L'affermazione della chiesa di Gesu'
Cristo dei santi degli ultimi giorni di essere la chiesa del Regno di
Dio sulla terra si basa sulla validita' della prima visione. Senza la
visione non vi e' la chiesa.
In questo episodio la prima visione di
Joseph Smith.
Comincio una serie che
riguarda il retroterra della prima visione, il contesto ed ancora
piu' importante il suo significato, il cuore della storia mormone.
Ora proprio come molte cose furono rivelate a Joseph Smith, linea su
linea e precetto dopo precetto cosi' e' vero anche della prima
visione il cui dispiegamento nel tempo avvenne nello stesso modo.
Oggi la verita' del Mormonismo rimane o cade sulla validita' della prima
visione. Il Presidente Hinkley fece una dichiarazione che dice “Noi
dichiariamo senza equivoci, che Dio Padre e suo Figlio, il Signore
Gesu' Cristo, appervero di persona al ragazzo Joseph Smith. Tutta la
nostra forza riposa sulla validita' di quella visione. Sia che
successe o meno. Se non accadde allora questa opera e' una frode ma
se e' vera allora e' la piu' importante e meravigliosa opera mai
avvenuta sotto il cielo.”
Molti si chiedono perche' la prima
visione del profeta sia cosi' importante per I santi degli ultimi
giorni, credo che la miglior risposa sia stata data dal presidente
Gordon B. Hinkley che dichiaro' “Questo e' il punto centrale della
nostra storia. Ogni affermazione che facciamo che riguarda la divina
autorita', ogni verita' che offriamo riguardo la validita' di questa
opera, tutto trova le sue radici nella prima visione del ragazzo
profeta. Senza di essa non avremo molto da dire.”
Joseph Smith rese la dichiarazione che
il suo intento era di porre le basi di un opera che avrebbe
rivoluzionato il mondo e che la prima visione era l'inizio di quella
rivoluzione.
La prima visione e' proprio quello. E'
la prima delle molte esperienze che il profeta ebbe con la divinita',
cosi' allora perche' questa esperienza e' cosi' differente da tutte
le altre?
La prima visione introdusse la
dispensazione della pienezza dei tempi, quel periodo religioso della
storia degli ultimi giorni con la pienezza del Vangelo, con il piano
di salvezza nella sua pienezza che veniva offerto al genere umano. La
prima visione anche, con l'apparizione del Padre e del Figlio mise
nella sua testa che la vecchia nozione della dottrina cristiana che
Dio e' Spirito, un Dio con tre manifestazioni, cosi' grande che
poteva riempire l'Universo, cosi' piccolo che poteva abitare nel
cuore di un uomo. Anche rese chiaro che gli uomini mortali sono figli
spirituali di Dio con potenziale divino, considera, il divino Padre
ed il suo beneamato Figlio condiscendono di lasciare la loro dimora
celeste, scendono sulla terra ed appaiono all'uomo mortale Joseph
Smith. Il Padre introdusse suo Figlio a Joseph, chiamandolo per nome,
e' il Figlio che lo istruisce nei principi della salvezza in quella
mattina di primavera del 1820. Tutti gli uomini che entreranno in
questa alleanza di salvezza e la vivono con quello stesso Figlio che
fu presentato dal Padre allora essi sarebbero accettati nella
presenza di Dio. La prima visione fu la piu' sublime e straordinaria
rivelazione mai data all'uomo.
Cosi' allora perche' fu la prima
visione cosi' straordinaria? Perche' rivelo' la nuova via per la
salvezza degli uomini che allora porta alla domanda cruciale. Joseph
Smith disse la verita'?
Se non l'avessa avuta allora non ci
puo' essere l'affidabilita' delle pretese di
Joseph Smith, ma se l'ebbe, se cio' che riporto' fu una esperienza
vera, allora da credibilita' ad ogni altra cosa e definisce ogni
altra cosa associata da li in poi con la chiesa di Gesu' Cristo dei
santi degli ultimi giorni. La chiesa e' radicata in questa e ci porta
a sentirci molto a nostro agio nel dichiarare che e' il modello per
provare che Joseph era sincero.
E' cosi' importante che comprendiamo
questo avvenimento fondamentale, e per quella ragione, le persone
cercano di ottenere tutto quello che possono riguardante la visione.
I resoconti della visione sono molto ricercati e studiati con molta
accuratezza.
La prima visione e' molto di piu'
studiata di quanto lo fosse un centinaio di anni fa e cio' in gran
misura e' dovuto agli sforzi fatti dai nostri detrattori.
La prima visione di Joseph Smith e'
stata parte della discussione del mormonismo dal 1830 ma e' stato
solo nel 1900 che e' stata un punto di partenza riguardo la
legittimita' del mormonismo, nel 1800 credo, perche' non ho dati
certi su questo, suppongo che quando vi erano conversazioni sulle
afferamazioni che Joseph Smith affermava di avere rivelazioni e
visioni divine, che molte persone avrebbero classificato questo sotto
l'idea che erano questioni di fede, cioe', era qualcosa che non era
dimostrabile in un modo o nell'altro cio' che gli accadeva ma nel
ventesimo secolo vi fu qualcosa che cambio' il modo di queste
discussioni.
Quel qualcosa fu un libro scritto da
Fawn M. Brodie, pubblicato per la prima volta nel 1945 si intitolava
“Nessuno conosce la mia storia.” In questo Brodie, la nipote di
David O. Mc Kay sfido' la storicita' della storia di Joseph Smith.
Cosi' l'affermazione di Fawn Brodies
era che la dichiarazione di Joseph Smith di aver avuto la
manifestazione del Padre e del Figlio era solo una sua invenzione
creo' agizatione nella comunita storica mormone, nessuno con le sue
credenziali, con la sua genealogia aveva mai fatto tali dichiarazioni
in una versione cosi infiammante, perche' il suo libro e' in molti
modi ben scritto. La conversazione che viene catturata in
corrispondenza, illustrava le divergenze delle vedute su cosa fossero
le radici delle affermazioni di Joseph Smith. Che fossero
patologicche? che fossero associata con una malattia di mente o che
fossero solo delle fantasie fanciullesche, come un moderno studioso
le ha descritte per distruggere le affermazioni di Joseph Smith o che
fosse una frode pia? Che magari volesse fare bene ma che dovette
venire fuori con questa idea religiosa allo scopo di dare forza alle
sue affermazioni per darsi qualche prova di legittimita' fra le
persone ignoranti. Le afferamazioni di Fawn Brodies riguardanti
Joseph Smith eventualmente portarono alla sua inattivita, vi furono
tentativi di rispondere a cio' che scrisse ma erano mancanti del tipo
di scrutinio storico che lei aveva applicato a tutto l'ambiente di
Joseph Smith durante la sua vita.
Poi negli anni 60 Paul R. Cheesman
facendo studi per graduarsi alla Brigham Young University gli fu dato
l'accesso agli uffici storici della chiesa ad un altro resoconto
della prima visione, questo scritto dal profeta stesso nel 1832. e'
il resoconto piu' vecchio della prima visione ed e' provato di essere
una scoperta importante perche' altera la discussione della prima
visione per chiunque.
In essa Joseph Smith scrisse certe cose
riguardo la prima visione che erano sconosciute alla maggior parte
dei santi degli ultimi giorni. Fu il suo primo tentativo di
descrivere la sue esperienze celesti ed in essa spiego' cio' che e'
probabilmente il suo motivo primario per cui ando' nel bosco. Il che
era perche' era preoccupato per la sua salvezza personale la ragione
di cio era una conseguenza di quel tempo perche' vi erano altre
versioni della prima visione che erano state sopravvissute nel 1840
quando fu per prima pubblicata per la pubblicazione nella storia
della chiesa ed era divenuta la versione che era stata la piu'
familiare ai santi degli ultimi giorni e per qualsiasi altro
individio che avesse espresso qualche interesse nel mormonismo. Cosi'
questa storia del 1832 naturalmente suscito interesse sia negli
studiosi mormoni che negli altri. Sembra di aver provocato e porto
domande in due particolari in riguardo a come Joseph racconto' la sua
storia che a quel tempo era considerata una materia di fede ma che
ora nel 20 secolo quando la storiografia era avanzata su nuovi
livelli, quando il pensare di materie storiche aveva portato a
richiedere la legittimita' di cio' che era detto o scritto come
letteratura la prima visione ando' sotto uno scrutinio che non era
mai stato applicato a quel tempo, specialmente nel libro di Fawn
Brodie che era stato pubblicato negli anni 40.
A causa dell'attacco di Fawn Brodie sul
racconto di Joseph le persone cominciarono ad esaminare I dettagli
della storia e controllarono e verificarono I fatti come lui li aveva
raccontati, ora Fawn Brodie non fu la sola che sfido' il suo
racconto.
Un uomo di nome Wesley P. Walters, un
ministro presbiteriano dell'Illinois, peso' ogni cosa di questo nel
pubblicare un lungo articolo in cui sfidava le descrisioni della
visioni di Joseph Smith perché Walters suscitò la
domanda se mai erano stati dei revivals nel 1820 nella parte occidentale
di New York di cui aveva accennato il profeta nella sua dichiarazione
che si trova nella sua versione autorizzata, in cui lui dice che fu
ciò che lo portò ad andare nel bosco. Wesley Walters
creo' uno scenario che suggeriva che questo revival o campo di
riunione a cui Joseph si riferiva non ebbe luogo che fino al 1823 o
24 e come risultato studiosi santi degli ultimi giorni cominciarono a
cercare di spiegare quali fossero le circostanze della prima missione
del profeta alla luce del grande contesto storico in cui era
avvenuta. Il dottor James B. Allen della Brigham Young University
pubblicò nella rivista “The Era”, credo un pezzo molto
importante sulla prima visione, dove lui identificava otto diversi
resoconti che erano stati fatti durante la vita del profeta dove lui
ciò che avveniva intorno a lui sia verbalmente che per
iscritto. Credo che sia stato un pezzo molto importante lui creò
una cartina nella rivista per aiutare a comprendere ciò che
stava cercando di provare.
Altri si unirono in questa ricerca e la
discussione andò avanti. Ora interessante è il fatto
che di tutto questo se ne avvantaggiarono I santi degli ultimi
giorni.
Era un contesto in cui uno diceva una
cosa ed altri altre che io credo fu salutare perché ci aiutò
come santi degli ultimi giorni per comprendere in un certo modo per
essere capaci di descrivere in un certo modo Le circostanze delle
affermazioni del profeta che avrebbe provveduto ai santi degli ultimi
giorni una base sulla quale potevano articolare I loro credi oltre
non solo l'espressione “ho una testimonianza della Chiesa”. Da lì
in poi I santi degli ultimi giorni potrebbero dire “ho una
testimonianza della chiamata divina di Joseph Smith ma vi è
anche questo che prova ciò che disse grazie a dei documenti
storici che sono stati scrutinati che hanno fatto così che
coloro che non credono alla mia testimonianza, che affermano che
l'evidenza non corrobora il tutto che invece è difendibile e
verificabile.
A causa di tutta questa controversia
ora I santi degli ultimi giorni sono molto meglio equipaggiati nel
difendere la loro storia di quanto lo siano mai stati prima. Ora
dovrebbe anche essere compreso e notato che che la storia come è
registrata è cambiata dal secolo scorso ad oggi, vi è
adesso una piu' grande attenzione nei dettagli di quanto ve ne fosse
allora.
Ora, siamo nel 21º secolo, abbiamo
delle basi tecnologiche molto sofisticate, accesso ad una grande
massa di informazione, grazie alla quale possiamo scrutinare
realmente tutto ciò che accadeva nel passato e ci ha portati
ed ad essere molto interessati alle cose del passato, se torniamo al
19º secolo Le persone erano molto più portate alla
generalizzazione, ho studiato tutto il resoconto del 1832 che tratta
delle sue esperienze con la divinità e questo includeva la
prima visione, la visita di Moroni ed il ricevimento del sacerdozio
minore e quello di Melchisedec di cui si trovano le narrazioni.
Spesso ho trovato in quelle dichiarazioni parole come “nel
frattempo” “circa questo tempo” generalizzazioni di periodi di
tempo che chiaramente suggeriscono che Joseph Smith non era molto
interessato nel descrivere una cronologia che fosse basata su delle
precise date, non dobbiamo dimenticare che applicando il modo
accurato in cui scrutiniamo la storia oggi che dà molta
attenzione ai dettagli ed alla precisione, se applichiamo lo stesso
scrutinio al modo in cui gli uomini del 1800 consideravano la
costruzione della storia, andiamo a distorcercerla,a diminuirla
perché loro non la scrissero applicandola agli standard che
abbiamo oggi. È anche il caso dato ciò che sappiamo
riguardo il profeta, riguardo i suoi sermoni ed a quelle altre cose
che fece che era molto meno letterario di come ci piacerebbe fosse
stato. Fu piu' un profeta verbale.
Ora la storia della prima visione
comincia ad essere una dottrina fondamentale per I santi degli ultimi
giorni, appartenente a chiunque. Per Joseph Smith quella esperienza
fu una personale perla di gran prezzo e la trattò come tale.
Durante la vita del profeta pochi
membri della chiesa anche se sapevano che aveva fatto esperienze di
visioni, non fu che alla pubblicazione nel Times e Season a Nauvoo
nel 1842 che molti membri della Chiesa divennero consapevoli della
prima visione e la domanda che può essere fatta e' perché?
Joseph era una persona che teneva le cose sacre nel suo cuore, non
parlò mai molto riguardo la prima visione, anche sua madre
allude come una prospettiva nella sua vita. Anche la prima visione fu
per lui una esperienza molto personale, fu la sua esperienza
cristiana e non ne parlò mai molto. Abbiamo una prospettiva di
quando Joseph ritorna dai boschi dopo la visione e disse a sua madre,
pensate per un momento ciò che scrisse nel resoconto del 1832,
disse che tornò a casa e che sua madre gli chiese se stava
bene perché lo vedeva strano e lui rispose “sto bene ho
appreso che il presbiterianismo non è vero.” quando disse
“non ti preoccupare mamma” stava realtà dicendo “mamma
non ti dirò perché mi sento così.” così
cosa ci stanno dicendo questi registri storici, credo che per prima
cosa dobbiamo capire che gia' da ragazzo Joseph fu perseguitato,
tutti coloro che parlano contro un giovane come lui che lo attaccano
e lo rimproverano emozionalmente, fanno sì che si senta
perseguitato e non accettato e certamente vi furono difficoltà
e problemi nel 1827 quando Joseph ottenere tavole e la persecuzione
raggiunge la sua famiglia, ma prima del 1827 prima che Joseph
ricevesse le tavole, Joseph ed I suoi genitori ed i suoi familiari
non sembrano di essere stati perseguitati come Joseph, come William
il suo fratello più piccolo dice”non sapemmo di essere
cattive persone fino a quando Joseph ricevette le tavole”. Nel
resoconto del 1832, nel suo resoconto manoscritto personale, dove lui
esprime le sue emozioni, I suoi sentimenti, I suoi ricordi di questa
meravigliosa visione dice “che non vi fu alcun o che credeva nella
sua visione celeste” lui ne fu colpito profondamente. Ora lui non
scrisse che almeno la sua famiglia lo aveva creduto non fu quello il
caso scrisse “nessuno credette alla visione celeste.” ci fa
capire che se la famiglia avesse saputo veramente della prima visione
allora perché Lucy, Sofronia, Hyrum e Samuel si unirono alla
Chiesa presbiteriana nel 1824 poco dopo la morte di Alvin? È
perché rimasero attivi in quella Chiesa probabilmente fino al
settembre 1828 un anno dopo in cui Joseph ottenne le tavole.
Come ulteriore evidenza che Joseph
Smith abbia o non abbia detto alla sua famiglia riguardo la sua prima
visione, considerate ciò che successe la mattina del 22
settembre 1823.
Quando l'angelo Moroni gli appare e lo
istruisce “fu comandato di dire a suo padre della visione” ed il
giorno successivo quando Moroni gli riappare di nuovo nel giardino e
dice”lo hai detto a tuo padre come ti ho comandato?” Joseph
rispose “no.” e Moroni gli chiese “perché non lo hai
fatto?” "Avevo paura che mio padre non mi avrebbe creduto.”
credi che sarebbe stato creduto di aver visto Dio padre Gesù
Cristo e che poteva ora essere creduto di aver visto un angelo?
Dobbiamo dare a questa famiglia il tempo perche' queste cose
potessero schiudersi, il tempo sarebbe venuto certo quando sarebbero
divenuti devoti, convertiti al regno come Joseph fu capace di
condividere Le cose con loro come fu spinto. Vi è una buona
possibilità anche se vi era amore Fra di loro che vi fosse un
rigetto quando Joseph avrebbe provato di spiegare loro, che cosa
disse. che aveva avuto una visione? Che Dio gli era apparso? Come fu
distintivo nell'identificare e nel precisare l'aspetto della sua
esperienza?non lo sappiamo. Ma la famiglia in cui visse, era una
famiglia meravigliosa, persone profondamente religiose, ma divergenti
nelle loro prospettive.
Credo che infine arrivò al punto
che pensò che questa era una esperienza così sacra di
cui non voleva parlare affinché non venisse ulteriormente
criticata od almeno per quel tempo. Così aspettò per un
certo numero di anni prima di prepararne un resoconto che sperava
sarebbe stato pubblicato.
Ora doveva dire agli altri riguardo
Moroni a causa dell'uscita del libro di Mormon e quando le prime
storie della chiesa furono scritte vi erano riferimenti a Moroni ma
vi sono pochi riferimenti alla prima visione, di nuovo era così
sacra per questo credo che Joseph non la pubblicizzò,
raramente la disse agli altri e può averla detta ma
specificando che era molto sacra e personale e quindi di non
pubblicizzarLa, così di conseguenza I missionari per quanto ne
sappiamo parlavano della restaurazione ma non molto della prima
visione.
Joseph Smith sapeva tenere le cose
sacre segrete. Quello lo abbiamo stabilito, ma cosa dicono gli
abbondanti registri storici riguardo il dire la verità quando
ne parlò.
Siamo molto a nostro agio quando
parliamo della prima visione, come di qualcosa che realmente successe
a causa del modello che abbiamo trovato che Joseph Smith era uno che
diceva la verità, non aveva mai inventato storie, non ne aveva
mai inventate per farsi grande e farsi credere dalla Chiesa a meno da
quello che sappiamo di lui storicamente. Era attento a ciò che
diceva riguardo le sue private esperienze e qualcosa di cui non disse
niente a questo riguardo eccetto che un piccolo accenno solo che
poteva applicarsi ma per qualcosa così conseguenziale come la
prima visione vi è una grande confidenza fra gli studiosi che
hanno speso un grandissimo lasso di tempo per studiare questo che
Joseph Smith disse la verità. Che non vi è alcuna
ragione per cui non abbia detto la verità riguardo la
televisione.
Molti dei contemporanei di Joseph Smith
sapevano che era stato visitato in qualche modo dalla divinità
che I dettagli di quella storia non erano noti. Eventualmente il
profeta arrivò a sentire che alcuni elementi della sua storia
avevano la necessità di essere raccontati.
Questo e'Uno dei più importanti
documenti che abbiamo nella chiesa, perché e' l'unico
documento che contiene la storia della visione nel manoscritto di
Joseph Smith e per quella ragione molto affidabile
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