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Thursday, February 28, 2013

La versione ispirata parte 19.


SALVEZZA PER I MORTI O SOFFERENZA ?
Ebrei 11:40 è stato usato dai membri della chiesa in
connessione con la dottrina della salvezza per i morti.
Nella KJV, si legge:"Perché Iddio aveva in vista per noi
qualcosa di meglio, ond’essi (I morti) non giungessero
alla perfezione senza di noi." Il profeta Joseph Smith in
più di una occasione uso questo verso per insegnare la
dottrina della salvezza per i morti. Una questione sorge
quando si paragona la KJV con la JST che dice:"Dio avendo
provveduto qualcosa di meglio per loro, tramite le loro
sofferenze, perché senza le sofferenze loro non potrebbero
essere resi perfetti." Questa versione si armonizza bene
con il resto di Ebrei 11, che da resoconti su molti che
furono fedeli e soffrirono per amore del Vangelo. Una
spiegazione ragionevole per queste 2 diverse versioni e
l’uso di Joseph di loro è suggerita da Robert J. Matthews.
"Una ragione può essere che in ogni caso la dottrina è
vera. Poichè il mondo e la chiesa avevano acceso alla KJV,
può essere che Joseph usasse quel rendimento familiare per
spiegare la salvezza dei morti. Poichè egli aveva ottenuto
la dottrina di salvezza dei morti per rivelazione e non
dalle pagine stampate della Bibbia, Egli quindi aveva una
certa indipendenza dalla Bibbia e sembra che si fosse
sentito libero di usarla quando questa corroborava le vere
dottrine, anche se un particolare passaggio poteva essere
stato riportato differentemente nel suo testo
originale…. NON è una materia di essere "corretto" o
"scorretto" con questo ma era lo scopo che contava, in
fondo citava una scrittura che era pur sempre una
scrittura. La natura del linguaggio umano è tale che non
vi può essere traduzione letterale di ogni esauriente o
inticato documento. Ogni traduzione è in effetti una
interpretazione. La lingua non è la rivelazione è un goffo
veicolo con il quale una rivelazione od un concetto è
espresso. Allora, i testi possono essere speso ampliati o
parafrasati da un profeta allo scopo di dare una certa
enfasi o prospettiva benefica ai suoi ascoltatori.
CORREZIONI DOTTRINALI AGGIUNTIVE.
In 2° Pietro la JST cambia la frase "Abbiamo pure la
parola profetica più ferma" per leggere "Noi abbiamo,
dunque una più sicura conoscenza della parola profetica ."
Se questo verso intendesi riferirsi alla più sicura parola
di profezia che " significa la conoscenza che un’uomo sa
che è suggellato alla vita eterna, per rivelazione e
spirito di profezia tramite il santo Sacerdozio." (D&A
131:5) o che a causa dell’esperienza sul monte della
trasfigurazione, Pietro e coloro che erano con lui
avessero una "più sicura conoscenza della parola di
profezia". non è cruciale. Il fatto è che entrambi i
concetti sono veri e possono aiutarci nel pervenire a
comprendere 2° Pietro 1. In 1° Corinzi 15:41, Paolo parla
dei diversi regni nella resurrezione. Egli paragona questi
a 3 livelli: il sole, la luna e le stelle. Nel verso
precedente i nomi dei regni sono dati. Comunque, solo il
celeste ed il terrestre sono menzionati. Nella JST, il
profeta aggiunge il nome del Regno teleste e quindi
armonizza il verso 40 e 41. La falsa dottrina della
predestinazione è falsamente attribuita ad alcuni passaggi
neotestamentari. Nella KJV, Romani 1:6 si legge:"Fra i
quali Gentili siete voi pure chiamati da Gesù Cristo". La
frase "i Chiamati" da l’impressione della predestinazione.
Nella JST, Romani 1:5 si riferisce a coloro che tramite
l’obbedienza e la fede sono chiamati a predicare il
Vangelo. Il verso 6 legge:"Fra i quali siete anche voi i
chiamati di Gesù Cristo." Allora il concetto della
predestinazione è rimosso. (vedere anche JST 1° Corinzi
1:23) Nessuno dei figli del nostro Padre è predeterminato
a cadere od ad aver successo. La scelta è lasciata ad ogni
singolo individuo. La legge della consacrazione è una
dottrina del Nuovo testamento. In almeno 2 occasioni, La
JST aggiunge intuizioni riguardanti questa legge. In Ebrei
13:5 non è la "contenti" che dovrebbe essere tradotto ma
"consacranti". In Romani 13:6-7 la JST insegna che le
"consacrazioni" e non i tributi dovrebbero essere pagate
alle autorità autorizzate di Dio. I tributi o le tasse
devono essere pagate, insegna PaOLO, COSì CHE:"le
consacrazioni possano essere fatte in timore a chi il
timore appartiene, ed in onore a chi l’onore appartiene."
la parola timore in questo caso significa "spauracchio".
Può essere che il timore appartenga ai governanti a cui il
tributo è pagato e l’onore appartenga nel cui debito
saremmo sempre. Il più prominente insegnamento nel Nuovo
Testamento sulla missione di Cristo nel mondo degli
spiriti si trova in 1° Pietro 3 e 4. La JST rende alcuni
contributi interessanti. Nel verso 20, il punto è
chiarificato che la missione di Cristo non era proprio per
quelli che furono disubbidienti nei giorni di Noè: "Egli
andò e predicò agli spiriti in prigione, alcuni dei quali
furono disubbidienti nei giorni di Noè." (JST 1° Pietro
3:19-20). In 1° Pietro 4:6 la parte successiva del verso è
corretta per chiarificare che i morti "Vivono nello
spirito". Il concetti di "mediatori" è insegnato nelle
epistole neotestamentarie; comunque, alcuni dei passaggi
sono vaghi. La JST rende almeno 2 importanti aggiunte in
questa zona di dottrina. Nella lettera ai Galati, la
discussione di un mediatore non è chiara (vedere Galati
3:19-20), ma nella JST, il concetto è spiegato
magnificamente. Mosé " fu ordinato dalla mano degli angeli
per essere un mediatore di questa prima alleanza, (la
legge)" (JST Galati 3:19) Il resoconto della JST va avanti
per spiegare che "Mosè " non era un mediatore della nuova
alleanza, ma vi è un mediatore della nuova alleanza, che è
Cristo." (JST Galati 3:20) Il verso spiega che questo è
secondo le promesse fatte ad Abramo ed alla sua posterità.
Ad Abramo fu detto che:"Nella tua posterità dopo di
te……tutte le famiglie della terra saranno benedette,
proprio con le benedizioni del Vangelo, che sono le
benedizioni di salvezza, proprio della vita eterna."
(Abramo 2:11). Almeno in parte, questa promessa fu
adempiuta dalla mediazione e dall’espiazione di Cristo.
L’altra importante correzione in questa parte, sebbene non
trattata qui, si trova in 1° Timoteo 2:4.
CONCLUSIONE
Il profeta Joseph Smith disse in un’occasione:"Io credo
nella Bibbia come si leggeva quando usciva dalla penna
degli scrittori originali. Traduttori ignoranti,
trascrittori senza attenzione, o sacerdoti corrotti o
pretesi tali hanno commesso molti errori." Questo essendo
vero fa si che la JST rende importanti contributi nella
dottrina e nella chiarezza.
Guiderà ognuno ad una migliore comprensione delle
lettere neotestamentarie. Un’analisi più accurata delle
correzioni nel paragone con il rimanente del corpo delle
scritture rivelate rivela una rinnovata armonia e
chiarezza nell’insegnamento. Questo non è per dire che
tutte le correzioni sono state fatte o che tutti i
fraintendimenti sono stati risolti nella JST delle
epistole. La rivelazione è ancora un processo che va linea
su linea precetto su precetto, ed il profeta continuò a
ricevere nuove intuizioni riguardante le lettere dopo aver
concluso il suo formale lavoro nel 1833. Alcune di queste
intuizioni furono riportate nei suoi insegnamenti
pubblici. Ciononostante, ciò che noi abbiamo nella JST
delle epistole del Nuovo Testamento, fa di quest’opera una
cosa utile e rimarchevole. "E’ una delle più grandi
evidenze della divina missione del profeta Joseph Smith."
CLYDE J. WILLIAMS E’ UNO SCRITTORE DELLA DIVISIONE DEI
CURRICULUM DEL SISTEMA EDUCATIVO DELLA CHIESA.
 LA JST SULLA SECONDA VENUTA DI GESU’ CRISTO
Come con tutte le opere del profeta Joseph Smith, la
JST aggiunge alcune informazioni molto importanti per la
nostra comprensione evangelica. Vi sono versetti
addizionali che illuminano molti aspetti della vita e del
ministero del Salvatore che non possono essere trovati in
Nessun altro libro. Un classico esempio di questo riguarda
il periodo di tempo successivo alla visita del ragazzo
dodicenne al Tempio di Gerusalemme. la presente Bibbia è
quasi silente su questo periodo di vita del Salvatore.
Luca solo rende qualche menzione di quel periodo: Egli
"Venne a Nazareth ed era loro soggetto….. e Gesù
cresceva in saggezza e statura e nel favore di Dio e
dell’uomo." (Luca 2:51-52). Per questo raccordo della vita
di gesù, comunque, 3 versetti critici sono stati aggiunti
al Vangelo di Matteo dal profeta Joseph Smith. Fossero
stati trovai in terra santa, come i papiri del mar morto
questi versetti sarebbero stati proclamati come una delle
più grandi scoperte bibliche della nostra epoca. Non solo
questi versetti sono stati ignorati dagli studiosi
biblici, il che ce lo saremmo anche atteso, ma sono stati
ignorati dai santi degli ultimi giorni, di cui non doveva
essere il caso. Questi versetti ci danno una comprensione
speciale degli anni della preparazione del Figlio di Dio.
"Ed avvenne che Gesù crebbe con i suoi fratelli e si
faceva forte, ed attendeva nel Signore per il tempo del
suo ministero a venire. Ed Egli servì sotto suo padre, ed
Egli parlava come nessun’altro uomo, né poteva essere
insegnato, perché non abbisognava che alcuno gli
insegnasse. E dopo molti anni giunse l’ora del suo
ministero." (JST Matteo 3:24-26)
Come è con questi versetti, così è per la nostra
comprensione della seconda venuta di Cristo. Le verità che
sono insegnate nella JST non si trovano in nessun’altra
scrittura, verità che non solo sono state ignorate dagli
studiosi biblici, ma anche frequentemente non sono state
rilevate dai S.U.G. . Guardiamo prima alle correzioni che
Joseph Smith fece nel capitolo 24 di Matteo, Marco
capitolo 13 e Luca capitolo 21, che provvedono grande
comprensione per il secondo avvento. Una delle più
importanti correzioni rese dal profeta nel capitolo 24 di
Matteo è il riarrangiamento dei versetti. La carta
successiva mostra queste correzioni:
IMPORTANTI CORREZIONI NEI VERSETTI
MATTEO 24 JOSEPH SMITH MATTEO
V. 6 V. 23,28
V. 7 V.29
V. 8 V. 19
V.14 V. 31
V.15 V. 12, 32
V.33 V. 39
V.34 V. 34
V.35 V. 35
V.36 V. 40
Questo riarrangiamento diviene molto importante quando
è compreso che il profeta riarrangiava i versetti cosicché
quei segni che si applicano alla distruzione del Tempio,
Gerusalemme, e degli ebrei che seguivano la morte di Gesù
sono posti nella prima parte di Matteo 24, mentre quei
versetti riguardanti la seconda venuta di Cristo sono
messi insieme alla fine del capitolo. Un’altra importante
correzione sono le molte aggiunte fatte dal profeta in
Marco 13cosicchè ora si legge come Matteo 24, con alcune
aggiunte o cancellazioni. Esaminiamo prima ciò che il
salvatore disse circa la distruzione del Tempio, di
Gerusalemme e degli ebrei, e vediamo come questo può
aiutarci come ci prepariamo per il suo secondo avvento.
dalla JST noi impariamo molto chiaramente riguardo le 2
domande che gli apostoli avevano fatto a Gesù:" Dicci
quando accadranno queste cose, che tu hai detto riguardo
la distruzione del Tempio e dei giudei; e qual’è il segno
della tua venuta e della fine del mondo, o la distruzione
dei malvagi, che è la fine del mondo?" (JS Matteo 1:4)
Notate che in questa versione del profeta noi otteniamo la
definizione di ciò il Salvatore intendeva per fine del
mondo: la distruzione dei malvagi. Gesù inoltre avvertiva
loro in questo capitolo di un numero di cose che
accadrebbero prima di entrambi gli avvenimenti. prima
della distruzione del Tempio vi sarebbero falsi Cristi che
ingannerebbero molti (v:6). Gli Apostoli sarebbero odiati
da tutte le nazioni e sarebbero anche uccisi (v.7). Falsi
profeti sorgerebbero che ingannerebbero molti (v.9)
L’iniquità abbonderebbe e l’amore di molti si
raffrederebbe (v.10). Oltre a questi segni dati sia nel
capitolo 24 di Matteo che in Marco 13 e Luca 21 della JST,
anche ci vengono dati intuizioni importanti in quegli
avvenimenti che precederebbero la distruzione del tempio
di Gerusalemme. Nel discutere come loro sarebbero odiati
dalle nazioni, Gesù da alcuni dettagli in più di come
sarebbero trattati. Loro sarebbero stati portati nelle
Sinagoghe davanti a Re e governanti ed infine messi in
prigione (Luca 21:12) ma ci sarebbe qualcosa che deve
essere sembrata anche peggio; sarebbero stati traditi dai
propri genitori, fratelli, conoscenti ed amici ed in
qualche caso questi stretti familiari e parenti
causerebbero la loro morte (Luca 21:16). il Signore
promise loro, comunque che la loro sofferenza era una cosa
solo temporanea, per questa vita e nella resurrezione "Non
un capello della loro testa sarebbe andato perduto. Nella
vostra pazienza acquisterete le anime vostre." (Luca
21:18-19)
Dopo Gesù avvertiva loro della grande distruzione che
sarebbe venuta su gerusalemme e come i primi santi
sarebbero potuti sfuggire al disastro. Entrambe la JST di
Matteo e la JST di Marco parlano circa l’abominazione
della desolazione che Daniele aveva predetta.
Contrariamente alle molte cose che alcuni hanno sentito
questo significava, la JST chiaramente ci insegna che
avesse riferimento alla distruzione di Gerusalemme (JST
Matteo 1:12; JST Marco 13:14) ma In Luca 21:20, ci è dato
anche ulteriore dettagli su come questo tempo possa essere
determinato " E quando voi vedrete assediata dagli
eserciti, allora saprete che la desolazione è alla porta."
In un precedente racconto della profezia del Salvatore
riguardante ciò che stava accadere su gerusalemme, Luca
riporta:"I tuoi nemici ti faranno attorno delle trincee e
ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte e ti
atterreranno tu ed i tuoi figlioli e non lasceranno in te
pietra su pietra che non sia diroccata, perché tu non hai
conosciuto il tempo in cui sei stata visitata." (Luca
19:43-44) Allora l’avvertimento della venuta
dell’abominazione della desolazione era molto chiaro:
Gerusalemme sarebbe stata circondata da eserciti invasori
che l’avrebbero portata alla completa distruzione. Questa
predizione fu drammaticamente adempiuta quando nel 70 d.c.
la città fu rasa al suolo dai Romani e , secondo Giuseppe
Flavio, lo storico ebreo, approssimativamente un milione
di ebrei fu ucciso. Non solo il Signore parlò ai suoi
santi fedeli ciò che stava per accadere a Gerusalemme, ma
Egli spiegò loro come potevano evitare l’impellente
distruzione. Egli istruì i primi santi che quando
avrebbero visto i segni che il Signore preannunciava loro
di lasciare immediatamente Gerusalemme. Quelli in Giudea
dovevano fuggire alle montagne (vedere JST Matteo 1:13).
Il disastro stava venendo così rapidamente che fuggire
immediatamente era essenziale per la loro salvezza
temporale. Quelli sui tetti non dovevano perdere tempo per
rientrare nelle case per prendere i loro possedimenti con
loro (Vedi JST Matteo 1:14) Quelli nei campi non dovevano
tornare alle loro case per prendersi i vestiti (Vedi JST
Matteo 1:15) Loro dovevano ricordarsi della moglie di Lot
e non guardare indietro a ciò che lasciavano (Vedi Luca
17:32). Il Salvatore espresse preoccupazione su quelle che
potevano aspettare un figlio in quel tempo ed anche che la
loro fuga non fosse o d’inverno o di sabato a causa della
velocità con cui dovevano fuggire (Vedi JST Matteo
1:16-17). Egli inoltre istruì loro che a dispetto delle
cose terribili che erano accadute agli ebrei prima
(Cattività assira e babilonese) la distruzione a venire
sarebbe stata la peggiore tribolazione che mai si sarebbe
abbattuta sulla nazione israelitica (vedere JST Matteo
1:18). Tutto ciò che uno deve fare per vedere
l’adempimento di questa profezia è di leggere ciò che
descrisse lo storico Giuseppe Flavio al
riguardo.Obbedienti a questo comandamento del Salvatore,
gli ebrei convertiti alla cristianità, immediatamente
lasciarono Gerusalemme quando i segni predetti avvennero.
Lo storico cristiano Eusebio ci da una vivida descrizione
di ciò che ebbe luogo:
Il rimanente degli Apostoli che furono tormentati in
modi innumerevoli, con l’intento di distruggerli e di
scacciarli dalla Giudea andarono a predicare il Vangelo a
tutte le nazioni. L’intero corpo, comunque, della chiesa a
Gerusalemme, essendo stato comandato da una rivelazione
divina, data agli uomini di provata pietà prima della
guerra, se ne andarono dalla città in una certa città
oltre il Giordano, chiamata Pella. Qui, coloro che
credevano in Cristo essendosene venuti da Gerusalemme,
come se i santi uomini avessero interamente abbandonato la
stessa regale città, e l’intero paese della Giudea; la
giustizia divina, per i crimini commessi contro il Cristo
ed i suoi Apostoli, infine li sorprese, distruggendo
totalmente l’intera generazione di quei malfattori della
terra."
Allora, con l’essere obbedienti al comandamento del
Signore, questi primi santi sfuggirono alla terribile
distruzione che venne su Gerusalemme. Questo è molto
importante perché il resto della JST Matteo, e le altre
scritture similari, ci dicono quali avvenimenti
precederanno la seconda venuta del Salvatore, loro anche
ci dicono come possiamo evitare molti dei problemi che
stanno sopraggiungendo. Imparando dal passato, anche noi
possiamo sfuggire in un certo grado a queste terribili
predizioni che sono connesse con il secondo avvento di
Cristo. I versetti 18 fino a 21 della JST Matteo sembrano
essere versetti di transizione fra gli avvenimenti
associati con la distruzione di Gerusalemme al tempo degli
Apostoli antichi e la seconda venuta di Cristo. Il verso
21 ci dice che prima del secondo avvento di Cristo vi
saranno ancora tribolazioni su Gerusalemme. Ancora vi
saranno falsi Cristi e falsi profeti che proveranno di
ingannare gli stessi eletti (vedere JST Matteo 1:22). Il
presidente Joseph F. Smith ci aiuta a comprendere il
significato di questo verso in una dichiarazione della
Prima Presidenza del 281913, intitolata "Una voce
d’avvertimento".
Altre volte le persone si sono inorgoglite della loro
stretta osservanza delle regole ed ordinanze e cerimonie
della chiesa e furono distratte da falsi spiriti, che
esercitano un’influenza così simile di ciò che proviene
dalla fonte divina che proprio queste persone, che pensano
di essere "gli stessi eletti" trovano difficile discernere
le essenziali differenze. Satana stesso si trasforma come
"un’angelo di luce".
Vi saranno guerre e rumori di guerre. Questo non deve
preoccuparci, perché questo è esattamente ciò che il
Salvatore predisse che avrebbe preceduto la sua venuta. Ma
ancora non è la fine (vedere JST Matteo 1:23-24). Noi non
seguiremo quelli che provano ad ingannarci quando ci
diranno che Cristo è nel deserto o nelle camere segrete,
perché la seconda venuta non verrà in segreto, ma sarà
manifesta a tutta la terra (vedi JST Matteo 1:25-26). Come
fu con la distruzione del Tempio di Gerusalemme, così il
secondo avvento sarà una delle grandi tribolazioni e
persecuzioni. Nazione sarà contro nazione; vi saranno
carestie e pestilenze e terremoti in vari luoghi (vedere
JST Matteo 1:29). Ma vi sarà anche il raduno degli eletti
dai 4 angoli della terra. (vedi JST Matteo 1:27) Non vi
saranno solo grandi tribolazioni fisiche, ma vi saranno
quelle tribolazioni dentro le famiglie; l’iniquità
abbonderà e la carità si raffredderà. Noi posiamo vedere
quanto pienamente si sta adempiendo oggi nel nostro tempo.
Comunque, se noi non saremmo sopraffatti da questi
problemi, il Signore ci promette che saremo salvati. (vedi
JST Matteo 1:30). Un’altro importante segno della seconda
venuta del salvatore è la predicazione del vangelo a tutto
il mondo, allora viene la fine, che è la distruzione dei
malvagi (vedi JST Matteo 1:30-31). Talvolta i santi degli
ultimi giorni sembrano avvertire come se avessimo già
raggiunto la nostra meta. Ma, dietro una più attenta
disamina, le nazioni che hanno avuto a questa data i
missionari fra di loro, rappresentano approssimativamente
un terzo del mondo. Vi sono alcune importanti nazioni che
ancora non abbiamo raggiunto: la Cina, l’Unione Sovietica,
la maggior parte dell’India e dell’Africa, come pure quei
piccoli paesi che ancora non hanno i missionari fra di
loro. Veramente dobbiamo allungare il nostro passo ed
accettare con entusiasmo più grande la chiamata che
ricevemmo dal Presidente Spencer W. Kimball affinché ogni
giovane uomo degno vada in missione. Una volta ancora vi
sarà l’abominazione della desolazione come fu predetta da
daniele (vedere Daniele 9:27; 11:31; 12:11). Vi sarà
ancora una volta la terribile distruzione su Gerusalemme a
causa di armate invasori? Questo sarà indubbiamente il
tempo quando i 2 profeti (non giovani missionari, ma
Autorità Generali che detengono il potere di
suggellamento) saranno uccise, lasciate a giacere nelle
strade per 3 giorni e mezzo e poi saranno risorti (vedere
Rivelazione 11:3-13) Immediatamente successivo a questa
grande tribolazione, il sole sarà oscurato, la luna non
darà più la sua luce (altre fonti dicono che la luna sarà
cambiata in sangue, divenendo come sangue,vedere Gioele
2:31; Rivelazione 6:12; D&A 45:42, 88:87) e le stelle
cadranno dal cielo (vedere JST Matteo 1:33) o rifiuteranno
di dare la propria luce (vedere Isaia 13:10 Ezechiele
32:7). Questa è una delle dottrine più universalmente
insegnate in tutte le scritture, poichè si trova in tutte
le opere canoniche della Chiesa: il Vecchio ed il Nuovo
Testamento, il libro di Mormon, Dottrina ed Alleanze e la
Perla di Gran Prezzo. Nella generazione in cui questi
segni sono dati, tutto ciò che Cristo ha predetto sarà
adempiuto (vedere JST Matteo 1:34). Come uno legge il
racconto di Giuseppe Flavio della terribile distruzione
dei Giudei e Gerusalemme, uno inizia ad ottenere
un’apprezzamento di ciò che il Salvatore stava provando di
dirci su ciò che sta per avvenire di nuovo prima del suo
secondo avvento. Questa sarà anche la generazione in cui i
tempi dei gentili saranno adempiuti, cioè, il loro tempo
per ricevere il Vangelo è scaduto. (JST Luca 21:25,32).
Questo non sarà un grande avvenimento, ma coprirà un’arco
lungo di tempo, apparentemente l’intera dispensazione
prima della seconda venuta. poi verrà ancora il tempo per
gli ebrei di ricevere ancora il messaggio di salvezza.
Seguendo la grande tribolazione, che includerà che i
poteri del cielo siano scossi, là apparirà:" Il segno del
Figliol dell’Uomo." in cielo. Questo causerà che i popoli
della terra mormoreranno, mentre i giusti avranno gioia,
quando vedranno il Figlio dell’Uomo "nelle nuvole del
cielo, con potere e grande gloria." (JST Matteo 1:36).
Ognuno si rammenta della grande distruzione sul continente
americano prima della prima venuta del Cristo, ed anche
che successivo a questa grande tribolazione venne la
grande gioia di vedere Gesù Cristo discendere dal cielo
(vedere 3° nefi 8-11). Sappiamo che questo è un modello ed
un’ombra di cose a venire. I segni della sua prima venuta,
la nuova stella, il giorno la notte ed il giorno come se
fosse un giorno solo, saranno lo stesso segno della sua
seconda venuta? (vedere Zaccaria 14:6-7). Vi sono,
comunque, alcune cose che i giusti devono fare allo scopo
di testimoniare del secondo avvento. Primo, noi dobbiamo
tesaurizzare le parole di Cristo che ci ha dato affinché
non siamo ingannati (vedere JST Matteo 1:37). Poi,
dobbiamo vegliare, pregare sempre, ed osservare i
comandamenti, affinché possiamo essere contati degni di
sfuggire le tribolazioni che verranno, ed anche per essere
degni di stare di fronte a Cristo quando viene (vedere JST
Luca 21:37). La D&A esprime questo con una piccola
differenza, indicando, perché colui che "non veglia per me
sarà reciso." (D&A 45:39,44). Noi dobbiamo essere come le
vergini avvedute che avevano l’olio nelle loro lampade;
cioè, Noi dobbiamo prendere lo Spirito santo come nostra
guida così non saremo ingannati (vedere Matteo 25:1-13;
D&A 45:57). Nessuno si stupisca ci sono stati dati così
tanti dettagli circa i segni della sua venuta, perché
possiamo essere veglianti e pronti per questo grande e
terribile giorno (grande per i retti e terribile per i
malvagi). Possiamo noi essere tanto pronti come lo furono
i primi santi che sfuggirono alla terribile distruzione di
Gerusalemme perché loro vegliarono ed ubbidirono. Prima di
quel giorno il restante degli eletti sarà radunato assieme
dai "4 venti, da un’estremità del cielo all’altra." (JST
Matteo 1:37). Per illustrare ulteriormente questo, il
salvatore disse ai discepoli che 2 sarebbero trovati nei
campi, uno sarebbe preso ed un’altro lasciato, e che
mentre 2 stavano macinando al mulino, uno sarebbe preso e
l’altro lasciato (vedere JST Matteo 1:44-45) Una volta
ancora la JST chiaramente spiega ciò che Gesù intendeva
per questo. "Dove, Signore saranno presi ? (i discepoli
chiesero a Gesù). Ed Egli disse loro:"Dovunque il corpo è
radunato; o, in altre parole dovunque i santi sono
radunati, colà vi saranno le aquile radunate assieme o
colà vi saranno i rimanenti radunati assieme. Questo Egli
disse intendendo il raduno dei suoi santi; e degli angeli
discendenti e radunanti loro il rimanente, l’uno dal
letto, gli altri dalla macina ed altri dai campi dovunque
egli ascolta." (JST Luca 17:36-38)
per aiutare gli Apostoli a comprendere i segni dei
tempi e la loro relazione con la sua venuta, Gesù dette la
parabola del fico. Quando uno vede le foglie del fico,
egli saprebbe che l’estate è vicina. Così sarà con gli
eletti che stanno aspettando per il ritorno di Cristo,
loro sapranno che è vicina "anzi alla porta" dai segni che
sono dati (vedi JST Matteo 1:39)

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