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Friday, August 17, 2012

Le prove



Le prove, una parte del
piano, della fede e soprattutto il test del libero
arbitrio:"E la noi li metteremo alla prova per vedere se
essi faranno tutte le cose che il Loro Dio comandera’
loro."
Quando Dio creo’ la terra e vi pose l’uomo il primo
comandamento che dette ad Adamo fu :"Crescete e
moltiplicate e riempite la terra. Genesi 1:28 Il secondo
comandamento fu dato in Genesi 2:16-17. E’ chiaro che un
comandamento implica una prova: si puo’ ubbidire o no. Non
vorrei di nuovo spiegare tutta la tiritera della caduta ho
solo citato questi 2 versi per far capire che le prove
cominciarono fin dal principio,. L’uomo e’ stato messo
sulla terra per essere provato da Dio. Come vedremo vi
sono innumerevoli tipi di prove. Tests per provare la
nostra fede, per provare la nostra ubbidienza, il nostro
amore, la nostra costanza, il nostro orgoglio e cosi’ via.
Cercheremo tramite le scritture di trovare per ognuna di
queste un qualcosa che rendi l’idea.
Per esempio la storia di Abramo e’ da classificare tra
quelle per provare l’ubbidienza, in quanto che Abramo
avesse fede in Dio era lampante, aveva sempre fatto tutto
quello che gli era stato richiesto, ma qui gli veniva
richiesto la cosa piu’ insolita e strana. fate mente
locale: Abramo sapeva che Dio aborriva i sacrifici umani,
egli stesso era stato salvato dal suo angelo in Egitto,
mentre stava per essere sacrificato. In piu’ gli era
richiesto di uccidere il suo unico figlio che aveva avuto
ad una eta’ quasi centenaria, sulla base di una promessa
di Dio, che prevedeva che attraverso di lui tutte le
famiglie della terra sarebbero state benedette, ed ora
quello stesso Dio che aveva formulato tutte queste
promesse, voleva proprio cio’ che gli era piu’ caro e
facendo quello avrebbe vanificato tutte le promesse fatte,
oltretutto andando contro la sua stessa legge divina che
diceva di non uccidere l’uomo perche’ era a somiglianza di
Dio, infatti i 10 comandamenti sarebbero stati dati in
seguito, ma non uccidere era gia’ stato spiegato.
L’esempio di Rebecca, futura moglie di Isacco e’ un grande
esempio di come Dio mette alla prova la fede delle
persone. Ella niente sapeva del suo futuro marito, solo
sapeva che cio’ che stava per accadere era un frutto
divino. Lei non si mise a questionare. Poteva dire che
forse Isacco non poteva essere di suo gradimento, oppure
rifugiarsi nel libero arbitrio e dire che nessuno poteva
obbligarla ad un sacrificio simile. Ma come abbiamo visto
in un altro articolo, il dono spontaneo del libero
arbitrio a Dio e’ la piu’ grande prova di fiducia in Lui e
di fede nelle sue promesse.
Certamente essendo Dio amore il piu’ grande esempio di
prova d’amore verso di Lui, solo Cristo potevo farlo
quando disse: Padre se tu vuoi allontana da me questo
calice, ma non la mia volonta sia fatta.
Anche qui vediamo che Egli fece uso del suo libero
arbitrio per rinunciare ad esercitarlo perche la sua
fiducia nel Padre e nelle sue ricompense era perfetta.
Filippesi 2:8-9
Ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbasso’
se stesso, FACENDOSI UBBIDIENTE FINO ALLA MORTE, e alla
morte della croce. Ed e’ percio’ che Dio LO HA
SOVRANAMENTE INNALZATO E GLI HA DATO IL NOME CHE E’ AL
DISOPRA D’OGNI NOME.
Sicuramente la prova di Giobbe fu una prova di costanza.
Vi e’ un’altra considerazione da fare sulle prove. Quelle
che abbiamo appena citato sono prove che vengono da Dio,
ma cosa dire riguardo le prove che noi stessi ci
procuriamo?
Facciamo alcuni esempi banali. Se non osserviamo la parola
di saggezza e fumiamo 1 pacchetto o 2 al giorno, dovremmo
forse meravigliarci se dopo un po’ abbiamo un enfisema
polmonare o peggio ancora un cancro? Che dire se guido un
auto in stato di ubriachezza e faccio un terribile
incidente? Oppure se non osservo la legge di castita’e mi
prendo una di quelle tanto interessanti malattie che non
solo possono distruggere la mia vita ma addirittura delle
persone che mi stanno attorno o peggio ancora quella di un
eventuale futuro nascituro? Posso classificare tutta
questa robaccia come prove inviatemi da Dio?
Potremmo leggere al riguardo 1 Re 8:33-35
Giobbe 5:17
Giobbe 38:3-4
Torniamo ora alle vere prove. Io credo fermamente che
specialmente le persone molto devote hanno bisogno delle
prove, certo non tutti i giorni, ma sicuramente quando il
tempo e’ maturo Dio dara’ loro quel tipo di prove che
permettera’ loro di fare il salto di qualita’ "Beato
l’uomo che sostiene la prova"
Facciamo altri esempi. Sicuramente Lehi e soprattutto la
sua famiaglia quando seppero che avrebbe dovuto lasciare
Gerusalemme pensarono che era una grande prova. Oggi sono
sicuro che non solo direbbero che fu una grande
benedizione, ma che fu la chiave della loro esaltazione,
intendo per quelli che rimasero fedeli.
Certamente quando si ruppe l’arco a nefi era necessario
per sviluppare la loro fede, infatti padre Lehi mormoro’
non poco a quel tempo, era necessario che sviluppassero la
fede perche’ la bussola datagli da Dio funzionava solo se
le persone avevano fede.
Possiamo dire anche che questa era anche una prova che era
dovuta ad un piano divino che doveva essere realizzato,
non dovremmo pensare affatto che le prove siano tutte
delle punizioni divine, molte non lo sono affatto. Come e’
vero che vi sono prove dovute alla disubbidienza, infatti
ad Adam ondi Adam il tempio non fu edificato nonostante la
promessa di Dio perche’ il popolo non era stato
ubbidiente. Va infatti ricordato che Dio promette ma se
l’uomo non mantiene la promessa non si avvera neanche se
la fatta Dio stesso.
Vi sono prove che noi desideriamo affrontare per
dimostrare il nostro valore e di solito si tramutano in
sonore sconfitte, vedi Numeri 14:39-41
Le prove sono necessarie per rompere l’assuefazione o
abitudine alle cose sacre, vedi la storia del fratello di
Giared e Helaman 11:4-7
Per concludere possiamo dire che le prove, se vengono da
Dio e non sono frutto della disubbidienza, SONO LE
BENEDIZIONI NECESSARIE per rafforzare la fede, il
carattere e per imparare ad apprezzare appieno il dono
della vita oltre a permettere all’uomo la completa
conoscenza del bene e del male. In tutti questi casi
dovremmo assumere l’atteggiamento di Giobbe 27:3-6 o
pensare come Paolo in Romani 8:28 questo e’
l’atteggiamento giusto che fa realmente sviluppare la fede
senza la quale e’ impossibile piacergli.
Abbiamo visto la parte in cui le prove rafforzano la fede,
forse che quest anche ci aiutano a sviluppare meglio il
nostro libero arbitrio. Va ricordato come ho scritto nel
mio altro articolo che la fede va direttamente insieme al
libero arbitrio, sono 2 cose inseparabile, quindi se le
prove influiscono sulla fede dovrebbero influire anche sul
libero aribrio, in che modo?
Andiamo per gradi.
Nella preesistenza lottammo per il grande principio del
libero arbitrio, perche? Perche’ era l’unico mezzo di
progresso nella vita. Per poterlo sfruttare al massimo,
come ogni cosa va esercitato.
La fede e’ un principio di potere che va insieme con la
liberta’ di scelta.
L’avversario combatte ambedue. Dio li sostiene. Nelle
chiese apostate come ho scritto in "fede e libero
arbitrio" Satana applica la predestinazione, che toglie il
libero arbitrio, oppure il battesimo dei neonati che e’ la
negazione assoluta di questo sacro principio.
Nel mondo tramite dittature e la filosofia dell’ateismo
cerca di annientare ambedue i principi. Eravate a
conoscenza che una buona meta’ del mondo e’ sotto governi
dittatoriali?
Cosi’ come abbiamo visto precedentemente le prove servono
per esercitare la fede ma anche il libero arbitrio.
Fate mente locale alla prova finale nel deserto: Satana
tenta in ogni modo Gesu’ che e’ allo stremo dopo i 40
giorni di digiuno. Le sue risposte sono il frutto non solo
della sua fede ma anche e soprattutto del suo libero
arbitrio.
A questo riguardo conoscevo un fratello che diceva che
ogni volta che la pressione di satana si faceva piu’
difficile andava inattivo per renderla piu’ dolce e cosi’
risolveva ogni problema. In quel caso questo fratello
esercitava il libero arbitrio ma non certo la fede.
Io conosco il mio futuro perche’ io lo costruisco.
Nemmeno caino era predestinato vedi genesi 4:7-8. Caino
nel verso 8 esercita il suo libero arbitrio ma non la fede
perche’ non esercito’ la fede? Mose 5:23 non osservava i
comandamenti Adamo in Mose’ 5:6 esercitava sia il libero
arbitrio che la fede.
Non si puo’ esercitare la fede senza esercitare il libero
arbitrio, ma puoi’ essere fatto facilmente il contrario
come abbiamo appena visto.
Caino introdusse il contro Vangelo che era stato spiegato
ad Adamo e fu il primo anticristo. Caino non esercito’ la
fede, infatti non volle credere in Dio vedi la fine del
verso 16. Non osservo’ i comandamenti vedi verso 18. Il
Signore gli offri’ il pentimento nel verso 23 e gli spiega
cio’ che deve fare ma gli lascia il suo libero arbitrio.
Nel verso 30 Satana fa cio’ che piu’ tardi fara’ con Gesu’
e con ogni persona che ricerca la rettitudine:si fa servo
di Caino.
Cristo diede la sua vita spontaneamente e dono’ il suo
libero arbitrio al Padre(esercito’ la fede ed il libero
arbitrio al massimo grado, tanto che al primo impatto puo’
sembrare che esercitasse solo la fede, in realta’ fu lui
che decise di donare il suo libero arbitrio.
Va compreso che la fede perfetta e’ un risultato di una
fede che si costruisce giorno dopo giorno, linea su linea,
precetto su precetto, tramite le prove con l’esercizio
giusto del libero arbitrio. Cristo aveva imparato ad agire
sempre e comunque in sintonia con il Padre che rappresenta
la perfetta giustizia, perche’ se cosi’ non fosse
cesserebbe di essere Dio.
Caino di rimando non dono’ la sua vita ma ne prese
un’altra senza un motivo reale. Le sue prime parole:"Sono
libero" fanno chiaramente intendere che non voleva ne
essere guidato ne consigliato da Dio. Questo era il suo
proprio personale libero arbitrio che lui poteva
esercitare, ma dov’era la fede nell’essere supremo? Cristo
amo’ il suo prossimo e diede la sua vita per lui. Caino
alla prima domanda di Dio dopo la prima sgridata: Dov”
Abele tuo fratello? Rispose: Non lo so, sono forse io il
guardiano di mio fratello?
Cosi’ vediamo che fin dall’inizio vi fu questa
contrapposizione dei 2 piani presentati nel consiglio
celeste, la battaglia si era gia’ rasferita sulla terra e
la fede ed il libero arbitrio ne erano la parte
essenziale.
Ci e’ chiesto di essere coraggiosi nella testimonianza di
Cristo, cosa significa? Significa che dobbiamo esercitare
la fede ed il libero arbitrio nel modo corretto. Noi
pensiamo che coraggio sia collegato solo con la fede,
mentre e’ molto connesso anche con il libero arbitrio,
infatti ci vuole molto coraggio a volte a prendere le
decisioni piu’ giuste ma che sappiamo ci faranno
tribolare, a quel punto molti cercano il compromesso, ma
con Dio non funziona..
Vi e’ mai successo di dire una cosa, ma in realta’ ne
pensate un’altra? Non si dice cio’ che si pensa per non
avere problemi. Io non voglio dire che per fare del bene
si debba offendere alcuno, voglio citare degli esempi:
Cristo rimprovero’ i Farisei non perche’ non li amasse, ma
proprio per la ragione opposta.
Paolo riprse Pietro pubblicamente perche’ lo amava,
essendo egli il capo degli apostoli forse avrebbe potuto
pensare che sarebbe stato meglio stare zitto.
Molte volte ci viene chiesto un consiglio un parere e
siamo diplomatici, non diciamo quello che realmente
pensiamo, certo se rischiamo di offendere qualcuno per
delle sciocchezze questo e’ un buon modo di fare, ma vi
sono momenti in cui ci e’ chiesto di essere testimoni di
Dio, be in quel momento la diplomazia non e’ molto
indicata, in quei momenti dobbiamo esercitare il libero
arbitrio e la fede. Colui che soffoca il suo pensiero e la
sua coscienza fa violenza a se stesso, chi agisce di sua
volonta’ in buona fede, anche se sbaglia avra’ sempre
comprensione.
I 2 figli della parabola dimostrano che il primo sembrava
leale e fede e fu tutto l’opposto, il secondo che sembro’
sgarbato ed infedele fu invece LEALE perche’ disse cio’
che realmente pensava in quel mome e fedele perche’ poi
fece cio’ che gli era chiesto.
Dio apprezza la lealta’.
Non e’ facile facere delle scelte ma il nostro futuro
terreno e soprattutto quello eterno e’ sicuramente
determinato dalle nostre scelte, sia per le piccole che
quelle grandi, tutta la vita e’ basata ed influenzata
dalle nostre scelte e questo e’ il risultato
dell’esercizio del libero arbitrio. Il contadino che
semina esercita entrambi i principi perche’ oltre a
determinare la sua scelta ha fede nella buona riuscita
della sua semina.
Secondo me la piu’ bella sezione di D&A e’ la sezione 121
che parla in maniera straordinario di come Dio pensi
riguardo il libero arbitrio.
Dio rispetta il libero arbitrio in D&A 121:36
spiega come funziona il sacerdozio, o potere di Dio.
Nel verso 37 quando parla di:controllo, dominio,
coercizione, dice"Amen al sacerdozio" Questo dimostra
quanto sia importante il rispetto del libero arbitrio
altrui. Nel verso 39 ribadisce il concetto. Nel verso 40
specifica che coloro che rispettano il libero arbitrio
sono gli scelti, nel 41 spiega le qualita necessarie, al
primo posto la persuasione (significa che la persona si
persuade e prende da se la decisione) gentilezza e
mansuetudine, qualita necessarie per arrivare alla
persuasione. Questa parte della rivelazione e’ un inno
all’esercizio ed al rispetto del libero arbitrio.
Per concludere possiamo dire che non possiamo e non
dobbiamo evitare le prove, sono troppo necessarie per il
nostro progresso spirituale e per la nostra esaltazione. A
volte non dobbiamo solo obbedire ma dobbiamo obbedire
nonostante una grande opposizione. Dovremmo comprendere
che piu’ opposizione troviamo e maggiore sara’ la
ricompensa, non solo se Satana sta facendo una grande
opposizione e’ facile intuire che stiamo facendo la cosa
giusta, allora perche’ non insistere?
Ricordiamo che non possiamo essere tentati o provati al di
la delle nostre forze, quindi vi e’ in noi il potere di
vincere la prova, se non vi riusciamo e’ solo perche’ noi
abbiamo mancato in qualcosa. Se riflettiamo su questo
dovremmo trovare pace durante un periodo di prova. Se
siamo fedeli ed ubbidiente viene il momento in cui la
prova si squagliera’ come neve al sole perche’ il sole
celeste comparira’ e le tenebre scompariranno.

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