La Via, la Verita’ e la Vita.
La piu’ bella definizione che Cristo ha dato di se stesso
e’ : Io sono la Via, la verita’ e la Vita.
In queste 3 definizioni e’ racchiuso tutto il Suo
Ministero. Se leggiamo Giovanni 10 dice che Egli e’ la
porta dell’ovile e che ci sale da un’altra porta e’ un
ladro e un brigante.
La verita’ e’ la conoscenza delle cose, come sono, come
furono e come saranno, questa e’ la vera e perfetta
verita’, di meno non puo’ essere considerata tale.
Pertanto per raggiungere la Vita e’ necessario accettare
Cristo, che e’ sia la Via ( o meglio tramite la sua
espiazione il mediatore) che la Verita’: contenuta nel suo
Vangelo che altri non e’ che la mappa che porta a
destinazione, per fare questo dobbiamo praticare i suoi
insegnamenti, Se voi mi amate osserverete i miei
comandamenti. Inoltre Egli insegno’ un principio
importante quando disse: chi e’ fedele nelle piccole cose,
ricevera’ le maggiori. Non disse inoltre che i suoi
fratelli e sua madre, altri non erano coloro che
ubbidivano alla sua parola? O quando parlo’ dei 2 figli
che dovevano andare a lavorare nel campo, il primo disse
che vi sarebbe andato, il secondo disse di no. Alla fine
il primo si rivelo’ bugiardo ed infedele, il secondo fu
leale nel dire il proprio pensiero e fu anche fedele
perche’ poi fece cio’ che gli era richiesto e la domanda
rivolta ai farisei e la conseguente risposta dimostra
quale dei 2 fosse quello che fece la cosa giusta ed anche
dimostra che le parole non servono a niente, infatti nel
giorno del giudizio ci verra’ messo in conto ogni parola
oziosa e come anche il Cristo sentenzio’: molti in quel
giorno mi diranno Signore Signore….. Ma Io diro’ loro Io
non vi conobbi mai.
Essendo Egli la Via dovremmo cercare di battere la sua
stessa via nella nostra vita. Partiamo ad analizzare la
Via che Egli intraprese. La prima cosa che fece dopo
essere stato nel deserto per fortificarsi spiritualmente,
fu quella di andare dalla debita autorita’ ( Giovanni il
Battista) per essere battezzato, il fatto che essendo Egli
immune da peccato e quindi esente dal bisogno di essere
battezzato, come Giovanni stesso spiego’, dimostra quanto
dura sia la via da battere perche’ " Dobbiamo adempire
ogni giustizia" dimostra la sua volonta’ di fare la
volonta’ del Padre in ogni occasione e se Egli dovette
essere battezzato per adempire la giustizia divina, come
puo’ l’uomo pensare di poterne essere esente, pensando di
essere salvato solo per grazia? Non si entra nel regno dei
cieli se non si e’ nati di acqua e di spirito. Questo non
e’ un insegnamento filosofico di qualche grande pensatore,
ma la dichiarazione del salvatore, non proprio un’inezia.
Egli ubbidi’ a tutte le leggi del creato, Egli fu ed e’
l’esempio perfetto di ubbidienza, perche’ dovremmo pensare
che non dovremmo battere la sua stessa via? Solo perhce’
e’ scritto che l’uomo non puo’ essere perfetto? Ma Cristo
stesso dette il comanadmento di "siate perfetti come e’
perfetto il Vostro Padre celeste!" Il giovane ricco disse
che cio’ che Cristo gli chiese era impossibile e Cristo
disse, niente e’ impossibile a Dio. Questa affermazione
non era buttata la per caso, l’uomo non puo’ essre
perfetto come Cristo perche’ EGli mai commise un peccato,
ma fortunatamente Dio attraverso Cristo ha fornito un
mezzo, che io chiamo la vera grazia di Dio, il regalo del
pentimento. E’ vero l’uomo che l’uomno non puo’ essre
perfetto come Cristo ma e’ pur vero che l’uomo puo’ lavare
le sue vesti nel sangue dell’Agnello e questo e’ il
pentimento. Se una persona commette un peccato, faccio un
esempio: dice una bugia. E’ vero che ha peccato, ma se va
dalla persona e confessa il suo torto dicendo la verita’
non ha forse rimesso le cose al posto giusto e se riceve
il perdono dall’uomo non ricevera’ forse anche quello di
Dio? Allora ecco perche’ il pentimento e’ la vera grazia
di Dio, perche’ permette all’uomo di rimediare ai suoi
sbagli e facendo cosi’ puo vivere una vita perfetta, pur
non essendo allo stesso livello di quella di Cristo che
mai utilizzo’ il pentimento. Il pentimento non avrebbe
alcun potere se non vi fosse stata l’espiazione di Cristo
che e’ il mezzo necessario per utilizzare questo
importante principio. Il pentimento e’ come la cimosa per
una lavagna, cancella il ricordo dell’errore ed essendo
stato rimediato non e’ piu’ errore. Certo va compreso che
il pentimento non e’ affatto solo un dolore interiore, il
vero pentimento e’ la riparazione del torto fatto al 100%.
Infatti il peccato di assassinio e’ giudicato dalle
scritture come un peccato imperdonabile, perche’ quale
riparazione puo’ essere fatta. Giuda si suicido’ nel
tentativo di riscattarsi, probabilmente fece un altro
grave errore ma Egli conosceva che l’uccisione non
consente pentimento, almeno nella forma di restituire la
vita all’ucciso.
Tornando alla Via tracciata da Cristo, vediamo che Egli
prese sempre le sue decisioni, guidato dallo Spirito santo
e che prima di ogni decisione importante, passava la notte
in preghiera sul monte degli ulivi. Matteo 3:13-15 Matteo
4:1
Insegno’ ma soprattutto PRATICO’ il servizio Giovanni
15:15-16
Combatteva il peccato, ma amava il peccatore, il Padre lo
amava perche’ faceva del continuo le cose che gli
piacevano Giovanni 8:29
In fondo che fosse possibile cercare la perfezione lo
dimostra Cristo stesso con le parole in Luca 6:40
Se Egli era il figlio primogenito e nostro fratello
maggiore bisogna pensare che siamo altrettanti figli di
Dio, con quasi lo stesso potenziale, la differenza fra noi
e Cristo in questa vita e’ che Egli ebbe un padre divino
nella sua natura carnale. Fu questo che dette a Lui il
potere di dare la sua vita e di riprenderla poi. Noi
abbiamo avuto un padre carnale ma siamo comunque progenie
divina perche’ lo spirito che abita nei nostri corpi fu
generato nei luoghi celesti dallo stesso Padre di Gesu.
Mi piace l’idea che il nostro Padre celeste ci ha dato un
corpo spirituale, il nostro padre terreno ci ha forniti di
un corpo materiale, anche se questo e’ di provenienza
divina, infatti il primo uomo fu creato da Dio stesso e fu
immesso lo spirito celeste come la scrittura dichiara.
Infine Cristo ci ha dato la possibilita’ di ottenere un
corpo risorto che sara’ uguale identico al suo come Paolo
spiega in 1 Corinzi 15:42
Per questo si puo’ dire con tranquillita: Il cardine della
storia umana e’ fissato allo stipite della porta della
stalla di Betlemme.
Il limite e’ fissato dalla nostra fede e non certo dal
potere di Dio : Io posso ogni cosa in Colui che mi
fortifica.http://www.youtube.com/user/docbible/videos
e’ : Io sono la Via, la verita’ e la Vita.
In queste 3 definizioni e’ racchiuso tutto il Suo
Ministero. Se leggiamo Giovanni 10 dice che Egli e’ la
porta dell’ovile e che ci sale da un’altra porta e’ un
ladro e un brigante.
La verita’ e’ la conoscenza delle cose, come sono, come
furono e come saranno, questa e’ la vera e perfetta
verita’, di meno non puo’ essere considerata tale.
Pertanto per raggiungere la Vita e’ necessario accettare
Cristo, che e’ sia la Via ( o meglio tramite la sua
espiazione il mediatore) che la Verita’: contenuta nel suo
Vangelo che altri non e’ che la mappa che porta a
destinazione, per fare questo dobbiamo praticare i suoi
insegnamenti, Se voi mi amate osserverete i miei
comandamenti. Inoltre Egli insegno’ un principio
importante quando disse: chi e’ fedele nelle piccole cose,
ricevera’ le maggiori. Non disse inoltre che i suoi
fratelli e sua madre, altri non erano coloro che
ubbidivano alla sua parola? O quando parlo’ dei 2 figli
che dovevano andare a lavorare nel campo, il primo disse
che vi sarebbe andato, il secondo disse di no. Alla fine
il primo si rivelo’ bugiardo ed infedele, il secondo fu
leale nel dire il proprio pensiero e fu anche fedele
perche’ poi fece cio’ che gli era richiesto e la domanda
rivolta ai farisei e la conseguente risposta dimostra
quale dei 2 fosse quello che fece la cosa giusta ed anche
dimostra che le parole non servono a niente, infatti nel
giorno del giudizio ci verra’ messo in conto ogni parola
oziosa e come anche il Cristo sentenzio’: molti in quel
giorno mi diranno Signore Signore….. Ma Io diro’ loro Io
non vi conobbi mai.
Essendo Egli la Via dovremmo cercare di battere la sua
stessa via nella nostra vita. Partiamo ad analizzare la
Via che Egli intraprese. La prima cosa che fece dopo
essere stato nel deserto per fortificarsi spiritualmente,
fu quella di andare dalla debita autorita’ ( Giovanni il
Battista) per essere battezzato, il fatto che essendo Egli
immune da peccato e quindi esente dal bisogno di essere
battezzato, come Giovanni stesso spiego’, dimostra quanto
dura sia la via da battere perche’ " Dobbiamo adempire
ogni giustizia" dimostra la sua volonta’ di fare la
volonta’ del Padre in ogni occasione e se Egli dovette
essere battezzato per adempire la giustizia divina, come
puo’ l’uomo pensare di poterne essere esente, pensando di
essere salvato solo per grazia? Non si entra nel regno dei
cieli se non si e’ nati di acqua e di spirito. Questo non
e’ un insegnamento filosofico di qualche grande pensatore,
ma la dichiarazione del salvatore, non proprio un’inezia.
Egli ubbidi’ a tutte le leggi del creato, Egli fu ed e’
l’esempio perfetto di ubbidienza, perche’ dovremmo pensare
che non dovremmo battere la sua stessa via? Solo perhce’
e’ scritto che l’uomo non puo’ essere perfetto? Ma Cristo
stesso dette il comanadmento di "siate perfetti come e’
perfetto il Vostro Padre celeste!" Il giovane ricco disse
che cio’ che Cristo gli chiese era impossibile e Cristo
disse, niente e’ impossibile a Dio. Questa affermazione
non era buttata la per caso, l’uomo non puo’ essre
perfetto come Cristo perche’ EGli mai commise un peccato,
ma fortunatamente Dio attraverso Cristo ha fornito un
mezzo, che io chiamo la vera grazia di Dio, il regalo del
pentimento. E’ vero l’uomo che l’uomno non puo’ essre
perfetto come Cristo ma e’ pur vero che l’uomo puo’ lavare
le sue vesti nel sangue dell’Agnello e questo e’ il
pentimento. Se una persona commette un peccato, faccio un
esempio: dice una bugia. E’ vero che ha peccato, ma se va
dalla persona e confessa il suo torto dicendo la verita’
non ha forse rimesso le cose al posto giusto e se riceve
il perdono dall’uomo non ricevera’ forse anche quello di
Dio? Allora ecco perche’ il pentimento e’ la vera grazia
di Dio, perche’ permette all’uomo di rimediare ai suoi
sbagli e facendo cosi’ puo vivere una vita perfetta, pur
non essendo allo stesso livello di quella di Cristo che
mai utilizzo’ il pentimento. Il pentimento non avrebbe
alcun potere se non vi fosse stata l’espiazione di Cristo
che e’ il mezzo necessario per utilizzare questo
importante principio. Il pentimento e’ come la cimosa per
una lavagna, cancella il ricordo dell’errore ed essendo
stato rimediato non e’ piu’ errore. Certo va compreso che
il pentimento non e’ affatto solo un dolore interiore, il
vero pentimento e’ la riparazione del torto fatto al 100%.
Infatti il peccato di assassinio e’ giudicato dalle
scritture come un peccato imperdonabile, perche’ quale
riparazione puo’ essere fatta. Giuda si suicido’ nel
tentativo di riscattarsi, probabilmente fece un altro
grave errore ma Egli conosceva che l’uccisione non
consente pentimento, almeno nella forma di restituire la
vita all’ucciso.
Tornando alla Via tracciata da Cristo, vediamo che Egli
prese sempre le sue decisioni, guidato dallo Spirito santo
e che prima di ogni decisione importante, passava la notte
in preghiera sul monte degli ulivi. Matteo 3:13-15 Matteo
4:1
Insegno’ ma soprattutto PRATICO’ il servizio Giovanni
15:15-16
Combatteva il peccato, ma amava il peccatore, il Padre lo
amava perche’ faceva del continuo le cose che gli
piacevano Giovanni 8:29
In fondo che fosse possibile cercare la perfezione lo
dimostra Cristo stesso con le parole in Luca 6:40
Se Egli era il figlio primogenito e nostro fratello
maggiore bisogna pensare che siamo altrettanti figli di
Dio, con quasi lo stesso potenziale, la differenza fra noi
e Cristo in questa vita e’ che Egli ebbe un padre divino
nella sua natura carnale. Fu questo che dette a Lui il
potere di dare la sua vita e di riprenderla poi. Noi
abbiamo avuto un padre carnale ma siamo comunque progenie
divina perche’ lo spirito che abita nei nostri corpi fu
generato nei luoghi celesti dallo stesso Padre di Gesu.
Mi piace l’idea che il nostro Padre celeste ci ha dato un
corpo spirituale, il nostro padre terreno ci ha forniti di
un corpo materiale, anche se questo e’ di provenienza
divina, infatti il primo uomo fu creato da Dio stesso e fu
immesso lo spirito celeste come la scrittura dichiara.
Infine Cristo ci ha dato la possibilita’ di ottenere un
corpo risorto che sara’ uguale identico al suo come Paolo
spiega in 1 Corinzi 15:42
Per questo si puo’ dire con tranquillita: Il cardine della
storia umana e’ fissato allo stipite della porta della
stalla di Betlemme.
Il limite e’ fissato dalla nostra fede e non certo dal
potere di Dio : Io posso ogni cosa in Colui che mi
fortifica.http://www.youtube.com/user/docbible/videos
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