Popular Posts

Thursday, February 28, 2013

La versione ispirata parte 16.


GUARDARE OLTRE IL SEGNO: INTUIZIONI DELLA JST NEL
GIUDAISMO DEL PRIMO SECOLO.
Nel parlare di Joseph Smith il profeta, il presidente
Wilford Woodruff
 osservò:"La sua mente era aperta alle
visioni del Signore, ed il Signore gli spiegò molte cose
con visioni e rivelazioni che non furono mai rese
pubbliche in questi giorni, perché il popolo non poteva
sopportare il flusso di intelligenza che Dio versava nella
sua mente."
I santi degli ultimi giorni, comunque, dovrebbero
essere pieni di gratitudine per ciò che Dio vide buono di
far conoscere alla chiesa restaurata attraverso quello
"scelto veggente", l’uomo che nei tempi moderni vide "cose
che non erano visibili per l’occhio naturale." (Mosè
6:36). Tramite la sua opera di revisione ispirata della
KJV della Bibbia (JST) il profeta restaurò per il mondo
molte chiare e preziose verità riguardanti Gesù Cristo, le
sue parabole, miracoli, la sua personalità e potere, In
più,non valutabili intuiti riguardanti il suo ministerio
fra gli ebrei, sono ora disponibili. Questa sezione
tratterà specificatamente la situazione ebraica al tempo
di Gesù, come tali cose sono chiarificate nella JST.
INTRODUZIONE
700 anni prima che Gesù calpestasse le strade della sua
beneamata Palestina, Isaia il profeta parlò della venuta
del Messia COME DI UNA COSA CHE CRESCEREBBE "Come di una
radice che esce da un suolo arido" (Isaia 53:2). Davvero,
Egli crescerebbe "come una pianta scelta e favorita, la
cui forza e successo non proveniva dall’arida cultura
sociale in cui abitava; non fu versata in Lui
dall’erudizione dell’insegnamento rabbinico, ma venne
dalla sorgente divina da dove nacque. Questa radice di
Jesse sarebbe cresciuta fino a pervenire alla divinità in
un suole religioso sterile, nel mezzo di una grande
erudizione ma grande oscurità. Il retroterra sociale e
religioso della vita di Cristo, il contesto del giudaismo
ebraico del primo secolo in Palestina- provvede l’elemento
supremo di contrasto nel dramma del ministero mortale del
Figlio di Dio: L’unto era la luce che brillava;una
generazione accecata dalle tradizioni e costumi era
l’oscurità che rifiutava di comprendere la luce. Dopo
periodi di schiavitù, gli ebrei del 1° secolo si erano
concentrati sulla speranza della liberazione.Le
anticipazioni erano grandi e le attese erano legioni,
perciò "gli ebrei insegnavano che il Regno di Dio doveva
apparire immediatamente." (JST Luca 19:11) Ed ancora, "Gli
ebrei stava aspettando per un Redentore abbastanza
differente da Cristo. Era una salvezza temporale che loro
desideravano. Era un regno terreno che attendevano, Non
era fede, pentimento e battesimo che loro stavano
cercando, ma vendetta nazionale, la distruzione
dell’oppressore gentile e lo stabilirsi di un Regno di
pace e di giustizia." Con una tale limitata visione e
prospettiva, non è difficile vedere come un popolo poteva
"discernere la faccia del cielo" ma non "discernere i
segni dei tempi." (Matteo 16:3) Gesù il Cristo era il
segno finale, l’adempimento delle ordinanze mosaiche ed
ironicamente il grande scopo di tutti i grandi simboli
ebraici. Ciononostante, una generazione malvagia rifiutò
di mettere a fuoco il segno e scelse invece di cercare per
un Messia adatto per loro.
GESU’, GLI EBREI, E LA LEGGE.
Nel senso più puro, Gesù era un’ebreo osservante. Egli
amava ed osservava la legge di Mosè, e cercò di osservare
gli statuti e le ordinanze associatevi. La sua divina
prospettiva gli permise di vedere la legge nello spirito
in cui era data, come "un pedagogo" per condurre il popolo
nel bisogno di strutture e guida. "Cristo stesso" insegnò
Joseph Smith "Adempì ogni giustizia nel divenire
obbediente alla legge che Egli aveva dato a Mosè sul
monte, ed anche la magnificò e la rese onorevole, invece
di distruggerla." Fino al tempo dell’espiazione infinita
che ne sancì la fine, il Maestro insegnò che la legge
doveva essere osservata e tenuta. "I cieli e la terra
devono passare" Egli enfaticamente dichiarò "Ma una iota
od una virgola della legge non passerà fino a che sia
interamente adempiuta. Chiunque, quindi, violerà uno di
questi minimi comandamenti, ed insegnerà agli uomini a
fare così, costui non sarà salvato in alcuna maniera nel
Regno dei cieli; ma chiunque praticherà ed insegnerà
questi comandamenti della legge fino a che sia adempiuta,
quello stesso sarà chiamato grande e sarà salvato nel
Regno dei cieli." (JST Matteo 5:20-21). Non è difficile
sondare come un popolo poteva divenire così innamorato con
le estremità e le estensioni della pura struttura del
cielo che loro potevano iniziare infine ad ignorare e
trascurare il cuore degli insegnamenti "Le cose basilari
della legge". Coloro che divengono facilmente annoiati
dalle cose basilari e che costantemente cercato di lottare
nell’esoterico possono arrivare a scambiare la semplicità
per cecità (vedere Giacobbe 4:14). Tale era ovviamente lo
stato delle cose al tempo di Cristo.Fossero stati i
farisei più attenti nel loro studio della pura legge
(piuttosto che dei commentari su di essa) e più attenti
nell’applicare i suoi insegnamenti (piuttosto che cercare
per altre cose che non potevano comprendere) Loro potevano
aver distillato il messaggio centrale della Torah e da
questo riconoscere Gesù di nazareth come Colui che aveva
dato la legge e come promesso Messia. Così non fu. Anche
se il giudaismo rappresentava la più stretta
approssimazione all’antico Vangelo ("La salvezza è per i
Giudei" Gesù spiegava alla donna Samaritana- Giovanni
4:22) La mancanza degli individui e congregazioni di
accettare e ricevere gli oracoli viventi suggellò il loro
destino. Una delle più interessanti inserzioni del profeta
Joseph Smith nella KJV della Bibbia si trova nel capitolo
9 del Vangelo di Matteo. Notate la relazione fra il
rigettare (o ignorare) la legge e rigettare il Cristo:
KJV MATTEO 9:15-16
E Gesù disse loro: gli amici dello sposo possono essi
far cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i
giorni che lo sposo sarà tolto loro ed allora
digiuneranno. Or niuno mette un pezzo di stoffa nuova
sopra un vestito vecchio; perché quella toppa porta via
qualcosa dal vestito e lo strappo si fa peggiore.
JST MATTEO 9:16-22
E Gesù disse loro: gli amici dello sposo possono essi
far cordoglio finchè lo sposo è con loro? Ma verranno i
giorni che lo sposo sarà loro tolto ed allora
digiuneranno. Allora dissero i farisei a Lui, perché non
ci ricevi con il nostro battesimo vedendo che osserviamo
l’intera legge? Ma Gesù disse loro, voi non osservate la
legge. Se voi aveste osservato la legge, mi avreste
ricevuto, perché Io sono Colui che la data. Io non vi
ricevo con il vostro battesimo, perché questo non vi
profitta niente, perché quando ciò che è nuovo è venuto,
il vecchio è pronto per essere messo da parte, perciò
nessun uomo mette un pezzo di stoffa nuova sopra un
vestito vecchio; perché quella toppa porta via qualcosa
dal vestito e lo strappo si fa peggiore.
Non solo l’addizione precedente provvede ad una
meravigliosa chiara transazione e stabilisce il contesto
sociale e dottrinale per la discussione del nuovo vestito
e delle botti nuove (Gesù stava rigettando il battesimo
dei farisei, confrontare con D&A 22). Anche rimarca il
fatto che coloro che accettano e seguono la divina
direzione pervengono a riconoscere ed accettare il
direttore Divino. Coloro che tengono la legge in nessun
conto e cercano di divenire una legge per loro stessi sono
condannati dalla legge e rigettati dal Legislatore.
Un’altro passaggio da Luca insegna questo stesso
principio.
KJV LUCA 14:33-35
Così ugualmente, chiunque sia tra voi che non abbandona
tutto ciò che possiede, non può essere mio discepolo. Il
sale è buono, ma se il sale perde il suo sapore con che si
salerà? Non è buono né per la terra, né per concime, lo si
butta via. Chi ha orecchi per udire, oda.
JST LUCA 14:34-38
Così ugualmente, chiunque sia fra voi che non abbandona
tutto ciò che possiede, non può essere mio discepolo.
Allora certuni di loro vennero a Lui, dicendo, Buon
Maestro, noi abbiamo Mosè ed i profeti, e chiunque vivrà
secondo loro, non avrà egli la vita? E Gesù rispose
dicendo"Voi non conoscete né Mosè né i profeti, perché se
voi li aveste conosciuti, avreste creduto in me, perché
con questo intento essi furono scritti. Perché Io sono
mandato affinché possiate avere la vita. Quindi Io
paragonerò loro al sale che è buono; ma se il sale perde
il suo sapore, con che si salerà? Non è buono né per terra
né per concime, gli uomini lo gettano via. Colui che ha
orecchi per udire, oda. Queste cose disse, intendendo che
ciò che era scritto, veramente doveva essere tutto
adempiuto.
La critica di gesù sui dirigenti ebraici era largamente
per le loro pervertite priorità, per i simboli che
confondevano sia i rituali che le alleanze e la religione.
Inoltre Egli condannò la loro adesione alle "tradizioni
degli anziani" che "insegnavano le dottrine ed i
comandamenti degli uomini" (JST Marco 7:6-7 JST Matteo
15:8). Agli occhi del Signore, di presentarsi come un
maestro ed un esperto della legge e poi mancare il vero
intento ed il modello della legge era il massimo
dell’ipocrisia. In un senso era come essere colpevole di
una violazione e profanazione dell’intero codice mosaico.
"Voi, guide cieche" Gesù esclamò in una infuocata denuncia
"Che colate il moscerino ed inghiottite il cammello, che
mostrate voi stessi agli uomini come se non commetteste il
più piccolo peccato, mentre voi stessi trasgredite
l’intera legge" (JST Matteo 23:21). In più, il Signore
accusò i dirigenti ebraici di essere così presi
dall’osservanza delle tradizioni degli anziani che avevano
cessato di osservare una parte della legge a causa di
quelle vane tradizioni che erano state stabilite. In
un’importante passaggio del sermone sul monte, Cristo
spiegò ai suoi discepoli:
KJV MATTEO 7:3-5
E perché guardi tu il bruscolo che è nell’occhio del
tuo fratello ma non consideri la trave che è nell’occhio
tuo? O come puoi dire a tuo fratello, lasciami togliere il
bruscolo che è nel tuo occhio; ed ecco una trave è nel tuo
proprio occhio? Voi ipocriti, togliete prima la trave dal
vostro proprio occhio, ed allora ci vedrete chiaramente
per togliere il bruscolo dall’occhio del vostro fratello.
JST MATTEO 7:4-8
Ed ancora voi direte loro, perché tu guardi al bruscolo
che è nell’occhio del tuo fratello, ma non consideri la
trave che è nel tuo proprio occhio? O come puoi dire a tuo
fratello, lasciami togliere il bruscolo dal tuo occhio; e
non puoi vedere che una trave è nel tuo proprio occhio? E
Gesù disse ai suoi discepoli, vedete voi gli scribi ed i
farisei ed i sacerdoti ed i leviti? Loro insegnano nelle
loro sinagoghe, ma non osservano la legge, né i
comandamenti, e tutti si sono sviati dalla strada, e sono
sotto peccato.Andate e dite loro. perché insegnate agli
uomini la legge ed i comandamenti, quando voi stessi siete
i figli della corruzione? Dite loro, Voi ipocriti prima
togliete la trave dal vostro proprio occhio.Ed allora ci
vedrete chiaramente per togliere il bruscolo dall’occhio
del vostro fratello.
Un passaggio simile in Marco puntualizza verso una
confusione fra zelo e priorità fra i dirigenti ebraici.
Gesù sta accusando gli ebrei di mancare di osservare le
regole della legge riguardo la cura dei propri genitori
(vedi Esodo 20:12). Notate il racconto nella JST
KJV MARCO 7:9-10
Ed Egli disse loro, pienamente voi rigettate il
comandamento di Dio, per osservare la vostra propria
tradizione. Perché Mosè disse, onora tuo padre e tua
madre; e chi maledice suo padre e sua madre sia messo a
morte:
JST MARCO 7:9-12
Ed Egli disse loro, si, completamente voi rigettate il
comandamento di Dio, per poter osservare la vostra propria
tradizione. Come è bene scritto di voi, dai profeti che
avete rigettato. Loro testificavano queste cose di verità
ed il loro sangue sarà su di voi.Voi non avete osservato
le ordinanze di Dio, perché Mosè disse, onora tuo padre e
tua madre, e chi maledice padre o madre sia punito con la
morte del trasgressore, come è scritto nella vostra legge;
ma voi non osservate la legge.
L’INCIAMPO SPIRITUALE DEGLI EBREI.
Gesù stette in netto contrasto con i rabbini della sua
epoca.
 Egli insegnava al popolo "Come uno avente
autorità da Dio e non come avente autorità dagli scribi."
(JST Matteo 7:37) L’abilità di insegnare con l’autorità
spirituale è un dono garantito a coloro che pagano il
prezzo digiunando, pregando e studiando le scritture
(vedere Alma 17:2-3) Gesù aveva pagato un tale prezzo e
molto di più, mentre la sua controparte ebraica aveva
disatteso molto di ciò che aveva appreso. Parlavano molto
della legge, invece di essere presenti nella legge "Voi
quindi errate" disse Cristo ai Sadducei "perché voi non
conoscete, né comprendete le scritture, né il potere di
Dio." (JST Marco 12:28) Qui anche i sadducei, che
rigettavano l’interpretazione orale così care al cuore dei
farisei, sono rimproverati per la loro mancanza di
intuizione scritturale. Avessero i dirigenti ebraici
studiato con piena preghiera ed insegnato dalle scritture
di quel tempo, AVREBBERO AVUTO UN POTERE ED UNA AUTORITà
dietro le parole che avrebbero espresso.Avessero loro
accettato Gesù come Cristo e fossero entrati nella strada
stretta ed angusta, loro avrebbero goduto della
gratificante influenza dello Spirito santo nelle loro
dichiarazioni, l’anziano Bruce R. Mc. Conkie ha scritto:
"Molte grandi rivelazioni dottrinali pervengono a
coloro che predicano dalle scritture. Quando loro sono in
armonia con l’infinito, il Signore permette loro di
conoscere, primo, il pieno e completo significato delle
scritture che loro stanno esponendo, e poi ottimizza ed
espande le loro vedute così che nuove verità fluiscono in
loro ed essi apprendono cose in più che coloro che non
seguono un corso simile non potranno apprendere mai."
Non c’è bisogno di dire, che gli ebrei del primo secolo
possono essere caratterizzati come una generazione che,
per la maggior parte, non seguiva un tale corso di azione.
Conseguentemente, gli insegnanti di quel tempo mancavano
della conferma spirituale che era così evidente nelle
parole e nelle opere di Gesù. Gesù riprese i Farisei e gli
scribi perché rimanevano contenuti con una sterile forma
di adorazione, un guscio vuoto di un sistema che voleva la
vita ma non tramite l’alito della pratica religiosa
tramite la rivelazione corrente. Veramente, come Nefi
aveva insegnato quasi 600 anni prima, "Da loro che
diranno, abbiamo abbastanza, da loro sarà tolto anche ciò
che possiedono." (2° Nefi 28:30) Le tradizioni sono
evidenti fra alcuni rabbini per la notevole assenza
nell’antico giudaismo dello spirito di profezia e
rivelazione. Alcuni datano la perdita dello Spirito santo
dalla distruzione del primo Tempio, altri con la morte dei
profeti del Vecchio Testamento. Un’antico scrittore
ebraico osservò: "Quando gli ultimi dei profeti, Aggeo,
Zaccaria e Malachia morirono, lo Spirito santo abbandono
Israele. Un’altro racconta:"All’inizio,prima che Israele
peccasse contro la moralità, lo Spirito abitava su ogni
individuo; come è detto "perché il Signore tuo Dio cammina
nel mezzo del tuo campo (Deuteronomio 23:15) Quando loro
peccarono la sua presenza disparve fra di loro." E.R.
Goodenough parlò di un successivo Giudaismo e fece la
distinzione fra ciò che è chiamata l’alleanza
"orizzontale" e quella "verticale". Nel descrivere il
patto orizzontale questi spiegava:
"L’uomo camminava attraverso la sua vita lungo la
strada che Dio aveva messo davanti a lui, una strada che
era la luce e la legge stessa di Dio, e Dio sopra lo
ricompensava nel fare così. L’uomo era preoccupato con le
proprie osservanze per mostrare rispetto a Dio, e con le
giuste attitudini ed atti verso il suo prossimo, ma a
parte dell’onorare Dio, egli guardava a Dio solo per la
guida divina per essere guidato quando era debole. Questo
mi sembra il giudaismo farisaico."
Inoltre costui osservava:
Accanto al giudaismo rabbinico nella Palestina del
primo secolo o circa, prima della caduta di Gerusalemme
proliferarono un sacco di altre sette.Gli esseni li
conosciamo per nome, ma abbiamo pochi rapporti sulle loro
dottrine. Poi noi abbiamo documenti, come le strani
apocalissi di Enoch e di Baruc, Noè, Adamo ed altri, il
cui interesse sembra di essere in un eroe che ha
calpestato un viale orizzontale ma un viale verticale
verso il trono di Dio, ed era ritornato a parlare agli
uomini di un’altro mondo."
In sommario, Goodenough propose che vi era
eventualmente dentro il giudaismo "La tensione fra i 2
tipi di base dell’esperienza religiosa…, la religione
del viale verticale per cui l’uomo ascende a Dio fino a
condividere una natura divina, come sopra contro la
religione legale dove gli uomini camminano su viali
orizzontali tramite questo mondo secondo le istruzioni di
Dio." Alla fine, secondo Goodenough, il giudaismo
rabbinico o farisaico vinse, ed il viale verticale verso
Dio dentro il giudaismo fu soppresso e gradualmente
dimenticato. Il fatto che molto nel primo secolo avessero
raggiunto il punto dell’apostasia personale al grado che
non potevano più accettare profeti moderni o anche la
rivelazione personale è evidente nel seguente dal sermone
sul monte:
KJV MATTEO 7:7-10
chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete; bussate e
vi sarà aperto: perché chiunque chiede riceve e colui che
cerca, trova ed a colui che bussa sarà aperto. O qual’è
l’uomo fra voi a cui suo figlio chiede del pane darà a lui
una pietra? O se chiede un pesce gli sia dato un serpente?
JST MATTEO 7:12-19
Dite loro, chiedete a Dio, chiedete e vi sarà dato;
cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché
chiunque chiede, riceve; e colui che cerca, trova; ed a
colui che bussa, sarà aperto. Ed allora dissero i suoi
discepoli a Lui, loro ci diranno, noi, noi stessi siamo
giusti, e non abbiamo bisogno che alcuno ci insegni. Dio,
noi lo sappiamo, udì Mosè ed alcuni dei profeti, ma noi
non ci ascolterà. E loro diranno, abbiamo la legge per la
nostra salvezza, e tanto ci basta. Allora Gesù rispose, e
disse ai suoi discepoli, allora direte loro, qual’è l’uomo
fra voi, che ha un figlio che sta per andarsene e dirà
padre, apri la tua casa affinché vi possa entrare e
pranzare con te, non gli risponda : Entra, figlio mio,
perché ciò che è mio è tuo, ed il tuo è mio? O quale uomo
c’è fra voi, che, se suo figlio chiede del pane, gli dia
una pietra? O se chiede del pesce, gli dia un serpente?
Forse più di qualsiasi altro passo nei Vangeli questo
passaggio appena citato dalla revisione ispirata del
profeta dimostra la statica ed inerte condizione dei
giorni di Gesù. Molto come le persone del nostro tempo che
schematizzano il libro di Mormon come un’aggiunta non
necessaria alla totale e completa ed infallibile Bibbia. I
giudei del primo secolo avevano inciampato in un patetico
stato di cecità perfettamente spiegata dalla
dichiarazione:"Dio, lo sappiamo, ascoltò Mosè ed alcuni
dei profeti, ma noi non ci ascolterà." "Avete chiesto al
Signore" Chiese Nefi ai suoi fratelli ribelli riguardo la
loro mancanza di comprensione circa il destino della casa
d’Israele. "No !" risposero"perché il Signore non ci fa
conoscere tali cose." (1° Nefi 15:8-9)Nel giorno di Cristo
lo spirito della preghiera se n’era già andato. Assente
era la consapevolezza del bisogno dello spirito di
profezia e rivelazione. L’anziano Orson Pratt spiegò:
I Giudei avevano apostatizzato prima che Cristo venisse
fra di loro a quel grado, che vi erano sette e partiti fra
di essi, proprio come noi troviamo dopo il mondo
cristiano, e queste sette ebraiche erano destituite dello
spirito di profezia, che il loro padri antichi avevano;
loro erano destituiti dal ministerio degli angeli. Fu a
causa di questo che gli ebrei furono scartati ed i gentili
furono mesi al loro posto e furono fatti partecipi delle
ricchezze, benedizioni e glorie precedentemente godute
dagli antichi ebrei.
Come un’illustrazione dell’elevazione del saggio
interprete della legge sull’uomo semplice con il mantello
profetico dell’ispirazione, notate la seguente breve
osservazione di una mente ebrea:"Completamente il dono
della profezia fu preso dai profeti, questo rimase con il
saggio, per cui si può evincere che i saggi sono più
grandi dei profeti." Un piuttosto scherzoso ma pungente
aneddoto rabbinico è dato nel Talmud Babilonese. Sembra
che un dibattito abbia avuto luogo fra Rabbi Eliezer ed un
numero di suoi colleghi. Il racconto è come segue:
"In quel giorno R. Eliezer portò avanti ogni argomento
immaginabile, ma loro non li accettavano. Disse lui a
loro:"Se l’Halachac concorda con me, questo albero di
carrube lo provi!" Ed allora l’albero di carrube fu
spostato di un centinaio di cubiti dal suo posto, altri
affermano 400 cubiti. "Nessuna prova può essere portata da
un’albero di carrube" Replicarono. Di nuovo egli disse
loro"Se la Halachah concorda con me, il corso d’acqua lo
provi!"Dopo che il corso d’acqua ebbe fluito al ritroso
"Nessuna prova può essere portata da un corso d’acqua!"
Replicarono. Ancora lui incalzò "Se la Halachah concorda
con me le mura dell’edificio siano inclinati da cadere."
Ma R. Joshua lo rimproverò dicendo:"Quando gli studiosi
sono ingaggiati in una disputa halachic che cosa avete voi
da interferire?" per cui esse non cadono, in onore di R.
Joshua, ne riassumono il diritto, in onore di R: Eliezer,
ed allora rimangono ancora inclinate. Di nuovo egli disse
loro: "Se la Halachah concorda con me, sia provato dal
cielo!" Al cui una voce gridò dal cielo:"Perché disputate
con R. Eliezere, vedendo che in tutte le maniere la
Halachah concorda con lui!" ma R. Joshua si alzò ed
esclamò."Non è in cielo" Che cosa intendeva con questo?
disse R. Geremia :"Che la legge è già stata data sul monte
Sinai; noi non poniamo attenzione alcuna alla voce
celeste, perché tu hai scritto tutto nella legge al monte
Sinai…."
Un Dio assente ed una divinità apatica esercita poca
influenza sui cuori e le menti dei suoi figli. Coloro che
sottoscrivono di credere in un tale essere sono solo ad un
tiro di sasso dal rinnegare completamente l’esistenza del
loro Dio. "E’ più facile che il cielo e la terra passino"
dichiaro il Signore" che una virgola della legge cada." E
poi in un’acuta e pungente maniera, Cristo continuò
all’indirizzo dei dirigenti ebraici:" perché insegnate la
legge, e negate ciò che è scritto, e condannate Colui che
il Padre ha mandato per adempiere la legge, affinché voi
possiate essere redenti? O sciocchi, perché avete detto
nei vostri, Dio non esiste. E voi pervertite la giusta
via, ed il regno dei cieli soffre la vostra violenza, e
voi perseguitate i miti; e nella vostra violenza cercate
di distruggere il Regno." (JST Luca 16:19-21). Gli ebrei
del meridiano dei tempi resero la loro distruzione sicura
quando determinarono di seguire un corso che rinnegava la
rivelazione continua. "Guai a voi avvocati!" disse il
Salvatore "perché avete tolto la chiave della conoscenza,
la pienezza delle scritture,voi voi stessi non entrerete
nel Regno, ed a quelli che stanno entrando lo impedite."
(JST Luca 11:53) L’anziano Bruce R. Mc: Conkie ha scritto
riguardo questo versetto:
Il diavolo conduce una guerra contro le scritture. Le
odia, perverte i loro chiari significati,e le distrugge
quando può.Egli alletta coloro che prestano attenzione ai
suoi tentativi di distruggerle, di screditarle, di
cambiarle, di corromperle di alterarle e di correggerle.
Allora toglie la chiave che aiuterà gli uomini a divenire
"saggi alla salvezza" (2° Timoteo 3:15-17). Di conseguenza
Gesù sta qui riversando ammonimenti su coloro che hanno
contaminato e distrutto le scritture che avrebbero guidato
ed illuminato gli ebrei. in un senso più ampio, togliere
"la pienezza delle scritture" è rinnegare ed impedire lo
spirito di rivelazione, in quanto la scrittura rappresenta
ciò che è pronunciato dal potere dello Spirito Santo
(vedere D&A 68:3-4).Quindi rimasto in piedi l’unico fra
gli ebrei che con i suoi compagni (come amministratori
legali) offrì al mondo del primo secolo scrittura vivente,
vivente frutto dall’albero della vita. Coloro che
tesaurizzarono la caparra nei loro cuori parteciparono del
frutto e vissero. Coloro che scelsero di camminare
nell’oscurità nel pieno mezzodì rigettarono il frutto e
negarono a loro stessi l’accesso alla nuova alleanza di
Dio con Israele, e , ugualmente importante non si
identificarono con il Mediatore di quella alleanza.
ROBERT L. MILLET è PROFESSORE ASSISTENTE
DI ANTICHE SCRITTURE A BYU.

No comments: