Joseph disse nell'aprile del 1834
“togliete il libro di Mormon e le rivelazioni e dov'è la
nostra religione? non vi sarà più.”
Il libro di Mormon. Fu dapprima pubblicato nel 1830 e la
storia di come fu prodotto è una delle più importanti
nella storia della restaurazione.
Dopo la prima visione nella primavera
del 1820 il profeta riprese le sue normali attività per I
prossimi tre anni, poi divenne preoccupato riguardo la sua posizione
davanti al nostro padre celeste. “Ero molto conscio che non avevo
osservato comandamenti e mi pentii per tutti I miei peccati e
trasgressioni e mi umiliai davanti a CoLui I cui occhi sono su tutte
le cose.”
ciò che sta descrivendo è
tre anni e mezzo dopo la prima visione
Il 21 settembre 1823 la famiglia degli
Smith vive in una cabina ed il profeta, mentre la famiglia si sta
preparando ad andare a dormire, si inginocchia sta
pregando e come prega verso mezzanotte, improvvisamente guarda in su
e vede una luce che entra nella stanza, dentro la luce vi è un
personaggio che si presentò come Moroni.
Moroni chiama il profeta per nome,
chiaramente il profeta dice che all'inizio rimase sorpreso ed
impaurito ma La paura presto lo lasciò.
L'angelo Moroni dice al profeta che il
padre celeste e' compiaciuto di lui e con la sua vita. Poi l'angelo
gli parla di un libro scritto su tavole d'oro in cui è inciso
La storia del popolo che aveva abitato il continente americano,
infatti citando l'angelo “questo registro contiene La loro origine,
il progresso, La civiltà, Le leggi, il governo ed anche la
loro visita del Salvatore. L'angelo Moroni poi gli dice che sarebbe
stato uno strumento nelle mani del Signore per tradurre quelle tavole
e idire la storia di questo popolo meraviglioso che aveva abitato il
continente americano.
Moroni visitò il profeta tre
volte quella notte,ogni volta ripetendo le cose che aveva detto
precedentemente ma anche aggiungendo qualche altro dettaglio alla
fine
citava sempre gli stessi passi delle
scritture, Malachia, Gioele, il libro degli atti è l'11º
capitolo di Isaia.
Queste scritture avevano a che fare con
la restaurazione del Vangelo negli ultimi giorni e con il raduno di
Israele e Joseph Smith è informato che lui avrebbe giocato una
parte importante in questi avvenimenti.
Joseph parlerà di entrambe le
cose, della prima visione e della visita di Moroni, dirà che
ogni cosa che gli era attorno sembra svanire, sia nel bosco o nella
stanza e attrae la sua attenzione e così Joseph si focalizza
tanto da ricordare le parole ed anche la variazione delle parole.
quando l'angelo scomparve per la terza
volta il gallo cantò dietro la casa ed il profeta comprende
che le visite sono durate almeno sei ore ed è quasi l'alba.
Il giovane Joseph andò nei campi
quella mattina per lavorare con suo padre ed I suoi fratelli ma era
troppo debole per lavorare.
Suo padre ed Alvin entrambi capirono
che c'era qualcosa che non andava, il padre gli dice di tornarsene a
casa e di riposarsi un po' prima di tornare al lavoro. Come il
profeta cerca di saltare il recinto inciampa e cade, come si riprende
vede l'angelo Moroni presso di lui.
Moroni ripete, lo stesso messaggio gli
dice di incontrarlo alla collina dove sono sepolte le tavole. Ora
Lucy, la madre del profeta nelle sue memorie, aggiunge alcuni
importanti dettagli, dice che Moroni chiese a Joseph “perché
non hai detto a tuo padre ciò che ti ho detto ieri notte?”
Joseph dice, secondo sua madre, “non credevo che mi avrebbe
creduto, ero preoccupato che non mi avrebbe creduto.” al che Moroni
replica “crederà a tutte le parole che gli dirai. “ e lo
rimanda da suo padre.
Joseph andò ad una collina
prominente a circa due miglia a sud est dalla fattoria.
Da lì Joseph fa rapporto
direttamente alla collina. A questo punto Joseph non la chiama la
collina di Cumora. Giusto? La definisce “la più grande
collina nel vicinato.” e dice che vicino alla cima nella parte
ovest vi sia uno spiazzo e che pote' vederlo nella sua mente quando
Moroni gliene parlava. Così vi arriva per ricuperare le
tavole.
Trova un pezzo di legno ed usandolo a
mo di leva riesce ad aprire la cima del contenitore e guardando
dentro vede le tavole d'oro, il Liahona, e gli interpreti cioe'
l'Urim e Thummim, anche la spada di Laban. L'angelo Moroni gli aveva
detto La notte precedente che doveva far attenzione che il suo
sincero intento e scopo nell'ottenere queste tavole fosse quello di
fare l'opera del Signore e non di ottenerle credendo che potessero
avere qualsiasi valore monetario ma che il loro unico valore era un
valore religioso. Mentre saliva sulla collina per la loro povertà
ed il grande sforzo che facevano per guadagnarsi da vivere, La mente
del profeta non ponderava quell'ammonimento ed aveva pensato del
possibile valore monetario di cio' che vi era in quel luogo. Così
quando cercò di tirare fuori le tavole fu respinto da qualcosa
e gridò “perché non posso ottenerle?” allora
l'angelo gli apparve e gli disse che la ragione per cui non poteva
ottenere le tavole era perché non l'aveva fatto per lo scopo
reale per cui esistevano quelle tavole e del loro valore spirituale.
Ora nella storia del 1832 Joseph è
proprio chiaro “Guardai alle tavole per ottenere danaro quindi fui
castigato.”
l'angelo Moroni allora gli dice che
deve ritornare alla collina tra un anno per avere un'altra
intervista.
Così Joseph apprende quel giorno
che non può ottenere le tavole e che deve fare rapporto li
dopo un anno e che Moroni si incontra' con lui la e che continuerà
ad istruirlo in quel modo fino a quando sarebbe arrivato il tempo. Il
profeta non ha alcuna idea che avrebbe dovuto attendere il settembre
del 1827 prima che di ottenerle.
Dopo tre mesi dalla visita alla
collina, Alvin, suo fratello maggiore e mentore muore.
Alvin era la persona a cui Joseph si
ispirava, non trovava difetti in lui e la morte del suo amato
fratello ebbe un grande impatto su di lui e sulla sua famiglia.
21 settembre, nel 1824, Joseph Smith
ritorna alla collina per incontrarsi con Moroni e si aspetta di
ricevere le tavole.
1824, secondo la madre del profeta, va
alla collina, ha fatto il bravo come era stato istruito dall'angelo,
aveva preso delle buone decisioni nella sua vita e si era sforzato di
star lontano dalle tentazioni , dalla mancanza di disciplina e
qualsiasi altra cosa, sa che deve vivere quelli standard come
spiegatogli dall'angelo, così va la collina.
Secondo il racconto di sua madre,
arriva fino al contenitore, ottiene le tavole Le pone al suolo al suo
fianco, guarda dentro nello scavo per vedere se vi è qualsiasi
altra cosa che possa avere valore e quando si rivolta verso le tavole
queste sono scomparse, sobbalza domandandosi che cosa possa essere
successo e guarda di nuovo nello scavo e le vede, fa per riprenderle
e viene colpito due volte, poi grida “perché non posso
ottenere queste tavole?” guarda in su e l'angelo Moroni che gli e'
riapparso dice che la ragione per cui non può è perché
gli era stato detto di non metterle a terra quando le avrebbe prese,
ed invece di seguire esattamente le sue istruzioni le aveva messe
giu' e guardato indietro, ancora una volta aveva fallito e non è
pronto per avere Le tavole.
Ora immaginate cosa sarebbe successo al
libro di Mormon se Joseph avesse continuato ad intrattenere
sentimenti di egoismo o di quel genere. Gli Sarebbe stato
impossibile portare avanti un impegno così difficile di essere
il traduttore e l'editore e predicatore del libro di Mormon e così
Moroni non gliele fa prendere fino a quando non è maturo.
Di nuovo dispiaciuto il profeta scende
dalla collina e fa rapporto a suo padre.
Come gli viene detto a suo padre gli
dice”se c'ero io le avrei prese.”
al che Joseph rispose “padre non sai
cosa dici, l'angelo del Signore non me lo ha permesso”
Ancora senza le tavole, nel corso di
quell'anno successivo 1824 25. il profeta incontrò alcune
persone molto importanti che avrebbero influenzato l'uscita del libro
di Mormon Fra loro, Martin Harris, La famiglia Knight e certamente
Emma Hale.
Il profeta è tornato nella zona
di Manchester il 22 settembre 1825 per un nuovo incontro con Moroni,
di quest'anno sappiamo molto poco della loro conversazione, quello
che sappiamo è che l'angelo gli diede qualche informazione
riguardante il suo stato davanti al padre celeste ed anche gli disse
poche altre cose generali riguardanti l'uscita del libro di Mormon.
Quell'anno successivo il suo fratello
maggiore Hyrum si sposò mentre Joseph lavorava a sud ad
Harmony Pennsylvania vicino al confine con New York.
Frequentò anche la scuola
nell'anno del 1825 e 26, per avere un po' più di educazione,
alcuni pensano che il suo rinnovato interesse nella scuola fosse
catalizzato dal fatto che era sicuramente innamorato di Emma e dato
che lei lo superava nella educazione che magari cercasse di
parificarsi a lei nel suo livello educativo.
La visita di Joseph del 1826 Con
Moroni è in qualche modo una delle più eccitanti perché
sappiamo che ricevette un ultimatum dall'angelo. Secondo Joseph
Knight, uno stretto confidente del profeta ed amico intimo. Joseph
disse la storia alla famiglia Knight riguardante l'angelo e le tavole
e disse che nel 1826 Moroni gli aveva detto “hai un anno se non
ottieni le tavole l'anno prossimo nel settembre del 1827 non le avrai
più.” così immaginate come fu quell'anno per Joseph
Smith.
Ora Joseph si prepara per
quell'incontro del 21 settembre 1827. cammina vicino la collina di
Cumora una sera, verso la fine dell'estate del 1827, come sta
camminando vicino la collina, sulla strada di casa la sua famiglia
sta preparando la cena.
Lucy dice che Joseph era stato fuori
fino a tardi e che arrivò a casa molto tardi e che lei e suo
marito erano preoccupati e gli chiedono “dove sei stato? Che cosa è
successo?” lui rispose ho appena ricevuto il peggior castigo della
mia vita”, così suo padre gli chiede “chi si e' permesso
di castigare mio figlio? Joseph rispose “è stato l'angelo
del Signore.”
Credo che l'importanza di ciò,
sembra trasparire che con gli sforzi che gli uomini nella comunità
di Palmira con cui il profeta era associato nel ricercare tesori,
l'angelo Moroni doveva realmente imprimere nel profeta che quello che
stavano facendo era un impegno molto serio e che doveva fare
attenzione anche ai minimi dettagli altrimenti l'intera opera che ne
doveva nascere non sarebbe avvenuta come supposta, penso che quello
sia il motivo per cui Moroni lo catechizzo'.
Ora che Moroni lo ha catechizzato,
Joseph comincia a riorientarsi, dice che comincia a comprendere a
cosa serva quel dono, comincia a comprendere che deve avere l'occhio
diretto unicamente verso la gloria di Dio se vuole divenire il
possessore delle tavole, Moroni è molto paziente ma anche
abbastanza preciso, vuole che Joseph prenda delle decisioni migliori,
vuole che cresca in questo dono, sa che sarà estremamente
difficile essere il possessore e traduttore di quelle tavole e che
non deve rovinare questo progetto, sa che vi è un esercito che
cerchera' di rovinarlo oppure di rubare le tavole e così via.
È un grosso affare ciò che procede in quel tempo e
luogo, cosi' penso Joseph stia crescendo nel suo ruolo di
traduttore del libro di Mormon.
Le Chiacchiere si diffondono a Palmira
riguardo le tavole d'oro nella collina, cio' fa si che alcune
persone facciano degli sforzi per trovarle.
C'erano stati alcuni individui, secondo
il Sig. Clark ,che abitavano a Palmyra che iniziarono persino a
scavare nella collina di Cumorah. Disse che poteva affaciarsi dalla
finestra del suo ufficio e vedere le fosse dove questi avevano
cercato di trovare qualcosa nella collina. Quindi vi erano alcuni che
prendevano sul serio che Joseph Smith stesse per trovare qualcosa
valore.
22 Sett 1827 poco dopo mezzanotte
Joseph parti' per prendere le tavole con il carro di Joseph Knight,
Emma lo accompagno'.
E' interessante che la porti con se. Si
fida di lei e le si fida di lui. Puoi immaginarti la confidenza che
avesse in lui tanto da credergli?
Joseph lascio' Emma ai piedi della
collina mentre si avviava verso la cima. Sappiamo anche che mentre si
avvicinava alla cima Emma sta pregando perche' avesse successo.
Perche' l'angelo Moroni gli aveva detto quando lo aveva castigato,
che se non avesse ottenuto le tavole quell'anno non l'avrebbe piu'
ottenute ed avrebbe fallito la sua missione. Quindi il profeta porta
questo timore mentre cammina.
E' molto molto tardi, o molto presto di
mattina. Joseph e' andato il piu' presto possibile per prevenire
qualsiasi intoppo..
Joseph Smith e' in cima alla collina
ottiene le tavole, scende portandosi le tavole e dice ad Emma del
suo successo. Mettono le tavole nel carro, guidano per due o tre
miglia, Joseph si ferma, va nei boschi, deposita le tavole in un
tronco che lui ha svuotato e quindi vi mette tavole e richiude in
maniera che le tavole siano nascoste e sicure.
Lucy, sua madre e' ansiosa, preoccupata
ancora si ricorda del primo fallimento. Quando Joseph finalmente
entra nella casa presto di mattina, Lei dice che si ritirò in
una stanzetta perché proprio non poteva, perché non
avevo visto le tavole nelle sue mani e così sta pensando al
peggio, Joseph la raggiunge e dice “ mamma va tutto bene va tutto
bene, ho una chiave, una chiave” e quella è la parola che
lei aveva usato per descrivere il suo dono, La sua abilità di
vedere “mamma ho la chiave” come lui lo dice le mette nelle mani
il suo cappotto e lei sente dentro questo due pietre piatte, sta
tenendo l'Urim e Thummim che l'angelo Moroni aveva rivelato a Joseph
Smith, così questo è il suo modo per dirle “mamma le
ho prese.” ora si divertirà un po' con Joseph Knight. Joseph
Knight dice che Joseph mise il suo viso fra le mani fingendo
disappunto “o sono così dispiaciuto” disse Joseph e Knight
cercò di rassicurarlo. Lui sapeva dell'ultimatum era stato
l'unico a cui lo aveva detto così gli dice “andrà
tutto bene Joseph.” Il profeta replica “o non sono così
dispiaciuto, “poi ad un certo punto sorride e dice “sono 10 volte
meglio di quello che pensavo. Posso vedere ogni cosa,.” intendendo
grazie all'Urim e Thummimӏ 10 volte meglio di quello che
pensavo, posso vedere ogni cosa.” poi aggiunge “sono
meravigliose. Sono meravigliose”
Joseph Smith ha finalmente ottenuto le
antiche tavole. Ma come disse nel suo resoconto canonizzato del 1838.
“appena fu saputo che le possedevo furono fatti i più
estremi sforzi per prendermele. Ogni stratagemma che poteva essere
inventato fu usato per quello scopo. La persecuzione divenne più
e più severa ed amara di prima, e molte persone erano all'erta
continuamente per prendermele se fosse stato possibile.”
ora la storia delle tavole da questo
momento in poi divenne una preoccupazione per Joseph che dovette
nasconderle in vari luoghi, scavò una fossa e ve le pose, una
volta le nascose nel pagliaio dentro la stalla, padre Beamon aveva
una cassapanca dove furono poste, il profeta stesso le nascose sotto
il camino di tanto in tanto. In questo periodo dovette dedicare parte
della sua energia per proteggerle, per far sì che non gli
venissero sottratte. In questo tipo di ambientazione con tutte queste
persone che cercavano le tavole, il profeta fece sì che sua
moglie scrivesse a suo padre per chiedergli se fosse stato possibile
ritornare e stare da loro per un po'.
Con il generoso aiuto di Martin Harris,
il profeta e sua moglie tornarono ad Harmony Pennsylvania dove
comprarono una piccola fattoria dal padre di Emma.
L'acquistò per $ 200 e permise
loro in quel periodo di tempo di tradurre queste tavole.
Quando il profeta ha le tavole sa
esattamente che cosa ne deve fare. Credo che delle volte pensiamo,
certo che lo sa, basta che guardi attraverso L'urim e Thummim e vede
le parole. Non credo che fosse in quel modo. Non abbiamo alcuna
evidenza che fosse così semplice.
Comincio' a copiare alcuni dei
caratteri dalle tavole su di un foglio di carta ed anche cominciò
a cercare di interpretarli per vedere che cosa dicevano.
Sta cercando di capire come funziona,
sta imparando come usare il dono nel potere di Dio, ci dovette
pensare, si dovette concentrare al meglio nella spiritualità,
conoscete la storia che David Whitmer racconta di come quando lui
stava partecipando in quel procedimento della traduzione, Joseph si
alza una mattina e va verso la stanza della traduzione a casa dei
Whitmer e non può tradurre nemmeno una sillaba secondo David
Whitmer, così il profeta va nel bosco prega per essere
perdonato perché non aveva trattato bene sua moglie, torna
nella casa e può tradurre. Che cosa si dice? Che non è
primariamente od esclusivamente un processo intellettuale. È
un processo spirituale. Se Joseph non si comporta bene non può
tradurre.
È riportato nel mezzo di una
conferenza tenuta nell'Ohio, nell'ottobre del 1831, che Joseph Smith
disse questo “non era inteso di dire al mondo tutti I particolari
dell'uscita del libro di Mormon.”
così l'unica persona sulla terra
che sapeva ciò che stava esattamente succedendo,non ci ha mai
detto oltre quello che era possibile e cioè che era il potere
di Dio che lo aveva reso possibile. Così ciò che
abbiamo sono solo pochi pezzi di evidenza da persone che erano
presenti o che possono aver scritto per Joseph, come per esempio Emma
od Oliver.
Novembre 1831 in una riunione con i 12,
nella casa di Brigham Young, il profeta disse il seguente “ho detto
a fratelli che il libro di Mormon è il più corretto tra
I libri sulla terra, che è la chiave della nostra religione e
che un uomo può avvicinarsi di più Dio seguendo I suoi
precetti più di qualsiasi altro libro.”
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