Profezie nei nomi.
Le scritture:uno scrigno pieno di meravigliose sorprese.
Se l’intelletto umano avesse il pieno potere, e lo ha
quando unito al fermo desiderio di conoscere, di esplorare
l’universo simbolico scritturale delle scritture, non solo
troverebbe le risposte che cerca da millenni, ma sarebbe
pure deliziato della poesia divina che vi e’ contenuta.
L’anziano Joseph Fielding Mc Conckie nel suo libro
"Simbolismo evangelico", nella sua introduzione ha queste
ispirate parole:"Per molti dentro la chiesa, il simbolismo
e’ un linguaggio morto. Le difficolta’ di interpretazione
e le barriere poste dal linguaggio scritturale hanno
scoraggiato alcuni santi dal banchettare sulla parola
ispirata.Ma coloro che sono affamati da questo cibo
meraviglioso si sono volti alle scritture ed hanno
cominciato a lottare per imparare il linguaggio della
rivelazione. Questi ultimi hanno scoperto che per essere
fluenti nel linguaggio dello spirito, si deve prima essere
fluenti nel linguaggio del simbolismo. I simboli sono il
linguaggio dei sentimenti e come tali non ci si dovrebbe
aspettare che ognuno li percepisca nello stesso modo. Come
un bellissimo diamante intagliato, questo prende la luce e
la rinvia in molti modi diversi e disparati." Citata
questa bella definizione vorrei entrare direttamente
nell’argomento odierno: i nomi o la onomastica. Moltissimi
nomi propri, sia di persone che di luoghi, sono stati dati
da Dio o da uomini ispirati con una funzione profetica.
Per fare degli esempi semplici bastera’ notare come il
nome del primo uomo, Adamo, significasse "molti" o anche
genere umano. E’ molto significativo che Dio stesso, quale
Padre scelse questo nome per il primo uomo. Quasi tutti i
nomi degli antichi profeti avevano un nome che descriveva
le loro principali qualita’. E’ interessante notare come a
volte Dio abbia deciso di cambiare il nome ad alcuni di
questi grandi personaggi, proprio con l’intento di
imprimere nella mente dei lettori e chiaramente anche del
personaggio stesso il valore intrinseco della sua
missione. Come non ricorda il cambiamento del nome di
Abramo e quello di Giacobbe in Israele. Non vorrei qui
soffermarmi nel fare un lungo elenco di questi nome
propri, basta consultare un qualsiasi dizionario biblico
per avere un’idea piu’ chiara di quello che sto dicendo.
Questo non e’ valido solo per i nomi di persone, bensi’
anche per i nomi di luoghi. Gesu’ DOVEVA nascere a
Betlemme perche’ questo nome significa "Casa del Pane" e
Lui era il pane della vita. Quello che intendo rimarcare
con questo mio articolo e’ che a volte ci sfugge che
questi significati possono essere addirittura in sequenza,
in pratica con tutte queste perle si possono fare delle
belle collane.Per fare un piccolo esempio vorrei far
notare che Cristo comincio’ a predicare da Capernaum che
significa "consolazione" che in effetti era proprio quello
che Cristo stava portando all’umanita’. Le ultime notti le
trascorse a Beftage "casa dei fichi" che se leggete il mio
discorso "il fico", capirete il perche’ di questo
significato e l’ultima notte a Betania "Casa dei poveri"
perche’ il Sacerdozio che fino a quel momento apparteneva
alla casa di Israele veniva portati ai poveri o gentili,
poveri in quanto non avevano alcun patto con Dio. I
simboli sono un linguaggio universale e senza tempo, in
cui Dio, nella sua infinita saggezza, ha scelto di
insegnare il suo Vangelo e portare testimonianza di Suo
Figlio. Essi sono il linguaggio delle scritture, della
rivelazione e della fede. I simboli sono il linguaggio in
cui tutte le ordinanze e le alleanze del Vangelo sono
state rivelate. Non posso qui entrare nei dettagli ma chi
ha lo spirito capisce cosa intendo, ogni gesto, ogni
parola ha un suo significato profondo. Questi simboli ci
danno la capacita’ di visualizzare concetti, idee e
sentimenti che non potrebbero altresi’ essere compresi. I
simboli ci portano ben al di la di parole od espressione
sono un qualcosa che si imprime dentro l’anima e che non
possono essere, quando compresi, ne fraintesi ne
dimenticati, infatti questo e’ il loro scopo precipuo. Il
ministerio di Cristo comincio’ con l’immersione nel
Giordano, a parte tutti le spiegazioni che sono state date
al simbolo del battesimo ve ne e’ una che secondo me non
e’ stata mai data. Quando Cristo spiego’ a Nicodemo questo
concetto disse che se uno non e’ nato di nuovo non puo’
vedere il Regno di Dio. Nicodemo si meraviglio’ e rispose:
Puo’ forse un uomo tornare nel seno di sua madre?"
Nicodemo era ben consapevole che il feto era immerso
nell’acqua, sicuramente nemmeno lui comprese il pieno
significato di tutto cio’, in realta’ il battesimo oltre a
significare il lavacro dei nostri peccati, la morte in
Adamo e la risurrezione in Cristo ha anche il significato
intimo della nascita attraverso la gestazione nell’acqua
infatti attraverso il battesimo o nuova nascita vi e’
anche questa temporanea, anche se breve, vita immersa
nell’acqua.
Il fratello Roberto Asioli ci ha dato una meravigliosa
testimonianza riguardo questo concetto del simbolismo in
sequenza quando ci ha ricordato questo.
da Adamo a Noè.
Se l’intelletto umano avesse il pieno potere, e lo ha
quando unito al fermo desiderio di conoscere, di esplorare
l’universo simbolico scritturale delle scritture, non solo
troverebbe le risposte che cerca da millenni, ma sarebbe
pure deliziato della poesia divina che vi e’ contenuta.
L’anziano Joseph Fielding Mc Conckie nel suo libro
"Simbolismo evangelico", nella sua introduzione ha queste
ispirate parole:"Per molti dentro la chiesa, il simbolismo
e’ un linguaggio morto. Le difficolta’ di interpretazione
e le barriere poste dal linguaggio scritturale hanno
scoraggiato alcuni santi dal banchettare sulla parola
ispirata.Ma coloro che sono affamati da questo cibo
meraviglioso si sono volti alle scritture ed hanno
cominciato a lottare per imparare il linguaggio della
rivelazione. Questi ultimi hanno scoperto che per essere
fluenti nel linguaggio dello spirito, si deve prima essere
fluenti nel linguaggio del simbolismo. I simboli sono il
linguaggio dei sentimenti e come tali non ci si dovrebbe
aspettare che ognuno li percepisca nello stesso modo. Come
un bellissimo diamante intagliato, questo prende la luce e
la rinvia in molti modi diversi e disparati." Citata
questa bella definizione vorrei entrare direttamente
nell’argomento odierno: i nomi o la onomastica. Moltissimi
nomi propri, sia di persone che di luoghi, sono stati dati
da Dio o da uomini ispirati con una funzione profetica.
Per fare degli esempi semplici bastera’ notare come il
nome del primo uomo, Adamo, significasse "molti" o anche
genere umano. E’ molto significativo che Dio stesso, quale
Padre scelse questo nome per il primo uomo. Quasi tutti i
nomi degli antichi profeti avevano un nome che descriveva
le loro principali qualita’. E’ interessante notare come a
volte Dio abbia deciso di cambiare il nome ad alcuni di
questi grandi personaggi, proprio con l’intento di
imprimere nella mente dei lettori e chiaramente anche del
personaggio stesso il valore intrinseco della sua
missione. Come non ricorda il cambiamento del nome di
Abramo e quello di Giacobbe in Israele. Non vorrei qui
soffermarmi nel fare un lungo elenco di questi nome
propri, basta consultare un qualsiasi dizionario biblico
per avere un’idea piu’ chiara di quello che sto dicendo.
Questo non e’ valido solo per i nomi di persone, bensi’
anche per i nomi di luoghi. Gesu’ DOVEVA nascere a
Betlemme perche’ questo nome significa "Casa del Pane" e
Lui era il pane della vita. Quello che intendo rimarcare
con questo mio articolo e’ che a volte ci sfugge che
questi significati possono essere addirittura in sequenza,
in pratica con tutte queste perle si possono fare delle
belle collane.Per fare un piccolo esempio vorrei far
notare che Cristo comincio’ a predicare da Capernaum che
significa "consolazione" che in effetti era proprio quello
che Cristo stava portando all’umanita’. Le ultime notti le
trascorse a Beftage "casa dei fichi" che se leggete il mio
discorso "il fico", capirete il perche’ di questo
significato e l’ultima notte a Betania "Casa dei poveri"
perche’ il Sacerdozio che fino a quel momento apparteneva
alla casa di Israele veniva portati ai poveri o gentili,
poveri in quanto non avevano alcun patto con Dio. I
simboli sono un linguaggio universale e senza tempo, in
cui Dio, nella sua infinita saggezza, ha scelto di
insegnare il suo Vangelo e portare testimonianza di Suo
Figlio. Essi sono il linguaggio delle scritture, della
rivelazione e della fede. I simboli sono il linguaggio in
cui tutte le ordinanze e le alleanze del Vangelo sono
state rivelate. Non posso qui entrare nei dettagli ma chi
ha lo spirito capisce cosa intendo, ogni gesto, ogni
parola ha un suo significato profondo. Questi simboli ci
danno la capacita’ di visualizzare concetti, idee e
sentimenti che non potrebbero altresi’ essere compresi. I
simboli ci portano ben al di la di parole od espressione
sono un qualcosa che si imprime dentro l’anima e che non
possono essere, quando compresi, ne fraintesi ne
dimenticati, infatti questo e’ il loro scopo precipuo. Il
ministerio di Cristo comincio’ con l’immersione nel
Giordano, a parte tutti le spiegazioni che sono state date
al simbolo del battesimo ve ne e’ una che secondo me non
e’ stata mai data. Quando Cristo spiego’ a Nicodemo questo
concetto disse che se uno non e’ nato di nuovo non puo’
vedere il Regno di Dio. Nicodemo si meraviglio’ e rispose:
Puo’ forse un uomo tornare nel seno di sua madre?"
Nicodemo era ben consapevole che il feto era immerso
nell’acqua, sicuramente nemmeno lui comprese il pieno
significato di tutto cio’, in realta’ il battesimo oltre a
significare il lavacro dei nostri peccati, la morte in
Adamo e la risurrezione in Cristo ha anche il significato
intimo della nascita attraverso la gestazione nell’acqua
infatti attraverso il battesimo o nuova nascita vi e’
anche questa temporanea, anche se breve, vita immersa
nell’acqua.
Il fratello Roberto Asioli ci ha dato una meravigliosa
testimonianza riguardo questo concetto del simbolismo in
sequenza quando ci ha ricordato questo.
da Adamo a Noè.
Adamo vuol dire Uomo, perchè fu il primo uomo. Adamah vuol
dire "terra rossa" (Dam vuol dire sangue) quindi ci
ricorda che l’uomo non è altro che polvere della terra.
dire "terra rossa" (Dam vuol dire sangue) quindi ci
ricorda che l’uomo non è altro che polvere della terra.
Seth vuol dire "assegnato" Eva disse: Poichè Dio mi ha
dato (assegnato) un altro figliuolo al posto di Abele che
Caino ha ucciso"Gen. 4:25
dato (assegnato) un altro figliuolo al posto di Abele che
Caino ha ucciso"Gen. 4:25
Il figlio di Seth fu Enosh il cui nome vuol dire "mortale,
fragile, misero". Viene dalla radice anash, che vuol dire
malvagio/pena/sventura. Fu ai tempi di Enosh che gli
uomini cominciarono ad allontanarsi da Dio. Gen. 4:26
fragile, misero". Viene dalla radice anash, che vuol dire
malvagio/pena/sventura. Fu ai tempi di Enosh che gli
uomini cominciarono ad allontanarsi da Dio. Gen. 4:26
Enosh generò Kenan, che vuo dire lamento o dolore:
Mahalel, figlio di Kenan, vuol dire Dio benedetto, da
Mahal "benedetto" e El Dio.
Mahal "benedetto" e El Dio.
Il figlio di Mahalel fu Jared, dal verbo Jaradh che vuol
dire scendere giù
dire scendere giù
Il figlio di Jared fu Enoch, che significa insegnare, in
quanto fu il primo di quattro generazioni di predicatori.
quanto fu il primo di quattro generazioni di predicatori.
Enoch generò Mathuselach di cui ho già detto in
precedenza, che vuol dire la sua morte porterà
Enoch non morì ma fu traslato dopo aver generato Lamech
che vuol dire lamento/mormorio come Laman e Lemuel infatti
erano mormoratori e poi ricordate cosa mormorò Gesù sulla
croce ? Elì, Elì, lammà asavtanì
precedenza, che vuol dire la sua morte porterà
Enoch non morì ma fu traslato dopo aver generato Lamech
che vuol dire lamento/mormorio come Laman e Lemuel infatti
erano mormoratori e poi ricordate cosa mormorò Gesù sulla
croce ? Elì, Elì, lammà asavtanì
Da lamech venne Noè che vuol dire riposo
Ora se mettiamo questi nomi in fila abbiamo
Uomo-designato- mortale-dolore-benedetto Dio-scenderà-per
insegnare-la sua morte porterà-disperazione-riposo
Uomo-designato- mortale-dolore-benedetto Dio-scenderà-per
insegnare-la sua morte porterà-disperazione-riposo
Ovvero: L’uomo fu destinato al dolore della morte, ma il
Dio benedetto scenderà per insegnare che la Sua morte
porterà il sospirato riposo.
Dio benedetto scenderà per insegnare che la Sua morte
porterà il sospirato riposo.
E chissà quante altre meraviglie ancora sono nascoste
nelle scritture. Magari i nostri occhi le leggono tutti i
giorni e noi nemmeno lo sappiamo. Non pensate forse che
l’obbedienza alla parola di saggezza ci aiuti a scoprire
la bellezza delle scritture e i suoi misteri nascosti??
nelle scritture. Magari i nostri occhi le leggono tutti i
giorni e noi nemmeno lo sappiamo. Non pensate forse che
l’obbedienza alla parola di saggezza ci aiuti a scoprire
la bellezza delle scritture e i suoi misteri nascosti??
Gli studiosi biblici, i maestri rabbini, insegnano che per
la maggior parte la Torah è ancora un libro chiuso alla
nostra comprensione. Solo quando il Mashiah verrà egli ce
ne svelerà i segreti non solo delle parole ma anche di
ciascuna lettera e persino il significato degli spazi
vuoti fra le parole. In questo senso possiamo anche meglio
comprendere Matteo 5:17-18.
Ringrazio profondamente il ratello Roberto per il suo
meraviglioso contributo.
Dato che lo scopo principale che mi sono prefisso con il
mio sito e’ quello di sostenere il libro di Mormon, dato
che considero questo libro come la Bibbia, vorrei far
notare alcune cose a questo stretto riguardo per poter
meglio apprezzare il simbolismo ivi contenuto. Dovrebbe
essere tenuto in mente che quando Joseph Smith tradusse il
libro di Mormon non aveva alcuna conoscenza della lingua
ebraica e quindi direi che era impossibile per lui creare
una frode a questo riguardo. Se qualcuno persistesse in
questa tesi dovrebbe per lo meno concedere a Joseph il
beneficio di una intelligenza non solo rimarchevole, per
la conoscenza intuitiva del linguaggio ebraico (visto che
era un illetterato che aveva bisogno di scrivani) ma
addirittura straordinaria in quanto, come vedremo questi
parole simboliche si incastonano perfettamente nel quadro
scritturale e temporale del libro di Mormon. Certamente
deve essere tenuto in mente che il libro di mormon non
puo’ essere simile alla Bibbia completamente per quanto
riguarda il simbolismo per un semplice motivo che e’ ben
spiegato da Nefi proprio in 2 Nefi 1-7
Ora io Nefi, diro’ alcune parole in merito a cio’ che e’
scritto, che e’ tratto dalle profezie di Isaia, poiche’ in
verita’ Isaia disse molte cose difficili a comprendersi
PER GRAN PARTE del mio popolo; POICHE’ ESSI NON CONOSCONO
IL MODO DI PROFETIZZARE in uso fra i Giudei. Poiche’ io,
Nefi, non LI HO ISTRUITI MOLTO sugli usi dei Giudei, le
cui azioni infatti erano tenebrosi e i cui modi di agire
abominevoli………
4Ascoltate questo, o mie genti che siete del casato di
Israele, e prestate orecchio alle mie parole, PERCHE’
SEBBENE LE PAROLE DI ISAIA NON VI SIANO CHIARE, esse
nondimeno sono chiare per tutti coloro che posseggono lo
spirito di profezia. Ma io vi do una profezia, secondo lo
spirito che e’ in me, profetizzero’ dunque CON LA
SEMPLICITA’ CHE E’ STATA MIA FIN DAL TEMPO IN CUI LASCIAI
GERUSALEMME; POICHE’ SAPPIATE CHE LA MIA ANIMA SI DILETTA
NELLA SEMPLICITA’, AFFINCHE’ IL MIO POPOLO POSSA
ISTRUIRSI.
Si, la mia anima si diletta pure nelle parole di Isaia,
POICHE’ SONO VENUTO DA GERUSALEMME ED HO VISTO GLI SCRITTI
DEGLI EBREI COI MIEI OCCHI, e so che gli ebrei comprendono
gli scritti dei profeti, e non vi e’ alcun altro popolo
che comprenda quanto fu detto agli Ebrei come loro, a meno
che non sia ISTRUITO ALLA MANIERA DEGLI EBREI. Ma ecco io
Nefi NON HO ISTRUITO I MIEI FIGLI ALLA MANIERA DEGLI
EBREI………… Ma ecco continuo con la mia profezia,
SECONDO LA SEMPLICITA’ DA ME PREFERITA, nella quale so che
nessuno puo’ errare.
Quindi il libro di Mormon non contiene molti simbolismi
proprio per il motivo appena spiegato, Nefi non istrui’ i
suoi figli alla maniera degli ebrei e preferi’
indirizzarli in un percorso piu’ semplice. In fondo anche
la Bibbia mantiene che il problema dei Giudei fu proprio
quello di voler andare al di la del segno. Diviene
evidente allora che il libro di Mormon non dovrebbe
contenere molti simbolismi, questo non significa che non
vi siano, infatti ve ne sono e guarda caso proprio nel
periodo iniziale del Libro di Mormon, cioe’ proprio dove
Nefi scrive e Lehi e’ ancora in vita. Lehi infatti e’ un
vecchio ebreo che conosce perfettamente gli usi e costumi
del suo popolo, e’ cresciuto alla loro scuola e pertanto
durante il viaggio nomina i luoghi secondo la sua usanza
ebraica. E’ interessante notare che benche’ il libro di
Mormon riporti le profezie di Zenos nel libro di Giacobbe,
queste erano ben conosciute da Lehi che le spiega in 1
Nefi 10:12-14
e poi da nome a quel posto Lemuel che significa "perche’
Dio", aveva infatti dato una spiegazione del piano divino.
Quando muore Ismaele in 1 Nefi 16:34 da nome a quel posto
Nahom che significa piangere o sospirare.
Il nome Lehi in ebraico significa "mascella d’asino" e li
per li non gli daresti due lire per un significato
simbolico, ma se vai a scavare bene nella profezia ebraica
vedrai che Israele viene spesso paragonato ad un asino
selvaggio Geremia 2:24-37
eremia 2:24 asina salvatica, avvezza a star nel deserto,
che sorbisce il vento a sua voglia; chi potrebbe stornare
una sua opportunità? niuno di quelli che la cercano si
stancherà per trovarla; la troveranno nel suo mese.
Geremia 2:25 Rattieni il tuo piè, che non sia scalzo; e la
tua gola, che non abbia sete; ma tu hai detto: Non vi è
rimedio, no; perciocchè io amo gli stranieri, ed andrò
dietro a loro.
Geremia 2:26 Come è confuso il ladro, quando è colto, così
sarà confusa la casa d’Israele; essi, i loro re, i lor
principi, i lor sacerdoti, ed i lor profeti;
Geremia 2:27 che dicono al legno: Tu sei mio padre; ed
alla pietra: Tu ci hai generati. Conciossiachè mi abbiano
volte le spalle, e non la faccia; e pure, al tempo della
loro avversità, dicono: Levati, e salvaci.
Geremia 2:28 Ma, dove sono i tuoi dii, che tu ti hai
fatti? levinsi, se pur ti potranno salvare al giorno della
tua avversità; perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti
dii, quante città.
Geremia 2:29 Perchè contendereste meco? voi tutti vi siete
portati dislealmente inverso me, dice il Signore.
Geremia 2:30 Indarno ho percossi i vostri figliuoli; non
hanno ricevuta correzione; la vostra spada ha divorati i
vostri profeti, a guisa d’un leone guastatore.
Geremia 2:31 O generazione, considerate voi stessi la
parola del Signore; sono io stato ad Israele un deserto?
sono io stato una terra caliginosa? perchè ha detto il mio
popolo: Noi siamo signori; non verremo più a te?
Geremia 2:32 La vergine dimenticherà ella i suoi
ornamenti, o la sposa i suoi fregi? ma il mio popolo mi ha
dimenticato, già da giorni innumerabili.
Geremia 2:33 Perchè ti rendi così vezzosa nel tuo
procedere, per procacciare amore? laonde tu hai insegnati
i tuoi costumi, eziandio alle malvage femmine.
Geremia 2:34 Oltre a ciò, ne’ tuoi lembi si è trovato il
sangue delle persone de’ poveri innocenti, i quali tu non
avevi colti sconficcando; anzi li hai uccisi per tutte
queste cose.
Geremia 2:35 E pur tu dici: Certo, io sono innocente;
l’ira sua si è pure stornata da me. Ecco, io contenderò
teco per ciò che tu hai detto: Io non ho peccato.
Geremia 2:36 Perchè trascorri cotanto or qua, or là,
mutando il tuo cammino? tu sarai confusa di Egitto, come
sei stata confusa di Assur.
Geremia 2:37 Eziandio d’appresso a costui uscirai con le
mani in sul capo; perciocchè il Signore riprova le tue
confidanze, e tu non prospererai in esse.
la maggior parte la Torah è ancora un libro chiuso alla
nostra comprensione. Solo quando il Mashiah verrà egli ce
ne svelerà i segreti non solo delle parole ma anche di
ciascuna lettera e persino il significato degli spazi
vuoti fra le parole. In questo senso possiamo anche meglio
comprendere Matteo 5:17-18.
Ringrazio profondamente il ratello Roberto per il suo
meraviglioso contributo.
Dato che lo scopo principale che mi sono prefisso con il
mio sito e’ quello di sostenere il libro di Mormon, dato
che considero questo libro come la Bibbia, vorrei far
notare alcune cose a questo stretto riguardo per poter
meglio apprezzare il simbolismo ivi contenuto. Dovrebbe
essere tenuto in mente che quando Joseph Smith tradusse il
libro di Mormon non aveva alcuna conoscenza della lingua
ebraica e quindi direi che era impossibile per lui creare
una frode a questo riguardo. Se qualcuno persistesse in
questa tesi dovrebbe per lo meno concedere a Joseph il
beneficio di una intelligenza non solo rimarchevole, per
la conoscenza intuitiva del linguaggio ebraico (visto che
era un illetterato che aveva bisogno di scrivani) ma
addirittura straordinaria in quanto, come vedremo questi
parole simboliche si incastonano perfettamente nel quadro
scritturale e temporale del libro di Mormon. Certamente
deve essere tenuto in mente che il libro di mormon non
puo’ essere simile alla Bibbia completamente per quanto
riguarda il simbolismo per un semplice motivo che e’ ben
spiegato da Nefi proprio in 2 Nefi 1-7
Ora io Nefi, diro’ alcune parole in merito a cio’ che e’
scritto, che e’ tratto dalle profezie di Isaia, poiche’ in
verita’ Isaia disse molte cose difficili a comprendersi
PER GRAN PARTE del mio popolo; POICHE’ ESSI NON CONOSCONO
IL MODO DI PROFETIZZARE in uso fra i Giudei. Poiche’ io,
Nefi, non LI HO ISTRUITI MOLTO sugli usi dei Giudei, le
cui azioni infatti erano tenebrosi e i cui modi di agire
abominevoli………
4Ascoltate questo, o mie genti che siete del casato di
Israele, e prestate orecchio alle mie parole, PERCHE’
SEBBENE LE PAROLE DI ISAIA NON VI SIANO CHIARE, esse
nondimeno sono chiare per tutti coloro che posseggono lo
spirito di profezia. Ma io vi do una profezia, secondo lo
spirito che e’ in me, profetizzero’ dunque CON LA
SEMPLICITA’ CHE E’ STATA MIA FIN DAL TEMPO IN CUI LASCIAI
GERUSALEMME; POICHE’ SAPPIATE CHE LA MIA ANIMA SI DILETTA
NELLA SEMPLICITA’, AFFINCHE’ IL MIO POPOLO POSSA
ISTRUIRSI.
Si, la mia anima si diletta pure nelle parole di Isaia,
POICHE’ SONO VENUTO DA GERUSALEMME ED HO VISTO GLI SCRITTI
DEGLI EBREI COI MIEI OCCHI, e so che gli ebrei comprendono
gli scritti dei profeti, e non vi e’ alcun altro popolo
che comprenda quanto fu detto agli Ebrei come loro, a meno
che non sia ISTRUITO ALLA MANIERA DEGLI EBREI. Ma ecco io
Nefi NON HO ISTRUITO I MIEI FIGLI ALLA MANIERA DEGLI
EBREI………… Ma ecco continuo con la mia profezia,
SECONDO LA SEMPLICITA’ DA ME PREFERITA, nella quale so che
nessuno puo’ errare.
Quindi il libro di Mormon non contiene molti simbolismi
proprio per il motivo appena spiegato, Nefi non istrui’ i
suoi figli alla maniera degli ebrei e preferi’
indirizzarli in un percorso piu’ semplice. In fondo anche
la Bibbia mantiene che il problema dei Giudei fu proprio
quello di voler andare al di la del segno. Diviene
evidente allora che il libro di Mormon non dovrebbe
contenere molti simbolismi, questo non significa che non
vi siano, infatti ve ne sono e guarda caso proprio nel
periodo iniziale del Libro di Mormon, cioe’ proprio dove
Nefi scrive e Lehi e’ ancora in vita. Lehi infatti e’ un
vecchio ebreo che conosce perfettamente gli usi e costumi
del suo popolo, e’ cresciuto alla loro scuola e pertanto
durante il viaggio nomina i luoghi secondo la sua usanza
ebraica. E’ interessante notare che benche’ il libro di
Mormon riporti le profezie di Zenos nel libro di Giacobbe,
queste erano ben conosciute da Lehi che le spiega in 1
Nefi 10:12-14
e poi da nome a quel posto Lemuel che significa "perche’
Dio", aveva infatti dato una spiegazione del piano divino.
Quando muore Ismaele in 1 Nefi 16:34 da nome a quel posto
Nahom che significa piangere o sospirare.
Il nome Lehi in ebraico significa "mascella d’asino" e li
per li non gli daresti due lire per un significato
simbolico, ma se vai a scavare bene nella profezia ebraica
vedrai che Israele viene spesso paragonato ad un asino
selvaggio Geremia 2:24-37
eremia 2:24 asina salvatica, avvezza a star nel deserto,
che sorbisce il vento a sua voglia; chi potrebbe stornare
una sua opportunità? niuno di quelli che la cercano si
stancherà per trovarla; la troveranno nel suo mese.
Geremia 2:25 Rattieni il tuo piè, che non sia scalzo; e la
tua gola, che non abbia sete; ma tu hai detto: Non vi è
rimedio, no; perciocchè io amo gli stranieri, ed andrò
dietro a loro.
Geremia 2:26 Come è confuso il ladro, quando è colto, così
sarà confusa la casa d’Israele; essi, i loro re, i lor
principi, i lor sacerdoti, ed i lor profeti;
Geremia 2:27 che dicono al legno: Tu sei mio padre; ed
alla pietra: Tu ci hai generati. Conciossiachè mi abbiano
volte le spalle, e non la faccia; e pure, al tempo della
loro avversità, dicono: Levati, e salvaci.
Geremia 2:28 Ma, dove sono i tuoi dii, che tu ti hai
fatti? levinsi, se pur ti potranno salvare al giorno della
tua avversità; perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti
dii, quante città.
Geremia 2:29 Perchè contendereste meco? voi tutti vi siete
portati dislealmente inverso me, dice il Signore.
Geremia 2:30 Indarno ho percossi i vostri figliuoli; non
hanno ricevuta correzione; la vostra spada ha divorati i
vostri profeti, a guisa d’un leone guastatore.
Geremia 2:31 O generazione, considerate voi stessi la
parola del Signore; sono io stato ad Israele un deserto?
sono io stato una terra caliginosa? perchè ha detto il mio
popolo: Noi siamo signori; non verremo più a te?
Geremia 2:32 La vergine dimenticherà ella i suoi
ornamenti, o la sposa i suoi fregi? ma il mio popolo mi ha
dimenticato, già da giorni innumerabili.
Geremia 2:33 Perchè ti rendi così vezzosa nel tuo
procedere, per procacciare amore? laonde tu hai insegnati
i tuoi costumi, eziandio alle malvage femmine.
Geremia 2:34 Oltre a ciò, ne’ tuoi lembi si è trovato il
sangue delle persone de’ poveri innocenti, i quali tu non
avevi colti sconficcando; anzi li hai uccisi per tutte
queste cose.
Geremia 2:35 E pur tu dici: Certo, io sono innocente;
l’ira sua si è pure stornata da me. Ecco, io contenderò
teco per ciò che tu hai detto: Io non ho peccato.
Geremia 2:36 Perchè trascorri cotanto or qua, or là,
mutando il tuo cammino? tu sarai confusa di Egitto, come
sei stata confusa di Assur.
Geremia 2:37 Eziandio d’appresso a costui uscirai con le
mani in sul capo; perciocchè il Signore riprova le tue
confidanze, e tu non prospererai in esse.
Ora considerando che alla mascella viene messo il morso
per poter essere l’animale diretto e guidato, come non
vedere nel nome "Mascella d’asino" un nome profetico per
Lehi? Lui era la mascella a cui Dio aveva messo il morso
per guidare l’asino del suo popolo. Non ditemi che Joseph
Smith sapeva questo anche perche’ posso garantire che la
parola Lehi nella Bibbia si trova una volta sola nel
vecchio Testamento in Giudici 15:9-19 e non ha una gran
popolarita’ fra gli studiosi delle scritture e la
relazione con il fatto simbolico non e’ mai stata spiegata
da alcuno finora. Un’altra interessante considerazione da
fare e’ che Geremia era proprio contemporaneo di Lehi e
secondo il dizionario biblico che si trova all’interno
delle scritture le profezie appena summenzionate sono
profezie emesse sotto il regno di Josia perido che va dal
626 a.c. al 608 a.c. quindi il nome di Lehi era proprio
attuale e si accomodava perfettamente con la profezia
dell’asina selvaggia.
Un’altro nome profetico molto interessante e’ Lemuel in
ebraico Lamma el connesso con laman questi 2 nomi, i figli
di lehi sono sempre associati come ribelli ed increduli,
quante lotte dovette affrontare il povero Nefi, quante
volte dovette loro ricordare di avere fede, sapete cosa
significa lamma el in ebraico? significa "Perche Dio?"
come un senso di incredulita’. E’ interessante notare come
la radice iniziale di Laman ed il nome completo Lemuel
abbiano questo senso di incredulita’ "Perche?" Gente
dubbiosa senza fede e si vede poi dove vanno a finire. Non
ditemi che tutte questo era stato previsto da joseph
Smith, io credo che non avesse la benche’ minima idea di
tutto cio’ 1 Nefi 10:16
Tutte queste cose accaddero mentre mio padre dimorava in
una tenda nella valle di Lemuel.
Anche questo verso e’ importante se andate a leggere i
versi da 1 a 14 vedrete che Lehi espone il piano di
salvezza e spiega ai suoi figli il piano divino dei rami
naturali e cosi’ via, quindi Lehi chiamo quella valle
perche’ aveva spiegato "perche’ Dio" aveva fatto certe
cose. Dovete sapere che in ebraico non esiste una
punteggiatura come noi intendiamo e che pertanto perche’
Dio puo’ avere il senso di una domanda che di una
affermazione, dipende dal contesto del discorso, ma anche
qui vediamo una logica nella scelta profetica del nome.
per poter essere l’animale diretto e guidato, come non
vedere nel nome "Mascella d’asino" un nome profetico per
Lehi? Lui era la mascella a cui Dio aveva messo il morso
per guidare l’asino del suo popolo. Non ditemi che Joseph
Smith sapeva questo anche perche’ posso garantire che la
parola Lehi nella Bibbia si trova una volta sola nel
vecchio Testamento in Giudici 15:9-19 e non ha una gran
popolarita’ fra gli studiosi delle scritture e la
relazione con il fatto simbolico non e’ mai stata spiegata
da alcuno finora. Un’altra interessante considerazione da
fare e’ che Geremia era proprio contemporaneo di Lehi e
secondo il dizionario biblico che si trova all’interno
delle scritture le profezie appena summenzionate sono
profezie emesse sotto il regno di Josia perido che va dal
626 a.c. al 608 a.c. quindi il nome di Lehi era proprio
attuale e si accomodava perfettamente con la profezia
dell’asina selvaggia.
Un’altro nome profetico molto interessante e’ Lemuel in
ebraico Lamma el connesso con laman questi 2 nomi, i figli
di lehi sono sempre associati come ribelli ed increduli,
quante lotte dovette affrontare il povero Nefi, quante
volte dovette loro ricordare di avere fede, sapete cosa
significa lamma el in ebraico? significa "Perche Dio?"
come un senso di incredulita’. E’ interessante notare come
la radice iniziale di Laman ed il nome completo Lemuel
abbiano questo senso di incredulita’ "Perche?" Gente
dubbiosa senza fede e si vede poi dove vanno a finire. Non
ditemi che tutte questo era stato previsto da joseph
Smith, io credo che non avesse la benche’ minima idea di
tutto cio’ 1 Nefi 10:16
Tutte queste cose accaddero mentre mio padre dimorava in
una tenda nella valle di Lemuel.
Anche questo verso e’ importante se andate a leggere i
versi da 1 a 14 vedrete che Lehi espone il piano di
salvezza e spiega ai suoi figli il piano divino dei rami
naturali e cosi’ via, quindi Lehi chiamo quella valle
perche’ aveva spiegato "perche’ Dio" aveva fatto certe
cose. Dovete sapere che in ebraico non esiste una
punteggiatura come noi intendiamo e che pertanto perche’
Dio puo’ avere il senso di una domanda che di una
affermazione, dipende dal contesto del discorso, ma anche
qui vediamo una logica nella scelta profetica del nome.
Il libro di Mormon asserisce che ‘uomo che scopri’ le
Americhe, Cristoforo Colombo fosse ispirato da Dio 1 Nefi
13:12
Guardai e vidi un uomo fra i gentili, che era separato
dalla stirpe dei miei fratelli da molte acque; e vidi lo
Spirito di Dio che scese ed agi’ su quell’uomo ed egli
ando’ sulle grandi acque fino alla stirpe dei miei
fratelli, che erano nella terra promessa.
Questa sarebbe stata una affermazione audace, anche
perche’ il nome di America fu dato da Amerigo Vespucci al
continente e Joseph Smith essendo non proprio istruito
avrebbe potuto scegliere questo personaggio invece di
Cristoforo Colombo, vi sono molte persone anche erudite
che fanno una confusione di nomi e di luoghi. Voi direte:
Qual’e’ la differenza non sarebbe cambiato niente.
Invece e’ importante dimostrare che per lo meno sotto il
fatto puramente simbolico il nome di Amerigo Vespucci non
aiuta per niente, per lo meno non ci da’ alcun indizio
rivelatore, invece il nome di Cristoforo Colombo e’
chiaramente un nome profetico.
Cristoforo in latina significa "portatore di Cristo" e
Colombo e’ proprio il simbolo dello Spirito Santo! Dato
che Joseph Smith mai ha rivendicato questo simbolismo
viene spontaneo pensare che cio’ che e’ scritto nel libro
di Mormon sia proprio una di quelle gemme nascoste che
vanno nel giusto quadro. Cristoforo Colombo e’ un nome
profetico che porta testimonianza del Cristo e dello
Spirito Santo perche’ a questa nazione era stata data la
testimonianza del figlio in 3 Nefi e che attraverso le
rivelazioni ed il potere dello spirito Santo la chiesa
sarebbe stata restauarata in quel continente, grazie al
potere dello Spirito Santo come promesso da Moroni 10. E’
interessante a questo punto notare che Cristoforo Colombo
aveva una testimonianza della sua missione in quanto egli
stesso dichiaro’:"Il Signore era ben disposto nei miei
desideri. Egli ha riversato su di me coraggio ed
intelligenza, mi ha dato un’ampia conoscenza della vita
del mare, della geometria e dell’astronomia. Ho letto e
studiato molti libri con i quali il Signore mi ha aperto
la mente. Coloro che mi hanno sentito parlare delle mie
idee mi hanno deriso, ma adesso chi puo’ dubitare che lo
Spirito non mi abbia ispirato?" E’ interessante anche
rilevare le date come faccio spesso seguendo la filosofia
numerica della Bibbia come ho spiegato nel mio articolo
"chiavi di conoscenza" Colombo parti’ il 3/8/1492 la cui
somma e’ 27 cioe’ 3 per nove che e’ un simbolo di
perfezione ed il suo viaggio termino’ il 12/10/1492 la cui
somma e’ venti che contiene un tre un nove ed un otto in
pratica un perfetto nuovo inizio dato che l’otto
rappresenta un nuovo inizio.
Americhe, Cristoforo Colombo fosse ispirato da Dio 1 Nefi
13:12
Guardai e vidi un uomo fra i gentili, che era separato
dalla stirpe dei miei fratelli da molte acque; e vidi lo
Spirito di Dio che scese ed agi’ su quell’uomo ed egli
ando’ sulle grandi acque fino alla stirpe dei miei
fratelli, che erano nella terra promessa.
Questa sarebbe stata una affermazione audace, anche
perche’ il nome di America fu dato da Amerigo Vespucci al
continente e Joseph Smith essendo non proprio istruito
avrebbe potuto scegliere questo personaggio invece di
Cristoforo Colombo, vi sono molte persone anche erudite
che fanno una confusione di nomi e di luoghi. Voi direte:
Qual’e’ la differenza non sarebbe cambiato niente.
Invece e’ importante dimostrare che per lo meno sotto il
fatto puramente simbolico il nome di Amerigo Vespucci non
aiuta per niente, per lo meno non ci da’ alcun indizio
rivelatore, invece il nome di Cristoforo Colombo e’
chiaramente un nome profetico.
Cristoforo in latina significa "portatore di Cristo" e
Colombo e’ proprio il simbolo dello Spirito Santo! Dato
che Joseph Smith mai ha rivendicato questo simbolismo
viene spontaneo pensare che cio’ che e’ scritto nel libro
di Mormon sia proprio una di quelle gemme nascoste che
vanno nel giusto quadro. Cristoforo Colombo e’ un nome
profetico che porta testimonianza del Cristo e dello
Spirito Santo perche’ a questa nazione era stata data la
testimonianza del figlio in 3 Nefi e che attraverso le
rivelazioni ed il potere dello spirito Santo la chiesa
sarebbe stata restauarata in quel continente, grazie al
potere dello Spirito Santo come promesso da Moroni 10. E’
interessante a questo punto notare che Cristoforo Colombo
aveva una testimonianza della sua missione in quanto egli
stesso dichiaro’:"Il Signore era ben disposto nei miei
desideri. Egli ha riversato su di me coraggio ed
intelligenza, mi ha dato un’ampia conoscenza della vita
del mare, della geometria e dell’astronomia. Ho letto e
studiato molti libri con i quali il Signore mi ha aperto
la mente. Coloro che mi hanno sentito parlare delle mie
idee mi hanno deriso, ma adesso chi puo’ dubitare che lo
Spirito non mi abbia ispirato?" E’ interessante anche
rilevare le date come faccio spesso seguendo la filosofia
numerica della Bibbia come ho spiegato nel mio articolo
"chiavi di conoscenza" Colombo parti’ il 3/8/1492 la cui
somma e’ 27 cioe’ 3 per nove che e’ un simbolo di
perfezione ed il suo viaggio termino’ il 12/10/1492 la cui
somma e’ venti che contiene un tre un nove ed un otto in
pratica un perfetto nuovo inizio dato che l’otto
rappresenta un nuovo inizio.
Un’altra interessante considerazione da
fare e’ che nella Bibbia il simbolismo era tutto teso a
portare testimonianza di Cristo e del suo Vangelo e delle
ordinanze. Non vorrei entrare nei particolari ma questo e’
stato ben spiegato negli scritti del Nuovo Testamento che
la Legge era un pedagogo per portare a Cristo e che il
simbolismo rappresentava una figura delle cose a venire.
nel libro di Mormon questa necessita’ e’ ben diversa
perche’ il Cristo e’ profetizzato ben chiaramente senza
alcun simbolismo sia per la semplicita’ che Nefi
impartisce ai suoi figli, che sicuramente le avranno
impartite alle generazioni future. In effetti la Bibbia e’
un libro pieno di tesori da scoprire, che pero’ senza
l’aiuto e la guida dello Spirito Santo puo’ essere
facilmente frainteso e la piu’ ampia dimostrazione di
tutto cio’ sono le miriadi di sette e culti, il libro di
Mormon ha certo bisogno della guida dello Spirito ma e’
molto piu’ chiaro perche’ e’ stato scritto per la
semplicita’ dichiarata di nefi. Vi e’ solo un nome in
comune per i due libri che ha un grande significato
simbolico: il nome di Giuseppe che in ebraico e’ Asaph
questo nome significa "Dio aggiungera’" e potrebbe
riferirsi ad un secondo canone di scritture come pure ad
una terra promessa ma significa anche "colui che raduna" o
colui che "causa il ritorno" Nessun nome potrebbe essere
stato piu’ appropriato per il profeta degli ultimi giorni,
che certamente non si e’ scelto da solo questo nome e che
i suoi genitori certo non sapevano che egli avrebbe avuto
l’opportunita’ di aggiungere e di radunare. Vi e’ solo un
posto nel libro di Mormon in cui viene usato il simbolismo
alla vecchia maniera, probabilmente Moroni intendeva
imprimere nelle menti e nei cuori dei suoi fratelli un
principio sacro che e’ connesso con il libero arbitrio, il
principio della liberta’ alloa in Alma 46:12-22 e qui
Moroni ricorda loro che essi erano un rimanente del seme
di Giacobbe e di Giuseppe e unisce il suo simbolo a quello
delle vesta strappata a Giuseppe d’Egitto, tra l’altro
questo avvenimento non viene narrato nella Bibbia e forse
questo e’ anche un’altro scopo che il generale Moroni
desidero’ restaurarlo. Moroni spiega che Giacobbe aveva
profetizzato prima della sua morte usando la vetse di
Giuseppe come un simbolo e quindi dovette spiegare ed
usare il simbolismo per rendere chiaro il suo discorso
Alma 46:22-24 come avrebbe potuto collegare il tutto in
maniera cosi’ perfetta Joseph Smith?http://www.youtube.com/user/docbible/videos
fare e’ che nella Bibbia il simbolismo era tutto teso a
portare testimonianza di Cristo e del suo Vangelo e delle
ordinanze. Non vorrei entrare nei particolari ma questo e’
stato ben spiegato negli scritti del Nuovo Testamento che
la Legge era un pedagogo per portare a Cristo e che il
simbolismo rappresentava una figura delle cose a venire.
nel libro di Mormon questa necessita’ e’ ben diversa
perche’ il Cristo e’ profetizzato ben chiaramente senza
alcun simbolismo sia per la semplicita’ che Nefi
impartisce ai suoi figli, che sicuramente le avranno
impartite alle generazioni future. In effetti la Bibbia e’
un libro pieno di tesori da scoprire, che pero’ senza
l’aiuto e la guida dello Spirito Santo puo’ essere
facilmente frainteso e la piu’ ampia dimostrazione di
tutto cio’ sono le miriadi di sette e culti, il libro di
Mormon ha certo bisogno della guida dello Spirito ma e’
molto piu’ chiaro perche’ e’ stato scritto per la
semplicita’ dichiarata di nefi. Vi e’ solo un nome in
comune per i due libri che ha un grande significato
simbolico: il nome di Giuseppe che in ebraico e’ Asaph
questo nome significa "Dio aggiungera’" e potrebbe
riferirsi ad un secondo canone di scritture come pure ad
una terra promessa ma significa anche "colui che raduna" o
colui che "causa il ritorno" Nessun nome potrebbe essere
stato piu’ appropriato per il profeta degli ultimi giorni,
che certamente non si e’ scelto da solo questo nome e che
i suoi genitori certo non sapevano che egli avrebbe avuto
l’opportunita’ di aggiungere e di radunare. Vi e’ solo un
posto nel libro di Mormon in cui viene usato il simbolismo
alla vecchia maniera, probabilmente Moroni intendeva
imprimere nelle menti e nei cuori dei suoi fratelli un
principio sacro che e’ connesso con il libero arbitrio, il
principio della liberta’ alloa in Alma 46:12-22 e qui
Moroni ricorda loro che essi erano un rimanente del seme
di Giacobbe e di Giuseppe e unisce il suo simbolo a quello
delle vesta strappata a Giuseppe d’Egitto, tra l’altro
questo avvenimento non viene narrato nella Bibbia e forse
questo e’ anche un’altro scopo che il generale Moroni
desidero’ restaurarlo. Moroni spiega che Giacobbe aveva
profetizzato prima della sua morte usando la vetse di
Giuseppe come un simbolo e quindi dovette spiegare ed
usare il simbolismo per rendere chiaro il suo discorso
Alma 46:22-24 come avrebbe potuto collegare il tutto in
maniera cosi’ perfetta Joseph Smith?http://www.youtube.com/user/docbible/videos
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