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Thursday, February 28, 2013

La versione ispirata parte 9


L’altro cambiamento di frasario viene in
GEREMIA KJV 30:12-15
Così parla l’Eterno: la tua ferita è incurabile, la tua
piaga è grave. Nessuno prende in mano la tua causa per
fasciar la tua piaga; tu non hai medicamenti atti a
guarirla. Tutti i tuoi amanti t’hanno dimenticata, non si
curano più di te; poichè io t’ho percossa come si percuote
un nemico, t’ho inflitto la correzione d’un uomo crudele,
per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi peccati
sono andati aumentando. Perché gridi a causa della tua
ferita? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste
cose per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi
peccati sono andati aumentando.
JST GEREMIA 30:12-15
Così parla l’Eterno: la tua ferita non è incurabile,
sebbene le tue piaghe siano gravi. Non c’è nessuno che
prende in mano la tua causa per fasciar la tua piaga? Non
hai tu medicamenti atti a guarirla? Tutti i tuoi amanti ti
hanno dimenticata? Non ti ricercano?poichè Io ti ho
percossa come si percuote un nemico, t’ho inflitto la
correzione di un’uomo crudele, per la grandezza della tua
iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando.
Perché gridi a causa della tua ferita? E’ il tuo
dispiacere incurabile?Era per la moltitudine delle tue
iniquità, e perché i tuoi peccati sono andati aumentando
che ti ho fatto queste cose.
La JST rovescia il significato di questi versi,
mostrando che la condizione di Israele è curabile e che
lei è pronta (negli ultimi giorni) per ricevere le
benedizioni promesse. Il fatto che le dichiarazioni
scritturali nella KJV siano cambiate in domande nella JST
puntualizza ulteriormente questo significato. La prima
parola del versetto 16 è cambiata da "quindi" a "ma" che
anche si adatta meglio al contesto. Sembra che il profeta
non spese molto tempo sul libro di Geremia. Fece alcune
importanti correzioni ed indubbiamente ne avrebbe fatte
molte di più se ne avesse avuto il tempo disponibile. Per
esempio, In Matteo 27:9, abbiamo riferimento alla profezia
di geremia circa il tradimento di giuda Iscariota per 30
pezzi d’argento.Mentre era Zaccaria che fa questa
profezia, è molto possibile che Geremia avesse
precedentemente riportato la stessa profezia.
In Geremia 8:8, le note marginali della KJV
suggeriscono una lettura alternativa che "La falsa penna
degli scribi lavora per falsare il senso." Altre
traduzione anche sostengono questa lettura alternativa.C’è
una piccola evidenza che il profeta corresse molti di
questi tipi di errori.L’ordine cronologico confuso dei
vari capitoli di Geremia suggerisce che vi erano alcuni
arrangiamenti che potrebbero essere stati corretti.
Qualche giorno, quando le tavole di bronzo saranno di
nuovo fra noi o la traduzione della Bibbia cominciata dal
profeta sarà completata, come è stato promesso,
conosceremo le risposte a queste domande.
IL LIBRO DI EZECHIELE E DANIELE
Sembra apparente che il profeta non spese molto tempo
sui libri di Ezechiele e Daniele. Solo 5 versetti sono
corretti in Ezechiele, 3 di loro nel capitolo 23. Solo una
parola è cambiata nel libro di daniele. Tutti i
cambiamenti in questi libri sono di natura storica,
rendendo il racconto consistente con le pratiche stabilite
o azioni del Signore, o consistenti con il testo.
In Ezechiele 14:9, la KJV legge "E se il profeta si
lascia sedurre e dice qualche parola, Io, l’Eterno son
quegli che avrò sedotto quel profeta; e stenderò la mia
mano contro di lui e lo distruggerò di mezzo al mio popolo
d’Israele. Il profeta corresse questo versetto per dire:"
E se il profeta si lascia ingannare quando dice una cosa,
Io il Signore non ho sedotto quel profeta, quindi stenderò
la mia mano." Il Signore non inganna i suoi profeti. Nel
capitolo 23 di Ezechiele, il Signore usa un’allegoria per
insegnare che Samaria e Gerusalemme, le città capitali
delle 2 nazioni si erano allontanate dal Signore
commettendo infamie ed adorando altri dei. La KJV
rappresenta queste alienazioni come fossero nelle loro
menti e dai loro amanti simbolici (altre nazioni). Joseph
Smith fece correzioni nel versetti 17, 22 e 28 mostrando
che le nazioni di Israele si erano allontanate nelle loro
menti dal Signore tramite questi amanti simbolici. Queste
correzioni rendono i versetti consistenti con il resto
dell’allegoria. Il capitolo 48 descrive le uscite della
città vista in visione da Ezechiele. Nel verso 35 della
KJV si da il nome della città, dicendo,"Ed il nome della
città da quel giorno sarà chiamata,Il Signore è la." La
JST dice:"Ed il nome della città da quel giorno sarà
chiamata, Santa; perché il Signore vi abiterà." La
sentenza nella KJV fa poco senso, ma la JST la rende
consistente con Isaia 60:1-2, 14 e Rivelazione 21:2-3
Il capitolo 5 di Daniele da il resoconto di un
messaggio di Dio scritto sul muro del palazzo del re di
babilonia. I versetti 25-28 danno il messaggio che era
scritto e l’interpretazione di ogni parola. L’ultima
parola del messaggio "Upharsin" è resa "Peres" nel
versetto interpretativo. Joseph cambiò la parola nel verso
interpretativo per essere la stessa come la parola nel
messaggio, restaurando la consistenza.
I 12 PROFETI
Dei 12 libri dei cosiddetti profeti minori (Osea fino a
Malachia), solo 5 hanno correzioni.Queste correzioni sono
per la maggior parte in Zaccaria (5) ed in Amos (7). Osea
ha una correzione, Giona 2 e Gioele 3. Ancora sembra che
il profeta non ebbe tempo per approfondire questa zona di
revisione. 7 delle 18 correzioni hanno a che fare con il
falso concetto del Signore che si pente. Apparentemente il
profeta attraversò l’intero vecchio testamento per
correggere questa falsa idea. In Amos 3:7 viene mostrato
ciò che il Signore fa circa la sua conoscenza del male. Vi
sono 2 parole cambiate nella JST che a quel tempo si
adattano meglio al contesto. La KJV dice:" Sicuramente
l’Eterno non fa niente, senza rivelare il suo segreto ai
suoi servi i profeti." La JST dice, "Sicuramente l’Eterno
non fa niente, fino a che non ha rivelato il suo segreto
ai suoi servi i profeti." Questo, certo,è una famosa
scrittura missionaria nella chiesa. Compreso in questo
contesto, è anche più importante. La parola fino a è
consistente con 2° Nefi 25:9, che insegna che il Signore
non distruggerà una nazione fino a che lui non l’abbia
avvertita tramite i suoi profeti. Amos, insieme con altri
come Isaia e Michea, sta avvertendo Israele prima della
sua distruzione. Le parole "il segreto" invece "del suo
segreto" rendono questo verso consistente con il verso
precedente dove è tentato di tenere il male nella città
nascosto.
Avesse il profeta avuto il tempo, avrebbe indubbiamente
fatto una correzione simile riguardante il male in Isaia
45:7 dove si dichiara che il Signore crea il male. Il
Signore non crea il male, ma porta distruzione su di un
popolo ripieno in iniquità (vedi Genesi 15:16 1° Nefi
17:35) che è il contesto del verso di isaia ed è sostenuto
da altre traduzioni tali come la RSV. Questa è una forte
evidenza che il profeta non terminò l’opera. Vi sono altre
3 correzioni nel libro di Amos, tutte nel capitolo
4,queste non sono tanto importanti come le altre
correzioni nel libro, ma rendono il testo più
comprensibile.
Le rimanenti correzioni nei 12 profeti sono nel libro
di Zaccaria. Un totale di 5 versetti sono cambiati in 3
capitoli. Quattro di queste correzioni chiarificano un
significato sia simbolicamente o letteralmente. Gli occhi
del Signore (4:10) nella KJV è cambiato al servitore del
Signore nella JST. E’ una chiarificazione della visione
mostrata a Zaccaria. In un’altra visione mostratagli (6:5)
i 4 spiriti della KJV sono identificati come i 4 servitori
nella JST. Nel capitolo 8, entrambi i versi 7 e 13
dichiarano che il Signore salverà il suo popolo negli
ultimi giorni. Il profeta Joseph cambiò la parola con
"radunerà" che è più consistente con il contesto. Nella
spiegazione della visione dichiarata sopra (4:14), la KJV
ci parla di 2 unti che stanno per il Signore, mentre la
JST li rappresenta che stanno davanti al Signore. Quella è
la fine della visione e nessun commento è dato. La
correzione sembra che sia una chiarificazione della
supremazia del Signore, comunque, questa linea di
ragionamento è solo una supposizione.
Vi sono 7 libri dei 12 profeti minori che non hanno
alcuna correzione, ma è sempre il solito discorso che il
profeta non poté portare a termine la sua opera. A questa
conclusione si può arrivare dalla citazione del Salvatore
di malachia capitolo 3 e 4 resa ai nefiti nel meridiano
dei tempi. Vi sono alcune differenze nei 2 testi, ma solo
una è importante. La KJV parla del sole di giustizia ed il
testo del libro di Mormon del Figlio della giustizia (vedi
3°Nefi 25:2) Una discussione di questa differenza sarà
lasciata per un tempo più appropriato quando il libro di
Mormon sarà considerato. Ulteriore evidenza che Joseph non
spese molto del suo tempo su questo testo è dato nel suo
racconto dell’apparizione dell’angelo Moroni a lui nel
Settembre 1823 e che citava questi stessi 2 capitoli.
Capitolo 4, verso 1 ha 2 correzioni importanti, e verso 5
e 6come citati erano drasticamente diversi. La prima
correzione è per chiarire la seconda venuta. Gli ultimi
versetti cambiati possono essere stati una parafrasi
dell’angelo (vedi D&A 2) per fare certo che il profeta
Joseph Smith li avesse compresi. Questa conclusione è
mostrata dal fatto che loro sono citati esattamente lo
stesso nel libro di Mormon e la KJV. Inoltre, nello
scrivere un’epistola ai santi, Joseph anche citò questi
versetti esattamente come sono trovati nel testo di
Malachia e poi aggiunse:" Io potrei aver reso una
traduzione più chiara di questa, ma è sufficientemente
chiara per i miei scopi." (D&A 128:18). Sembra logico che
le originali parole di Malachia fossero tradotte
correttamente, ma con il passare del tempo, il significato
delle parole cambia; quindi l’angelo Moroni chiarificava
il significato a Joseph. Lo scopo delle correzioni in
tutti i 12 libri dei profeti minori sembra che fosse stato
primariamente per correggere l’idea che si trova quasi
permanentemente nella Kjv del Signore che si pente. Come
il profeta trovava queste false dichiarazioni, ne leggeva
il contesto e faceva le giuste correzioni. Questo si può
concludere perché le correzioni erano raggruppate in
alcune sezioni. La maggior parte dei cambiamenti
sosterrebbe questa spiegazione. Le eccezioni possono
essere state dalle domande suscitate da altri o dal
proprio studio. Cionondimeno sembra ovvio che il profeta
non completò suo studio e noi possiamo pensare che alcune
correzioni che dovrebbero essere state fatte non furono
fatte. D’altra parte, uno non deve mancare l’importanza
delle correzioni che erano state fatte. Tramite gli sforzi
di Joseph Smith, la Chiesa ed il mondo, se loro
presteranno ascolto alle sue parole, possono pervenire ad
una più grande conoscenza e comprensione del Vecchio
Testamento.Le note a pie di pagina nella nuova
pubblicazione della Bibbia S.U.G. ha reso un grande
servigio per i suoi membri con il rendere disponibile
molti di queste importanti correzioni.
La sfida che ci perviene ripetutamente dal Salvatore e
dai profeti attraverso il tempo è di scrutare le
scritture. Il significato della parola "Scrutare" è di
vedere in ogni posto possibile. Uno dei posti più
importanti da guardare per una comprensione dei profeti
del Vecchio Testamento è la JST della Bibbia.
MONTE S. NYMAN
PROFESSORE DI SCRITTURE ANTICHE A B.Y.U.
LA JST ED I VANGELI SINOTTICI: STILE LETTERARIO
Ciò che gli scolari per anni hanno chiamato "il
problema sinottico" che comporta lo studio delle relazioni
fra i Vangeli sinottici- Matteo, Marco e Luca. Questi 3
una prospettiva simile e punti di vista simili riguardo la
maniera in cui il ministero di cristo è presentato. In
questo articolo, noi considereremo 2 aspetti della JST dei
Vangeli sinottici che io sento suggeriscono una
restaurazione del contenuto, e che quindi hanno
implicazioni interessanti per i santi degli ultimi giorni
intenti a perseguire una maggiore relazione sinottica.
questi sono:
1° L’accentuazione dei diversi stili letterari di ogni
Vangelo 2° Aggiunte ed inserzioni di nuovi contesti nei
Vangeli.
PROSPETTIVE EVANGELICHE
Ognuno degli scrittori evangelici cercò di portare
testimonianza del Salvatore nella propria visione. I
vangeli non erano mai intesi di essere delle biografie o
anche per servire come un classico della vita di cristo.
Può essere, per esempio, che non più di 30 giorni o così
all’incirca della vita di Gesù siano specificatamente
trattati nei Vangeli canonici, o ciò che abbiamo
disponibile. Questi sono testimonianze della divina
discendenza del Signore, brevi narrazioni di come fosse il
mortale Messia che "abolì la morte e portò vita ed
immortalità alla luce tramite il Vangelo" 2° Timoteo 1:10.
Sebbene i Vangeli sinottici abbiano tutti una prospettiva
simile, ognuno ha il suo stile peculiare ed un particolare
punto di enfasi di solito come risultato di ciò che
intendeva l’uditorio. Matteo apparentemente scrisse ad un
uditorio ebraico e cercò di provare con il vecchio
Testamento che Gesù di Nazareth era l’atteso ed ordinato
Messia, il promesso da tutte le età. Marco e Luca sembrano
di avere scritto per un uditorio di gentili. L’opera di
Marco è una narrativa veloce e movimentata, l’opera di
Luca un sermone e racconto di parabole adempiute.
MATTEO
L’opera di Matteo è appropriatamente conosciuta come il
Vangelo della Chiesa; si intende come il solo Vangelo che
usa il termine "Chiesa" nel fare riferimento alla comunità
organizzata dei credenti. La confessione di Pietro a
Cesarea di Filippi "Tu sei il Cristo il Figlio di Dio" è
riconosciuta e commentata dal Maestro come di origine
divina. Il Signore continua"Ed Io anche ti dico, tu sei
Pietro e su questa pietra io edificherò la mia chiesa e le
porte dell’inferno non prevarranno contro di te ed Io ti
darò le chiavi del Regno dei cieli." L’importante
contributo del Vangelo di Matteo a questo riguardo (La
materia della chiesa) si può vedere dal semplice parallelo
nella comparazione dei sinottici. Il racconto di Marco
consta di 23 parole, il racconto di Luca di 22 parole
mentre la descrizione di Matteo 128 parole.Ulteriori
istruzioni su come regolare la chiesa sono date in ciò che
noi abbiamo come Matteo 18. I soggetti discussi includono
il bisogno della conversione (versetti 1-5); il principio
di rimuovere gli elementi nocivi dalla vita dei membri ed
anche dalla chiesa ( versetti 7-9) l’attivazione dei
membri (versetti 12-14) risolvere i problemi fra i membri
(versetti 15-17) ed il bisogno di un perdono sincero
(versetti 21-35). Le istruzioni riguardanti la risoluzione
di opinioni fra membri (confronta il consiglio simile in
D&A 42:84-92) Conclude con questa politica" E se rifiuta
di ascoltarli, dillo alla chiesa e se rifiuta di ascoltare
anche la chiesa, siati come il pagano ed il pubblicano."
La JST di Matteo è una testimonianza più forte della KJV
che una parte di enfasi di Matteo sia posta sulla chiesa
come il luogo per amministrare il Vangelo ai santi. La JST
pone un’enfasi maggiore sul fatto che
la chiesa (tramite il santo Sacerdozio) amministrasse
il Vangelo e, tramite lo stabilimento delle basi e
comandamenti porre la struttura per migliorare e
perfezionare le vite dei membri. Il bisogno di
comandamenti dentro la chiesa divenne un’importante
discernimento e contributo del profeta tramite la sua
revisione ispirata di Matteo. Concludendo il suo
magistrale sermone sul monte, il Salvatore pose quindi gli
standard finali per il credente e gli espresse con una
terminologia nuova: "Vi è chiesto di essere perfetti come
è perfetto il vostro Padre nel cielo." Ai suoi discepoli
durante il sermone sul monte Gesù aggiunse questo
consiglio.
KJV MATTEO 6:26
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non
mietono, non raccolgono in granai, ed il Padre vostro
celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro?
JST MATTEO 6:26 dice lo stesso e poi prosegue
Quanto più non vi ciberà? Per cui non abbiate pensiero
per queste cose, ma osservate i miei comandamenti che vi
comandai:

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