Animali come simboli
Fin dai primordi gli animali sono
stati usati come simboli. Poco dopo essere stati
espulsi dal giardino di Eden, Adamo ed Eva si misero
a praticare sacrifici animali secondo I comandamenti
ricevuti da Dio: E Dio diede loro dei comandamenti
che loro adorassero il Signore loro Iddio e dovrebbero
offrire I primogeniti dei loro greggi come offerta
al Signore. Ed Adamo fu obbediente al Signore.
stati usati come simboli. Poco dopo essere stati
espulsi dal giardino di Eden, Adamo ed Eva si misero
a praticare sacrifici animali secondo I comandamenti
ricevuti da Dio: E Dio diede loro dei comandamenti
che loro adorassero il Signore loro Iddio e dovrebbero
offrire I primogeniti dei loro greggi come offerta
al Signore. Ed Adamo fu obbediente al Signore.
E Adamo fu obbediente ai comandamenti del Signore.
6 E dopo molti giorni, un angelo del Signore apparve
ad Adamo, dicendo: Perché offri dei sacrifici
al Signore? E Adamo gli disse: Non so, salvo che
il Signore me lo ha comandato.
ad Adamo, dicendo: Perché offri dei sacrifici
al Signore? E Adamo gli disse: Non so, salvo che
il Signore me lo ha comandato.
7 E allora l’angelo parlò, dicendo: Ciò è a
similitudine del sacrificio dell’Unigenito del Padre,
che è pieno di grazia e di verità.
similitudine del sacrificio dell’Unigenito del Padre,
che è pieno di grazia e di verità.
8 Fai dunque tutto ciò che fai nel nome del
Figlio, e pentiti, e invoca Dio nel nome del Figlio,
da ora e per sempre.
Figlio, e pentiti, e invoca Dio nel nome del Figlio,
da ora e per sempre.
(Perla di Gran Prezzo | Mosè 5:5 – 8)
Attraverso un angelo mandato direttamente dalla
presenza del Signore, Adamo apprese che gli animali
che aveva sacrificato erano simboli di Cristo e della
sua espiazione vicaria a favore dell’uomo decaduto.
In molti scritti, sia nel Nuovo Testamento ed anche
nella letteretura ebraica, gli animali sono comunemente
rappresentati come simboli. Un esempio del Nuovo
Testamento di cio’ si trova in Luca dove la
visione di Pietro vede un lenzuolo discendente pieno
di animali in Atti 10. Alla luce di questa manifestazione
divina al capo degli apostoli nel meridiano dei tempi
e’ evidente che attraverso I secoli la Vecchia
Israele ha perso la chiarezza sul significato primario
del simbolismo animale. In questa visione Pietro
e’ comandato di mangiare gli animali, che sotto
la Legge di Mose’, erano dichiarati impuri.
Pietro si rifiuta, dichiarando “non mangio
niente di cio’ che e’ impuro Atti 10:14.
La voce nella visione allora ripete tre volte a Pietro
come un rimprovero e gli comanda”Cio’ che
Dio ha purificato non le far tu immonde.” Da
cio’ l’apostolo comprese che gli animali
impuri nella visione simbolezzavano I non ebrei e
che era la volonta’ del Signore che il Vangelo
fosse portato ai Gentili. La rivelazione di Pietro
serve bene per enfatizzare la comprensione della
chiesa del Nuovo testamento dei simboli posti sugli
animali. Molto spesso nella scrittura, gli animali
cadono sotto due categorie, essi sono dichiarati
puri o immondi, o impuri. Sebbene questa purita’ ed
impurita’ e’ pensata introdotta dalla
Legge di Mose’, in realta’ questa distinzione
era avvenuta molto prima. A Noe’ per esempio
Dio comando’ che gli animali puri ed impuri
fossero messi nell’arca, I puri in numero di
sette gli impuri in numero di due Genesi 7:1-2
presenza del Signore, Adamo apprese che gli animali
che aveva sacrificato erano simboli di Cristo e della
sua espiazione vicaria a favore dell’uomo decaduto.
In molti scritti, sia nel Nuovo Testamento ed anche
nella letteretura ebraica, gli animali sono comunemente
rappresentati come simboli. Un esempio del Nuovo
Testamento di cio’ si trova in Luca dove la
visione di Pietro vede un lenzuolo discendente pieno
di animali in Atti 10. Alla luce di questa manifestazione
divina al capo degli apostoli nel meridiano dei tempi
e’ evidente che attraverso I secoli la Vecchia
Israele ha perso la chiarezza sul significato primario
del simbolismo animale. In questa visione Pietro
e’ comandato di mangiare gli animali, che sotto
la Legge di Mose’, erano dichiarati impuri.
Pietro si rifiuta, dichiarando “non mangio
niente di cio’ che e’ impuro Atti 10:14.
La voce nella visione allora ripete tre volte a Pietro
come un rimprovero e gli comanda”Cio’ che
Dio ha purificato non le far tu immonde.” Da
cio’ l’apostolo comprese che gli animali
impuri nella visione simbolezzavano I non ebrei e
che era la volonta’ del Signore che il Vangelo
fosse portato ai Gentili. La rivelazione di Pietro
serve bene per enfatizzare la comprensione della
chiesa del Nuovo testamento dei simboli posti sugli
animali. Molto spesso nella scrittura, gli animali
cadono sotto due categorie, essi sono dichiarati
puri o immondi, o impuri. Sebbene questa purita’ ed
impurita’ e’ pensata introdotta dalla
Legge di Mose’, in realta’ questa distinzione
era avvenuta molto prima. A Noe’ per esempio
Dio comando’ che gli animali puri ed impuri
fossero messi nell’arca, I puri in numero di
sette gli impuri in numero di due Genesi 7:1-2
In questa ed altre occasioni, la parola ebraica
usata nel testo biblico per l’impurita’ degli
animali e’ tawmay. Contraria alle connotazioni
italiane del termine impuro, questa parola ebraica
implica impurita’ ritualistica o cerimoniale,
piuttosto che impurita’ fisica o sporcizia
fisica. La parola e’ usata nelle scritture
come metafora per comportamenti immorali o contro
l’etica. Allora Dio dice a Noe’ di distinguere
fra gli animali I puri e gli impuri, implicando che
qualcosa di simbolico e’ inteso. Genesi 7:2
usata nel testo biblico per l’impurita’ degli
animali e’ tawmay. Contraria alle connotazioni
italiane del termine impuro, questa parola ebraica
implica impurita’ ritualistica o cerimoniale,
piuttosto che impurita’ fisica o sporcizia
fisica. La parola e’ usata nelle scritture
come metafora per comportamenti immorali o contro
l’etica. Allora Dio dice a Noe’ di distinguere
fra gli animali I puri e gli impuri, implicando che
qualcosa di simbolico e’ inteso. Genesi 7:2
Piu’ tardi quando Mose’ ricevette la “Kosher” Legge
da Geova Levitico 11 Deutornomio 14
da Geova Levitico 11 Deutornomio 14
Questo stesso linguaggio di simbolica o spirituale
impurita’ e’ usato. Quindi la condanna
di Dio di certi animali come impuri per la dieta
umana era una dichiarazione circa cio’ che
questi animali simbolizzavano e non necessariamente,
come molti hanno pensato, una dichiarazione di quanto
salutari fossero o non come cibo, infatti la parola
tawhore significa impurita’ cerimoniale degli
animali e non impurita’ fisica.
impurita’ e’ usato. Quindi la condanna
di Dio di certi animali come impuri per la dieta
umana era una dichiarazione circa cio’ che
questi animali simbolizzavano e non necessariamente,
come molti hanno pensato, una dichiarazione di quanto
salutari fossero o non come cibo, infatti la parola
tawhore significa impurita’ cerimoniale degli
animali e non impurita’ fisica.
Nessuna fonte ci da una comprensiva, dettagliata
spiegazione di cosa ogni animale rappresentasse per
gli antichi. Comunque studiando I testi antichi si
puo’ essere capaci di fare un quadro abbastanza
complessivo specie se consideriamo altri scritti
dell’epoca come gli scritti di barnava, Aristeas,
Aristobulo, Filo di Alessandria ed Origene. Addizionalmente
testi come “Leggende degli Ebrei” ed
il Vangelo di Filippo e quarto Maccabei illuminano
la compresnione del lettore a questo riguardo.
spiegazione di cosa ogni animale rappresentasse per
gli antichi. Comunque studiando I testi antichi si
puo’ essere capaci di fare un quadro abbastanza
complessivo specie se consideriamo altri scritti
dell’epoca come gli scritti di barnava, Aristeas,
Aristobulo, Filo di Alessandria ed Origene. Addizionalmente
testi come “Leggende degli Ebrei” ed
il Vangelo di Filippo e quarto Maccabei illuminano
la compresnione del lettore a questo riguardo.
In termini molto generali, le summenzionate fonti
definiscono gli antichi simboli degli animali come
segue:
definiscono gli antichi simboli degli animali come
segue:
1 Animali puri.
Questi sono tradizionalmente un simbolo di gesu’ e
dei suoi seguaci. Essi rappresentano coloro che studiano
la parola di Dio di continuo (coloro che ruminano
la parola) fino a che gli insegnamenti trovati nelle
scritture divengono parte di loro. Gli animali che
appartengono a questa categoria sono “buoi,
pecore, agnelli” in maggioranza I ruminanti
dei suoi seguaci. Essi rappresentano coloro che studiano
la parola di Dio di continuo (coloro che ruminano
la parola) fino a che gli insegnamenti trovati nelle
scritture divengono parte di loro. Gli animali che
appartengono a questa categoria sono “buoi,
pecore, agnelli” in maggioranza I ruminanti
2 gli animali striscianti
Camaleonti, per esempio ed altre creature della
stessa categoria vedi Levitico 11:29-31 erano rappresentanti
la categoria di persone che erano ingannevoli e di
varie interpretazioni. Lucertole, topi, e animali
simili erano parte di questa categoria.
stessa categoria vedi Levitico 11:29-31 erano rappresentanti
la categoria di persone che erano ingannevoli e di
varie interpretazioni. Lucertole, topi, e animali
simili erano parte di questa categoria.
3 Cani
Come I porci (leggi sotto) I cani erano simboli
dell’ipocrisia. Essi rappresentano persone,
che di volta in volta peccano si pentono e poi tornano
al peccato Proverbi 26:11
dell’ipocrisia. Essi rappresentano persone,
che di volta in volta peccano si pentono e poi tornano
al peccato Proverbi 26:11
4 Aquile e rapaci
Questi animali rappresentano coloro che si fanno
forti delle debolezze altri per ottenere guadagno.
Queste persone non lavorano per il loro mantenimento
ma bensi’ si basano sul lavoro di altri o sulla
sfortuna degli altri per costruire le loro fortune.
Falchi, pellicani, pipistrelli e cosi’ via
cadono nella simbologia di questa categoria.
forti delle debolezze altri per ottenere guadagno.
Queste persone non lavorano per il loro mantenimento
ma bensi’ si basano sul lavoro di altri o sulla
sfortuna degli altri per costruire le loro fortune.
Falchi, pellicani, pipistrelli e cosi’ via
cadono nella simbologia di questa categoria.
5 Pesci senza scaglie o pinne
Questi sono simboli per persone che non nuotano
con il “gruppo” della chiesa e suoi suoi
insegnamenti, modo di vivere, credo e cosi’ via.
Questo sono sempre impegnati a scoprire nuove vie
o esplorare le oscurita’ dell’abisso
e spesso alla ricerca di misteri o filosofie strane.
Quindi sono soggetti a sottostare ad un grado piu’ alto
le tentazioni e ad alla possibilita’ potenziale
di andare in apostasia. Il polipo entra in questa
categoria.
con il “gruppo” della chiesa e suoi suoi
insegnamenti, modo di vivere, credo e cosi’ via.
Questo sono sempre impegnati a scoprire nuove vie
o esplorare le oscurita’ dell’abisso
e spesso alla ricerca di misteri o filosofie strane.
Quindi sono soggetti a sottostare ad un grado piu’ alto
le tentazioni e ad alla possibilita’ potenziale
di andare in apostasia. Il polipo entra in questa
categoria.
6 cavallette.
Anticamente queste rappresnetavano I membri della
chiesa che avevano vinto il mondo
chiesa che avevano vinto il mondo
7 conigli
nell’antichita’ come oggi questi animali
rappresentano immoralita’, adulterio, fornicazione
e cosi’ via., anche il cammello si trova in
questa categoria.
rappresentano immoralita’, adulterio, fornicazione
e cosi’ via., anche il cammello si trova in
questa categoria.
8 Porci
questi sono simboli di persone che pregano o che
si ricordano del Signore solo nel tempo del bisogno,
ma quando la loro vita va bene se ne dimenticano
facilmente. Essi sono la quintessenza degli ipocriti.
si ricordano del Signore solo nel tempo del bisogno,
ma quando la loro vita va bene se ne dimenticano
facilmente. Essi sono la quintessenza degli ipocriti.
Uccelli da preda.
Nei tempi biblici, gli uccelli da preda significavano
gli individui che stavano a sedere oziosamente e
poi attendevano l’opportunita’ di mangiare la carne
degli altri. Questi uccelli sono l’aquila, il falco,
l’avvoltoio ed altri similari che ci ricordano le
persone che non sanno procurasi il cibo da loro stessi,
tramite il sudore della loro fronte ma che piuttosto
si avvantaggiano del lavoro altrui od anche delle
loro disgrazie.
gli individui che stavano a sedere oziosamente e
poi attendevano l’opportunita’ di mangiare la carne
degli altri. Questi uccelli sono l’aquila, il falco,
l’avvoltoio ed altri similari che ci ricordano le
persone che non sanno procurasi il cibo da loro stessi,
tramite il sudore della loro fronte ma che piuttosto
si avvantaggiano del lavoro altrui od anche delle
loro disgrazie.
Queste persone si presentano con un aria di semplicita’
ed innocenza, facendo si che le loro vittime si sentano
a loro agio in loro presenza, in pratica per scherzo
si potrebbe dire come gli avvocati rincorrano gli
incidenti della vita. Un esempio di questo simbolismo
si trova nelle parole di Mose’
ed innocenza, facendo si che le loro vittime si sentano
a loro agio in loro presenza, in pratica per scherzo
si potrebbe dire come gli avvocati rincorrano gli
incidenti della vita. Un esempio di questo simbolismo
si trova nelle parole di Mose’
Deuteronomio 28:49
L’Eterno farà muover contro di te, da lontano,
dalle estremità della terra, una nazione,
pari all’aquila che vola: una nazione della quale
non intenderai la lingua,
dalle estremità della terra, una nazione,
pari all’aquila che vola: una nazione della quale
non intenderai la lingua,
Il contesto di questa frase tratta con le benedizioni
promesse ad Israele attraverso la sua obbedienza
e fedelta’ ma che si puo’ tramutare in maledizione
quando si disubbidisce a Dio. Vedere anche i versetti
53-57 64-65. Una delle maledizioni profetizzate era
che Israele sarebbe stata dispersa fra tutte le nazioni.
Lo scopo di questo sermone e’ per mettere in contrasto
le due alternative, la rifiutata scelta di servire
volenterosamente Geova, per amore e gratitudine e
l’alternativa, la servitu’ forzata da parte di strnieri’
Simbolizzata da un’aquila che li avrebbe depredati.
Il compagno missionario di paolo, Barnaba, descrive
le aquile come figure di uomini che "sfruttano
gli altri" sorvegliandoli per poter prendere
l’attimo per poterli "spogliare" e non
dover quindi lavorare "in proprio". Comunque
la cultura ebraica non differenziava fra l’aquila
e l’avvoltoio, quindi cio’ rafforza l’idea di cio’
che Mose’ stava profetizzando. Alla luce di questo
tema allora l’avvertimento ad Israele e’ chiaro,
attraverso la disubbidienza sarebbero stati battuti
e dispersi dagli uomini che sarebbero stati le loro
prede, in altre parole, i nemici di Israele si sarebbero
avvantaggiati delle sue debolezze che invece il Signore
avrebbe reso forti se fossero stati ubbidienti vedi
Deuteronomio 28:1-14.
promesse ad Israele attraverso la sua obbedienza
e fedelta’ ma che si puo’ tramutare in maledizione
quando si disubbidisce a Dio. Vedere anche i versetti
53-57 64-65. Una delle maledizioni profetizzate era
che Israele sarebbe stata dispersa fra tutte le nazioni.
Lo scopo di questo sermone e’ per mettere in contrasto
le due alternative, la rifiutata scelta di servire
volenterosamente Geova, per amore e gratitudine e
l’alternativa, la servitu’ forzata da parte di strnieri’
Simbolizzata da un’aquila che li avrebbe depredati.
Il compagno missionario di paolo, Barnaba, descrive
le aquile come figure di uomini che "sfruttano
gli altri" sorvegliandoli per poter prendere
l’attimo per poterli "spogliare" e non
dover quindi lavorare "in proprio". Comunque
la cultura ebraica non differenziava fra l’aquila
e l’avvoltoio, quindi cio’ rafforza l’idea di cio’
che Mose’ stava profetizzando. Alla luce di questo
tema allora l’avvertimento ad Israele e’ chiaro,
attraverso la disubbidienza sarebbero stati battuti
e dispersi dagli uomini che sarebbero stati le loro
prede, in altre parole, i nemici di Israele si sarebbero
avvantaggiati delle sue debolezze che invece il Signore
avrebbe reso forti se fossero stati ubbidienti vedi
Deuteronomio 28:1-14.
I cammelli
Matteo riporta lo stringente rimprovero di gesu’
ai Farisei.
ai Farisei.
Matteo 23:24
Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite
il cammello.
il cammello.
Questa condanna dei Farisei era paragonata alla
apparenza della pieta vedi Matteo 23:1-36
apparenza della pieta vedi Matteo 23:1-36
I Farisei superinfatizzavano la lettera della Legge
mentre ne ignoravano interamente lo spirito. Gesu’
li denuncio’ che pagavano la decima su ogni piccolo
seme e su tante inezie mentre negligevano importanti
principi come quello della misericordia. La loro
distorta osservanza della Legge della decima con
le sue origini rabbiniche era ttribuita da loro a
Mose’ come una tradizione orale ricevuta da lui al
monte Sinai. La tradizione farisaica affermava che
quando Geova apparve a Mose’ sul monte e rivelo’
la Legge, anche Egli dette al profeta una "legge
orale" che espandeva la Legge stessa. Comuqnue
questa Legge orale era una creazione degli uomini
e non di Dio e che Gesu’ vide come una grande corruttrice
del Giudaismo e della rivelazione del Sinai.
mentre ne ignoravano interamente lo spirito. Gesu’
li denuncio’ che pagavano la decima su ogni piccolo
seme e su tante inezie mentre negligevano importanti
principi come quello della misericordia. La loro
distorta osservanza della Legge della decima con
le sue origini rabbiniche era ttribuita da loro a
Mose’ come una tradizione orale ricevuta da lui al
monte Sinai. La tradizione farisaica affermava che
quando Geova apparve a Mose’ sul monte e rivelo’
la Legge, anche Egli dette al profeta una "legge
orale" che espandeva la Legge stessa. Comuqnue
questa Legge orale era una creazione degli uomini
e non di Dio e che Gesu’ vide come una grande corruttrice
del Giudaismo e della rivelazione del Sinai.
Riferendosi alla distinzione fra la vera Legge e
la legge Farisaica, Gesu’ denuncio’ i farisei come "impuri",
la stessa cosa che loro pensavano degli altri. Gesu’
infatti li collego’ ai cammelli mentre essi colavano
il moscerino che era considerato impuro, e che rappresentava
le piccole trasgressioni o infrazioni della Legge,
insomma essi stavano attenti alle inezie ed inghiottivano
il cammello che era un emblema di immoralita’ ed
adulterio spirituale, peccati per i quali Gesu’ aveva
precedentemente accusato la leadership Giudaica
la legge Farisaica, Gesu’ denuncio’ i farisei come "impuri",
la stessa cosa che loro pensavano degli altri. Gesu’
infatti li collego’ ai cammelli mentre essi colavano
il moscerino che era considerato impuro, e che rappresentava
le piccole trasgressioni o infrazioni della Legge,
insomma essi stavano attenti alle inezie ed inghiottivano
il cammello che era un emblema di immoralita’ ed
adulterio spirituale, peccati per i quali Gesu’ aveva
precedentemente accusato la leadership Giudaica
Matteo 12:38-39
38 Allora alcuni degli scribi e dei Farisei presero
a dirgli: Maestro, noi vorremmo vederti operare un
segno. 39 Ma egli rispose loro: Questa generazione
malvagia e adultera chiede un segno; e segno non
le sarà dato, tranne il segno del profeta
Giona.
a dirgli: Maestro, noi vorremmo vederti operare un
segno. 39 Ma egli rispose loro: Questa generazione
malvagia e adultera chiede un segno; e segno non
le sarà dato, tranne il segno del profeta
Giona.
I Farisei erano colpevoli di piu’ gravi peccati
di quanto il popolo steso commettesse. Il maggior
peccato etico che essi commettevano era la negligenza
della Giustizia, misericordia e fede. Ancora il Cammello
implica che i loro peccati non erano solo etici ma
anche morali. Infatti che relazione puo’ esserci
fra una minor infrazione della Legged ella decima
quando paragonata al peccato dell’adulterio?
di quanto il popolo steso commettesse. Il maggior
peccato etico che essi commettevano era la negligenza
della Giustizia, misericordia e fede. Ancora il Cammello
implica che i loro peccati non erano solo etici ma
anche morali. Infatti che relazione puo’ esserci
fra una minor infrazione della Legged ella decima
quando paragonata al peccato dell’adulterio?
I Farisei sembrano che fossero eticamente impoveriti
e moralmente destituiti.
e moralmente destituiti.
Ma cosa allora del moscerino? La restrizione che
si trova in Levitico e Deuteronomio che riguarda
il mangiare insetti e’ inusuale perche’ si concentra
piu’ su cio’ che puo essere mangiato che su cio’
che non dovrebbe essere mangiato. Forse questa e’
la ragione per cui Barnaba, Filo ed altri sono silenti
nei loro commentari al riguardo del moscerino e del
suo significato simbolico. Filo comunque ci da una
spiegazione di cio’ che la locusta simbolizza e quindi
dato che e’ considerata pura, possiamo determinare
perche’ il moscerino sia impuro, come erano anticamente
clasificati, rispettivamente, sia positivi che negativi
simboli dalla stessa categoria. Secondo Filo la locusta
e’ un simbolo per coloroc che sono capaci di "saltare
dalla terra a e da tutte le parti basse" e quindi
specificatamente elevarsi dal peccato e dalle tentazioni
e nel fare cosi’si elevano e non rimangono nelle
parti basse come le persone spiritualmente deboli.
Filo dice che le locuste "cercano il cielo e
vogliono abbandonare la terra." Il moscerino,
quindi, probabilmente e’ un simbolo per coloro che
non hanno questa forza interiore, I moscerini sono
coloro che cedono alla tentazione. Filo suggerisce
che gli insetti che sono diversi dalle locuste sono
di "piccola mente" Significativamente l’ebraico
sherets (o she’rec) e’ un piu’ vasto termine di quanto
la parola italiana "insetti" indica. Un
altro studioso suggerisce che il significato simbolico
del moscerino e’ rivelato nel suo doppio metodo di
movimento che e’ di camminare e volare.
si trova in Levitico e Deuteronomio che riguarda
il mangiare insetti e’ inusuale perche’ si concentra
piu’ su cio’ che puo essere mangiato che su cio’
che non dovrebbe essere mangiato. Forse questa e’
la ragione per cui Barnaba, Filo ed altri sono silenti
nei loro commentari al riguardo del moscerino e del
suo significato simbolico. Filo comunque ci da una
spiegazione di cio’ che la locusta simbolizza e quindi
dato che e’ considerata pura, possiamo determinare
perche’ il moscerino sia impuro, come erano anticamente
clasificati, rispettivamente, sia positivi che negativi
simboli dalla stessa categoria. Secondo Filo la locusta
e’ un simbolo per coloroc che sono capaci di "saltare
dalla terra a e da tutte le parti basse" e quindi
specificatamente elevarsi dal peccato e dalle tentazioni
e nel fare cosi’si elevano e non rimangono nelle
parti basse come le persone spiritualmente deboli.
Filo dice che le locuste "cercano il cielo e
vogliono abbandonare la terra." Il moscerino,
quindi, probabilmente e’ un simbolo per coloro che
non hanno questa forza interiore, I moscerini sono
coloro che cedono alla tentazione. Filo suggerisce
che gli insetti che sono diversi dalle locuste sono
di "piccola mente" Significativamente l’ebraico
sherets (o she’rec) e’ un piu’ vasto termine di quanto
la parola italiana "insetti" indica. Un
altro studioso suggerisce che il significato simbolico
del moscerino e’ rivelato nel suo doppio metodo di
movimento che e’ di camminare e volare.
"Sia che vogliamo chiamare il movimento del
moscerino, volo, camminata, strisciare od altri modi,
il suo e’ un movimento non uniforme od indeterminato.
Dato che le principali categorie animali sono definite
dai loro tipici movimenti, qui per il moscerino non
abbiamo una classificazione basilare perche’ non
vi e’ un ordine ben preciso guardiamo a cio’ che
la profezia di Habacuc dice riguardo questa forma
di vita.
moscerino, volo, camminata, strisciare od altri modi,
il suo e’ un movimento non uniforme od indeterminato.
Dato che le principali categorie animali sono definite
dai loro tipici movimenti, qui per il moscerino non
abbiamo una classificazione basilare perche’ non
vi e’ un ordine ben preciso guardiamo a cio’ che
la profezia di Habacuc dice riguardo questa forma
di vita.
Allora il moscerino e’ visto come un simbolo di
coloro che non hanno una direzione reale nella loro
vita e che vacillano quando viene richiesto loro
l’impegno verso il Signore.
coloro che non hanno una direzione reale nella loro
vita e che vacillano quando viene richiesto loro
l’impegno verso il Signore.
La versione ispirata del versetto citato da Matteo
dice "Guide cieche, che colate il moscerino
ed inghiottite il cammello, che volete far pensare
agli uomini che non commettereste il piu’ minimo
dei peccati ed ancora voi stessi trasgredite l’intera
Legge" L’ultima parte di questo verso e’ molto
illuminante. I Farisei continuamente rimproveravano
gli altri per piccole cose riguardanti la tradizione "orale
mentre erano colpevoli di tremendi peccati come adulterio
ed assassinio (dei profeti). I vari commentatori
biblici sembrano uniti nel loro riconoscimento che
Gesu’ voleva che i suoi seguaci vedessero il riferimento
al moscerino ed al Cammello come un allusione a due
animali impuri. In altre parole non e’ affatto casuale
che Gesu’ usasse il mosecrino ed il cammello e non
era solo un problema di grandezza dei due animali.
dice "Guide cieche, che colate il moscerino
ed inghiottite il cammello, che volete far pensare
agli uomini che non commettereste il piu’ minimo
dei peccati ed ancora voi stessi trasgredite l’intera
Legge" L’ultima parte di questo verso e’ molto
illuminante. I Farisei continuamente rimproveravano
gli altri per piccole cose riguardanti la tradizione "orale
mentre erano colpevoli di tremendi peccati come adulterio
ed assassinio (dei profeti). I vari commentatori
biblici sembrano uniti nel loro riconoscimento che
Gesu’ voleva che i suoi seguaci vedessero il riferimento
al moscerino ed al Cammello come un allusione a due
animali impuri. In altre parole non e’ affatto casuale
che Gesu’ usasse il mosecrino ed il cammello e non
era solo un problema di grandezza dei due animali.
Il messaggio riguardante l’ipocrisia era manifestatamente
espresso nel testo e quindi sembra che Gesu’ volesse
mettere ben in evidenza la natura adultera dei suoi
ascoltatori.
espresso nel testo e quindi sembra che Gesu’ volesse
mettere ben in evidenza la natura adultera dei suoi
ascoltatori.
L’assassinio di gesu’ per cui i Farisei divennero
successivamente colpevoli divenne la cima del loro
malvagio ministerio ed una maggiore conferma di cio’
che insegnava Gesu’ in quelle parole.
successivamente colpevoli divenne la cima del loro
malvagio ministerio ed una maggiore conferma di cio’
che insegnava Gesu’ in quelle parole.
I pesci.
I libri di Levitico e di Deuteronomio ci danno la
piu’ completa lista di animali puri ed impuri. Comunque
nessuno di questi libri condanna un tipo specifico
di pesce, piuttosto l’unica categorizzazione di pesce
offerta nelle scritture e’ la distinzione fra il
pesce con le pinne e le scaglie che e’ considerato
puro mentre quelli che non le hanno sono considerati
impuri. Allora sebbene antiche fonti extracanoniche
provvedano definizioni del significato simbolico
del pesce, queste definizioni sone talvolta confondenti
quando esaminando le scritture, queste parlano genericamente
dei pesci rendendo interpretazioni di passaggi scritturali
difficilmente comprensibili. Nelle fonti extracanoniche
e nella letteratura rabbina il pesce denotava caratteristiche
simboliche sia positive che negative. Talvolta rappresentavano
la fedele Israele mentre altre volte erano rappresentazioni
figurative di dei pagani. Quando usato nel senso
positivo, questi potevano essere molto vari, potevano
simbolizzare la rinascita spirituale,il battesimo,
la speranza, il Cristo, la resurrezione, la fede
o la spiritualita’. Pinne e scaglie erano altamente
simbolici e erano spesso usati nel mondo antico per
suggerire l’idea della stabilita’, autocontrollo
od il potere di evitare di essere fuorviati dalle
forti correnti, o quindi dalle tendenze sociali.
l’assenza di pinne e scaglie in un pesce suggeriva
un atteggiamento verso un amante del piacere. Quelli
senza pinne o scaglie ben rappresentavano l’uomo
o la donna le cui azioni, desideri ed associazioni
affondavano nelle grandi profondita’ dove le cose
sono oscure e motose. Del pesce senza scaglie o pinne,
un antico commentatore biblico scrisse che questi
erano" nelle profondita’ del mare e non nuotavano
in superfice come gli altri e che abitavano nella
melma. Questo tipo di pesce ovviamente non sta con
gli altri della superfice e rappresentano i membri
che non seguono i dirigenti e le autorita’e che quindi
si costruiscono dottrine e filosofie proprie e vivendo
nella melma sono in continuo "pericolo".
Nella epistola generale di Barnaba sta scritto al
riguardo"Benedetto e’ l’uomo che non ascolta
il consiglio dei malvagi, proprio come i pesci che
non vanno nelle profondita’ del mare.".
piu’ completa lista di animali puri ed impuri. Comunque
nessuno di questi libri condanna un tipo specifico
di pesce, piuttosto l’unica categorizzazione di pesce
offerta nelle scritture e’ la distinzione fra il
pesce con le pinne e le scaglie che e’ considerato
puro mentre quelli che non le hanno sono considerati
impuri. Allora sebbene antiche fonti extracanoniche
provvedano definizioni del significato simbolico
del pesce, queste definizioni sone talvolta confondenti
quando esaminando le scritture, queste parlano genericamente
dei pesci rendendo interpretazioni di passaggi scritturali
difficilmente comprensibili. Nelle fonti extracanoniche
e nella letteratura rabbina il pesce denotava caratteristiche
simboliche sia positive che negative. Talvolta rappresentavano
la fedele Israele mentre altre volte erano rappresentazioni
figurative di dei pagani. Quando usato nel senso
positivo, questi potevano essere molto vari, potevano
simbolizzare la rinascita spirituale,il battesimo,
la speranza, il Cristo, la resurrezione, la fede
o la spiritualita’. Pinne e scaglie erano altamente
simbolici e erano spesso usati nel mondo antico per
suggerire l’idea della stabilita’, autocontrollo
od il potere di evitare di essere fuorviati dalle
forti correnti, o quindi dalle tendenze sociali.
l’assenza di pinne e scaglie in un pesce suggeriva
un atteggiamento verso un amante del piacere. Quelli
senza pinne o scaglie ben rappresentavano l’uomo
o la donna le cui azioni, desideri ed associazioni
affondavano nelle grandi profondita’ dove le cose
sono oscure e motose. Del pesce senza scaglie o pinne,
un antico commentatore biblico scrisse che questi
erano" nelle profondita’ del mare e non nuotavano
in superfice come gli altri e che abitavano nella
melma. Questo tipo di pesce ovviamente non sta con
gli altri della superfice e rappresentano i membri
che non seguono i dirigenti e le autorita’e che quindi
si costruiscono dottrine e filosofie proprie e vivendo
nella melma sono in continuo "pericolo".
Nella epistola generale di Barnaba sta scritto al
riguardo"Benedetto e’ l’uomo che non ascolta
il consiglio dei malvagi, proprio come i pesci che
non vanno nelle profondita’ del mare.".
Sebbene non sia possibile sempre determinare il
significato simbolico del pesce nelle scritture e’
comunque evidente che in molti casi essi erano usati
come simbolo.
significato simbolico del pesce nelle scritture e’
comunque evidente che in molti casi essi erano usati
come simbolo.
Matteo 13:47-50
47 Il regno de’ cieli è anche simile ad una
rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni sorta
di pesci; 48 quando è piena, i pescatori la
traggono a riva; e, postisi a sedere, raccolgono
il buono in vasi, e buttano via quel che non val
nulla. 49 Così avverrà alla fine dell’età presente.
Verranno gli angeli, toglieranno i malvagi di mezzo
ai giusti, 50 e li getteranno nella fornace del fuoco.
Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.
rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni sorta
di pesci; 48 quando è piena, i pescatori la
traggono a riva; e, postisi a sedere, raccolgono
il buono in vasi, e buttano via quel che non val
nulla. 49 Così avverrà alla fine dell’età presente.
Verranno gli angeli, toglieranno i malvagi di mezzo
ai giusti, 50 e li getteranno nella fornace del fuoco.
Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.
In questo passaggio il tipo di specie e’ generico
e quindi sconosciuto. Comunque Gesu’ parla di pesce
buono e cattivo. Riguardo il pesce cattivo alcuni
commentari vedono nel testo Greco un chiaro riferimento
a Levitico 11:10 Anche altri commentatori biblici
asseriscono che questo riferimento simbolico del
Cristo si riferisce a due tipi di "membri" della
chiesa. Come la Legge di Mose’ dichiarava quali animali
erano "cerimoniali" e puri per il rituale,
qui il Maestro fa una simile distinzione fra il popolo
dell’alleanza. di cio’ Lanziano Bruce R. Mc Conkie
dichiaro’"Alcuni si sono pentiti e sono divenuti
degni e vengono messi nella barca, altri vengono
ributtati a mare, sono quelli che sono andati dietro
alle onde della pressione sociale. Sono quelli che
hanno preferito gli affari alla onesta’, gli onori
del mondo alla semplicita’ della chiesa e cosi’ via"
e quindi sconosciuto. Comunque Gesu’ parla di pesce
buono e cattivo. Riguardo il pesce cattivo alcuni
commentari vedono nel testo Greco un chiaro riferimento
a Levitico 11:10 Anche altri commentatori biblici
asseriscono che questo riferimento simbolico del
Cristo si riferisce a due tipi di "membri" della
chiesa. Come la Legge di Mose’ dichiarava quali animali
erano "cerimoniali" e puri per il rituale,
qui il Maestro fa una simile distinzione fra il popolo
dell’alleanza. di cio’ Lanziano Bruce R. Mc Conkie
dichiaro’"Alcuni si sono pentiti e sono divenuti
degni e vengono messi nella barca, altri vengono
ributtati a mare, sono quelli che sono andati dietro
alle onde della pressione sociale. Sono quelli che
hanno preferito gli affari alla onesta’, gli onori
del mondo alla semplicita’ della chiesa e cosi’ via"
24 E ogni cosa corruttibile, sia dell’uomo che delle
bestie dei campi, o degli uccelli del cielo, o dei
pesci del mare, che dimora su tutta la faccia della
terra sarà consumata.
bestie dei campi, o degli uccelli del cielo, o dei
pesci del mare, che dimora su tutta la faccia della
terra sarà consumata.
(Dottrina e Alleanze | Sezione 101:24)
Gesu’ era stato chiaro quando dichiaro’
Matteo 7:13-14
13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la
porta e spaziosa la via che mena alla perdizione,
e molti son quelli che entran per essa. 14 Stretta
invece è la porta ed angusta la via che mena
alla vita, e pochi son quelli che la trovano.
porta e spaziosa la via che mena alla perdizione,
e molti son quelli che entran per essa. 14 Stretta
invece è la porta ed angusta la via che mena
alla vita, e pochi son quelli che la trovano.
Matteo 22:1-14
1 E Gesù prese di nuovo a parlar loro in
parabole dicendo: 2 Il regno de’ cieli è simile
ad un re, il quale fece le nozze del suo figliuolo.
3 E mandò i suoi servitori a chiamare gl’invitati
alle nozze; ma questi non vollero venire. 4 Di nuovo
mandò degli altri servitori, dicendo: Dite
agli invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo;
i miei buoi ed i miei animali ingrassati sono ammazzati,
e tutto è pronto; venite alle nozze. 5 Ma
quelli, non curandosene, se n’andarono, chi al suo
campo, chi al suo traffico; 6 gli altri poi, presi
i suoi servitori, li oltraggiarono e li uccisero.
7 Allora il re s’adirò, e mandò le
sue truppe a sterminare quegli omicidi e ad ardere
la loro città. 8 Quindi disse ai suoi servitori:
Le nozze, sì, sono pronte; ma gl’invitati
non ne erano degni. 9 Andate dunque sui crocicchi
delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete.
10 E quei servitori, usciti per le strade, raunarono
tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la
sala delle nozze fu ripiena di commensali. 11 Or
il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola,
notò quivi un uomo che non vestiva l’abito
di nozze. 12 E gli disse: Amico, come sei entrato
qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la
bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori:
Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di
fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’
denti. 14 Poiché molti son chiamati, ma pochi
eletti.
parabole dicendo: 2 Il regno de’ cieli è simile
ad un re, il quale fece le nozze del suo figliuolo.
3 E mandò i suoi servitori a chiamare gl’invitati
alle nozze; ma questi non vollero venire. 4 Di nuovo
mandò degli altri servitori, dicendo: Dite
agli invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo;
i miei buoi ed i miei animali ingrassati sono ammazzati,
e tutto è pronto; venite alle nozze. 5 Ma
quelli, non curandosene, se n’andarono, chi al suo
campo, chi al suo traffico; 6 gli altri poi, presi
i suoi servitori, li oltraggiarono e li uccisero.
7 Allora il re s’adirò, e mandò le
sue truppe a sterminare quegli omicidi e ad ardere
la loro città. 8 Quindi disse ai suoi servitori:
Le nozze, sì, sono pronte; ma gl’invitati
non ne erano degni. 9 Andate dunque sui crocicchi
delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete.
10 E quei servitori, usciti per le strade, raunarono
tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la
sala delle nozze fu ripiena di commensali. 11 Or
il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola,
notò quivi un uomo che non vestiva l’abito
di nozze. 12 E gli disse: Amico, come sei entrato
qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la
bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori:
Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di
fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’
denti. 14 Poiché molti son chiamati, ma pochi
eletti.
Nelle scritture, i buoi, le pecore, gli agnelli
sono sempre simboli positivi. Ognuno di questi e’
dichiarato puro nella legge di Mose’. Secondo antichi
commentatori, questi animali simbolizzano tipi di
persone ed attivita’ appropriate per la Casa di Israele
e per il popolo dell’allenza.
sono sempre simboli positivi. Ognuno di questi e’
dichiarato puro nella legge di Mose’. Secondo antichi
commentatori, questi animali simbolizzano tipi di
persone ed attivita’ appropriate per la Casa di Israele
e per il popolo dell’allenza.
Come ci si puo aspettare quando trattiamo di animali
puri, vi sono delle somiglianze nel significato simbolico
di base per ognuno di questi animali. I buoi sono
oramai consolidati per essere un simbolo per Israele
e rappresentano potere, pazienza e sacrificio, anche
i tori danno la stessa immagine di regalita’, divinita’
potere e sacrificio.
puri, vi sono delle somiglianze nel significato simbolico
di base per ognuno di questi animali. I buoi sono
oramai consolidati per essere un simbolo per Israele
e rappresentano potere, pazienza e sacrificio, anche
i tori danno la stessa immagine di regalita’, divinita’
potere e sacrificio.
Le pecore invocano l’immagine di Cristo, della fedelta’
della mansuetudine, gentilezza, sincerita’, compassione,e
cosi’ via. Gli agnelli possono anche connotare innocenza,
mitezza, purezza, pazienza, umilta’, Cristo e la
chiesa. Qyesti possono msuggerire rinascita, resurrezione,
martirio, sacrificio ed obbedienza alla volonta’
di Dio. I capri, daltra parte, posono essere simbli
sia di cose positive che di quelle negative. Questi
possono rappresentare Satana, i peccatori, la lascivia,
il male, l’ostinazione, la vergogna e la dannazione.
A volte come simboli positivi, dato che sono simili
alle pecore possono essere associati con la determinazione
che e’ l’opposto dell’ostinazione, la prima e’il
sentimento di voler raggiungere un buon fine, la
seconda e la ferma determinazione di voler fare una
volonta’ propria dettata piu’ dall’orgoglio che dalla
giustizia, l’auto disciplina ed altre piccole qualita’.
della mansuetudine, gentilezza, sincerita’, compassione,e
cosi’ via. Gli agnelli possono anche connotare innocenza,
mitezza, purezza, pazienza, umilta’, Cristo e la
chiesa. Qyesti possono msuggerire rinascita, resurrezione,
martirio, sacrificio ed obbedienza alla volonta’
di Dio. I capri, daltra parte, posono essere simbli
sia di cose positive che di quelle negative. Questi
possono rappresentare Satana, i peccatori, la lascivia,
il male, l’ostinazione, la vergogna e la dannazione.
A volte come simboli positivi, dato che sono simili
alle pecore possono essere associati con la determinazione
che e’ l’opposto dell’ostinazione, la prima e’il
sentimento di voler raggiungere un buon fine, la
seconda e la ferma determinazione di voler fare una
volonta’ propria dettata piu’ dall’orgoglio che dalla
giustizia, l’auto disciplina ed altre piccole qualita’.
Vi sono piccole differenze fra queste 4 categorie
di animali nella rappresentazione simbolica. Mose
dichiaro’ che il motivo per cui questi animali sono
dichiarati puri ed accetteveli era perche’ masticavano
di animali nella rappresentazione simbolica. Mose
dichiaro’ che il motivo per cui questi animali sono
dichiarati puri ed accetteveli era perche’ masticavano
Levitico 11:3
Mangerete ogni animale che ha l’unghia spartita,
il piede forcuto, e che rumina
il piede forcuto, e che rumina
Deuteronomio 14:6
Potrete mangiare ogni animale che ha l’unghia spartita,
il piede forcuto e che rumina.
il piede forcuto e che rumina.
Masticare era un simbolo di meditazione e quindi
ponderare le parole del Crito. Il compagno missionario
di Paolo, Barnaba scrisse nella sua epistola generale
1:144 "la masticazione del foraggio simbolizzava
proprio la ponderazione e la riconoscenza della dipendenza
da Dio"
ponderare le parole del Crito. Il compagno missionario
di Paolo, Barnaba scrisse nella sua epistola generale
1:144 "la masticazione del foraggio simbolizzava
proprio la ponderazione e la riconoscenza della dipendenza
da Dio"
Filo di Alessandria indicava che il piede biforcuto
simbolizzava che ogni cosa ha il suo opposto e che
vi sono sempre due vie, uno che guida al vizio e
l’altra alla virtu’. Secondo il vecchio testamento
gli animali con piu’ dita erano impuri. Questi simbolizzavano
le persone che credevano vi fossero piu’ strade che
portavano a Dio e che nessuna di queste fosse preferenziale.
Alla luce dei molti passaggi che utilizzano questo
simbolismo desideriamo mostrare questo che anche
se non e’ il miglior esempio sembra utile per chiarire.
simbolizzava che ogni cosa ha il suo opposto e che
vi sono sempre due vie, uno che guida al vizio e
l’altra alla virtu’. Secondo il vecchio testamento
gli animali con piu’ dita erano impuri. Questi simbolizzavano
le persone che credevano vi fossero piu’ strade che
portavano a Dio e che nessuna di queste fosse preferenziale.
Alla luce dei molti passaggi che utilizzano questo
simbolismo desideriamo mostrare questo che anche
se non e’ il miglior esempio sembra utile per chiarire.
Deuteronomio 22:1
Se vedi smarrirsi il bue o la pecora del tuo prossimo,
tu non farai finta di non averli visti, ma avrai
cura di ricondurli al tuo prossimo.
tu non farai finta di non averli visti, ma avrai
cura di ricondurli al tuo prossimo.
Deuteronomio 22:4
Se vedi l’asino di un tuo fratello o il suo bue
caduto sulla strada, tu non farai finta di non averli
visti, ma dovrai aiutare il tuo prossimo a rialzarlo.
caduto sulla strada, tu non farai finta di non averli
visti, ma dovrai aiutare il tuo prossimo a rialzarlo.
Deuteronomio 22:10
Non lavorerai con un bue e un asino aggiogati insieme.
Questa selezione e’ un esempio di un passaggio che
sebbene insegni l’importanza dell’etica, secondo
alla immagine simbolica, certamente significa che
vi e’ qualcosa di piu’ implicato. Il verso dieci
e’ una poderosa immagine che riguarda i matrimoni
fra fedi diverse e le associazioni differenti. Secondo
Filo, l’istruzione riguardante la crescita di due
tipi di raccolti nello stesso campo od il mixaggio
di due fibre nello stesso tessuto vedi verso 9 ed
11 e’ designato per insegnare che il "nostro
popolo non dovrebbe essere ansioso di sposarsi con
gli stranieri" L’apostolo paolo dette queste
istruzioni
sebbene insegni l’importanza dell’etica, secondo
alla immagine simbolica, certamente significa che
vi e’ qualcosa di piu’ implicato. Il verso dieci
e’ una poderosa immagine che riguarda i matrimoni
fra fedi diverse e le associazioni differenti. Secondo
Filo, l’istruzione riguardante la crescita di due
tipi di raccolti nello stesso campo od il mixaggio
di due fibre nello stesso tessuto vedi verso 9 ed
11 e’ designato per insegnare che il "nostro
popolo non dovrebbe essere ansioso di sposarsi con
gli stranieri" L’apostolo paolo dette queste
istruzioni
2Corinzi 6:14-17
Necessità di una scelta
1Co 10:14-22; Ef 5:5-13; Ap 18:4; 1P 2:9-12
14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo
che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra
la giustizia e l’iniquità? O quale comunione
tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra
Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra
il fedele e l’infedele? 16 E che armonia c’è fra
il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il
tempio del Dio vivente, come disse Dio:
che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra
la giustizia e l’iniquità? O quale comunione
tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra
Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra
il fedele e l’infedele? 16 E che armonia c’è fra
il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il
tempio del Dio vivente, come disse Dio:
«Abiterò e camminerò in mezzo
a loro,
a loro,
sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo».
17 «Perciò, uscite di mezzo a loro
e separatevene, dice il Signore,
e non toccate nulla d’impuro;
e io vi accoglierò».
L’avvertimento di Deuteronomio 22:10 doppiato con
l’epistola di paolo ci da un ulteriore conferma degli
altri due versetti citati nella nostra selezione
di Deuteronomio.
l’epistola di paolo ci da un ulteriore conferma degli
altri due versetti citati nella nostra selezione
di Deuteronomio.
Deuteronomio 22:1 avverte che, se la pecora del
tuo fratello, od il bue od entrambi che sono animali
puri, dovessero perdersi, noi dovremmo cercare di
riportarglieli. Forse in questo caso "simbolico" sta
come una metafora per l’inattivita’.
tuo fratello, od il bue od entrambi che sono animali
puri, dovessero perdersi, noi dovremmo cercare di
riportarglieli. Forse in questo caso "simbolico" sta
come una metafora per l’inattivita’.
I porci erano visti anticamente come figure di base
per l’ipocrisia, l’eogismo e l’ingordigia. Questi
rappresentano le persone che invocano Iddio solo
quando ne hanno bisogno. Antichi popoli dell’est
che comprendevano la natura simbolica degli animali
ritenevano che questo fosse il messaggio dietro l’uso
del simbolo del maiale. Vi sono 3 passaggi del Nuovo
testamento offerti come parabole, od insegnamenti
o esperienze di Gesu’ che includono i porci vedere
Matteo 7:6 Marco 5:1-13 Luca 15:11-32.
per l’ipocrisia, l’eogismo e l’ingordigia. Questi
rappresentano le persone che invocano Iddio solo
quando ne hanno bisogno. Antichi popoli dell’est
che comprendevano la natura simbolica degli animali
ritenevano che questo fosse il messaggio dietro l’uso
del simbolo del maiale. Vi sono 3 passaggi del Nuovo
testamento offerti come parabole, od insegnamenti
o esperienze di Gesu’ che includono i porci vedere
Matteo 7:6 Marco 5:1-13 Luca 15:11-32.
Ognuno di questi sembra di utilizzare il porco con
un intento simbolico. Esaminiamo per prima la parabola
del figliol prodigo.
un intento simbolico. Esaminiamo per prima la parabola
del figliol prodigo.
v. 1-10; 19:1-10; Mt 21:18-32; Os 14; 1Gv 3:1; Mi
7:7-8
7:7-8
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre,
dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli
divise fra loro i beni. 13 Di lì a poco, il
figlio più giovane, messa insieme ogni cosa,
partì per un paese lontano, e vi sperperò i
suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe
speso tutto, in quel paese venne una gran carestia
ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15
Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese,
il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare
i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con
i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene
dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti
servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io
qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò e andrò da
mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro
il cielo e contro di te: 19 non sono più degno
di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno
dei tuoi servi". 20 Egli dunque si alzò e
tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora
lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione:
corse, gli si gettò al collo, lo baciò e
ribaciò.
12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre,
dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli
divise fra loro i beni. 13 Di lì a poco, il
figlio più giovane, messa insieme ogni cosa,
partì per un paese lontano, e vi sperperò i
suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe
speso tutto, in quel paese venne una gran carestia
ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15
Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese,
il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare
i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con
i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene
dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti
servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io
qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò e andrò da
mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro
il cielo e contro di te: 19 non sono più degno
di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno
dei tuoi servi". 20 Egli dunque si alzò e
tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora
lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione:
corse, gli si gettò al collo, lo baciò e
ribaciò.
Anticamente i giudei che avevano i maiali erano
maledetti e venivano teneti a distanza, come avviene
oggi in molti paesi islamici. Frederick W. Farrar
notava:" I Giudei detestavano i maiali cosi’
tanto che ne parlerebbero come di dabhar acheer "un’altra
cosa" e comunemente direbbero "Maledetto
sia l’uomo che alleva i maiali" Anche i Musulmani
hanno l’abitudine di evitare la parola "porco" e
preferiscono chiamarlo "il nero". Simbolicamente
mangiare carne di porco era come divenire un gentile
e quindi fuori dell’alleanza (Levitico 11:7 Isaia
65:4 66:17. come abbiamo appena citato il figliol
prodigo nella sua caduta ando’ a pascolare i maiali,
in pratica aveva abbandonato la sua religione.
maledetti e venivano teneti a distanza, come avviene
oggi in molti paesi islamici. Frederick W. Farrar
notava:" I Giudei detestavano i maiali cosi’
tanto che ne parlerebbero come di dabhar acheer "un’altra
cosa" e comunemente direbbero "Maledetto
sia l’uomo che alleva i maiali" Anche i Musulmani
hanno l’abitudine di evitare la parola "porco" e
preferiscono chiamarlo "il nero". Simbolicamente
mangiare carne di porco era come divenire un gentile
e quindi fuori dell’alleanza (Levitico 11:7 Isaia
65:4 66:17. come abbiamo appena citato il figliol
prodigo nella sua caduta ando’ a pascolare i maiali,
in pratica aveva abbandonato la sua religione.
La dichiarata tipologia suggerisce che dopo che
il giovane aveva scelto di pascolare i maiali aveva
proprio toccato il "fondo". Infatti si
era associato con i pagani "Maiali" e ne
aveva accettato la loro via. Come un commentatoreha
puntualizzato la maniera con cui il figliol prodigo
aveva affrontato suo padre per richiedergli la sua
eredita’, prima della sua morte serviva come simbolo
del "desiderio dell’uomo di essere indipendente
da Dio vedi Genesi 3:5 e quindi di prendere la sua
vita nelle sue mani, credendo di potere essere benedetto
comunque. Anche Sant’ Agostino indicava che il figliol
prodigo scelse di andare in un paese lontano, come
simbolo della sua scelta di dimentacare il Padre
o Dio.
il giovane aveva scelto di pascolare i maiali aveva
proprio toccato il "fondo". Infatti si
era associato con i pagani "Maiali" e ne
aveva accettato la loro via. Come un commentatoreha
puntualizzato la maniera con cui il figliol prodigo
aveva affrontato suo padre per richiedergli la sua
eredita’, prima della sua morte serviva come simbolo
del "desiderio dell’uomo di essere indipendente
da Dio vedi Genesi 3:5 e quindi di prendere la sua
vita nelle sue mani, credendo di potere essere benedetto
comunque. Anche Sant’ Agostino indicava che il figliol
prodigo scelse di andare in un paese lontano, come
simbolo della sua scelta di dimentacare il Padre
o Dio.
Il testo scritturale ci informa che questo era una
cosa miserevol, infatti si trovo’ in una situazione
miserevole fino a quando dovette ritornare all’ovile
per poter ritrovare il sollievo dalle pene che si
era causato. Il motivo iniziale che lo aveva ricondotto
era stato un basso desiderio, la fame e non il dispiacere
per il suo peccato. E’ interessante notare che il
figliol prodigo decise di offrirsi spontaneamente
al padre come servo, questo prima ancora di arrivare
a casa ma quando vi arriva e’ il padre che prende
l’iniziativa ed egli non fa alcuna menzione di cio’
che si era detto in cuor suo prima e questo indica
una mancanza di sincerita’ nel suo pentimento. Questo
e’ aesattamente cio’ che il maiale simbolizza. I
maiali come abbiamo detto sono simboli di coloro
che invocano Dio solo perche’ hanno toccato il fondo.
Comuqnue quando hanno di nuovo il ventre pieno (
o le loro vite stanno procedendo bene) di nuovo abbandonano
il loro Maestro. In questa parabola il piu’ giovane
dei due figli simbolizza questo e l’accostamento
con i maili serve per rinforzare la sua ipocrisia.
Non va dimenticato che il padre rimarca al suo figlio
maggiore" Tu sei sempre con me e cio’ che e’
mio e’ tuo" Il Presidente Joseph Fielding Smith
rimarco’." Vi e’ gioia in cielo quando un peccatore
si pente ma coloro che sono fedeli e non hanno trasgredito
erediteranno tutto cio’ che il Padre possiede, come
insegna la parabola vi e’ una differenza fra chi
pratica l’integrita’ e chi invece ci gioca.
cosa miserevol, infatti si trovo’ in una situazione
miserevole fino a quando dovette ritornare all’ovile
per poter ritrovare il sollievo dalle pene che si
era causato. Il motivo iniziale che lo aveva ricondotto
era stato un basso desiderio, la fame e non il dispiacere
per il suo peccato. E’ interessante notare che il
figliol prodigo decise di offrirsi spontaneamente
al padre come servo, questo prima ancora di arrivare
a casa ma quando vi arriva e’ il padre che prende
l’iniziativa ed egli non fa alcuna menzione di cio’
che si era detto in cuor suo prima e questo indica
una mancanza di sincerita’ nel suo pentimento. Questo
e’ aesattamente cio’ che il maiale simbolizza. I
maiali come abbiamo detto sono simboli di coloro
che invocano Dio solo perche’ hanno toccato il fondo.
Comuqnue quando hanno di nuovo il ventre pieno (
o le loro vite stanno procedendo bene) di nuovo abbandonano
il loro Maestro. In questa parabola il piu’ giovane
dei due figli simbolizza questo e l’accostamento
con i maili serve per rinforzare la sua ipocrisia.
Non va dimenticato che il padre rimarca al suo figlio
maggiore" Tu sei sempre con me e cio’ che e’
mio e’ tuo" Il Presidente Joseph Fielding Smith
rimarco’." Vi e’ gioia in cielo quando un peccatore
si pente ma coloro che sono fedeli e non hanno trasgredito
erediteranno tutto cio’ che il Padre possiede, come
insegna la parabola vi e’ una differenza fra chi
pratica l’integrita’ e chi invece ci gioca.
In un altro passaggio dei Vangeli leggiamo
Gesù guarisce l’indemoniato di Gerasa
=(Mt 8:28-34; Lu 8:26-39) Mr 1:23-28; Sl 106:11;
Is 49:24-25
Is 49:24-25
1 Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei
Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla
barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un
uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale
aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva
più tenerlo legato neppure con una catena.
4 Poiché spesso era stato legato con ceppi
e con catene, ma le catene erano state da lui rotte,
e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo.
5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri
e su per i monti, urlando e percotendosi con delle
pietre. 6 Quando vide Gesù da lontano, corse,
gli si prostrò davanti 7 e a gran voce disse: «Che
c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio
altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non
tormentarmi». 8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito
immondo, esci da quest’uomo!» 9 Gesù gli
domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli
rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo
molti». 10 E lo pregava con insistenza che
non li mandasse via dal paese. 11 C’era là un
gran branco di porci che pascolava sul monte. 12
I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci
nei porci, perché entriamo in essi».
13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti,
entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a
precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono
nel mare.
Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla
barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un
uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale
aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva
più tenerlo legato neppure con una catena.
4 Poiché spesso era stato legato con ceppi
e con catene, ma le catene erano state da lui rotte,
e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo.
5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri
e su per i monti, urlando e percotendosi con delle
pietre. 6 Quando vide Gesù da lontano, corse,
gli si prostrò davanti 7 e a gran voce disse: «Che
c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio
altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non
tormentarmi». 8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito
immondo, esci da quest’uomo!» 9 Gesù gli
domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli
rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo
molti». 10 E lo pregava con insistenza che
non li mandasse via dal paese. 11 C’era là un
gran branco di porci che pascolava sul monte. 12
I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci
nei porci, perché entriamo in essi».
13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti,
entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a
precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono
nel mare.
Marco 5:1-13
Di questo fatto altamente simbolico e correlato
al cibo puro uno teologo ha scritto.
al cibo puro uno teologo ha scritto.
Questa guarigione avviene in un paese gentile. La
storia e’ posta nel territorio di una delle dieci
citta greche Decapolis marco 5:20 sulla parte sud
est del lago Tiberius (il mar di galilea. Il fatto
e’ preceduto da un passaggio del mare Marco 4:34-41
e seguito da una notizia di un passaggio di ritorno
5:21 Da notare l’interesse del testo nel fatto che
questo e’ un paese Gentile "opposto alla Galilea" come
Luca 8:26 specifica. Niente e’ "puro",
ogni cosa e’ "impura" gli spiriti, le tombe,
i maiali ed il territtorio.
storia e’ posta nel territorio di una delle dieci
citta greche Decapolis marco 5:20 sulla parte sud
est del lago Tiberius (il mar di galilea. Il fatto
e’ preceduto da un passaggio del mare Marco 4:34-41
e seguito da una notizia di un passaggio di ritorno
5:21 Da notare l’interesse del testo nel fatto che
questo e’ un paese Gentile "opposto alla Galilea" come
Luca 8:26 specifica. Niente e’ "puro",
ogni cosa e’ "impura" gli spiriti, le tombe,
i maiali ed il territtorio.
In qualche modo l’ignota vittima era posseduta da "Legione" cioe’
molti "spirit maligni". Sicuramente l’uomo
stesso portava almeno qualche responsabilita’ per
la sua situazione. altrimenti tutti saremmo soggetti
alla possessione deminiaca, il profeta Joseph Smith
a questo riguardo dichiaro’:
molti "spirit maligni". Sicuramente l’uomo
stesso portava almeno qualche responsabilita’ per
la sua situazione. altrimenti tutti saremmo soggetti
alla possessione deminiaca, il profeta Joseph Smith
a questo riguardo dichiaro’:
"Noi veniamo su questa terra per prendere un
corpo e presentarlo puro davanti a Dio nel regno
celeste. Il grande principio della felicita’ consiste
nell’avere un corpo. Il Diavolo non ha un corpo e’
nella sua punizione. Egli si compiace quando riesce
ad ottenerne uno e quando la "legione" fu
cacciata dall’uomo chiese di entrare nei porci, infatti
era meglio possedere il corpo dei porci che non averne
alcuno. Tutti gli esseri che posseggono un corpo
hanno potere su chi non ce l’ha. Il diavolo non ha
alcun potere su di noi a meno che noi non glielo
concediamo; nel momento in cui ci rivoltiamo a tutto
cio’ che viene da Dio ecco che il diavolo prende
potere."
corpo e presentarlo puro davanti a Dio nel regno
celeste. Il grande principio della felicita’ consiste
nell’avere un corpo. Il Diavolo non ha un corpo e’
nella sua punizione. Egli si compiace quando riesce
ad ottenerne uno e quando la "legione" fu
cacciata dall’uomo chiese di entrare nei porci, infatti
era meglio possedere il corpo dei porci che non averne
alcuno. Tutti gli esseri che posseggono un corpo
hanno potere su chi non ce l’ha. Il diavolo non ha
alcun potere su di noi a meno che noi non glielo
concediamo; nel momento in cui ci rivoltiamo a tutto
cio’ che viene da Dio ecco che il diavolo prende
potere."
Il teologo cattolico Joseph Fitzmyer offre questo
suo commento:"Questa e’ una storia strana. Ha
sempre sollevato somande e problemi, non e’ qui forse
Gesu’ presentato come crudele verso gli animali?
Come mai avrebbe Gesu’ causato una perdita finanziara
al padrone di quegli animali? Ovviamente il padrone
non nteneva questi animali solo per bellezza, quindi
cosa faceva il padrone dei porci in quella zona?
Be’ la risposta sta nel fatto che doveva qusta storia
avere anche un grande impatto simbolico e religioso."
suo commento:"Questa e’ una storia strana. Ha
sempre sollevato somande e problemi, non e’ qui forse
Gesu’ presentato come crudele verso gli animali?
Come mai avrebbe Gesu’ causato una perdita finanziara
al padrone di quegli animali? Ovviamente il padrone
non nteneva questi animali solo per bellezza, quindi
cosa faceva il padrone dei porci in quella zona?
Be’ la risposta sta nel fatto che doveva qusta storia
avere anche un grande impatto simbolico e religioso."
Consapevoli allora che vi e’ un significato simbolico
dobbiamo allora dare grande attenzione a questo riguardo
e leggere questo incidente proprio piu’ simbolicamente.
Nel testo biblico l’acqua simbolizza sia la purificazione
che il caos. "Il mare" nel commentario
di New Jerome Biblical e’ scritto " e’ un simbolo
comune per caos e morte" Nello stesso modo uno
studioso bilico ha indicato che vi e’ probabilmente
una correlazione fra il "calmare il mare" e
la guarigione dell’uomo posseduto da molti demoni.
Se il mare in tempesta e’ una minaccia, una forza
demoniaca lo e’ molto di piu’. Il fatto che questi
porci affogarono nel mare rivela il significato simbolico
di questa azione: Caos e morte spirituale ed eventuale
dannazione sono il risultato di una vita sregolata.
dobbiamo allora dare grande attenzione a questo riguardo
e leggere questo incidente proprio piu’ simbolicamente.
Nel testo biblico l’acqua simbolizza sia la purificazione
che il caos. "Il mare" nel commentario
di New Jerome Biblical e’ scritto " e’ un simbolo
comune per caos e morte" Nello stesso modo uno
studioso bilico ha indicato che vi e’ probabilmente
una correlazione fra il "calmare il mare" e
la guarigione dell’uomo posseduto da molti demoni.
Se il mare in tempesta e’ una minaccia, una forza
demoniaca lo e’ molto di piu’. Il fatto che questi
porci affogarono nel mare rivela il significato simbolico
di questa azione: Caos e morte spirituale ed eventuale
dannazione sono il risultato di una vita sregolata.
L’uomo che era originariamente posseduto fu liberato
dalla sua possessione grazie alla fede in Gesu’ Cristo.http://www.youtube.com/user/docbible/videos
dalla sua possessione grazie alla fede in Gesu’ Cristo.http://www.youtube.com/user/docbible/videos
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