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Friday, August 17, 2012

Archeologia


Archeologia.
Premetto che non sono un archeologo e
non ho nessuna intenzione di atteggiarmi a tale.
Che cos’e’
l’archeologia? L’archeologia e’ lo studio del passato
attraverso reperti fossili. E’ possibile fare
l’archeologia se non vi e’ la storia su cui basarsi? E’
possibile ma e’ molto piu’ difficile, specie se
l’archeologia e’ la ricerca di una citta. Ricordiamoci che
Troia fu scoperta a causa dell’Iliade e se non vi fosse
stata la descrizione di Omero, probabilmente sarebbe stata
un mito. Nel mondo antico, per intenderci, l’Europa,
l’alta Africa e l’asia. e’ molto piu’ facile fare questo
tipo di ricerca perche questi popoli hanno da sempre
mantenuti la loro storia scritta e ben documentata. Per
quanto riguarda il continente americano e l’Oceania non si
hanno libri di storia su cui basarsi cosi’ si possono
trovare reperti archeologici ma non si possono dare nomi
perche’ non si hanno nomi. Anche nel vecchio mondo
nonostante abbiamo tantissimi scritti vi sono molti
misteri archeologici.
Il libro di Mormon e’ una storia religiosa che non puo’
essere considerata alla stregua di una storia che ha un
particolare interesse a dare indizi geografici. Nonostante
questo, specie in sudamerica vi sono molte civilta’ di cui
abbiamo reperti, ma come si fa a dire con certezza a chi
appartengono. Anche nel vecchio mondo le citta’ cambiavano
spesso nome. Un’altra cosa importante e fondamentale da
cnsiderare e’ che il libro di Mormon afferma e questo ben
prima che vi fossero tutte queste questioni che lo scopo
primario di questo libro e’ di testimoniare che Gesu’ e’
il Cristo, quindi non vi e’ alcun interesse di carattere
geografico, secondo sempre secondo la storia di detto
libro, al tempo della resurrezione del Messia, grandi
cataclismi e sconvolgimenti provocarono un vero e proprio
sconvolgimento geografico, quindi al limite solo dopo
questo si potrebbe in qualche maniera cercare di tracciare
una linea di ricerca, ma rimane sempre un problema,
praticamente irrisolvibile, in quanto non essendoci testi
storici, che cosa si dovrebbe cercare? I resti vi sono ma
come si fa a dire a chi appartengono se non vi e’ uno
straccio di storia e tutto si basa sulle tradizioni orali,
che purtroppo a causa della distruzione di interi popoli
come i Maya, gli incas e gli aztechi, tra l’altro non sono
neppure complete, eppure la tradizione orale ci da un
indizio fondamentale per supportare la storia del libro di
Mormon. Il Libro di Mormon parla dell’apparizione del
Cristo nel continente americano, predico’ il suo Vangelo e
come fece nel vecchio mondo lascio’ i suoi seguaci con una
promessa. Forse molti, pur studiando la storia,
dimenticano un particolare di un’importanza sconvolgente,
I popoli sudamericani furono praticamente distrutti da un
manipolo di circa 300 uomini, prima Cortez e poi Pizarro
furono capaci di distruggere due intere civilta, da
annientarle completamente, come fu possibile questo? Non
certo per i fucili che possedevano, a quel tempo erano
rudimentali ed occorreva piu’ tempo a ricaricarli di
quanto non occorresse prendere una freccia da una faretra.
come fu possibile per 300 uomini sconfiggere un popolo di
circa 6.000.000 di persone? Bene la storia ci dice che
Montezuma scambio’ Cortes per il Dio bianco con la barba
che aveva visitato il loro popolo molti secoli prima e che
aveva promesso loro di tornare. Come poteva un popolo
rosso credere in un Dio bianco? Tra l’altro questo
personaggio aveva promesso loro di tornare alla fine dei
giorni. Questo se volete non e’ un piccolo indizio e se
volete questo fa parte della storia dei nostri giorni.
Avete mai sentito parlare della croce di Palenque? o di
fonti battesimali trovati a Chiceniza?
Che dire delle piramidi incas, Maya ed Azteche, cosi’
simili a quelle egiziane? Forse che questo popolo aveva
delle radici che venivano dall’antico Egittto? Perche’ no?
in fondo le piramidi le inventarono gli egizi ma furono
gli ebrei che le costruirono, per loro sfortuna.
E poi lasciatemi dire che si e’ vero che la Bibbia ha
sicuramente un maggior riscontro archeologico, per la
semplice ragione che ho detto prima, e cioe’ che la Bibbia
si e’ trovata in un ambiente permeato di storia in cui
tutto e’ piu’ facile da trovare, ma se per caso qualcosa
non si puo’ provare tramite l’archeologia, significa forse
che quel particolare non e’ piu’ vero, solo perche’ non e’
surrogato da una prova archeologica? Allora dovremmo tutti
vivere per prove e non piu’ per fede, come faremmo a
credere nella stessa resurrezione del Cristo, abbiamo
forse una prova archeologica, perche’ in fondo quello che
e’ importante nella religione non e’ dove si trovasse
quella citta’ o quella regione; gli unici veri pilastri
della nostra religione sono come disse Paolo Gesu’ Cristo
e lui crocefisso. Che Gesu’ sia vissuto nessuno nutre
dubbi e’ un fatto storico assodato ma che sia resuscitato,
ed io lo credo con tutto il mio cuore, pero’ chi puo’
provarlo ed allora se non puoi provarlo non e’ piu’ vero?
Che dire di Giona inghiottito dalla balena oppure
dell’asina parlante e di balaam, o della divisione della
acque del mar rosso, a proposito a questo riguardo mi
piacerebbe sapere se gli ebrei una volta attraversato il
mare ( In quel caso sarebbero stati di nuovo in Egitto)
ebbero le acque divise di nuovo per tornare indietro o
dovettero per forza di cose fare il giro e passare davanti
a faraone per tornare in Palestina, rimane il dilemma, ma
non e’ importante. Che dire di Salem che divenne Gebus ed
infine Gerusalemme tanto per citare i cambiamenti di nome
delle citta’ piu’ importanti. Insomma chiedere alla fede
di essere schiava delle prove e’ proprio cio’ che Gesu’
rimprovero’ ai farisei, che chiedevano un segno. Certi
farisei moderni, come quelli antichi, vogliono prove, in
questo caso archeologiche, ma se Dio desse le prove che
loro vogliono non necessiterebbero piu’ di fede, ma forse
era per questo che Gesu’ chiese ai suoi discepoli,
Trovera’ il Figliol dell’uomo la fede sulla terra?
Il fatto che siano state trovate alcune citta’ della
Bibbia in resti archeologici e’ sicuramente un fatto
positivo ed interessante, ma prova questo i fatti
contenuti nella Bibbia? Perche’ credo che questo sia il
vero nodo da sciogliere. Geruslamme, sicuramente la cita’
piu’ importante nelle sacre scritture,e’ tutt’ora presente
fra noi, eppure la stragrande maggioranza dei suoi
abitanti non e’ cristiana e solo fino a 50 anni fa non era
nemmeno ebraica, per ben 2000 anni il sito piu’ importante
della cristianita’ e’ stato un feudo ininterrotto dei
musulmani ed in questi ultimi 50 anni vi e’ stato un
ritorno dell’ebraismo, quindi la pur comprovate certezza
di un luogo, trovato nelle scritture non cambia la
sostanza delle cose, ed e’ per questo, io credo, che non
e’ tanto importante stabilire se un luogo e’ quello dove
le persone sono vissute, quanto stabilire se i fatti
accaduti sono la realta’ o meno, o ancora meglio se gli
insegnamenti sono giuti, per questo paolo predicava solo
gesu’ Cristo e lui crocefisso, perche’ quello era ed e’ la
sola cosa importante per un credente, che poi Egli sia
relmente p;assato da un posto anziche’ da un altro, non fa
una grande differenza ai fini del suo messaggio. Le cose
piu’ importanti della’rcheologia, secondo il mio modesto
avviso, non sono tanto i ruderi delle citta’, quanto il
ritrovare gli scritti di un popolo, la cosiddetta storia,
quest’ultima sarebbe veramente importante trovare, ma
anche in questo caso, vedere ad esempio i papiri del mar
morto, il conforto, pur essendo di portata assai piu’
grande, e’ pur sempre relativo, basta dare uno sguardo
alla miriade di controversie al riguardo di questi ultimi.
Vi sono molti scritti nei papiri del mar morto, che non
conoscevamo e che essendo stati conservati negli stessi
posti con la stessa meticolosita’ dei testi sacri,
lasciano facilmente intendere che fossero stati ritenuti
dellso stesso livello dei testi che gia’ possediamo, come
mai allora non sono stati inseriti nel canone, e come mai
sono cosi’ controversi? Semplice perche’ ognuno di noi,
parlo degli appartenenti alle varie denominazioni, trova
per certi versi motivo di conforto o sconforto nel
contenuto di questi ultimi ed allora si preferisce
discutere ma non prendere una decisione definitiva al
riguardo, questo e’ cio’ che si chiama: cercare di tirare
l’acqua al proprio mulino.
Se il vero scopo del vangelo e’ predicare "Gesu’ Cristo e
Lui crocifisso" che cosa c’entra l’archeologia in tutto
questo (puo’ essa darci delle prove della resurrezione?) e
soprattutto se dobbiamo vivere per fede che senso ha
cercare delle prove in una scienza cosi’ labile come e’
l’archeologia, infatti questa e’ una delle scienze piu’
recenti e delle piu’ controverse in quanto essa si basa
piu’su supposizioni piu’ che su prove. Che dire allora
della teoria dell’evoluzione, di cui gli scienziati, o per
lo meno la stragrande maggioranza, sono i maggiori
sostenitori , o riguardo l’eta della terra ed i milioni di
anni attribuiti dal carbonio 14 ai fossili degli animali e
cosi’via. Mischiare scienza e religione puo’ essere
interessante ma e’ sicuramente molto rischioso, perche’ la
fede non si basa su prove, la scienza invece le chiede in
continuazione e quando tu chiedi prove tu praticamente
stai uccidendo la tua fede.http://www.youtube.com/user/docbible/videos

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