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Friday, August 17, 2012

L'angelo dell'Eterno


L’angelo dell’eterno.
Mose’ e’ una figura chiave per tanti motivi, il primo perche’ era stato scelto fin dalla nascita. Fu allevato nella corte
di Faraone e scopri’ di essere ebreo, Paolo dice che scelse il vituperio di Cristo e che Mose’ aveva accesso alla libreria Egizia dove sicuramente vi erano gli scritti di Abramo. Per questo la storia della Genesi diviene molto piu’ cadenzata
quando Abramo entra in scena, la storia si fa sempre piu’ piena di dettagli come si passa da Abramo alle altre generazioni piu’ vicine a Mose. Fino a Giuseppe poi per 400 anni il buoi piu’ complete fino a quando Mose stesso
appare sulla sscena. Il fatto che egli sia lo scrittore ci fa meditare molto sulle sue conoscenze acquisite durante il periodo egizio e durante il periodo prima di incontrare il Signore. Sembra chiaro che Mose’ conoscesse il Signore infatti quando va nel deserto e trova Jetro, sacerdote di Madian deve aver ricevuto qualche nozione da lui e deve anche essere stato bravo nell’ascoltare I suoi insegnamenti tanto che il Signore si rivelo’ a lui.

Quando Mose’ conosce il Signore si capisce che e lo stesso Signore di Jetro, infatti Non solo Mose’ riverisce Jetro con le riverenze e l’onore di una persona onorevole ma ascolta anche I suoi consigli ispirati, non c’e’ una parola ne’ un fatto che ci facia pensare che Jetro credesse in un altro Dio che nello stesso di quello di Mose’ , infatti Horeb era conosciuta come la montagna di Dio, prima ancora che Mose’ incontrasse il Signore ed e’ interessante che Mose nel capitolo 2:18 prima ancora di chiamarlo con il suo vero nome Jetro lo chiama “Reuel” che significa in ebraico “amico di Dio”.
Ora considerate che Mose’ stava riassumendo la sua vita quando scrisse Esodo, infatti in due capitoli fa un riassunto molto breve e scarno di ottanta anni della sua vita, quaranta in Egitto e 40 nel deserto. Quindi il capitolo tre comincia quando Mose’ ha ottanta anni ed e’ chiaro che egli scrisse I suoi libri dopo questo punto quindi il fatto che Mose’
puntualizzasse che Jetro aveva come soprannome Reuel o amico di Dio la dice lunga sul suo rapporto personale con il padre eterno. Infatti nonostante egli abbia appena parlato con Dio va da Jetro e gli dice
Esodo 4:18
Allora Mosè se ne andò, tornò da Jethro suo suocero, e gli disse: ‘Deh, lascia ch’io me ne vada e torni dai miei fratelli
che sono in Egitto, e vegga se sono ancor vivi’. E Jethro disse a Mosè: ‘Va’ in pace’.

Ed il suocero non fa una piega, anche se il testo non lo dice e’ facile desumere che Mose’ abbia spiegato anche cio’ che era successo sul monte.
Quando Mose’ torna dall’Egitto guardate il rispetto che ancora porta verso il suocero e soprattutto quadrate chi fa il sacrificio al verso 12 Esodo 18:2-12
Esodo 18:12
E Jethro, suocero di Mosè, prese un olocausto e dei sacrifizi per offrirli a Dio; e Aaronne e tutti gli anziani d’Israele vennero a mangiare col suocero di Mosè in presenza di Dio.
Esodo 18:14-15
14 E quando il suocero di Mosè vide tutto quello ch’egli faceva per il popolo, disse: ‘Che è questo che tu fai col popolo? Perché siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?’ 15 E Mosè rispose al suo suocero: ‘Perché il popolo viene da me per consultare Dio.
Esodo 18:17
Ma il suocero di Mosè gli disse: ‘Questo che tu fai non va bene.
Esodo 18:24
Mosè acconsentì al dire del suo suocero, e fece tutto quello ch’egli avea detto.
Esodo 18:27
Poi Mosè accomiatò il suo suocero, il quale se ne tornò al suo paese.
Mose’ per la Bibbia e’ stato un po’ come Mormon per il libro di Mormon ha riassunto la Genesi da libri che possedeva o che aveva letto nella libreria egizia in piu’ cio’ che Dio gli ha mostrato sulla montagna e poi ha cominciato a scrivere la sua storia personale nei dettagli piu’ minuti. E’ interessante notare che la storia che e’ tutta abbreviate per quanto
riguarda I 10 patriarchi e se vogliamo anche Melchisedec, trova una spiegazione piu’ dettagliata della vita di Abramo
e conseguentemente di Isacco e Giacobbe, chiaramente Il Dio di queste persone volle che la loro storia fosse ben conosciuta anche nei minimi dettaglia, va considerato che Mose’ scrisse dopo circa un 500 anni dopo Abramo
quindi dato che Abramo era stato in Egitto come poi lo fu Giacobbe e’ facile desumere che in Egitto le loro storie fossero ben note, specialmente quella di Giuseppe. Dei 400 anni di schiavitu’ due righi e poi si riparte con Mose’
e la sua storia.

Cio’ che e’ notevole per me e’ il fatto che Mose’ usa la parola Elohim per tutto il primo capitolo della Genesi, quando comincia il secondo sembra che faccia un passaggio di consegna perche’ nomina Jehovah elohim
Genesi 2:4, infatti e’ il Padre helohim che incarica Geova o Gesu’ Cristo di eseguire la creazione fisica che Giovanni dichiara essere fatta da Geova o Gesu’ Cristo. Poi nel prosegue del suo racconto parla di Dio come dell’eterno
Iddio come se la parola eterno fosse un titolo od un nome per il Dio Genesi 6:3 Geova era spirito 22:14 molto piu’ interessante e’ il fatto che in Esodo 6:3 e’ l’angelo di Geova e qui sarebbbe bene sapere se in Ebraico significa l’angelo
Geova o l’angelo della presenza di Dio.. La sottile differenziazione di Mose' nell’usare Elohim e poi Geova o eterno Iddio e’ molto importante come quando viene detto da Geova di essere il Dio di Abramo Isacco e Giacobbe e perche’ non di Noe’? Sarai un Dio per Faraone disse Dio a Mose’. Ho fatto conoscere il tuo nome dichiaro’ Gesu’ agli ebrei , che sicuramente conoscevano Geova.Geova era l’angelo per eccellenza. Si il modo con cui Mose’ usa la parola “eterno” che in ebraico e’ Geova e’ proprio quella di un nome e qui bisogna dare ragione ai tdg che in questo caso fanno
bene a porre il nome perche’ Mose’ intendeva proprio Geova Dio, ma perche’ questa espressione? Perche come abbiamo visto Mose’ nel primo capitolo usa un altro nome Helohim per un altro personaggio. Paolo spiega una cosa molto interessante e profonda in
1Corinzi 8:5-6
5 Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi, sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e signori, 6 tuttavia
per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo.

Spiega che vi sono molti Dei e molti Signori ma il nostro Dio rimane il Padre anche se ribadisce che Gesu’ Cristo e’ mediante il quale tutte le cose sono venute ecco perche’ Mose’ usa l’espressione Helohim Geova nel secondo
capitolo della Genesi, Ma allora se l’unico vero Iddio e’ il padre chi e’ Geova o Gesu’ Cristo che anche viene definito un Dio nelle scritture?
Esodo 7:1
Il SIGNORE disse a Mosè: «Vedi, io ti ho stabilito come Dio per il Faraone e tuo fratello Aaronne sarà il tuo profeta.
In questo caso vediamo che essendo Mose’ mediatore o responsabile fra Geova e Faraone viene detto che e’ un Dio per Faraone o meglio sarebbe la persona alla quale Faraone avrebbe dovuto ubbidire, come Geova e’ il nostro unico
Dio perche’ e’ stato chiamato dal Padre per essere tale nei nostri confronti. Come si puo’ provare questo punto tramite
le scritture? Vediamo.
Esodo 3:2
L’angelo del SIGNORE gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno
era tutto in fiamme, ma non si consumava.

Vediamo che l’angelo del Signore apparve a Mose’ questa frase potrebbe essere anche interpretata come “l’angelo di
Geova” oppure “l’angelo Geova” la cosa significativa e’ che questo angelo infatti afferma che il suo nome e

Esodo 3:13-14
La missione di Mosè
De 32:3; Es 4:28-5:4
13 Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d’Israele e avrò detto loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi”, se essi dicono: ”Qual è il suo nome?” che cosa risponderò loro?» 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d’Israele: “l’IO SONO mi ha mandato da voi”».

In pratica questo angelo dice il suo nome e non che parla a nome di qualche altro quindi e’ l’angelo Geova.
Secondo la chiesa di Gesu’ Cristo ed il libro di Mormon la parola angelo puo ‘ intendere diverse cose, io lascero’ I vari aspetti di questo significato e mi riconduco a quello che mi interessa ed usero’ le scritture.
6 E avvenne che quando il fratello di Giared ebbe detto queste parole, ecco, il Signore stese la sua mano e toccò le
pietre ad una ad una con il suo dito. E il velo fu tolto dagli occhi del fratello di Giared, ed egli vide il dito del Signore; ed era come il dito di un uomo, simile a carne e sangue; e il fratello di Giared cadde a terra dinanzi al Signore, poiché fu
preso dal timore.
7 E il Signore vide che il fratello di Giared era caduto a terra; e il Signore gli disse: Alzati; perché sei caduto?
8 Ed egli rispose al Signore: Ho visto il dito del Signore e ho temuto che egli mi colpisse; poiché non sapevo che il
Signore avesse carne e sangue.
9 E il Signore gli disse: A motivo della tua fede hai visto che prenderò su di me carne e sangue;
(Libro di Mormon | Ether 3:6 – 9)
16 Ecco, questo corpo che ora vedi è il corpo del mio spirito; ed ho creato l’uomo secondo il corpo del mio spirito; e proprio come ti appaio essere nello spirito io apparirò al mio popolo nella carne.
17 Ed ora, siccome io, Moroni, dissi che non potevo fare un racconto completo di queste cose che sono scritte, mi basta dunque dire che Gesù si mostrò a quest’uomo nello spirito, proprio alla maniera e nelle sembianze
dello stesso corpo con cui si mostrò ai Nefiti.
(Libro di Mormon | Ether 3:16 – 17)
Da questo vediamo che Geova o Gesu’ Cristo dichiara che il suo spirito ha la stessa sembianza del suo corpo mortale, voi direte e questo cosa centra con il fatto del problema “angelico”? Gli apostoli conoscevano questa dottrina
perche’ quando Pietro
Atti 12:10-15
10 Com’ebbero oltrepassata la prima e la seconda guardia, giunsero alla porta di ferro che immette in città, la quale
si aprì da sé davanti a loro; uscirono e s’inoltrarono per una strada; e, all’improvviso, l’angelo si allontanò da lui.
11 Pietro, rientrato in sé, disse: «Ora so di sicuro che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalla mano
di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei». 12
Pietro dunque, consapevole della situazione, andò a casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove
molti fratelli erano riuniti in preghiera. 13 Dopo aver bussato alla porta d’ingresso, una serva di nome Rode si avvicinò per sentire chi era 14 e, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse dentro ad annunziare che Pietro stava davanti alla porta. 15 Quelli le dissero: «Tu sei pazza!» Ma ella insisteva che la cosa stava così. Ed essi
dicevano: «È il suo angelo». Essi dicevano che se era proprio la voce di Pietro doveva essere quella del suo angelo e qui abbiamo la prova che I primi discepoli credevano che la parte spirituale della persona fosse un angelo con
le stesse caratteristiche ”fisiche” della persona in questione. Che Geova, il Dio del Vecchio Testamento fosse un
Dio sottoposto ad altri e’ dimostrato proprio da altri passi
In Isaia 48:12-16 leggiamo.
Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato: Sono io, io solo, il primo e anche l’ultimo.
13
Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano.
14
Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Uno che io amo compirà il mio volere su Babilonia
e, con il suo braccio, sui Caldei.
15
Io, io ho parlato; io l’ho chiamato, l’ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.
16
Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto
io sono là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito.
Il Nuovo Testamento identifica Gesu’ come Alfa ed Omega, il Primo e l’ultimo, mentre il vecchio Testamento identifica
Geova come il Primo e l’ultimo. Il Nuovo Testamento dichiara che Gesu’ creo’ la terra, mentre il Vecchio afferma che fu Geova. Sono 2 dei con lo stesso nome che crearono la terra o Gesu’ e Geova sono la stessa persona? dato
che noi crediamo che vi e’ un solo Iddio, allora siamo costretti a pensare che il Gesu’ Cristo del Nuovo Testamento debba, per forza di cose, essere il Geova del Vecchio Tastamento, a questo punto passiamo ad analizzare
la scrittura appena citata:
Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto io sono là. ( e’ indubbio che e’ Geova che sta parlando qui)
Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito.
Vediamo che Geova e ‘ mandato da qualcuno piu’ grande di Lui ( se lo ha mandato significa che aveva autorita’ su di Lui)
e tra l’altrio specifica con il suo spirito, come vedete abbiamo, il Padre, il Figlio e lo spirito, in 3 differenti posizioni, una, il Padre, al posto di comando e cosi’ via.
Questo spiega che vi sono 3 persone che hanno il titolo di Dio ma che sono diverse l’una dall’altra con compiti specifici diversi e con diversa autorita’. Fortunatamente Gesu’ spiego’ questa diversita’ dal Padre in
Giovanni 17:26
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Che bisogno c’era di far conoscere il nome del Padre se il suo nome fosse stato Geova, gli ebrei gia’ lo conoscevano, quindi Egli spiego’ la relazione e la differenza fra Lui ed il Padre come chiaramente spiega in questo verso,
inoltre vediamo che anche qui dice che Lui deve essere in “Loro” ma non significa quello come i cristiani intentono la trinita’ e sono sicuro che su questo siamo tutti d’accordo.
Paolo sostiene questo concetto in Efesini 3:14-15
Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre,
15
dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome,

Qui abbiamo un’altra grande chiave, Paolo sta dicendo che il nome del padre ha un significato in relazione alla parola famiglia,
questo e’ un fatto interessantissimo, specie in relazione agli insegnamenti della nostra chiesa, che insegna che si va nel regno piu’ alto solo come famiglia. In un libro ebraico che conteneva molte spiegazioni al riguardo del significato
etimologico delle parole ebraiche, alla parola “Helohim” ho trovato: La parola Elohim e’ un plurale formato dal singolare
femminile alh, eloh, aggiungendo IM alla parola, ma poiche’ Im e’ solitamente la terminazione del plurale maschile ed e’ qui aggiunto ad un nome femminile, esso da alla parola Elohim il senso divino di una potenza femminile unita ad un’idea maschile e quindi capace di procreare, si potrebbe percio’ dire che il reale significato di questa parola e’ “Famiglia”.
Andiamo adesso a visionare altri passi interessanti che confermeranno questo punto e cioe’ che se vi sono famiglie nel cielo vi sara’ certamente una gerarchia, infatti il fatto che il Dio principale sia il Padre ed il Dio che si professa sottomesso che e’ stato mandato per fare la volonta’ di Lui si chiama Figlio e’ la chiara prova di tutto cio’.
Giosuè 5:13-15
Il capo dell’esercito del Signore
Es 3:1-10; 23:20-23 (Lu 22:43)
13 Mentre Giosuè era presso Gerico, egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti, tenendo in mano la spada sguainata. Giosuè andò verso di lui, e gli disse: «Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?» 14 E quello rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del SIGNORE; arrivo adesso». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si
prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». 15
Il capo dell’esercito del SIGNORE disse a Giosuè: «Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo».
E Giosuè fece così.
Chi e’ il capo dell’esercito del Signore, forse Geova degli eserciti? Be’ sembrerebbe prorpio di si visto che Giosue’ lo adora e che questo angelo glielo permette ed afferma che il luogo dove sta e’ santo proprio come con Mose’ sul monte. Questo angelo afferma una cosa che altri angeli si guarderebbero bene dal fare
Apocalisse 22:8-9
8 Io, Giovanni, sono quello che ha udito e visto queste cose. E, dopo averle viste e udite, mi prostrai ai piedi dell’angelo che me le aveva mostrate, per adorarlo. 9 Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo; io sono un servo come te e come i tuoi fratelli, i profeti, e come quelli che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!»

E’ chiaro che vi sono angeli ministranti ed angeli come Geova in posizione di autorita’ anche se sottoposta a Dio. Geova e’ stato chiamato per essere il mediatore di una eterna alleanza, per riscattare l’euomo e’ per essere l’unico mediatore fra Dio, il Padre e l’uomo, gli altri angeli gli erano sottomessi. Geova era lo spirito di gesu’ Cristo.
Giudici 2:1
L’angelo del SIGNORE salì da Ghilgal a Bochim e disse: «Io vi ho fatto salire dall’Egitto e vi ho condotti nel paese che
avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: “Io non romperò mai il mio patto con voi”;

Vedete e’ sempre un angelo che si professa di aver fatto salire gli ebrei e di aver fatto il patto con loro, la traduzione e’
piu’ chiara se mettiamo il nome di quell’angelo al posto della parola eterno.
Un altro fatto straordinario.
Giudici 13:2-7
2 C’era un uomo di Sorea, della famiglia dei Daniti, di nome Manoà; sua moglie era sterile e non aveva figli. 3 L’angelo
del SIGNORE apparve alla donna, e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai figli; ma concepirai e partorirai un figlio. 4 Ora guardati dunque dal bere vino o bevanda alcolica e non mangiare nulla di impuro. 5 Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla testa del quale non passerà rasoio, giacché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre, e sarà lui che comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei».
6 La donna andò a dire a suo marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio: un aspetto davvero tremendo. Io non gli ho domandato da dove veniva, ed egli non mi ha detto il suo nome; 7 ma mi ha
detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere né vino né bevanda alcolica e non mangiare niente di impuro, perché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre e fino al giorno della sua
morte”».
Qui vediamo che un angelo che non dichiara il suo nome pero’ successivamente
Giudici 13:9-11
9 Dio esaudì la preghiera di Manoà; e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, che era seduta nel campo; ma Manoà,
suo marito, non era con lei. 10 La donna corse in fretta a informare suo marito e gli disse: «Ecco, quell’uomo che venne da me l’altro giorno mi è apparso». 11 Manoà si alzò, andò dietro a sua moglie e, raggiunto quell’uomo, gli disse: «Sei tu che parlasti a questa donna?» E quegli rispose: «Sono io».
In ebraico “sono io” si traduce Geova”
Giudici 13:15-16
15 Manoà disse all’angelo del SIGNORE: «Ti prego, permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!» 16 L’angelo del
SIGNORE rispose a Manoà: «Anche se tu mi trattenessi non mangerei del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo al SIGNORE». Manoà non sapeva che quello fosse l’angelo del SIGNORE.
Geova era ancora uno spirito e non avrebbe potuto mangiare.
Ma la cosa piu’ importante sta per accadere
Giudici 13:17-23
17 Poi Manoà disse all’angelo del SIGNORE: «Qual è il tuo nome, affinché, quando si saranno adempiute le tue parole, noi ti rendiamo onore?» 18 L’angelo del SIGNORE gli rispose: «Perché mi chiedi il mio nome? Esso è meraviglioso». 19 Manoà prese il capretto e l’oblazione e li offrì al SIGNORE su una roccia. Allora avvenne una cosa prodigiosa:
Manoà e sua moglie stavano guardando, 20 e mentre la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo del SIGNORE salì con la fiamma dell’altare. Manoà e sua moglie, vedendo questo, caddero con la faccia a terra. 21 L’angelo del SIGNORE non apparve più né a Manoà né a sua moglie. Allora Manoà riconobbe che quello era l’angelo del SIGNORE 22 e disse a sua moglie: «Noi moriremo sicuramente, perché abbiamo visto Dio». 23 Ma sua moglie gli disse: «Se il SIGNORE avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’oblazione; non ci avrebbe fatto vedere tutte queste cose e non ci avrebbe fatto udire proprio ora delle cose come queste».

Vedete loro riconobbero chi era quell’angelo, il loro Dio!
Il fratello Marini che conosce un po’ l’ebraico mi scrisse. Il testo ebraico dice MLAC YHVH. Da quanto capisco
io della grammatica ebraica di Mosè (come l’ha descritta Fabre D’Olivet)
non è un genitivo vero e proprio, come nell’italiano “l’angelo dell’Eterno” cioè mandato dall’Eterno. E’ un esplicativo: L’angelo che è l’Eterno.
Il termine tradotto con angelo Mem, Lamed, Alef, Kaf deriva dalla radice MLA che significa “pienezza, completezza”. Il concetto di Angelo deriva dal senso “Colui che agisce pienamente a nome di un altro” Il suffiso C aggiunge infatti il senso di “similitudine, analogia”. Se dovessi dare una mia interpretazione direi che Yahvè venne mandato a
parlare con Mosè.
Il libro di Abramo spiega molto bene il procedimento di come si dovrebbe interpretare la Genesi scritta da Mose’ Nel primo capitolo Abramo identifica subito Geova come l’angelo della sua presenza che non solo lo libera ma
anche gli promette di dargli il suo sacerdozio che ben sappiamo anticamente
era chiamato il sacerdozio secondo il figliol di Dio. Nel capitolo due dopo
essere stato invocato e’ sempre Geova che gli appare vedi verso 8, nel verso
12 dopo aver parlato con Geova Abramo si rivolge con gratitudine vero il
Padre. Nel capitolo 3 Abramo riceve dal padre una rivelazione cosmica e
spiega tutti sui calcoli di tempo rivoluzioni, intelligenze e spiriti, tra
cui ve ne era uno simile a Dio. Ma quando nel capitolo 4 comincia a parlare
della creazione comincia a parla di Dei proprio per fare capire che la
creazione non fu opera solo del Padre. Allora dovremmo pensare che quando
noi troviamo la parola Elohim nella Bibbia non solo si riferisce al Padre
come nome ma anche al fatto che voglia denotare cose fatte dagli Dei Per
esempio Mose’ nei suoi scritti sembra scegliere appropriatamente quando
chiamare il Dio in questione Elohim o gli dei in questione oppure Geova Dio
che e’ sempre tradotto come l’eterno Iddio quando invece la parola eterno
altri non e’ che il nome di quell Dio. Andiamo a rileggere la Bibbia con
questa chiave e vediamo cosa ne esce.
Mose’ aveva sicuramente il libro di Abramo che abbiamo noi e le cosec he
saltano all’occhio e’ proprio il termine che Mose’ usa nel primo capitolo di
genesi Elohim che significa gli Dei e che Abramo usa specificatamente per la

Sua” Genesi. Non solo ma anche l’uso di Geova che in Abramo e’
specificatamente l’angelo della presenza del Signore se andiamo a vedere e’
il solito angelo che si presenta a Mose’ quindi e’ chiaro che Mose’ ha preso
molto dal libro di Abramo o meglio la sua Genesi e le sue scritture
confermano ci’ che Abramo conosceva gia’, quindi il fatto che Joseph Smith
avrebbe introdotto nuove dottrine a Nauvoo decade in quanto Mose nella
Bibbia altri non f ache ribadire I concetti del libro di Abramo che per Mose
‘ era anteriore a lui e per Joseph Smith posteriore in quanto ricevuto nel
1835 circa.
Sarebbe interessante anche sapere quando il profeta comincio’ lo studio dell
‘ebraico e qundo fece l’affermazione di Il padre degli Dei genero’ gli Dei.
Il fatto che la parola Elohim significhi gli Dei significa molto, il fatto
che sia un plurale che nel primo capitolo e’ accompagnato da un verbo
singolare e’ solo la prova che e’ un nome come Geova lo e’ del figlio.http://www.youtube.com/user/docbible/videos

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