che
l’opera della traduzione della Bibbia si sarebbe risolto
nello spiegare le scritture come sono nel cuore del
Signore stesso (Vedi D&A 35:20): E’ la mia testimonianza
che Joseph Smith il profeta stava facendo molto di più che
baloccarsi con le scritture anche di più che offrire un
aiuto commentario sui passaggi della KJV. La sua
traduzione dei Vangeli sinottici puntualizza verso la
realtà di una restaurazione di antichi avvenimenti e di
detti antichi. Che Joseph Smith fece correzioni nel testo
consistenti con gli stili peculiari e temi degli scrittori
evangelici suggerisce che il profeta era sensibile
all’intento ed al contenuto degli scrittori originali. Che
egli aggiunse od alterò contesti o sfondi suggerisce la
sua consapevolezza di parole o avvenimenti che non sono
evidenti nei nostri manoscritti più antichi. Come la sua
più antica controparte, Joseph Smith era capace di vedere
cose :"Non visibili all’occhio naturale." cose non
disponibili anche a coloro con l’occhio verso i più
antichi testi esistenti. Sapendo ciò che noi conosciamo
dell’eterno valore dell’opera del profeta con la Bibbia,
noi, come coloro fra cui Enoch amministrò nei primi
giorni, dovremmo dichiarare giustamente:" In verità Dio ha
suscitato un Veggente al suo popolo." (JST Genesi 6:38
Mosè 6:36)
restaurazione. Siamo parte di un’epoca in cui Dio ha
ritenuto opportuno di restaurare le chiare e preziose
verità al suo popolo tramite i suoi servitori ordinati.
Come notavamo prima, il Signore disse a Sidney Rigdon che
l’opera della traduzione della Bibbia si sarebbe risolto
nello spiegare le scritture come sono nel cuore del
Signore stesso (Vedi D&A 35:20): E’ la mia testimonianza
che Joseph Smith il profeta stava facendo molto di più che
baloccarsi con le scritture anche di più che offrire un
aiuto commentario sui passaggi della KJV. La sua
traduzione dei Vangeli sinottici puntualizza verso la
realtà di una restaurazione di antichi avvenimenti e di
detti antichi. Che Joseph Smith fece correzioni nel testo
consistenti con gli stili peculiari e temi degli scrittori
evangelici suggerisce che il profeta era sensibile
all’intento ed al contenuto degli scrittori originali. Che
egli aggiunse od alterò contesti o sfondi suggerisce la
sua consapevolezza di parole o avvenimenti che non sono
evidenti nei nostri manoscritti più antichi. Come la sua
più antica controparte, Joseph Smith era capace di vedere
cose :"Non visibili all’occhio naturale." cose non
disponibili anche a coloro con l’occhio verso i più
antichi testi esistenti. Sapendo ciò che noi conosciamo
dell’eterno valore dell’opera del profeta con la Bibbia,
noi, come coloro fra cui Enoch amministrò nei primi
giorni, dovremmo dichiarare giustamente:" In verità Dio ha
suscitato un Veggente al suo popolo." (JST Genesi 6:38
Mosè 6:36)
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