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Thursday, February 28, 2013

La versione ispirata parte 8.


Joseph SMITH E GLI SCRITTI POETICI
La maggior parte di noi sta cercando di soffrire in
silenzio, se ognuno di noi sapesse ciò che stiamo
soffrendo. Nelle presentazioni che sono state fatte su
questo punto, e queste sono state tutte meravigliosa,
piene di intuito ed ispirazione, i miei colleghi hanno
lamentato che potrebbero dirvi, solo la centesima parte di
ciò che il profeta fece. Il mio compito è un po
differente.Mentre loro hanno trattato libri in cui il
profeta fece molto, loro mi hanno invitato a parlare di
quei libri che il profeta non toccò, od al minimo molto
poco. Lo stesso io sono una persona di spirito per dire
che loro hanno mangiato la buona carne e mi hanno lasciato
la zuppa d’osso. Io non mi lamento perché la compagnia è
buona e la zuppa è buona.La mano ispirata
del profeta si può trovare anche nei libri poetici, e
vi sono significative lezioni da imparare. Dove Gospel
camminava spargeva semi e quei semi nutrirono anche con un
modesto apporto di erudizione e con una particella di fede
fecero di ciò un deserto fiorito di rose. I libri di cui
riferirò sono. I salmi, i Proverbi, Ecclesiaste ed il
Cantico di Salomone. Gli ultimi 3 di questi libri meritano
poco di più che un’osservazione di passaggio. Tutte le
scritture non sono di uguale valore e questi libri
contengono meno potere spirituale di quello contenuto in
alcuni altri. Noi li considereremo brevemente e poi
spenderemo la maggior parte del nostro tempo dove è più
appropriato, più a lungo cioè nei Salmi.
PROVERBI ED ECCLESIASTE
Proverbi è un’antologia di epigrammi, saggi detti ed
avvisi paterni mesi insieme dagli ebrei e fonti straniere
per molte generazioni. Ecclesiaste è un tentativo di
trovare un significato in un mondo nel quale la bontà
spesso non viene ricompensata, mentre la malvagità
fiorisce. L’autore di quest’ultima opera assume la
posizione di un osservatore distaccato dell’umana follia,
mentre scrive in un tono che è al meglio triste. Nessuno
di questi libri espone principi evangelici o contiene
molto della parola di profezia. Non è altro che una prova
occasionale per una dottrina che dovrà essere stabilita
altrove od una citazione per un discorso dinamico alla
riunione sacramentale. La loro relativa importanza è
rimarcata dalle poche correzioni fatte dal profeta nella
JST. La correzione più importante resa nei Proverbi è nel
versetto che dichiara:"Chi ha trovato una moglie ha
trovato un bene ed ha ottenuto un favore da Dio." Il
profeta corresse il versetto per leggere :"Chi ha trovato
una buona moglie ha ottenuto un favore dal Signore."C’era
solo una correzione in Ecclesiaste ed è di poca
consistenza.
IL CANTICO DI SALOMONE
Il cantico di Salomone sembra essere una collezione di
poemi di amore erotico. La sua storia non è chiara come è
la materia di cui i suoi caratteri stanno parlando nei
vari casi. Il libro non fa alcuna menzione di Dio, ne è
citato nel nuovo testamento. Nonostante i disordinati
sforzi che sono stati fatti, per far si che la luce dello
Spirito brillasse attraverso esso, il Cantico di Salomone
non da luce, non c’è una singola verità spirituale che vi
si può trovare. Coloro i quali cercano un messaggio
positivo nel libro, hanno trovato solo significati
allegorici, cioè da interpretare ogni cosa come se
intendesse qualcos’altra da ciò che dice. Lasciatemi
spiegare. La storia apparentemente parla di una giovane
virtuosa, figlia di una madre vedova, che ama un giovane
pastore alla quale è fidanzata. Lei lavora nella vigna dei
suoi fratelli e mentre è li accade l’incontro con il Re ed
il suo viatico. Il Re è così impressionato dalla sua
bellezza che la porta alla sua magione e poi a
Gerusalemme. Egli la circonda con la pompa , splendore e
gloria della sua corte,
sperando dentro di se di conquistare il suo amore.
Ancora l’amore di lei per il pastore rimane fermo
nonostante questo. Quando il Re capisce che ha fallito nel
guadagnare il suo favore, la lascia libera di sposare il
pastore. Ora cosa hanno da dire i commentatori di questo
lavoro?
I rabbini interpretano il libro come se fosse
un’espressione dell’amore di Dio per gli Ebrei. I
commentatori cristiani hanno affermato che è l’espressione
di amore di Dio per loro in preferenza degli Ebrei. Altre
interpretazioni hanno incluso l’idea che sia la storia
degli Ebrei da Esodo al Messia; cioè un libro di
consolazione per Israele; Che sia una storia occulta; che
rappresenta l’unione dello spirito con il corpo; che sia
una conversazione fra Salomone e la Saggezza; che sia
un’espressione di ringraziamento di salomone per un regno
di pace; che sia un racconto della riconciliazione fra Dio
e l’uomo; che è una profezia della Chiesa dalla
crocifissione attraverso la riforma e la venuta di Cristo
in potere; che sia un racconto del matrimonio di Salomone
con la figlia del Faraone; che sia una descrizione
profetica del sepolcro del Salvatore e sua morte; che sia
una descrizione di Ezechia e delle 10 tribù; e di cert,
secondo la Chiesa Cattolica, sia la glorificazione della
vergine Maria. Questa interpretazione include l’idea che
le sentinelle,i vignaioli, i pastori etc. siano i ministri
del Vangelo, ed il vino così spesso menzionato sia una
rappresentazione della gioia dello Spirito Santo. Nessuno
comunque ha parlato con il più grande encomio per il
Cantico di Salomone di come ha fatto il famoso Rabbi Akiba
che argomentando per la sua collocazione nel canone
disse:"Perciò in tutto il mondo non v’è l’eguale per ciò
che il cantico dei cantici diede ad Israele, perché tutti
gli scritti sono sacri, ma il Cantico dei cantici è il
Sacro dei sacri. Era, Disse costui, scritto da Dio stesso
sul monte Sinai, ed in esso si trova la descrizione di Dio
stesso." In contrasto a tutto ciò il profeta, mentre
lavorava sulla JST semplicemente disse:" Il Cantico di
Salomone non è uno scritto ispirato." E lo lasciò fuori
dalla sua traduzione della Bibbia. Nel Cantico di Salomone
abbiamo la classica illustrazione storica. Un versetto del
Cantico capitolo 6:10 trova espressione in D&A suggerendo
la possibilità che l’autore del cantico lo abbia preso da
una fonte scritturale perduta. Il verso in questione
dice:"Chi" si chiede
"E’ colei che viene fuori come un mattino, chiara come
la luna, brillante come il sole e terribile come
un’esercito spiegato in battaglia?" può essere abbastanza
romantico parlare della nostra nuova sposa che è
bellissima come un’astro nascente, ma io oso dire che non
sarà preso bene se io dico di lei che è "terribile come
un’esercito spiegato in battaglia." La maniera nella quale
il passaggio è usato in D&A sembra molto più naturale. E’
usato prima in D&A 5:14, dove si riferisce alla chiesa che
nasce negli ultimi giorni, "fuori dal deserto" del periodo
dell’oscurità.E’ usata di nuovo in D&A 105:31 dove
descrive l’armata di Israele, la quale armata, dice il
Signore stava per divenire "molto grande" "essere
santificata" ed indi divenire "Bella come il sole e chiara
come la luna e terribile come un’esercito schierato in
battaglia." Il profeta anche usò questo linguaggio nella
preghiera dedicatoria del tempio di Kirtland per
descrivere la chiesa che è uscita dal deserto di tenebre
per essere adornata come una sposa per quando viene il
Signore. Il linguaggio ricorda molto quello di Isaia
quando egli disse di quel giorno di quando il Signore
"provocherebbe la rettitudine e la metterebbe dinanzi a
tutte le nazioni" perciò sposo e sposa sarebbero rivestiti
"dei vestiti della salvezza" e "di giustizia." Isaia
61:10-11 e D&A 109 :76.
I SALMI: UNA BIBBIA DENTRO UNA BIBBIA.
Il libro dei salmi è una collezione di 150 inni usati
dall’antica Israele nei loro lavori di tempio. Re Davide è
accreditato come l’autore di 73 di queste composizioni, 12
sono ascritte ad un musicista chiamato Asaph, Salmi 50 73
84, 2 sono reputati di essere stati scritti da Salomone.
Di mosè si dice che abbia scritto il Salmo 90. Chi abbia
scritto gli altri è sconosciuto. Il periodo della loro
composizione può essere ristretto dal tempo di Mosè a 200
anni dopo Malachia. Il loro contenuto vaga dai più vecchi
a forse ai più recenti scritti del vecchio testamento. Non
esiste una cronologia che li può rappresentare nell’ordine
nel quale sono stati posti nei Salmi, sebbene siano stati
ovviamente divisi in 5 sezioni o 5 libri dentro il libro,
ogni divisione chiusa con una dossologia, o espressione o
frase per Dio.La tradizione dice che era ad imitazione del
Pentateuco. Per il periodo della sua composizione, per il
numero dei suoi autori e l’ampiezza del suo contenuto, il
libro dei Salmi è facilmente il più esauriente libro nella
Bibbia. Martin Lutero lo chiamava "la piccola Bibbia" e
davvero è un libretto dentro il libro o una Bibbia dentro
una Bibbia. Come tale ci provvede di un’eccellente motivo
di studio, di come le scritture vengano all’esistenza,
come furono pervertite nelle mani di uomini non ispirati e
la sua assoluta dipendenza dallo Spirito di rivelazione
per una piena comprensione.Poiché nessun messaggio è più
incentrato nei Salmi della venuta di Cristo, prendiamole
sue profezie messianiche come nostra
illustrazione.Supponiamo, per un momento, che noi
vivessimo nei tempi del vecchio testamento, che questa
costruzione fosse la nostra sinagoga e che noi dovessimo
venire ad adorare oggi. In quel giorno, il sistema di
adorazione consisteva nel leggere le scritture e
discuterne i suoi significati. Supponiamo inoltre che il
testo scelto fosse il Salmo 69. Ora citiamo da questo
salmo scritto da Davide al tempo della sua personale
angoscia e considera qual commentario sarebbe stato dato
su esso: versetto 8. "Io sono divenuto un’estraneo per i
miei fratelli ed un forestiero per i figli di mia madre:"
Il commentario su questo verso era stato annunciato, come
fece Giovanni in Giovanni 7:5, che si applicava a Cristo,
i cui fratelli, cioè gli altri figli di Maria non
credettero in Lui?.
Versetto 9 "Poiché lo zelo della tua casa mi
consuma."(questo versetto sarebbe stato compreso come una
profezia del Cristo che purifica il Tempio? Così era
annunciato da Giovanni in Giovanni 2:17. Versetto 21 "Anzi
mi hanno dato del fiele per cibo e nella mia sete mi hanno
dato a bere dell’aceto." (questo versetto sarebbe stato
visto come una profezia da essere adempiuta da Cristo alla
sua crocifissione come testificato da Matteo, Marco e
Giovanni?"
versetto 22 "Sia la mensa che sta loro dinanzi un
laccio per loro e quando si senton sicuri sia per loro un
tranello." Verso 23 "Gli occhi loro si oscurino si che non
veggano più e fa loro del continuo vacillare i lombi."
(Questi versetti sarebbero stati spiegati come una
profezia della malvagità della loro nazione al tempo di
Cristo, il loro rigettamento di Lui ed il successivo
portare il Vangelo ai gentili come fu spiegato
dall’Apostolo Paolo?" Romani 11:9-11. Versetto 25 "La loro
dimora sia desolata, nessuno abiti nelle loro tende."
Nessuno si sarebbe aspettato di vedere in queste parole il
tradimento da parte di giuda di Gesù e la necessità che
un’altro fosse chiamato per riempire il posto fra gli
apostoli come spiegato da Pietro?" Atti 1:20.
Questi versetti sarebbero stati visti come qualsiasi
altra cosa più che una recita di Davide contro i suoi
nemici e la sua speranza che loro fossero ricompensati
secondo le loro opere?" Poteva qualsiasi vivente a quel
tempo indipendente dallo spirito di profezia udire questi
versi leggere e sapere che erano messianici? Se noi non
avessimo la testimonianza degli scrittori evangelici,
qualsiasi di questi versetti ci potrebbero essere chiari?
Allora il libro dei Salmi, la nostra Bibbia dentro la
Bibbia, stabilisce il principio, prende i profeti per
comprendere i profeti e le scritture per comprendere le
scritture. Ora il punto dell’illustrazione è questo: il
libro dei Salmi è tanto un libro di profezia per il nostro
giorno come lo era per coloro che vivevano prima
dell’avvento di Cristo. Cioè, vi è tanto bisogno
dell’aiuto dei profeti contemporanei e delle scritture
contemporanee per comprendere nel nostro tempo come lo era
nei tempi antichi.Il libro dei Salmi contiene molte frasi
e versetti, ed in alcune istanze, interi capitoli che
profetizzano di avvenimenti degli ultimi giorni, che
includono la prima visione, l’uscita del libro di Mormon,
la restaurazione del Vangelo; il raduno d’Israele,
l’edificazione di templi e lo stabilirsi di Sion, materie
che sono state molto rimosse dalla comprensione dei
lettori della Bibbia oggi, come le sue profezie
messianiche lo erano per i popoli del vecchio testamento.
Il libro ed i suoi molti misteriosi passaggi potevano solo
essere scoperti da uno che rettamente professava "Il
potere viene dall’alto" e questo era il profeta Joseph
Smith e tale è la sua storia che noi ora brevemente
narriamo.
IL RADUNO E LA REDENZIONE D’ISRAELE
Il profeta era ancora nella sua gioventù quando apprese
dell’importanza profetica del libro dei Salmi. Noi
possiamo virtualmente identificare lo stesso momento, fu
durante la notte e le prime ore del mattino del 21 e 22
Settembre 1823, quando Moroni lo visitò per la prima
volta. Fu Oliver Cowdery che, dopo una lunga conversazione
con il profeta, preservò questa conoscenza per noi. Nel
racconto della perla di Gran Prezzo, Joseph ci parla di
pochi passaggi di scritture citati e spiegati da Moroni
aggiungendo che "Egli citò molti altri passaggi di
scritture e mi offrì molte spiegazioni che non possono
essere menzionate qui." Joseph Smith History 1:36-41. Nel
suo racconto di ciò che il profeta gli disse Oliver
enumera più di 2 dozzine di tali passaggi, fra i quali 5
sono dei Salmi. Noi li esamineremo brevemente ognuno. Essi
sono Salmi 91:6 100 107 144 e 146:10. Sebbene la
spiegazione di Moroni non ci sia stata preservata, la loro
interpretazione nel contesto delle istruzioni di Moroni a
Joseph Smith sarà ovvia.
Salmi 91:6 Questo è un Salmo messianico di cui i
versetti introduttori sono canti di adorazione e di gioia
nella protezione avuta da Israele tramite la fede in Dio.
Il 6° verso parla di pestilenza e di "Distruzione che
infierisce in pieno mezzodì" Moroni pone il passaggio
nello stesso contesto come la profezia di Gioele che la
luna sarebbe mutata in sangue e che le stelle cadrebbero
dal cielo. Vedi Gioele 2:31, e la profezia di Isaia della
terra che vacilla come un’ubriaco. Vedi Isaia 24:20. Il
racconto di Oliver riporta:" Il Signore porterà alla
conoscenza del suo popolo i suoi comandamenti e statuti,
che essi sono pronti ad accettare quando le……..nazioni
tremeranno e l’angelo distruttore esce per devastare gli
abitanti in pieno mezzodì : così grandi sono le calamità
che stanno per abbattersi sugli abitanti della terra prima
della seconda venuta del Figliuolo dell’Uomo, che chi non
è preparato non può sopportarle, ma chi sarà trovato pieno
di fede e persevera sarà radunato con il suo popolo e
preso per incontrare il Signore nelle nuvole e così loro
erediteranno la vita eterna."Moroni avrebbe ovviamente
enfatizzato a Joseph il suo ruolo nel restaurare i
"Comandamenti e statuti" del Signore affinché un popolo
potesse essere preparato per essere pronto quando il
Signore viene.
Salmo 100
Questo Salmo inizia con l’annunciare che tutta la terra
deve dichiarare che il Signore è Iddio e servirlo
gioiosamente. E’ un’invito alla dignità per tutte le
nazioni di "venire alla sua presenza" che è una frase del
vecchio testamento che sta a significare "di venire al
Tempio."
Salmo 107
Questo salmo parla dell’afflizione e distretta che
verrebbe su Israele dato che loro "si sarebbero ribellati
contro le parole di Dio." Esso promette un giorno quando
loro sarebbero liberati dalla schiavitù dell’oscurità e
radunati dai paesi dell’"est, e dall’ovest, dal nord e dal
sud." un tempo quando il Signore avrebbe mandato "la sua
parola" e li avrebbe guariti, dopo ciò loro sarebbero
attesi di dichiarare o testificare delle "sue opere con
gioia." Il Salmo anche promette che per coloro così
radunati il Signore cambierebbe "il deserto in cisterne
d’acqua e la terra arida in fonti d’acqua. Qui l’affamato,
era profetizzato, si porrebbe ed edificherebbe una città
per abitarvi ed essere benedetto con raccolti abbondanti.
Qui loro si sarebbero moltiplicati grandemente, perché la
promessa era che il Signore renderebbe le loro famiglie
"come un gregge."
Commentando su ciò, Oliver scrisse:"Più chiaramente fu
mostrato al profeta che i giusti sarebbero stati radunati
da tutta la terra. Egli sapeva che i figli d’Israele
furono guidati dall’Egitto, per mano del Signore, e che
Lui permise che possedessero il paese di Canaan, sebbene
fossero stati ribelli nel deserto, ma egli anche sapeva
che non erano stati radunati dall’est, dall’ovest, dal
nord e dal sud, a quel tempo; perciò era chiaramente
manifestato che il Signore stesso preparerebbe una casa,
proprio come Egli disse, quando Egli li guiderebbe ad una
città di rifugio.
Salmo 144:11-12 e 146:10 Qui noi ancora troviamo Davide
che sta pregando per quel giorno quando Israele sarà
liberata dalla mano degli stranieri, affinché i suoi figli
potessero essere "come piante cresciute nella loro
gioventù" e le loro figlie "come pietre angolari,
raffinate nella scultura di un palazzo." Solo allora,
secondo il racconti di Oliver del discorso di Moroni, i
loro figli e le loro figlie profetizzeranno, i loro vecchi
avranno dei sogni ed i giovanni avranno delle visioni.
Questo fu allora dato come contesto del Salmo 46:10 che
annuncia un giorno quando il Signore regnerebbe per sempre
in Sion.
LA TRADUZIONE DI JOSEPH SMITH ED I SALMI.
Joseph Smith fece correzioni in almeno 200 versetti nei
Salmi.La maggior parte di questi, comunque erano
cambiamenti grammaticali.Esaminiamo brevemente alcuni dei
più importanti cambiamenti dottrinali che egli apportò.
Salmo 11
Questo canto è un’espressione di fiducia in Dio. Parla
dei malvagi che "lotteranno contro i puri di cuore."
Rassicura che il Signore proteggerà i suoi, mentre
pioveranno "carboni accesi, fuoco e zolfo." sui malvagi.
Le correzioni rese dal profeta in questo salmo pongono
esso nel contesto degli ultimi giorni con la protezione
fornita ai santi trovati nel tempio del Signore,
rappresentato dal simbolo "La mia montagna".Gli attacchi
dei malvagi, noi apprendiamo, sono diretti "alla base"
della fede dei giusti, ancora noi siamo rassicurati che è
la "base" dei malvagi che sarà distrutta. "Il Signore ama
i giusti" ci è detto "ed odia i malvagi."
Salmo 14
La JST rende questo salmo per leggere un’altro
resoconto della prima visione. Il primo verso legge:" Lo
sciocco ha detto nel suo cuore, non c’è nessun uomo che ha
visto Dio.Dato che non si mostra a noi, non c’è Dio. Ecco
sono tutti corrotti, si sono resi abominevoli nella loro
condotta e non v’è alcuno che faccia il bene. Il secondo
versetto ha il Signore che parla dal cielo ai suoi servi
chiedendo se vi fosse qualcuno che "Cercasse Dio" La
risposta era che molti professavano così. Nel terzo verso
il Signore dice di coloro che così dicono che " tutti si
sono sviati, tutti quanti si sono corrotti e che nessuno
di loro pratica il bene." Continuando nel verso successivo
Egli dice "Tutti loro hanno per loro insegnanti operatori
d’iniquità e non vi è conoscenza in loro."Infine il salmo
conclude con il lungimirante riferimento:" O che Sion
fosse stabilita in cielo, la salvezza d’Israele, o
Signore, quando ristabilirai dal cielo la salvezza
d’Israele? O Signore quando ristabilirai Sion? Quando il
Signore porterà fuori dalla cattività il suo popolo,
Giacobbe gioirà, Israele si rallegrerà."
Vedendo Dio. Altre correzioni fatte dal profeta nei
Salmi sono consistenti nel sostenere l’idea che Egli si
manifesterà ai giusti.Per esempio, nel Salmo 13:1 alla
domanda:"Fino a quando o Eterno ti dimenticherai di me?"
sono aggiunte le parole "che io non ti possa vedere? Ti
dimenticherai di me e mi caccerai dalla tua presenza?"
Salmo 42:2, che legge, "La mia anima anela Dio, il Dio
vivente." fu cambiata dal profeta per leggere:"La mia
anima anela di vederti, o Dio, di vedere il Dio vivente."
Salmo 90:13 che riferisce di quanto lontano sia il ritorno
del Signore, fu corretta nella JST per chiedere:"Per
quanto tempo nasconderai la tua faccia ai tuoi servitori?"
Che Joseph Smith avesse in mente la pura e semplice
apparizione del Signore agli uomini nella carne in questi
testi è evidente dalla maniera in cui la stessa frase è
usata nella D&A sezione 84, una grande rivelazione sul
Sacerdozio, che annuncia la necessità di Israele del
nostro giorno di ottenere il "potere della divinità"
affinché essi possano "vedere la faccia di Dio, proprio il
Padre e vivere." Inoltre, ci è detto che questo era il
disegno di Mosè, e così egli"Cercò diligentemente di
santificare il suo popolo, affinché essi potessero vedere
la faccia di Dio, ma loro indurirono i loro cuori e non
poterono sopportare la sua presenza." D&A 84:22-24. Alla
moderna Israele il Signore ha detto:" Santificatevi
affinché le vostre menti siano rivolte a Dio, ed i giorni
verranno che voi lo vedrete, Poiché Egli vi svelerà la sua
faccia e ciò avverrà a suo tempo, a suo modo e secondo la
sua volontà." Di nuovo in D&A il Signore rassicura
l’obbediente che "Vedrà la sua faccia e saprà che Io
sono." Altri riferimenti dei salmi sostengono l’enfasi che
Joseph Smith pose sui giusti, che sono privilegiati di
vedere Dio. Per esempio la nota a piè di pagina nella
nostra nuova edizione L.D.S. della Bibbia per la frase "Il
suo volto sarà sui giusti." in Salmo 11:7, nota che il
verso potrebbe essere stato reso "I giusti contempleranno
la sua faccia." Questo è il riferimento dato nella
versione standard americana. Nel Salmo 27:8 leggiamo
l’ingiunzione del Signore affinché noi cerchiamo la sua
faccia. Il linguaggio di questo testo è riportato in D&A
101:38 "E cercate sempre la faccia del Signore, affinché
possediate in pazienza le vostre anime e voi otterrete la
vita eterna." Salmo 90:13 che legge:" Ritorna, o Signore,
per quando? E muoviti a pietà dei tuoi servitori."Fu
corretto per leggere:"Ritorniamo noi, o Signore (Notare
che siamo noi che avevamo lasciato il Signore), per quanto
tempo nasconderai la tua faccia ai tuoi servitori?"
Chiarificando quel giorno promesso, il Salmo 102:18, che
parla di un popolo che sarebbe creato per lodare il
Signore, è corretto per dire di un popolo che sarebbe
radunato per la sua lode.
REDENTO GLI OPPRESSI
Temi centrali dei salmi sono la prima e la seconda
venuta del Cristo. Questo messaggio è enunciato ed
allargato dalla JST. A quel tema è aggiunto queste parole
nel Salmo 12:1 "In quel giorno tu aiuterai, o Eterno i
poveri ed i miti della terra."E’ nel Salmo che noi abbiamo
prima letto la promessa che "I miti erediteranno la
terra." "perciò"ci è detto che coloro che sono benedetti
dal Signore "erediteranno la terra e che coloro che sono
maledetti da Lui saranno recisi…..I giusti erediteranno
il Paese (terra) e lo abiteranno per sempre." Salmo
37:11,22,29.
Per rivelazione, tramite Joseph Smith, noi otteniamo
acume in questa promessa ripetuta da Cristo nel sermone
sul monte ed assunta virtualmente da tutto il mondo
settario per essere un’espressione figurativa. Nella D&A
ci è detto che questa terra sarà purificata da tutte le
ingiustizie, che sarà celestializzata e che i giusti ed i
miti di questo mondo la erediteranno. D&A 88:17-20.
Al Salmo 24, che parla di Cristo come Re di gloria, il
profeta aggiunse queste parole:"Ed Egli aprirà i cieli e
verrà per redimere il suo popolo, per rendergli un nome
eterno, per stabilirvi sopra la sua roccia eterna….anche
il Re di gloria verrà a voi e redimerà il suo popolo e li
stabilirà in giustizia. JST Salmi 24:8,10
GIUSTIZIA E VERITA’
Salmo 32:1 che legge, "Benedetto è colui che la cui
trasgressione è perdonata, il cui peccato è cancellato."
Fu cambiato nella JST per leggere:"Benedetti sono coloro
le cui trasgressioni sono perdonate e che non hanno alcun
peccato da essere cancellato." al Salmo 33:4 è aggiunta la
dichiarazione che "La parola del Signore è data ai retti."
mentre Salmo 36:5 aggiunge che "I pensieri dei giusti
ascenderanno al cielo.". Salmo 138:8 in cui è riportato
Davide che sta dicendo"Il Signore compirà in mio favore
l’opera sua." è migliorata per leggere"Il Signore mi
perfezionerà nella conoscenza, riguardo il suo Regno."
L’USCITA DEL LIBRO DI MORMON
Più tardi con tali correzioni nel testo, la JST ci
aiuta con un commentario rivelato sul Salmo 85:11, che ci
è detto è una profezia dell’uscita del libro di Mormon. Il
testo è una promessa futura che dichiara:"La verità
germoglierà dalla terra e la giustizia riguarda dal
cielo." Il commentario viene su questo verso a noi nel
contesto di una profezia di Enoch, a lungo persa nella
Bibbia, ma restaurata nella JST e al momento canonizzata
come parte del libro di Mosè. Nella sua profetica
descrizione degli avvenimenti degli ultimi giorni, Enoch
parlando in prima persona per il Padre disse:" E la
giustizia manderò dal cielo e la verità uscirà dalla
terra, per portare testimonianza del mio Figlio unigenito,
della sua risurrezione dai morti, si,ed anche la
risurrezione di tutti gli uomini, e giustizia e verità
spazzeranno la terra come un diluvio, per radunare i miei
eletti dai 4 canti della terra in un luogo che Io
preparerò, una città Santa, perché il mio popolo possa
cingersi le reni ed attendere il tempo della mia venuta,
Poiché là sarà il mio tabernacolo e sarà chiamato Sion una
Nuova Gerusalemme." JST Genesi 7:70 Mosè 7:62.
IL CONCILIO DEI CIELI.
La conoscenza di altre dottrine restaurate per noi
attraverso la JST anche servono per scoprire ciò che
altrimenti rimarrebbe nascosto al lettore del libro dei
Salmi.Una splendida illustrazione di ciò è la meravigliosa
verità che il profeta restaurò per noi, riguardo la
preesistenza, la nostra esistenza là come spiriti ed il
grande concilio nei cieli dove il piano di salvezza fu
rivelato, la necessità di un Redentore spiegata ed il
primogenito del Nostro Padre scelto per compiere tale
ruolo. Con l’aiuto del profeta queste dottrine ora perdute
per il mondo, vennero ancora una volta alla luce nei
Salmi, la nostra Bibbia dentro la Bibbia, proprio come
erano nella Bibbia stessa. Infatti vi sono più riferimenti
al concilio celeste nel libro dei salmi che in qualsiasi
altro libro di scritture. Lasciatemi brevemente illustrare
ciò, usando i Salmi, ancora una volta come un caso di
studio, per dimostrare come verità evangeliche siano
andate perdute od oscurate da benpensanti, ma ignoranti
traduttori. Considerate il seguente Salmo 82:1. Si legge
"Iddio sta nella raunanza di Dio, Egli giudica in mezzo
agli Dei" la parola Mighty in questo versetto è una
traduzione della parola ebraica "Ale" il cui vero
significato potrebbe essere stato tradotto "Dei" come
nella Bibbia italiana. Riferimenti più perfetti di questo
verso sono trovati in traduzioni moderne, vedi la nuova
Bibbia inglese, la Bibbia di Gerusalemme ecc. Gli
studiosi, avendo ora ammesso che il passaggio è parte di
un tema del concilio celeste, concludono che il Signore
sta passando in giudizio gli dei pagani, i santi degli
ultimi giorni comunque, immediatamente riconoscono questi
come un passaggio simile a quello che si trova in Abramo
3, dove il Signore mostra ad Abramo una visione
dell’assemblea degli spiriti destinati a venire su questa
terra. Alcuni di questa congregazione di spiriti fu
identificata come "Nobile e grande" implicando che un
giudizio era stato emesso. Riferendosi a questi grandi, il
Signore disse:"Di questi farò i miei governatori" Dicendo
ad Abramo che egli era uno di loro. Il racconto di Abramo
continua parlando di come alcuni di questi spiriti si
ribellò alla scelta del Figliuolo dell’Uomo come capo dei
messaggeri di Dio sulla terra e furono cacciati da questa
riunione celeste. Il verso 6 di questo Salmo dice "Voi
siete Dei, siete tutti figlioli dell’Altissimo." Uno
studioso secolare prominente dopo quasi un centinaio di
pagine di analisi su questo verso finalmente concluse che
in questo il Padre sta dicendo ai suoi figli ribelli " Io
pensavo che voi foste Dei ma Poiché avete provato a voi
stessi di non esserne degni voi sarete svestiti ora della
vostra natura divina e perderete il privilegio di vivere
in cielo." Salmo 89: 5-8. La figura del Signore nel mezzo
del concilio celeste è comune a molti Salmi. Considera
questi versi nella KJV e poi il loro resoconto in una
traduzione moderna"Ed i cieli loderanno il tuo potere, o
Signore, e la tua fedeltà anche nell’assemblea dei santi,
perché chi nei cieli è paragonabile all’Eterno?" Paragona
con "I cieli loderanno Te, meraviglioso Geova, la tua
saggezza e la tua fedeltà nell’assemblea degli dei, chi
fra gli dei è come Geova, perciò chi nei cieli può essere
paragonato a Geova, che ispira timore reverenziale nel
concilio degli Dei, che è grande e terribile oltre a tutti
quelli che lo circondano."
Salmo 29:1-6 Appella questi stessi Dei di far omaggio
davanti al Signore, inchinandosi davanti a Lui e lodare il
suo nome, mentre in Salmi 97:7 si prostrano davanti a Lui
tutti gli Dei. Salmo 103:20-21 è una invocazione diretta
alla celeste assemblea. Salmo 148:2 Comanda gli angeli del
Signore, tutti quelli che costituiscono la sua casa, di
lodarla. Salmo 97:9 Riporta che Dio è superiore su tutti
gli Dei. Salmo 96:4 dice che "Dio è tremendo sopra tutti
gli Dei" Salmo 95:3 dichiara che Dio è un grande Re sopra
tutti gli Dei.
SOMMARIO E CONCLUSIONI
Da ciò che il profeta Joseph Smith imparò per
rivelazione circa gli scritti poetici e dalle correzioni
che lui vi fece, noi possiamo trarre le seguenti
conclusioni:
1° Tutte le scritture non sono di pari valore. Davvero
non ogni cosa che afferma santità nel sacro scritto è
meritevole di tale protezione. Joseph Smith pose
relativamente poca attenzione su quei libri che non
contengono la testimonianza di Cristo, le dottrine del
Regno o pronunciamenti profetici. Questo dovrebbe essere
preso come un’esempio per noi sia che studiamo
individualmente o che studiamo assieme nei nostri quorum
del Sacerdozio, o nelle nostre classi ausiliarie o nei
programmi del seminario ed istituto.
2° Se non direttamente dal profeta, allora certamente
dall’abuso degli scritti poetici che egli cercò di
correggere, noi apprendiamo che voi non stabilite la
dottrina dalla poesia, dall’allegoria, o possiamo noi
aggiungere parabole. Loro possono essere usati per
sostenere la buona dottrina, ma solo dopo che la dottrina
è stata chiaramente stabilita nella forma di una
rivelazione non oscura.Come l’anziano Boyd K. Packer così
saggiamente ci insegnò in una recente conferenza generale,
le dottrine basilari per la salvezza degli uomini non sono
lasciate ad oscuri passaggi scritturali.
3° Come noi apprendiamo dai Salmi messianici e dalle
profezie dei salmi degli ultimi giorni, non vi è migliore
comprensione della rivelazione senza la rivelazione. Molto
nel libro dei Salmi, come il resto della Bibbia, è
suggellato per coloro che leggono senza la luce della
rivelazione, sia essa il personale pronunciamento dello
Spirito santo, o della dichiarazione di profeti viventi.
4° davide, a lungo con molti profeti del vecchio
testamento, descriveva l’apostasia ed il riscatto e raduno
d’Israele negli ultimi giorni. .Egli e altri dei salmisti
conoscevano la storia della restaurazione in meravigliosi
dettagli, anche come conoscevano degli avvenimenti della
vita di Cristo in minuti dettagli. Fu l’apostolo Paolo che
ci insegnò che mentre le cose dell’uomo possono essere
comprese dallo spirito dell’uomo, le cose di Dio sono
comprese solo dallo Spirito di Dio, vedi 1° Corinzi 2:11.
Allora noi impariamo che questo fa che i profeti
comprendano i profeti, le scritture comprendano le
scritture e lo spirito può comprendere le cose dello
Spirito. Questo era il principio che rese abile Joseph
Smith di leggere i libri suggellati alla comprensione di
supponenti insegnanti (vedi Isaia 29:11-12). Descrivendo
ciò che significò per lui ed Oliver Cowdery di ricevere lo
Spirito Santo, il profeta disse:"Le nostre menti furono
illuminate, noi iniziammo ad avere le scritture aperte
alla nostra comprensione ed i veri significati ed intenti
dei loro più misteriosi passaggi furono rivelati a noi in
una maniera che noi non eravamo mai stato in grado
precedentemente, ne mai prima ci era stato insegnato."
Joseph Smith History 1:74
Quando prendeva la Bibbia, Joseph parlava come uno
avendo autorità, e giustamente così, perché ad eccezione
di Gesù Cristo solo, nessun uomo che mai avesse calpestato
il suolo terrena aveva mai avuto una più grande conoscenza
della Bibbia come lui possedette.Una cosa è di leggere un
libri ed abbastanza un’altra di essere istruito dal suo
autore. Chi fra gli studiosi del mondo può dire di aver
conosciuto faccia a faccia Adamo, Enoc,Noè, un messaggero
della dispensazione di Abramo, Mosè, Giovanni il figlio di
Zaccaria, Pietro, Giacomo Giovanni? Mentre i capi delle
comunità religiose affermano che i cieli sono suggellati
per loro, Joseph Smith fu personalmente aiutato da antichi
profeti che posero le loro mani sul suo capo e conferirono
su di lui il potere, le chiavi e l’autorità che loro
detennero.
Il profeta ebbe lo Spirito Santo come suo libro di
testo e fece la sua traduzione della Bibbia dal linguaggio
originale, il linguaggio in cui tutte le rivelazioni
furono originariamente date, il linguaggio della
rivelazione. Chi oltre a Joseph potrebbe dirci che Set era
perfettamente uguale a suo padre, o potrebbe darci una
descrizione dettagliata di Paolo? Joseph conosceva la
Bibbia, conosceva i suoi profeti, conosceva il messaggio
ed egli conosceva il carattere centrale del Signore Gesù
Cristo dal quale anche fu istruito faccia a faccia. Joseph
Smith era una Bibbia vivente ed egli fece di più di
chiunque altro al mondo per la comprensione di quel grande
libro di ogni altro uomo che era vissuto fino ad allora.
IL CONTRIBUTO DELLA JST PER LA COMPRENSIONE DEI PROFETI
DEL VECCHIO TESTAMENTO.
Quando il Salvatore visitò i Nefiti nel 34 dopo Cristo,
proclamò che la legge di Mosè era compiuta, ma aggiunse:"
Io non annullo i profeti, Poiché tutti quelli che non si
sono compiuti in me, in verità vi dico, che saranno tutti
compiuti." Il Salvatore anche spiegò ai Nefiti che quando
si sarebbero adempiute le profezie di Isaia, le alleanze
con la casa di Israele sarebbero adempiute, vedi 3° Nefi
20 :11. Più tardi Egli comandò che fossero scrutate le
parole di Isaia. Indubbiamente il profeta Joseph Smith era
consapevole di questi insegnamenti come stava lavorando
sulla sua traduzione della Bibbia. Questa consapevolezza
può aumentare dal fatto che il profeta fece un centinaio
di correzioni nel libro di Isaia. Molti di questi
cambiamenti possono essere attribuiti a maggiori citazioni
del libro di Mormom. Comunque, molte delle differenze fra
il testo del libro di Mormon e quello della KJV non sono
riportate nella JST ed alcuni sono ancora diversi. Uno
studio di queste differenze e correzioni porta alla
conclusione che il profeta non terminò il suo lavoro sul
libro di Isaia. Infatti egli lasciava molte parti vergini
che chiaramente necessitavano correzioni. Ciò
probabilmente perché non poteva dedicare tutto il tempo
che sarebbe stato necessario dedicare a questo lavoro.
Questa conclusione è data dal fatto che vi sono molti
cambiamenti significativi fatti nel testo del libro di
Mormon che non sono stati riportati nella JST. Vi sono
almeno 85 cambiamenti significativi fra la KJV ed il testo
del libro di Mormon. Molti di questi cambi non sono nella
JST. Solo quei cambiamenti nella JST che sono
significativamente diversi dal testo del libro di Mormon o
che erano chiaramente tralasciati dal profeta, saranno
presi in esame e discussi in questo articolo.
IL LIBRO DI ISAIA
Un verso nel capitolo di Isaia necessita di alcune
chiarificazioni. Versetto 1 del capitolo 4 è posto alla
fine del capitolo nella JST. Questo versetto cambiato è
attribuito alla stampa della JST della Riorganizzata e non
al profeta Joseph Smith. Un’esame del manoscritto
originale conferma che il profeta non aveva effettuato il
cambio mentre non si può accertare perché essi hanno
cambiato il testo, il contesto del versetto si riferisce
alla condizione alla condizione gentile e non al
bellissimo e glorioso ramo del Signore, menzionato nel
verso 2 del capitolo 4. Sembrerebbe, quindi, che il verso
è posto più appropriatamente nel capitolo 3. Inoltre,
sostenuto dalla posizione del verso nel capitolo 3 noi
troviamo che questa sia la sua collocazione nella Bibbia
ebraica come corretto e si può anche notare che la
divisione del capitolo sono fatte dall’uomo e fondate
sulla sua interpretazione. Ci sono 7 differenze importanti
fra il libro di Mormon e la KJV nel capitolo 9, solo 4 di
questi sono dentro la JST. Vi è una differenza importante
nel capitolo 12 fra la KJV ed il libro di Mormon, nessuno
di questi si trova nella JST. Mentre tutte di queste
differenze sono importanti. Vi sono 9 importanti
differenze fra la KJV ed il testo del libro di Mormon dei
capitoli 13 e 14. 3 di queste differenze non sono
riportate nella JST. Una di queste 13:10 fu cambiata
nell’edizione del libro di Mormon del 1981. La frase:"Il
sole sarà oscurato nella sua uscita" trovato nell’edizione
del libro di Mormon del 1921 fu corretta per essere
consistente con la KJV e la JST. Ci sembra che non vi sia
alcuna spiegazione per l’uso dell’uno invece che
dell’altro pronome. La JST contiene un’altra correzione
(Isaia 13:2) che non è nel testo del libro di Mormon la
KJV. Entrambi dicono:" Innalzate un vessillo sopra un’alta
montagna" La JST cambia per dire "Innalzate il mio
vessillo" Questo cambio sembra necessario per affermare
che i lettori comprendano che "Il Vessillo" è del Signore
mentre questo non è implicito negli altri 2 testi, nella
JST è reso certo. Il capitolo 14 è l’ultimo di 13 capitoli
consecutivi citati in 2° Nefi nel libro di Mormon. Un
paragone con questi capitoli con la JST indica come il
libro di Mormon era la prima fonte usata dal profeta per
correggere il testo biblico, ma egli incluse solo la
maggioranza delle differenze a quel tempo, quelle
correzioni che erano meno importanti apparentemente furono
tralasciate per un tempo futuro. Quel tempo non è mai
venuto a causa del suo martirio. I prossimi 13 capitoli di
Isaia (15-27) non sono riportati nel libro di Mormon. Il
profeta fece poche correzioni, nel verso 6 del capitolo
16, ma è solo una parola per riarrangiare. Questi capitoli
contengono profezie circa le nazioni, Israele e Giuda.
Forse il profeta cominciò il lavoro su questi e determinò
che c’erano aree più importanti da lavorarci su. Se egli
pensasse così è solo speculazione, ma certamente i
capitoli successivi sono più importanti per i nostri
giorni. Il profeta fece alcune note sui capitolo 26 e 27
in uno dei manoscritti. Tutte le parole che riportò sono
in corsivo nella KJV. Ciò suggerisce che fece appena brevi
appunti sulle parole con sue considerazioni. Le parole in
corsivo nella KJV sono parole messe là dai traduttori per
rendere il testo più comprensibile in Inglese, sebbene non
vi fossero nell’equivalente testo originale ebraico. Nella
loro onestà essi misero in corsivo queste parole per
indicare le correzioni fatte. Joseph potrebbe essere stato
consapevole di ciò, od al minimo può aver meditato su
queste come aree possibili di correzioni, sebbene nessuna
correzione fosse fatta nel testo.
La JST del capitolo 28 non contiene alcuna correzione
dalla KJV. Comunque qui vi è un’esempio di un cambiamento
che poteva essere fatto:
ISAIA 28:13 KJV
Ma quelli non hanno voluto ascoltare; e la parola
dell’Eterno è stata per loro precetto dopo precetto,
precetto dopo precetto, regola dopo regola,regola dopo
regola, un poco qui, un poco là, ond’essi andassero a
cadere a rovescio, fossero fiaccati, colti al laccio,
presi.
2° Nefi 28:30-31
Poiché ecco, così dice il Signore Iddio, Io darò ai
figlioli degli uomini linea su linea, precetto su
precetto, qui un poco, là un’altro poco; e benedetti son
coloro che ascoltano i miei precetti e prestano l’orecchio
ai miei ammonimenti, poiché imparano la saggezza, ed a
colui che riceve, Io darò ancora, ed a coloro che diranno,
abbiamo già abbastanza, sarà tolto anche quel che hanno.
Maledetto è colui che ripone la sua fiducia nell’uomo,
o che fa della carne il suo braccio, o che ascolterà i
precetti umani, a meno che i loro precetti siano dati col
potere dello Spirito Santo.
L’ultima parte del testo della KJV citata sopra non fa
senso. E’ ovvio che manca qualcosa (chiare e preziose
parti) mentre Nefi non identifica chi egli sta citando è
ovvio che sta citando Isaia ed il testo più completo è
compatibile con il corrotto finale del testo della
KJV.Indubbiamente , il profeta Joseph Smith avrebbe fatto
questo cambiamento a tempo debito.
Quasi tutto il capitolo 29 di Isaia è citato nel libro
di Mormon: Vi sono molti versetti aggiunti e parti di
versetti nella JST che sono simili al libro di Mormon. 19
versetti nel libro di Mormon, il testo originale preso
dalle tavole di bronzo, è stato ridotto a 2 versetti nel
testo masoretico, dal quale la KJV fu tradotta. Ciò era
ovviamente il lavoro della grande ed abominevole chiesa.
Vi sono anche 10 altri importanti recensioni negli altri
18 versetti della KJV che sono citati nel libro di Mormon.
La maggior parte di queste recensioni sono trasportate
nella JST, ma alcuni di loro non lo sono stati. I primi 8
versetti della JST del capitolo 29 sono inclusi negli
estratti che si trovano nella parte finale della nuova
versione LDS della Bibbia (1979) La correzione del profeta
nel secondo verso è meglio illustrata dal paragone:
KJV Isaia 29:1-2
Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove accampò Davide!
Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro ciclo!
poi stringerò Ariel da presso; vi saranno lamenti e
gemiti, ed ella mi sarà come un’Ariel.
JST ISAIA 29:1-2
Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove accampò Davide!
Aggiungete anno ad anno,compiano le feste il loro ciclo!
Poi stringerò Ariel da presso; vi saranno lamenti e
gemiti; Poiché il Signore mi ha detto: Ella sarà un’Ariel.
La frase aggiunta nella JST "Poiché IL SIGNORE MI HA
DETTO" Non cambia il significato, ma l’esclusione delle 2
parole (Me, come) lo cambia. Come scritto nella KJV c’era
un’ovvio cambio di soggetto, così cambiato il soggetto
diviene Ariel o Gerusalemme. Ciò cambia l’interpretazione
di alcuni versetti successivi. Nefi interpreta i versi
come se fossero adempiuti attraverso la distruzione della
nazione nerita, i cui scritti avrebbero parlato dalla
terra ai gentili negli ultimi giorni, tramite il libro di
Mormon. E’ sfortuna che Nefi non citasse il verso 2 così
che il parlare dalle tavole di bronzo fosse incluso. Come
corretto dal profeta, l’interpretazione sarebbe limitata a
Gerusalemme. Nei versetti successivi, i pronomi nella JST
sono tutti cambiati in "lei", implicando Gerusalemme, e la
parola Ariel, che è stata tradotta come Sion nel testo del
libro di Mormon è lasciata come Ariel nella JST. Vi sono
alcune possibili spiegazioni per queste differenze. Primo,
forse il profeta non completò la sua opera e quindi
avrebbe potuto fare questi cambiamenti. Secondo, Nefi
stava applicando strettamente le scritture al destino
conosciuto del suo popolo. Terzo, è una profezia doppia,
rappresentando tutto il casato d’Israele. La prima
possibilità ha ricevuto un sostegno generale attraverso
questa carta; è abbastanza evidente che vi era molto di
più che Joseph avrebbe potuto fare ed avrebbe voluto fare,
se il tempo non gli fosse mancato. Non vi è molto sostegno
con la seconda possibilità, solo la dichiarazione di
Nefi:" Io applicai tutte le scritture a noi." 1° Nefi
19:23. C’è molta evidenza contro questa idea. La citazione
di Nefi di Isaia 29 includeva molti versetti che erano
stati conservati dal testo delle tavole di bronzo e che in
definitiva parlano dell’uscita del libro di Mormon. Tutto
questo materiale è stato trasportato nella JST. La terza
possibilità, probabilmente, ha la maggiore evidenza in suo
favore. Giacobbe, fratello di Nefi, disse che "Isaia
profetizzò di tutta la casa d’Israele." 2° Nefi 6:5 ed
egli citava alcuni versetti presi dal capitolo 49 di Isaia
per descrivere gli ebrei in Gerusalemme.(2° Nefi) che Nefi
aveva citato precedentemente per spiegare ciò che sarebbe
accaduto ai nefiti (vedi 1° Nefi 21-22) Certamente
Giacobbe era consapevole dell’interpretazione di Nefi.
Gesù citò gli stessi versetti in Isaia 52 riguardo i
nefiti (vedi 3° Nefi 16:17-20) che più tardi citò riguardo
gli ebrei (vedi 3° nefi 20:32-34). Allora da verso 1 a
verso 8 del capitolo 29 riguardano, sia i nefiti che gli
ebrei. Proprio come i nefiti furono portati a parlare
dalla polvere, così gli ebrei furono abbattuti dai Romani
nel 70 d.c.
Il fatto che vi fossero molti sacri registri in
Gerusalemme è confermato dallo storico ebreo, Giuseppe
Flavio, che scrisse nel suo libro di questi. Quindi questi
registri, possono esistere, protetti dal Signore e qualche
giorno venire alla luce come fu per il libro di Mormon e
come altri registri dei nefiti.(I papiri del mar morto,
Nag Hammadi ect. potrebbero essere una realizzazione di
questa profezia). Se questa è un’interpretazione corretta,
il versetto di transizione nella JST è il verso 8 invece
del 2 dove il profeta cambiò per leggere:" Si proprio così
la moltitudine di tutte le nazioni combatteranno contro il
monte Sion" forse noi abbiamo una combinazione di teorie
tra la numero uno e la tre: La dualità della profezia e la
realtà che il profeta non poteva completare il testo. I
prossimi 18 capitoli di Isaia non sono citati nel libro di
Mormon, eccetto che per un versetto (40:3). Il profeta
fece ben pochi cambiamenti in questi capitoli ma la
maggioranza delle correzioni che fece erano molto
importanti. In un versetto egli sostituì una parola e ne
aggiunse un’altra, rendendo così:"Le case della città
(invece di moltitudine) sarebbero lasciate desolate."
Isaia 32:14. Questa descrizione della distruzione di
Israele è sicuramente più accurata che nel testo della
KJV. Il capitolo 34 ha una correzione interessante nel
verso 7 il mitico "unicorno" è cambiato "re’em" che è un
bue selvaggio ebraico. Apparentemente il profeta stava
provando di restaurare alla lettera il testo. E’ anche
importante che il profeta separasse le sillabe della
parola quando la scrisse nel manoscritto. Questo fu prima
che il profeta studiasse l’ebraico, ancora lo restaurò
come sarebbe stato pronunciato in ebraico. Qui vi è
un’altro esempio di un’altro tipo di cambiamento reso in
questo capitolo:
KJV ISAIA 34:16-17
Cercate nel libro dell’Eterno, e leggete, nessuna di
quelle bestie vi mancherà; nessuna sarà privata della sua
compagna; poiché la sua bocca l’ha comandato, ed il suo
soffio li radunerà.
Egli stesso ha tirato a sorte per essi, e la sua mano
ha diviso tra loro con la corda il paese; quelli ne
avranno il possesso in perpetuo, v’abiteranno di età in
età.
JST ISAIA 34:16-17
Cercate nel libro dell’Eterno e leggete i nomi scritti
dentro, nessuno di quelli mancherà nessuna sarà privata
della loro compagnia, perché la mia bocca lo ha comandato
ed il mio Spirito li radunerà.
Ed Io stesso ho tirato a sorte per loro ed ho diviso
tra loro con la corda il paese, quelli ne avranno il
possesso in perpetuo, v’abiteranno di età in età.
Questo è un rendiconto più chiaro di coloro i quali
hanno le loro chiamate ed elezioni sicure. questo anche
implica correttamente attraverso il cambio del pronome suo
a "loro" che è una esperienza fra marito e moglie. L’altro
pronome cambiato anche verifica questo come un programma
personale del Signore. Il capitolo 35 anche ha un cambio
simile all’ultimo fatto nel capitolo 34:
KJV ISAIA 35:8
Quivi sarà una strada maestra, una via che sarà
chiamata "la via santa"; nessun impuro vi passerà; essa
sarà per quelli soltanto, quei che la seguiranno, anche
gli insensati, non potranno smarrirvisi.
JST ISAIA 35:8
Quivi sarà una strada maestra; perciò una via sarà per
essere innalzata, e sarà chiamata "la via della
santità"L’impuro non passerà su di essa; ma sarà innalzata
per coloro che sono puri, ed i viandanti, sebbene siano
considerati sciocchi, non potranno smarrirvisi.
Questa informazione aggiunta rende il testo più
consistente con D&A 133:27-28 e Isaia 11:16
Dal Capitolo 36 al capitolo 39 di Isaia sono citazioni
di 2° Re 18-20 circa Isaia e non furono scritti da lui.Vi
sono alcune correzioni nella JST in questi capitoli. Verso
5 del capitolo 36 è leggermente diverso dal testo che è
preso da 2° Re 18:20.
La goffa parola nella KJV è corretta nella JST per
andare in armonia con il racconto in 2°Re. Nessun
significato è alterato. Il capitolo 37 ha 2 correzioni.
Uno di questi versetti è anche corretto nel resoconto di
2° Re, il che è una ulteriore evidenza che il profeta non
completò la sua opera sui libri storici. Il racconto di
Isaia fu corretto come segue:
KJV ISAIA 37:32
Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di
Sion usciranno degli scampati. Lo zelo dell’Eterno degli
eserciti farà questo.
JST ISAIA 37:32
Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e coloro che
fuggiranno da Gerusalemme saliranno sul monte Sion. Lo
zelo dell’Eterno degli eserciti farà questo.
Questo fu interpretato dall’anziano Orson Pratt come
fosse una profezia circa l’arrivo dei Mulekiti in America,
come riportato nel libro di Mormon. Certamente la JST
verifica tale interpretazione. Il capitolo 38 ha 3 versi
corretti perché il testo fosse più comprensibile.
KJV ISAIA 38:15-17
Che dirò! Ei m’ha parlato, ed ei l’ha fatto; io
camminerò con umiltà durante tutti i miei anni, ricordando
l’amarezza dell’anima mia. O Signore, mediante queste cose
si vive, ed in tutte queste cose sta la vita del mio
spirito; guariscimi dunque, e rendimi la vita. Ecco, è per
la mia pace ch’io ho avuto grande amarezza, ma tu nel tuo
amore, hai liberato l’anima mia dalla fossa della
corruzione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti
i miei peccati.
JST ISAIA 38:15-17
Che dirò!Ei m’ha parlato e lui stesso m’ha sanato.Io
camminerò con umiltà durante tutti i miei anni, affinché
io non possa camminare nell’amarezza della mia anima. O
Signore, tu che sei la vita del mio spirito, in cui io
vivo; così tu mi coprirai e mi farai vivere; ed in tutte
queste cose io ti pregherò. Ecco io avevo grande amarezza
invece di pace, ma tu nel tuo amore, mi salvasti dalla
fossa della corruzione, perché ti sei gettato dietro alle
spalle tutti i miei peccati.
Questa testimonianza di Ezechia riguardo la sua
guarigione da parte del Signore è certamente più
chiarificata nella JST.
Uno dei grandi contributi della JST per la comprensione
di Isaia è nel capitolo 42. La maggioranza dei versetti
cambiati sono nella parte finale della nuova edizione
della Bibbia edita dalla chiesa. L’importanza delle
correzioni è più evidente quando viene paragonata alla
KJV.
KJV ISAIA 42:19-25
Chi è cieco, se non il mio servo, e sordo come il messo
che io invio? Chi è cieco come colui che è mio amico,
cieco come il servo dell’Eterno? Tu hai visto molte cose,
ma non v’hai posto mente; gli orecchi erano aperti, ma non
hai udito nulla. L’Eterno s’è compiaciuto, per amore della
sua giustizia di rendere la sua legge grande e magnifica;
ma questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti
legati in caverne, rinchiusi nelle segrete. Sono
abbandonati al saccheggio e non v’è chi li liberi;
spogliati, e non v’è chi dica: "Restituisci!" Chi di voi
presterà orecchio a questo? chi starà attento e ascolterà
in avvenire? chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio e
Israele in balia de predoni? Non è egli stato L’Eterno?
Colui contro il quale abbiamo peccato e nelle cui vie non
s’è voluto camminare ed alla cui legge non s’è ubbidito?
Perciò Egli ha riversato su Israele l’ardore della sua ira
e la violenza della guerra; e la guerra l’ha avvolto nelle
sue fiamme, ed ei non l’ha capito; l’ha consumato ed egli
non se l’è presa a cuore.
JST ISAIA 42:19-25
Perciò Io vi manderò il mio servo a voi che siete
ciechi, si un messaggero per aprire gli occhi ai ciechi e
le orecchie dei sordi.E loro saranno resi perfetti
nonostante la loro cecità, se ascolteranno il messo, il
servo del Signore. Voi siete un popolo che vede molte
cose, ma che non le osserva, aprite le orecchie per udire
ma non udite. Il Signore non si compiace in un tale
popolo, ma per amore della sua giustizia Egli renderà
grande la legge e la renderà onorabile. Voi siete un
popolo saccheggiato e spogliato; i tuoi nemici, tutti di
loro, vi hanno legati in caverne e rinchiusi nelle
segrete, loro vi hanno saccheggiati e nessuno vi libera;
spogliati, e non v’è chi dica: "restituisci!" Chi fra loro
vi ascolterà o starà attento ed ascolterà in avvenire? E
chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio ed Israele in
balia dei predoni? Non è egli stato l’Eterno? Colui contro
il quale loro hanno peccato? Perché loro non hanno
camminato nelle sue vie ne furono obbedienti alla sua
legge; quindi Egli ha versato su di loro la furia della
sua ira e la violenza della guerra, ed essi hanno posto
loro tra le fiamme, ancora non lo sanno, e questo li
brucia, ancora non se lo sono messo in cuore.
Questi cambiamenti illustrano che non è il servitore
che è cieco, ma coloro che lo ascoltano. Il messaggio del
servitore renderà queste persone perfette, se lo
ascolteranno. La JST anche identifica le persone che non
vogliono ascoltare come quel popolo con cui Dio non si
compiace, quindi coloro a cui il servitore è mandato.
Iniziando con il capitolo 48, i prossimi 7 capitoli
sono citati nel libro di Mormon, sebbene non siano citati
consecutivamente, come lo erano i capitoli precedenti.
Sembra evidente che il profeta non spese molto tempo su
questa parte come aveva fatto con le sezioni precedenti.
Per esempio, nel capitolo 48, sebbene ogni verso citato
nel libro di Mormon sia diverso dalla KJV, il profeta non
fece alcuna correzione nella JST. Ugualmente, non vi sono
correzioni nei primi 22 versetti del capitolo 49 e solo
una correzione importante nell’intero capitolo, una
portata fuori dal libro di Mormon (Vedi 1° Nefi 21:18)
anche se vi sono molte correzioni che sono importanti.
L’identificazione della casa d’Israele come il servitore
del Signore nel libro di Mormon in questo capitolo è
estremamente importante. Il verso 1 ha 7 linee sostenute
nel libro di Mormon che descrivono Israele come disperso
all’estero. Versetti 12 e 15 anche sostengono
l’identificazione della casa d’Israele. Il servo è
identificato nel verso 8 e la locazione di Israele è
dichiarata di essere "nelle isole del mare". Tale
importante informazione avrebbe la priorità nel piano del
diavolo per togliere le chiare e preziose cose dalla
Bibbia affinché non potesse essere compreso.
C’è una correzione nella JST nel capitolo 50 che non è
attribuibile al libro di Mormon. Nel verso 5, la KJV ed il
libro di Mormon leggono:" Il Signore ha aperte le mie
orecchie." La JST corregge per leggere: "Il Signore ha
affinato le mie orecchie". Con le altre recensioni nel
libro di Mormon, può essere interpretato che è il
servitore Israele a cui il signore ha affinato le
orecchie. La correzione non altera il significato ma lo
amplifica. L’orecchio del servitore era aperto ma anche
affinato. Apparentemente il profeta fu ispirato per
assicurare questo concetto. Vi è una sola correzione nel
capitolo 52 che non si trova né nel libro di Mormon che
nella KJV. L’ultimo versetto dichiara: "Così Egli desterà
l’ammirazione di molte nazioni." La JST corregge la parola
"destare ammirazione" in "radunare". La spiegazione data
tramite il Salvatore nel libro di Mormon è preceduta dalla
dichiarazione che Lui (il Signore) radunerà il suo popolo
dalla sua lunga dispersione (vedere 3° Nefi 21:1).
Seguendo una ulteriore amplificazione di questo raduno, il
Salvatore cita la seconda frase dell’ultimo verso. Questo
comporta che stava interpretando la prima frase del verso.
La parola "destare ammirazione" è certamente correlata
alla parola "radunare" in cui è implicita una condizione
di dispersione. Il contesto, come interpretato dal
salvatore stesso, è che il servitore del signore produrrà
un’opera meravigliosa ed un prodigio (il libro di Mormon).
Questo sarà lo strumento usato per radunare la casa
d’Israele; per fare così, il libro di Mormon deve destare
ammirazione fra le nazioni, dove Israele è stato disperso.
Ancora, Joseph Smith può aver cambiato la parola per
amplificare il risultato desiderato piuttosto che i mezzi
per ottenerlo. Gli ultimi 2 completi capitoli di Isaia
citati nel libro di Mormon sono tipici di altri capitoli
in questa sezione. Alcune delle differenze nel testo del
libro di Mormon sono trasportate nella JST ed altre non lo
sono. per esempio, in 53:9 la parola "violenza" nella KJV
e conservata come "male" nel libro di Mormon. Questa
differenza del libro di Mormon è consistente con i
passaggi del Nuovo Testamento (vedi Ebrei 4:15). I primi 2
versetti nel capitolo 55 sono anche citati nel libro di
Mormon, l’ultima volta che il libro di Isaia è citato.C’è
una correzione importante nel secondo verso che non è
trasportato nella JST, un’altra evidenza che il profeta
non portò a termine l’opera in questa parte della sua
traduzione. Negli ultimi 12 capitoli di Isaia, che non
sono citati nel libro di Mormon, vi sono 7 importanti
correzioni. Il primo si trova in Isaia 60:22 dove la KJV
legge, "Io il Signore affretterò le cose a suo tempo." La
JST cambia "Suo" a "mio", per rimanere nel contesto della
dichiarazione. Nel capitolo 62, il significato di 2 parole
"abbandonata" e "desolazione" nel matrimonio del paese
sono cambiate a "delizia" e "maritata" (vedi Isaia
62:4-5). Questa interpretazione è data nella successiva
proposizione della KJV. IN Isaia 63:17, la JST rende
chiaro che il popolo era responsabile per l’indurimento
dei loro cuori, piuttosto che il Signore, come citato
nella KJV. Questo ci riporta indietro ad un concetto
corretto in Genesi ed Esodo. Nel capitolo 64:5-6 il testo
è riarrangiato per chiarire il significato reale:
KJV ISAIA 64:5-6
Tu vai incontro a chi gode nel praticar la giustizia, a
chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ma tu ti
sei adirato contro di noi, perché abbiamo peccato; e ciò è
durato da tanto tempo…saremo noi salvati? Tutti quanti
siamo divenuti come l’uomo impuro e tutta la nostra
giustizia come un’abito lordato; tutti quanti appassiamo
come una foglia, e le nostre iniquità ci portan via come
il vento.
JST ISAIA 64:5-6
Tu vai incontro a chi opera la giustizia e gioisce
colui che si ricorda delle tue vie: nella giustizia vi è
la continuità e tali saranno salvati. Ma noi abbiamo
peccato; noi tutti siamo cose impure e tutte le nostre
giustizie sono come abiti lordati, tutti quanti appassiamo
come una foglia, e le nostre iniquità ci portan via come
il vento.
Anche la dottrina ed Alleanze riarrangia altri versetti
nel capitolo 64. Questo non è fatto nella JST, che è
un’ulteriore evidenza che l’opera del profeta non era
finita. I primi 2 versetti del capitolo successivo sono
anche cambiati:
KJV ISAIA 65:1-2
Io sono stato ricercato da quelli che prima non
chiedevano di me, sono stato trovato da quelli che prima
non mi cercavano; ho detto "Eccomi,eccomi" ad una nazione
che non portava il mio nome. Ho stese tutto il giorno le
mani verso un popolo ribelle che cammina per una via non
buona, seguendo i propri pensieri.
JST ISAIA 65:1-2
Io sono trovato da quelli che mi ricercano, Io do a
tutti quelli che mi chiedono, Io non sono trovato da
coloro che non mi ricercano, o che non mi chiedono. Io
dissi al mio servitore, eccomi,guarda verso di me, Io ti
manderò ad una nazione che non porta il mio nome, perché
ho steso tutto il giorno le mie mani ad un popolo ribelle
che non cammina nelle mie vie e le loro opere sono
malvagie e non buone, e loro camminano secondo i loro
propri pensieri.
Il concetto della necessità per chiunque di ricercare
il Signore, sia ebreo o gentile, è più chiaro nella JST
che nella KJV. In più, la parola in corsivo "cose" in
Isaia 65:4 della KJV è corretta in "bestie" nella JST, una
correzione che è consistente con il contesto. L’ultimo
cambio della JST fatto nel libro di Isaia si trova in
65:20
KJV ISAIA 65:20
Non vi sarà più in avvenire, bimbo nato per pochi
giorni, né vecchio che non compia il numero dei suoi anni;
chi morrà giovane morrà a cent’anni ed il peccatore sarà
colpito di maledizione a cent’anni.
JST ISAIA 65:20
In quei giorni non vi sarà più in avvenire, bimbo nato
per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero dei
suoi anni, perché il fanciullo non morirà, ma vivrà fino a
cento anni; ma il peccatore, che vive per avere cento
anni, sarà maledetto.
Queste condizioni che chiarificano il millennio sono
implicite nella KJV ma rese certe nella JST.
Il profeta Joseph Smith lavorò forte sul libro di
Isaia. Dovrebbe essere comunque enfatizzato che la sua
opera era lontana dall’essere terminata.Vi sono molte
correzioni importanti nel suo lavoro ma molte di più sono
quelle che potevano essere state fatte.
IL LIBRO DI GEREMIA
Vi sono 8 capitoli nel libro di geremia dove correzioni
importanti furono fatte dal profeta. 4 di questi 8
capitoli avevano un solo versetto corretto. La maggior
parte delle correzioni in tutti gli 8 capitoli erano
incentrate su due soli soggetti: il falso concetto che il
Signore si stia pentendo ed il comandamento ai profeti di
alzarsi presto e di avvertire il popolo. Sembra probabile
che l’attenzione del profeta sul fatto dello svegliarsi
presto sia stata attratta come lui stava considerando i
versetti che riguardavano il Signore che si pentiva.Per
una lezione che riguardava la casa d’Israele, il Signore
diresse Geremia alla casa del vasaio. Proprio come
l’argilla nella mano del vasaio veniva spinta indietro
nella larga infornata per essere lavorata, così pure la
casa d’Israele doveva essere modellata dal Signore, per
renderli abili a divenire un’emblema scelto.Nel descrivere
le azioni del Signore, la KJV 2 volte dichiara che il
Signore "si pentirà del male che Egli pensava di fare
loro". La JST sostituisce la parola "si tratterrà" invece
di "si pentirà" in entrambi i versetti (vedi 18:8,10),
Questo è un’altro esempio di un variabile significato di
una parola ebraica. Il Signore non ha bisogno di pentirsi
perché non agisce mai male, ma Egli può, ed a volte lo fa,
di correggere i suoi giudizi secondo le reazioni delle
persone alle condizioni delle sue profezie (come nel caso
dei Niniviti). Mentre stava facendo questa correzione
l’attenzione del profeta fu attratta apparentemente dal
verso 14, che insegna che anche il ragionamento del
barbaro era migliore del loro, perché i pagani
utilizzavano le vie della natura, mentre Giuda non stava
facendo ciò che era naturale fare. Il riarrangiamento del
profeta rende questo versetto molto più comprensibile.
KJV GEREMIA 18:14
La neve del Libano scompare mai essa dalle rocce che
dominano la campagna? O le acque correnti, s’asciugano
esse mai?
JST GEREMIA 18:14
Non lascerete voi la neve sui campi del Libano;non
lascerete le fredde acque correnti che provengono da
un’altro luogo dalla roccia, siano abbandonate?
Il capitolo 26 di Geremia ha 3 versi nella KJV che
dichiara che il Signore si pentirà. I versetti dal 3 a 6
danno una profezia a condizione che se loro si volgeranno
dalle loro vie malvagie il Signore "può pentirsi del
male", ma se loro non ascoltano ai suoi profeti, Egli
renderà questa città come shiloh (una città centrale del
Nord di Israele che fu distrutta). La JST corregge il
verso 3 per leggere come se "Loro ascolteranno ed ogni
uomo si volgerà dalle sue vie malvagie, e si pentirà, Io
stornerò loro il male che mi ero proposto di fare loro."
La JST anche corregge il verso 5 dal "I profeti che Io vi
mando, che vi ho mandato fin dal mattino e non li avete
ascoltati." per "comandando loro (i profeti) di suscitarsi
presto e mandandoli" La KJV implica che il Signore era uno
che si alzava presto, ma la JST chiarifica che il Signore
comandò ai profeti di alzarsi presto.
La JST anche aggiunge questa frase alla fine del
versetto 6:"Perché voi non avete ascoltato ai miei
profeti, i miei servitori." Allora questo verifica che il
Signore non distrugge una nazione prima che siano stati
avvertiti dai profeti (vedi 2° Nefi 25:9). Questa
chiarificazione del profeta Joseph Smith, probabilmente lo
portò da altre parti del libro di Geremia dove il libro
parlava di alzarsi presto. In ogni istanza, il profeta
corresse il testo per leggere che il Signore comandava ai
profeti di essere solleciti ad alzarsi, piuttosto che il
Signore si alzava presto. Lo spirito del Signore è
immortale ed ovviamente non ha nessuna necessità di
dormire come un comune mortale. Queste correzioni furono
fatte nel capitolo 29:19; 35:14-15 e 44:4
(comunque nella versione italiana non sembra dare lo
stesso problema della traduzione inglese)
Esaminiamo adesso questo paragone
KJV 26:18-20 GEREMIA
Michea, il Morashita, profetizzò ai giorni d’Ezechia,
Re di Giuda e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi
termini; così dice l’Eterno degli eserciti: Sion sarà
arata come un campo, Gerusalemme diventerà un monte di
ruine, e la montagna del Tempio, un’altura boscosa.
Ezechia Re di Giuda, e tutto Giuda lo misero essi a morte?
Ezechia non temette egli l’Eterno, e non supplicò egli
l’Eterno, si che l’Eterno si pentì del male che aveva
pronunziato contro di loro? e noi stiamo per fare un gran
male a danno delle anime nostre. Vi fu anche un’altro uomo
che profetizzò nel nome dell’Eterno: Uria, figliolo di
Scemaia , il quale profetizzò contro questa città e contro
questo paese in tutto e per tutto come Geremia.
JST GEREMIA 26:18-20
Michea il Morashita, profetizzò ai giorni d’Ezechia, Re
di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi
termini; così dice l’Eterno degli eserciti: Sion sarà
arata come un campo e Gerusalemme diventerà un monte di
ruine e la montagna della casa del Signore come un’altura
boscosa.Ezechia Re di Giuda, e tutto Giuda lo misero essi
a morte? Ezechia non temette egli l’Eterno e non supplicò
e si pentì? ed il Signore si volse dal male che aveva
pronunciato contro di loro? Allora col mettere a morte
Geremia noi possiamo procurare grande male alle anime
nostre. Ma vi fu un’uomo fra i sacerdoti che sorse e
disse, che, Uria il figlio di Scemaia, profetizzò nel nome
del Signore, che anche profetizzò contro questa città e
contro questo paese secondo tutte le parole di Geremia.
Le correzioni non solo correggono l’idea sbagliata del
Signore che si pente, ma anche rendono il testo più
comprensibile e storicamente consistente con i versi
successivi. Il verso 10 del capitolo 42 ha lo steso tipo
di cambiamento, sostituendo la KJV "perciò Io mi pento del
male" per "io mi volgerò dal male".
Vi sono 2 posti in Geremia dove il profeta chiarificò o
enfatizzò il significato con l’alterare e talvolta
riarrangiare il frasario, il primo in 2:24. il profeta
spostò la parola "non" dalla successiva all’ultima frase.
Il Signore sta paragonando Giuda ad un asina selvaggia
che ha appreso la via del deserto ed è libero di seguire i
desideri del suo cuore. Egli poi chiede:" Nella sua
occasione, tornerà indietro?" La domanda sembra
essere:"Chi può togliergli la sua libertà?" La KJV nelle
note marginali legge:"O torna indietro?" La JST rende la
risposta:"Tutti coloro che la cercano si stancheranno; nel
suo mese non la troveranno." Se lei segue il suo istinto
naturale verso la libertà, non sarà catturata.
Altri commentatori, seguendo il testo corrotto,
suggeriscono che nella sua occasione e nel suo mese, si
riferisce agli asini maschi che la ricercano fuori del
tempo della sua fertilità, durante il quale potrebbe
essere presa. La Jst adatta il contesto dei versetti
successivi in maniera migliore. Il Signore ammonisce
l’asina selvaggia (Giuda) "che il tuo piede non si scalzi
e che la tua gola non inaridisca." In altre parole, è
invitata a mantenere la sua libertà con l’evitare coloro
che stanno cercando di catturarla come lei soddisfa la sua
sete ad una pozzanghera.

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