Popular Posts

Friday, August 17, 2012

Gemme dottrinali


Gemme dottrinali

Da un piccolo libriccino ma molto interessante’ del 1944
"Strane scritture che rendono perplesa la mente moderna"


Luca 10;4 "non salutate alcuno per la via"


Questa e’ l’istruzione che Gesu’ fa quando manda fuori i
settanta. Aveva detto anche che ben e’ la messa grande e
gli operai sono pochi. La frase precedente si spiega con
la successiva, infatti la prima frase sembra una frase
piuttosto poco gentile o se volete maleducata. Questo
perche’ noi pensiamo con la nostra mentalita’, ma Gesu’
sapeva cio’ che diceva. Ai nostri tempi si dice:"Ciao come
va?" oppure :"Salve" e si tira di lungo. I Settanta come
spiega la seconda citazione erano pochi per la messe e
Gesu’ non voleva che si perdessero in inutili chiacchere o
convenevoli. Per una persona dei tempi biblici un saluto
frettoloso come quello dei tempi nostri sarebbe sembrato
molto rude. Quando si incontravano fra loro, specie gli
ebrei del tempo di Cristo, si sarebbero abbracciati,
baciati, come il padre con il figliol prodigo, poi si
sarebbero passati la destra sul cuore, poi sulle loro
labbra e poi lentamente se la sarebbero portata sulla loro
fronte ed alla fine si sarebbero stretti la mano. Porre la
mano destra sul cuore significava : Ti amo con tutto il
mio cuore. Porla sulle labbra "ti porgo il bacio
dell’amicizia e portarla sulla fronte:Ti stimo e ti
rispetto" Dopo tutti questi salamelecchi, per noi, si
cominciava a chiedere sulla salute ed il benessero di
ognuno e cosi’ sarebbe passat almeno una mezza ora dopo di
che si sarebbe passati ai complimenti e dopo si sarebbero
scambiati gli stessi convenevoli iniziali e poi ciao. Il
tempo non era molto importante al tempo di Cristo, a
differenza del nostro tempo.Delle volte le persone
passavano ore in questi convenevoli con domande come" C’e
pace in casa tua? Sei in pace con te stesso? A causa di
questo costume anche Eliseo disse al suo,servo Gehazi lo
stesso avvertimento 2 Re 4:29. In questa ottica si puo’
ben capire il motivo di questo sano avvertimento ai
settanta anche al tempo di Cristo non doveva essere un
tempo di molte parole come Dottrina ed alleanze ci dicono.

Anche i versi successivi che ammonivano di non entrare di
casa in casa ma di rimanere in quella che entravano sono
ammonimenti fatti per lo stesso motivo. Quando uno
straniero arrivava in un villaggio, di solito veniva
sballottato di casa in casa per essere invitato. Questo
tipo di ospitalita’ consumava una grande quantita’ di
tempo e poteva portare a diminuire la spiritualita’ del
loro messaggio se il tempo veniva consumato in pasti e
pettegolezzi: loro erano mandati non per essere
festeggiati o per essere onorati loro erano mandati per
proclamare il pentimento. Il loro scopo era di trovare un
alloggio dove dovevano restare per il periodo che serviva
loro di predicare in quel posto. Allora come adesso non
era un giorno di molte parole.
Matteo 8:21 Luca 9:59
"lasciami prima seppellire mio padre, ed il Signore
replico’ lascia che i morti seppelliscano i loro morti"
anche questa sembra una risposta dura e per niente
simpatica. Questo perche’ non conosciamo i costumi del
tempo. Anche oggi questa espressione in Palestina e’
conosciuta come una scusa. Non vi e’ alcun dubbio che il
padre di quel ragazzo stesse bene, in pratica quella frase
che non poteva essere riscontrata dall;ascoltatore e’
simile alla nostra"Non mi sento bene" quando non si ha
volgia di fare qualcosa che non ci tira l’occhio. Gesu’
replico’ in quel modo perche’ conosceva i costumi ed il
cuore dell’uomo che gli stava davanti,
Isaia 52:10
Il Signore ha denudato il suo braccio.
Il significato di questa scrittura e’ chiaro, ma il
significato acquista piu’ chiarezza quando si conoscono i
costumi del posto. Le donne della Bibbia avevano lunghe
maniche che finivano legate con un nodo e quando dovevano
lavorare le buttavano sulle loro spalle affinche le loro
braccia scoperte avessero liberta’ di movimento. Anche gli
uomini facevano lo stesso con i loro lunghi abiti e quando
andavano a combattere se li mettevano dietro alla testa in
maniera di avere le mani libere e quindi denudavano le
loro braccia per poter operare al meglio, sia per lavorare
che per combattere.
"Pari all’aquila che desta la sua nidiata, si libra a volo
sopra i suoi
piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle
penne"
Mose’ sta dicendo al popolo come Dio tratta i suoi figli.
L’aquila madre
veglia sugli aquilotti attentamente; come loro crescono
insegna loro i
rudimenti, vola su di loro e vuole che loro provino a fare
lo stesso, poi li
spinge a volare da soli e mentre provano li segue
attentamente affinche’ non
cadano, fa questo quando nota che le penne dei loro figli
sono abbastanza
forti da potersi librare in volo. nido e’ sempre ad una
grande altezza, una
caduta sarebbe fatale per cui anche un giorno prima del
tentativo sarebbe
letale e prima di lasciarli fa si che provino l’ebbrezza
del volo tra le
sue penne. L’aquila protegge con ogni cura la sua progenie
e guai a chi si
avvicina al suo nido.
2 Samuele 6:14 "E Davide danzava a tutta forza davanti
all’Eterno"
A capo di una grande processione ci sarebbe stato
frequentemente, nei tempi
antichi, un bufofne mezzo nudo, che avrebbe gesticolato o
danzato in grandi
occasioni. Era fatto sempre in onore della persona a cui
la processione
veniva offerta, e di solito era uno schiavo che faceva
questa parte. Il Re
Davide e tutta la casa di Israele stavano portando l’arca
del Signore con
grida e trombe, e Davide danzava davanti a Dio, egli prese
il posto che di
solito toccava allo schiavo, per onorare il Signore Geova.
Michal, la moglie
del re Davide non capi’ il motivo per cui Davide si
abbassava a tale
posizione e pensando che si fosse umiliato, stupidamente,
di fronte al
popolo lo disprezzo’ in cuor suo vedi verso 17.
Luca 7:38
"Lei comincio’ a lavare i suoi piedi con lacrime e li
asciugava con i suoi
capelli"
Troviamo molti riferimenti in vecchi libri del costume di
preservare le
lacrime dell’intera famiglia in bottiglie. Allora il Re
Davide prega "Metti
le mie lacrime nella tua bottiglia: Non sono nel tuo
libro?" Bottiglie di
lacrime sono state ritrovate in vasto numero quando
antiche tombe sono state
aperte. Di solito sono fatte di vetro fine, sebbene i piu’
poveri a volte
avevano bottiglie fatte di argilla. Comunque di solito la
loro forma era
qualla di una bottiglia dal collo molto lungo e molto
sottile. Ogni membro
della famiglia aveva una sua bottiglia personale. Quando
avveniva una
calamita’ od una morte entrava in famiglia, tutti i
parenti venivano e
portavano la loro bottiglia. Come piangevano, ognuno i
loro raccoglieva le
lacrime dei presenti nella loro bottiglia. La bottiglia
era molto sacra per
ognuno di loro. Rappresentava tutti i dolori, le morti e
cosi’; via della
loro famiglia . Quando uno moriva la bottiglia di tale
persona veniva
seppellita con lui. Cio’ ci aiuta a meglio comprendere
cio’ che la donna
fece al Salvatore. Lei aveva notato un atteggiamento
scortese in colui che
lo stava ospitando e cioe’ Simone il Fariseo. Lui non
aveva dato l’acqua per
lavare i piedi del Signore e nessun olio per ungere la sua
testa; cosi’
questa povera, peccatrice donna, cercando per il perdono
ed opportunita’ per
una vita nuova, prese la sua bottiglia, verso le sue
proprie lacrime sui
piedi stanchi e polverosi di gesu’ e li asciugo’ con i
suoi capelli. Un
grande sacrificio davvero, fatto con amore e gratitudine
al Salvatore.
Ruth, mentre spigolava nel campo di Boaz, ando’ a dormire
da Boaz e si mise
a giacere con lui dalla parte dei piedi. Questo e’ un
costume molto comune
in tutto l’est. Col fare cosi’, Ruth si poneva sotto la
protesione di Boaz,
piu’ tardi lei chiese di essere coperta dal suo mantello.
In pratica
chiedeva a lui di riconoscere il suo diritto di essere da
lui protetta. Boaz
replico:" Io faro’ per te tutto quello che dici, poiche’
qui tutti sanno che
sei una donna virtuosa, se colui che tuo parente non fara’
valere il suo
diritto di riscatto lo faro’ io. Questa stessa pratica e’
riferita in
Ezechiele 16:8
verso 15 riporta" porta qua il mantello che hai addosso e
tienlo con ambe le
mani. ed egli vi misuro’ dentro sei misure di orzo e
glielo mise in spalla e
lei se ne venne in citta’"
Quando una donna dei paesi della Bibbia anche oggi manca
di un paniere o di
una busta, il velo ne prende il posto. Lei pone cio’ che
deve portare dentro
il suo lungo velo, lo raccoglie dai lati e lo lega intorno
e se lo mette in
testa. I veli nel mediooriente sono sempre stati usati
dalle donne per
portare fardelli.Le persone che non sanno di questa
pratica si possono
meravigliare come il velo di Ruth potesse contenere cosi’
tanto orzo. Noi
pensiamo di un velo come di un piccolo velo fatto di
garza, ma non cosi’ in
Palestina. Il Khirka, come il velo e’ chiamato, e’ fatto
di materiale molto
forte e resistente, sei piedi o piu’ di lunghezza (quasi
due metri) e largo
4 piedi (piu’ di un metro). La donna lo pone sopra il suo
cappello o
turbante. E’ considerato molto immodesto per una donna di
avere la sua testa
od i suoi capelli esposti in pubblico. Solo a casa il velo
viene toldo ed i
suoi familiari possono godere della sua vista in modo
totale. Di solito i
veli sono fatti con lino molto pesante bianco, con colori
ai bordi, mentre
nel distretto Nord di Gerusalemme ogni ragazza si fa un
velo tutto lavorato
a mano che sara’ usato per il suo matrimonio
Salmo 104:15
Ungiti la faccia affinche’ sia brillante.
Il primo uso di unzione e’ menzionato in Genesi 28:18,
anche in Genesi 31:13 "Io sono il Dio di Bethel, dove tu
ungesti la colonna" L’unzione con olio era fatta con lo
scopo di consacrare il posto o la persona al servizio di
Dio> Bethel significa casa di Dio e probabilmente era un
tempio. Sommi sacerdoti e sacri utensili erano unti
proprio perche’ erano al servizio di Dio. Il re era
chiamato l’unto del Signore, unto al servizio di Dio.
L’olio era accuratamente preparato per tutti questi scopi
e tale olio non poteva essere usato per nessun’altra
ragione. Le direttive per fare questo olio sono date in
Esodo 30:23-33. Era composto di mirra, cannella dolce ed
olio di oliva.Unzioni erano fatte anche in occasioni di
festivita’. Era il segno dell’attenzione pagata all;ospite
e qui di solito era usata l’espressione, unto con l’olio
della gioia". In Egitto era un costume per un servo di
ungere la testa di ogni ospite e la omissione era
considerata un segno di mormonio. In Luca 7:38,46,
l’ospite che manco’ di ungere la testa del Signore e che
non provvide l’acqua per i suoi piedi. Non solo l’olio era
usato per la testa, ma anche per la pelle. In molti paesi
l’uso dell’olio per il corpo e’ inteso per rafforzarlo e
di proteggerlo dal calore del sole. I corpi dei morti erno
spesso unti per preservarli.
CENERI
Nel linguaggio simbolico della scrittura le ceneri hanno
diversi significati.
Fragilita’ umana come nel caso di Genesi 18:27
Profonda umiliazione come in Ester 4:1
Sedere fra le ceneri era un segno di lutto come in Giobbe
2:8C’era una sorta di acqua speciale fatta con le ceneri
della giovenca sacrificata nel grande giorno
dell’espiazione. Queste ceneri venivano distribuite al
popolo, e l’acuqa e la cenere veniva usata per la
purificazione del peccato e l’acqua corrente veniva messa
in un contenitore: ed una persona pura avrebbe preso
l’issopo e lo avrebbe immerso nell’acqua e lo avrebbe
spriuzzato sopra la tenda e sopra le persone che vi erano
cola’.
Romani 12:20
Questa scrittura " Perche’ facendo cosi’ raunerai carboni
accesi sul suo capo"
Questa scrittura ha molto da dire riguardo il perdonare i
nostri nemici, Paolo dice che se noi diamo cibo e da bere
ai nostri nemici " Noi raduneremo…." Per noi occidentali
questo non suona come perdono ma come una vendetta. Nei
paesi della Bibbia quasi ogni cosa e’ portata con la
testa, giare con acqua, cesti di frutta, vegetali e pesci.
Coloro che li portano raramente toccano questi cesti con
le mani e comunque riescono a camminare per le strade
affollate come se avessero una corsia personale, nel senso
che non hanno problemi. In molte case il solo fuoco che
hanno e’ tenuto in un braciere che loro usano per la
semplice cottura come pure per scaldare nei periodi
freddi. Loro devono mantenere questi fuochi sempre accesi,
se qualcuno dovesse uscire di sicuro porterebbe il
braciere ad un vicino perche’ lo accudisca, oppure se non
fanno cosi’ devono andare da un vicino a chiedere di poter
attizzare il nuovo fuoco con alcuni carboni ardenti del
suo fuoco. Se la vicina e’ una donna generosa mettera’ dei
carboni ardenti in maniera copiosa. Nel gergo del tempo
radunare carboni ardenti significava dare da mangiare
perche’ era il fuoco che permetteva la cottura ed anche
calore al focolare domestico, in taluni casi, specie nei
momenti invernali era una importante fonte di vita e
pertanto era il simbolo della generosita’ piu’ bella.
SELAH
Questa parola si trova 75 volte nei salmi e 3 volte in
Habbacuc. Questa deriva da una parola ebraica che
significa di stare zitto e significa di fare una pausa nel
canto. E’ per dirigere il cantante a fare pausa mentre gli
strumenti suonano l’interludio.
Proverbi 31:10
Una donna virtuosa e forte chi la trovera’?
Il cuore del suo marito confida in lei.
Il marito in molti casi non era molto sicuro di questo
Ella gli fara’ del bene e non del male tutti i giorni
della sua vita"
Ai tempi dei proverbi quando queste parole furono scritte,
purtroppo molti mariti dovevano avere fiducia nella moglie
proprio per fede, purtroppo a quell’epoca molti matrimoni
venivano fatti o perlomeno decisi dai genitori quando i
futuri sposi erano in tenera eta’. Il problema era tutto
della donna che doveva sposarsi senza un amore che veniva
dal cuore ma solo dall’obbedienza ai genitori. Per questa
ragione trovare una donna fedele non era facile, non
intendo fedele nel senso del traidmento ma fedele nel
senso che manacndo l’amore genuino probabilmente un velo
di freddezza sarebbe stato sicuro da parte della moglie.
Essendoci la poligamia il marito poteva sperare che almeno
in alcuni casi l’amore potesse esservi ma per la moglie o
quello o chiodi, come si dice in Toscana.
Proverbi 27:15,16
Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia ed una
donna rissosa son cose che si somigliano. Chi la vuol
trattenere vuol trattenere il vento e stringer l’olio
nella sua destra.
La forza di questo proverbio e’ ben compresa in tutti i
suoi dettagli in Palestina. Le loro case nei giorni di
pioggia si prestano a lungo sgoccioamenti che specie
durante la notte sono veri e propri tormenti, e loro amano
fare questo riferimento al ciarlare continuo delle donne,
specie di quelle rissose. Lo scrittore del libro descrive
un avvenimento al quale e’ stato testimone oculare.
Due donne si disputavano il possesso di un pollo, in
Palestina. La discussione duro’ 14 ore e durante tutto
questo periodo le donne non smisero mai di urlare e
soprattutto offendersi in maniera originale e la loro
discussione tenne il loro vicinato sveglio nelle ore
notturne. Non solo esse discutevano ma si rincorrevano di
stanza in stanza o nelle strade, si stracciavano le vesti
l’un l’altra e si tiravano per i capelli e magari si
lanciavano scarpe e cose simili. Il litigio finiva solo
per sfinimento, pronto a riprendere alla prossima
occasione.
proverbi 27:16
si riferisce ad un costume molto comune tutt’ora.
L’odore dei loro profumi e’ cosi potente che le stesse
starde dove le
persone camminano sono permeate da questo. L’unzione della
mano destra non
puo’ rimanere nascosta. La mano destra, essendo la piu’
onorabile, e’ usata
per le unzioni e non puo’ essere nascosta nel petto, con
tutti i saluti e
salamelecchi vari che si devono fare durante la via.
Queste persone sanno
che la destra e’ la mano di Dio e la sinistra quella del
diavolo, cosi’ sono
estremamente attenti a non sbagliare
Luca 15:8
Quando una donna si sposava ai tempi di Cristo, il suo
sposo soleva
regalarle come regalo di nozze dieci pezzi d’argento che
la donna di solito
metteva o meglio cuciva come una catena sul suo turbante.
La donna dava
molta importanza a questo regalo e faceva grande
attenzione a non perdere
nessuno dei pezzi d’argento, perche’ una sua malaugurata
disattenzione
poteva essere riguardata dal marito come una mancanza
d’amore e di rispetto.
Egli avrebbe potuto anche pensare che lei potesse avere
usato uno dei pezzi
d’argento per comprarsi qualcosa e questo poteva anche
essere motivo di
divorzio. Questi soldi erano tenuti sacri dagli ebrei del
tempo di Cristo e
non potevano essere usati nemmeno per pagare un debito. La
donna avrebbe
potuto usarli solo se fosse divenuta vedova ed in casi di
necessita’. Il
soldo perduto della parabola di Cristo era sicuramente
riferito a questa
usanza.
Molte volte alla domanda:"Qual’e’ il primo principio del
vangelo?"
Molte persone rispondono "La fede!" Be’ devo far rilevare
che la
risposta non e’ completa, secondo il profeta Joseph Smith
il primo
principio del Vangelo e’ la fede nel Signore Gesu’
Cristo." La
differenza e’ reale. Mentre e’ importante avere fede in
qualcosa od
in qualcuno, per esempio il libro di Mormon, la Bibbia, i
profeti e
cosi’ via, la fede in queste aree non e’ il primo
principio. Il
capitolo precedente era correlato all’abilita’ di pentirsi
veramente
per amore di Cristo. Infatti mentre una persona potrebbe
cercare di
migliorarsi senza conoscere il Salvatore, e’ impossibile
pentirsi al
pentimento senza una conoscenza di Lui. Pentimento e’
totalmente
correlato al profondo amore, convinzione o fede che uno ha
in Gesu’
Cristo.( e’ infatti in lui che e’ stato predicato il
pentimento,
connesso con l’espiazione. Nessun altro leader religioso
ha mai
insegnato questo principio, buoni principi di una vita
corretta sono
stati insegnati ma lavare il sangue nelle vesti
dell’Agnello e’ una
dottrina Cristiana, in quanto trova una spiegazione, una
logica ed un
fondamento solo nella figura di Cristo e la sua
espiazione.( Massimo))
Moroni 8:25-26 Articoli di fede 3 e 4.
Paolo insegno’ che egli predicava solo Gesu’ e lui
crocifisso, in
soldoni la fede in Lui e nella sua espiazione e Joseph
Smith rimarco’
questo concetto quando disse"Non insegnate altro che fede
e
pentimento".
E’ facile vede quanto centrale ed unica sia la posizione
di gesu’
Cristo per la nostra religione. Senza la sua espiazione il
suo
Vangelo sarebbe solo una filosofia senza alcun potere di
salvezza.
L’obbedienza perderebbe il suo valore, infatti senza la
sua
espiazione nessuno potrebbe essere dichiarato puro. La
piu’ piccola
infrazione lo condannerebbe.
Le ordinanze perderebbero il loro significato e valore,
infatti il
battesimo, il sacramento e lo stesso endwment sono
incentrati su di
Lui.
Il Sacerdozio perderebbe il suo valore, il suo potere e’
in Cristo.
La chiesa non avrebbe ragione di esistere senza sacerdozio
ed
ordinanze, infatti rimarrebbe una buona filosofia di vita.
Questa e’
la grande differenza tra il cristianesimo e le altre
religioni, che
per quanto buone mancano della divina potenza del Cristo e
della sua
espiazione.
Nel suo libro gli articoli di fede L’apostolo talmage
dichiara:"
Quantunque incompleta possa essere la vostra comprensione
dello
schema della redenzione attraverso il sacrificio vicario
di Cristo in
tutte le sue parti, noi non possiamo rigettarlo senza
divenire
infedeli, perche’ esso e’ la dottrina fondamentale di
tutte le
scritture, la stessa essenza dello spirito della profezia
e
rivelazione, la piu’ prominente di tutte le dichiarazioni
di Dio
all’umanita’."
Era abbastanza usuale per gli astanti che Gesu’ scrivesse
sulla
sabbia, ancora oggi viene fatto comunemente. Qualcuno
pensa ed io
credo giustamente che avendo Cristo una grande e
spirituale
personalita’, questa fu percepita dagli astanti e quando
egli disse
chi e’ senza peccato scagli la prima pietra, ognuno di
loro si senti’
trafitto dal suo sguardo che sicuramente penetro’ la loro
anima e si
senti’ scrutato fino nel profondo del cuore. Essi
temettero che egli
potesse dichiarare pubblicamente cio’ che vedeva dentro di
loro e si
vergognarono cosi’ tanto da dimenticare la loro ira e da
andarsene
con la coda fra le gambe.
E’ solo una idea ma la loro reazione e’ la reazione di chi
ha perso
la completa fiducia in se stessa perche’ consapevole di
essere
nell’errore, ma soprattutto di essere pubblicamente
additata, infatti
quando la persona crede di poter celare i suoi reali
misfatti non si
preoccupa, ma questo alla presenza del Cristo non era
possibile.
Il nome di Miriam equivalente all’italiano Maria era un
nome molto
diffuso fra gli ebrei perche’ sembra che fosse stato
profetizzato
nelle scritture che la madre del Messia avrebbe portato
questo nome.
Non vi e’ questa profezia nella Bibbia ma la troviamo nel
Libro di
Mormon in Mosiah 3:8 ed e’ quindi possibile che fosse
anche
conosciuta dagli ebrei del Vecchio Testamento.
L’importanza del sostegno della legge di mose’ e’ anche
data
dall’inizio dei due ministeri terreni del Cristo e di
Giovanni
Battista che compaiono sul palcoscenico del loro
ministerio quasi dal
nulla a trent’anni, ma la ragione sta che questo era il
tempo
previsto dalla legge prima che un sacerdote potesse
amministrare
Numeri 4:3 1 Cronache 23:3
Riguardo Zaccaria, padre di giovanni battista vi e’ una
storia
interessante che va spiegata.
Giovanni Battista viveva enlle vicinanze di betlemme Luca
1:39-40 In
congiunzione con il massacro degli innocenti Erode cerco’
di uccidere
anche il bambino Giovanni e suo padre Zaccaria perse la
sua vita
piuttosto che rivelare dove suo figlio era nascosto. Il
profeta
Joseph Smith spiego’ quanto segue.
"Quando usci’ l’editto di Erode per uccidere gli
innocenti, Giovanni
aveva circa 6 mesi e quindi cadeva sotto lo stesso editto.
Zaccaria
disse alla moglie di portarlo sulle montagne dove lei lo
allevo’ con
locuste e miele."
Insegnamenti del profeta Joseph Smith.
Purtroppo dopo un certo periodo aparentemente Erode
apprese che il
figlio di Zaccaria era sfuggito al massacro. Penso’ allora
che sia
Gesu’ che Giovanni si nascondessero nello stesso posto.
Per questo
Zaccaria divenne il bersaglio dell’ira di Erode, sperava
di avere
l’informazione cho lo avrebbe condotto ai due ragazzi.
Joseph Smith descrive
Quando Zaccaria rifiuto’ di dare l’informazione e mentre
stavo ancora
officiando come sommo sacerdote al tempio quell’anno, fu
ucciso per
ordine di Erode fra il portico e l’altare come spiego’ poi
Gesu’
Luca 11:49-51
Da notare che secondo Luca, Gesu’ non fece alcun tentativo
di
identificare di quale Zaccaria stesse parlando, perche’
questo
terribile crimine si era perpetrato pochi anni prima d era
ben fresco
nelle menti del popolo.
Comunque dato che vi erano stati numerosi profeti con
questo nome
alcuni antichi scrivani che lavoravano sul Vangelo di
Matteo decisero
di identificare questo Zaccaria menzionato da Gesu’ come
il figliol
di barachia. Questo creo’ molti problemi infatti l’antico
profeta
Zaccaria ( da notare che in ebraico il nome del padre di
Giovanni si
scrive Zacharias mentre quello del profeta si scrive
Zechariah) e’
descritto come il figliol di Berechia e non mori ucciso
nel tempio.
Infatti egli fu uno dei profeti coinvolti nella
costruzione del
secondo tempio dedicato nel 516 a.c. ma non vi e’ alcuna
indicazione
che sia morto la.
Ciononostante ci fu un altro profeta di nome Zaccaria che
fu ucciso
nel tempio ma era figlio di Jehoiada 2 Cronache 24:20-21
Dopo molti anni il Dr. Robert Matthew nello scrivere il
suo libro su
Giovanni Battista trovo’ questo vecchio manoscritto che
dice
"una vecchia tradizione, datata del secondo secolo dopo
Cristo
afferma che Erode cerco’ di distruggere il figlio di
Zaccaria ed
Elisabetta, la cui grandezza era stata profetizzata, ma
Elisabetta
fuggi’ con il filgio fra le montagne e fu miracolosamente
cola’
preservata, ma l’ira di Erodo non fu saziata che
nell’uccisione di
Zaccaria che avvenne nel tempio.
Nel libro " I giorni del Cristo vivente" di Skousen vi e’
una teoria
molto interessante che riguarda il motivo per cui gli
ebrei mancarono
la venuta del Messia.
Egli dice che gli ebrei erano oltraggiati quando i loro
profeti
cominciarono a predicare che il loro Messia sarebbe un
Giudeo che
sasrebbe stato messo a morte dal suo proprio popolo. Essi
erano
persuasi che queste erano solo "storie" e non profezie e
probabilmente molti di questi profeti furono perseguitati
ed uccisi
per questo. Fratello Skousen dice che da quel momento
divenne
semplice procedura di "purgare dalle loro profezie tutti i
riferimenti alla prima venuta che avessero queste
caratteristiche e
che chi avrebbe avuto il coraggio di promuovere tali idee
veniva
lapidato.
Per fortuna dice l’anziano Skousen abbiamo due stes di
scritture
separate, la Bibbia ed il libro di mormon, la prima da
Giuda, la
seconda da Giuseppe
Noi abbiamo parte degli scritti delle tavole di bronzo nel
libro di
Mormon ed e’ proprio da questa fonte che siamo capaci di
mettere
insieme la storia di come gli ebrei cambiarono le
scritture relative
alla prima venuta.
Ecco qui di seguito alcuni profeti del Vecchio Testamento
i cui
scritti furono purgati od alterati nella Bibbia.
Esaias
Questo profeta visse circa il 2000.a.c. D&A 84:12 lui fu
ordinato
dalla mano del Signore per insegnare il Vangelo e
proclamare la buona
notizia della venuta del Messia Isaia 52:7 Luca 2:18
Abramo
Sappiamo che Abramo anche testifico’ della venuta del
Cristo, ma la
sua testimonianza non e’ nel Vecchio Testamento ma un
profeta che
aveva accesso alle tavole di bronzo scrisse Helaman
8:17-18
Mose’ Le tavole di bronzo anche conservano la
testimonianza di mose’
riguardo il messia Helaman 8:14-15
Mose’ spiego’ che cio’ e’ quanto sarebbe accaduto al
Messia
Mose’ sapeva anche che fin dai giorni di Enoc era risaputo
che il
Messia sarebbe morto in croce Mose 7:55
Zenos, Zenock e Neum
Non sappiamo quando vissero questi tre profeti ma quasi
sicuramente
vissero qualche tempo prima del 600 a.c., infatti le
tavole di bronzo
avevano le profezie di loro1 Nefi 19:10
Helaman 8:19 Alma 33:17
1 Nefi 1:19-20
Fortunatamente i rabbini fraintesero il capitolo 53 di
Isaiah,
infatti proprio prima di questo capitolo Isaia stava
scrivendo
riguardo la seconda venuta e poi Isaia prosegui’ dicendo
che questo
essre glorificato altri non era che lo stesso Messia che
non aveva "
ne tratto ne bellezza, da attrarre"
Anche i suoi stessi discepoli e seguaci avevano lo stessa
idea Luca
9:54 Luca 24:21
JSt Marco 14:36
Un’altra cosa interessante e’ l’idea di un pastore
protestante che
parlando di Luca e dei suoi due libri rivolti
all’eccellentissimo
Teofilo fa rilevare che in greco Teofilo significa "amico
di Dio" e
la sua idea e’ che siccome il suo Vangelo ed atti siano
diretti ad
una audience gentile questo nome altri non sua che un nome
fittizio
per dire che i suoi scritti sono rivolti a coloro che sono
amici di
Dio e lo ricercano e che l’aggettivo "eccellentissimo" sia
una prova
del suo rispetto verso i gentili che vengono invitati con
deferenza
al messaggio.
Il profeta Joseph Smith disse:" Le cose
di Dio sono di profonda
importanza, tempo , esperienza, attenta considerazione e
ponderati e
solenni pensieri possono allora scoprirle."
Questo e’ profondamente vero per quanto riguarda il
simbolismo.
Per molti anche dentro la chiesa, il simbolismo e’ una
lingua morta.
Le difficolta’ di interpretazione e le barriere poste dal
linguaggio
scritturale hanno scoraggiato molti santi dallo studiare
questo modo
di insegnamento che il Signore ha posto nelle scritture,
ma coloro
che hanno lottato e che hanno ricercato con desiderio e
studio
profondo hanno imparato il linguaggio della rivelazione.
I simboli sono il linguaggio universale e senza barriere
di tempo che
Dio ha scelto per imprimere nel profondo del cuore il
Vangelo e per
portare testimonianza di Suo Figlio. I simboli sono il
linguaggio in
cui tutte le alleanze e le ordinanze di salvezza sono
state rivelate.
Il simbolismo e’ un mezzo per arricchire, approfondire ed
allargare
comprensione ed espressione. Il simbolismo era il
linguaggio del
Vecchio testamento per far comprendere l’avvento del
Messia, tutta la
vita del Messia, la sua missione e la sua espiazione e’
stata
tracciata nelle scritture con simboli come l’agnello di
Dio i
sacrifici e cosi’ via. Israele era paragonato all’ulivo.
Si trovano
simboli nei nomi propri, nei nomi di luoghi, nel rituale
del tempio,
come detto nelle ordinanze, nei numeri. Per essere fluenti
nelle cose
dello spirito si deve essere fluenti nel linguaggio dei
simboli. Il
Signore disse ad Enoc: Tutte le cose hanno la loro
somiglianza e che
tutte le cose sono state create e fatte per portare
testimonianza di
Lui. Mose’ 6:63
Vi sono simboli negli oggetti ad esmpio un altare
nei posti, come detto nei nomi, nei titoli, negli animali,
negli
avvenimenti, nei cibi, nelle persone, nelle parole, nei
rituali e
negli elementi. Potrei citare qualcosa per ognuno di loro
ma dato che
questa prima pagina e’ solo di introduzione ne avremo modo
di parlare
in seguito.
Sulla mia pagina vi sono diversi simboli trattati e
pertanto non li
trattero’ qui, infatti cerchero’ di non creare doppioni se
proprio
non sara’ necessario.
Un simbolo che desideravo comprendere per molto tempo e’
stato il
simbolo della "costola". Mi ero sempre chiesto perche’ il
Signore
avesse proprio scelto questo simbolo e credo di averne
trovato la
risposta, certo non per merito mio ma credo grazie allo
studio ed al
desiderio.
Comincero’ con una barzelletta perche’ ogni tanto voglio
stemperare
il discorso con qualcosa di leggero ma carino.
Un giorno Dio annuncio’ ad Adamo che stava per fare
qualcosa che lo
avrebbe reso felice: stava per fornirgli la femmina. Dio
disse che
essa sarebbe stata piu’ bella del sole, piu’ intelligente
di ogni
altra creazione, la creazione suprema per l’uomo ma che
Adamo per
averla avrebbe dovuto pagare un prezzo e cioe’ un occhio,
un braccio
ed una gamba. Adamo era terrorizzato ci penso’ un po’ e
poi
chiese:"Che cosa posso avere per una costola?"
Per questo la donna, pur essendo incantevole, intelligente
non e’ la
creazione suprema.
Calma sorelle e’ solo uno scherzo adesso invece vi dico
cio’ che
realmente penso sia il motivo della scelta della costola.
Dio promise ad Adamo che avrebbe fatto per lui "un aiuto
convenevole"
La costola e’ un osso e le ossa sono lo scheletro che
sostiene la
carne, senza le ossa l’uomo non potrebbe stare in piedi,
infatti
l’uomo non solo non e’ senza la donna ma anche nella
chiesa prima di
chiamare qualcuno in qualsiasi posizione viene chiesto il
"sostegno"
delle ossa per la carne del marito. Non solo la costola e’
un osso ma
le costole formano la gabbia toracica a protezione di
tutti gli
organi vitali e specialmente del cuore. La donna che e’
sicuramente
la parte romantica dell’Uomo come lo intende Dio cioe’
uomo donna e’
l’osso piu’ vicino al cuore e lo difende. Amo il simbolo
della
costola che rende la donna l’amica piu’ intima dell’uomo e
soprattutto e’ a difesa del suo cuore, perche’ parliamoci
chiaro e’
di solito la donna che ama e sa amare di piu’, di solito
l’;uomo e’
pratico e piu’ cinico.
Adamo diede la sua costola perche’ essa apparteneva ad Eva
quindi
Adamo pago’ il prezzo pieno e grazie a Dio oggi abbiamo
cio’ che e’
piu’ bello del sole, per quanto riguarda l’intelligenza
non so
(sorelle sto solo scherzando!!!!!) ma la donna e’
sicuramente (per
l’uomo) LA SUPREMA CREAZIONE!!!
sPERO DI AVER FATTO CONTENTE TUTTE LE SORELLE.
Un altro caso di simbolismo che mi piace molto e’ il
simbolismo nei
nomi. Per esempio il libro di Mormon dice che Cristoforo
Colombo fu
ispirato da Dio per trovare la terra promessa, io credo di
aver
individuato il simbolismo che dimostra che Egli fosse un
uomo
ispirato. Cristoforo e’ dal latino che significa
"portatore di
Cristo" e colombo e’ il simbolo dello Spirito santo quindi
il suo
nome contiene il primo ed il secondo consigliere della
prima
presidenza divina e per me non e’ un caso.
Il terzo capitolo del libro di Abramo
racconta di come Abramo
attraverso l’uso dell’Urim e Thummim potesse avere i cieli
aperti
alla sua comprensione e visione e potese conoscere la
gloria e le
rivoluzioni del sole, luna e le stelle. Questo e’ il
capitolo che ci
porta a sapere di Kolob, il pianeta piu’ prosimo a Dio e
degli altri
grandi corpi celesti che gli sono vicini. a meta’ del
capitolo il
soggetto cambia e ci troviamo a leggere riguardo la natura
degli
spiriti prima che venissero nella mortalita’. Il capitolo
si conclude
con un breve resoconto del grande concilio celeste, dove
Satana si
ribello’.
Cio’ che di solito viene mancato nel leggere questo
capitolo e’ la
frase "come, anche" nel verso 18 che LEGA la
rivelazionesulle stelle
alla rivelazione sugli spiriti. Qui scopriamo la ragione
per cui fu
data ad Abramo la rivelazione sulle stelle. La conoscenza
dell’astronomia non e’ essenziale alla salvezza, ma la
conoscenza
DELL’ORDINE DEL GOVERNO CELESTE LO E’. Quando Abramo stava
apprendendo riguardo Kolob egli stava in realta’
apprendendo riguardo
CRISTO, dato che Kolob e’ a similitudine di Cristo e le
stelle sono
in similitudine degli spiriti. Ci’ e’ detto che Kolob fu
la prima
creazione, la piu’ vicina al trono di Dio e quindi anche
la piu’
grande di tutte le stelle. Kolob e’ descritto come essere
" secondo
la maniera" o nella somiglianza di Dio, come primo
nell’ordine di
governo. Sebbene ve ne siano altri vicino a lui, tutti
questi altri
corpi celesti ricevono luce da Kolob ed e’ Kolob, ci e’
detto,che
detiene le chiavi del potere. Abramo 3 facsimile 2.
Virtualmente ogni
dettaglio di Kolob e’ descritto nello stesso messaggio
profetico che
e’ usato per descrivere CRisto e le stelle sono descritte
nel
linguaggio che le paragona al linguaggio usato da Abramo
per
descrivere gli spiriti.
Vogliamoci adesso al libro di Mormon e
consideriamo brevemente un
avvenimento del ministerio di Cristo fra il popolo Nefita.
Quando il
Salvatore introdusse l’ordinanza del sacramento ci e’
detto che Egli
prese il pane e lo diede ai discepoli mentre la
moltitudine guardava
e comando’ loro di mangiare, cosa che fecero fino a che
"furono
riempiti". Solo dopo che i discepoli "furono riempiti"
Egli diede il
pane al corpo della chiesa, che anche ne prese fino a
che "furonoriempiti". Lo stesso rituale fu seguito per il
vino. 3
Nefi 18:4-9. Molte volte mi sono chiesto perche’ il
Signore avrebbe
richiesto alle quasi 2500 persone, uomini, donne e
bambini, presenti
a quella riunione di aspettare mentre i 12 non solo
avessero preso il
pane d il vino ma anche un pasto sacramentale, cioe’, che
in effetti
mangiarono fino a che furono riempiti. Poi ho pensato che
il testo
quando dice "furono riempiti" non significa riempiti di
cibo ma in
realta’ riempiti con lo spirito. Sicuramente le sperienze
della
riunione a quel punto era state sufficienti da riempirli
con lo
Spirito. Avevano visto e testimoniato la discesa di Cristo
dal cielo
e udito la voce del Padre introdurLo. Avevano appena
ricevuto il piu’
grande sermone. Ognuno aveva avuto l’opportunita’ di
mettere le sue
mani nelle sue ferite. Il contesto della riunione
suggerisce che loro
non avevano bisogno di aspettare fino a quel punto per
essere
riempiti con lo spirito, allora?
Osiamo alloraupporre che il passaggio significhi cio’ che
dice, e
cioe’ che loro in effetti mangiarono fino a che furono
riempiti.
Cioe’ che come era avvenuto in Palestinma essi ebbero una
"pasto"
sacramentale o cena. Poi chiediamoci a cosa sarebbe
servito.
Ovviamente in una riunione cosi’ lunga ( considera il
tempo
necessario per le 2500 persone solo di venire avanti e
toccare il
Signore) i rinfreschi sarebbero stati una cosa necessaria.
Comunque
oltre a quello, non sembra piuttosto appropriato che i 12
abbiamo
ricevuto per primi il pane della vita? Non e’ forse
importante che il
corpo della chiesa impari in certe occasioni ad essere
paziente con i
loro dirigenti, infatti il corpo della chiesa non puo’
ricevere
niente dai 12 fino a quando essi non hanno gia’ ricevuto a
loro volta.
Il rituale era un perfetto insegnamento di come anche la
rivelazione
procede: dal signore ai 12 e poi al corpo della chiesa.
Con la comprensione che tutte le cose portano
testimonianza di cristo
e che i simboli sono spesso il linguaggio di quella
testimonianzae
con la comprensione che il simbolismo e’ un linguaggio
comune per le
rivelazioni di tutte le epoche, siano esse scritture od
esperienze
personali, allora noi adessio procediamo in una grande
avventura
attraverso le scritture e la storia nella speranza di
guadagnare una
piu’ grande comporensione di questa lingua universale.
I simboli sono un mezzo drammatico ed efficace per coloro
che hanno
lo spirito ed una pietra di inciampo per coloro che non lo
hanno.Una
comprensione dei simboli del vangelo allarghera’ la
testimonianza e
l’abilita’ di dare lka nostra testimonianza.
Nella legge dei sacrifici.
Il sangue psoto sugli stipiti delle porte ebraiche
significava
l’agonia del Getsemani, dove il Salvatore avrebbe versato
il sangue
dai suoi pori.
Non lasciare alcuna parte del cibo sta a significare che
non vi e’
salvezza in verita’ parziali o nell’accettare parzialmente
la verita’.
Proibito agli incirconcisi perche’ le benedizioni di
Vangelo sono
riservate per coloro che lo accettano e ne fanno alleanza
con Dio
tramite tutte le ordinanze date.
Pane non lievitato. Il lievito produce fermentazione ed e’
un simbolo
del peccato in questo contesto. Simbolicamente nel lasciar
fuori
questo ingrediente signifcia volgersi a Dio con
semplicita’ e purezza
di cuore.
Un grande significato sta nel fatto che ilsacrificio
dell’agnello da
solo non portava protezione dall’essere distrutti
dall’anelo
distruttore. La sicurezza era promessa solo a coloro che
"segnavano"
propriamente la porta della loro casa con il sangue
dell’agnello. Il
simbolo e’ eloquente, tutti possono essere salvati tramite
l’espiazione di Cristo SE LORO obbediscono alle leggi ed
ordinanze
che lo REGOLANO.
Il monte Sinai funse da primo tempio per gli israeliti.
Fu un posto dove certe alleanze ebbero luogo. Non e’ a
caso che la
purezza fosse un prerequisito per partecipare a quelle
benedizioni.
Israele era stato lavato e santificato prima
dell’apparizione del
Signore e Mose’ fu istruito di fare dei confini nel sacro
monte oltre
i quali i figli di Israele non sarebbero potuto andare.
Nessuno
poteva salire oltre quei punti e neanche toccarli. Chi lo
avesse
fatto sarebbe stato ucciso. Esodo 19:12-13. La gloria del
Signore
sarebbe stata sulla cima della montagna, solo Mose’, il
sommo
sacerdote di Israele poteva stare la’. Piu’ tardi Aaronne
ed i
settanta furono permessi di avanzare sulla montagna,
mentre le
persone avrebbero potuto accederne alla base Esodo
24:9-11. Questi
confini erano un tipo per l’ordine del tabernacolo, che
sarebbe stato
diviso in tre parti: la corte esterna in cui le peersone
poteva
stare, il luogo Santo in cui i sacerdoti potevano entrare
ed il Santo
dei Santi, in cui solo il sommo sacerdote poteva entrare.
Da cio’
impariamo che ogni ufficio nel Regno di Dio ha i suoi
confini e
limiti, cosi’ come per gli appetiti. Superare questi
limiti portera’
alla distruzione.
In questo libro l’autore pone enfasi su una cosa
importante che
basarsi molto sull’ebraismo puo confondere molto chi ha la
verita’ e
spiega questo in dettagli.
Dice che gli ebrei osservavano la Legge e non il vangelo
che mai come
popolo accettarono, non va dimenticato che lo rifiutarono
proprio
dall’inizio quando fu dato a Mose’ prima della legge.
Quindi studiare
l’ebraismo e’ studiare la Legge di Mose’ e non certo il
Vangelo. La
legge era una mistura di leggi carnali il Vangelo e’
tutt’altra cosa.
Il sacerdozio di Melchisedec non fu mai pienamente
presente tra di
loro, solo i profeti lo avevano, quindi il potere di Dio
era latente
non pienamente presente.
Un’altra grave difficolta’ e’ che gli ebrei stessi persero
molti
degli scritti sacri in loro possesso ed addirittura
pervertirono
quelle che possedevano 1 Nefi 13:26
Molte cose non ispirate furono aggiunte alla Legge. Cristo
che ne
conosceva perfettamente il contenuto e la completo’
perfettamente fu
aspramente criticato dai rabbini del suo tempo come se Lui
avesse
violato la Legge, questo dimostra che sssi ne davano una
interpretazione diversa. La Legge era divenuta cosi’
difficile da
osservare a causea dell restrizioni e delle tradizioni
rabbiniche che
Cristo affermo’ Che essi avevano annullato i comandamenti
di Dio a
causa delle loro tradizioni." Matteo 15:6. La legge del
Sabato, tanto
per dare una idea, era andata a perdersi in una foresta di
tradizioni
rabbiniche.
Le tradizioni degli ebrei sono di poco aiuto nel nostro
tentativo di
comprendere il sistema mosaico. Se essi lo avessero
compreso
sarebbero arrivati a Cristo perche’ questo era il suo
scopo. Dopo la
distruzione del Tempio e sono passati quasi 2.000 anni
loro non hanno
piu’ praticato piu’ riti sacrificiali. Anche nelle loro
sinagoghe non
fanno piu’ alcuna pretesa di avere il Sacerdozio, tra
l’altro non
avendo piu’ genealogie non saprebbero nemmeno di avrebbe
tale
diritto, in quanto sol i Leviti potrebbero acclamarlo.
Questa e’ una
ammisione che essi hanno solo un "ricordo" che pero’ e’
stato
sicuramente annacquato dal tempo e dalle tradizioni. Se
gli ebrei
dovessero ricostruire il tempio avranno molti problemi da
risolvere
prima di cercare di adorare e questi proiblemi non possono
essere
risolti solo con la buona volonta’ ma occorrerebbe
RIVELAZIONE e
potere.
Dobbiamo comprendere che la Legge di Mose’ era un sistema
divino ed
ordinato. Dio ne era l’autore, Mose’ il mediatore, il
cielo ne era
l’origine e la verita’ eterna la sua sostanza. Se Gesu’ di
nazareth
non fosse stato il Messia allora la Legge sarebbe stata
ancora in
effetto, ma se cosi’ fosse chi la potrebbe oggi osservare?
(Non
intendo solo come comandamenti ma soprattutto come
ordinanze. Gli
ebrei hanno perso il cuore della loro religione subito
dopo la morte
del Salvatore. Quando il tempio fu distrutto e le sue
ordinanze
cessate furono il terribile segnale che la Legge era
morta. Senza le
ordinanze del tempio e la prefigurazione del Cristo non vi
era piu’
niente, questa e’ la prova che la legge era adempiuta
perche’ Dio
permise che il tempio andasse distrutto e con esso la
possibilita’ di
continuare le sue ordinanze Massimo)
Come ogni dottrina nella pienezza del vangelo ha un
significato solo
con l’espiazione di Cristo, ccosi’ ogni rituale della
Legge trovava
un adempimento in LUi Alma 34:14
Tutta la Legge era incentrata su Cristo era un sistema di
ordinanze
vicarie che avevano il solo scopo di puntare e di avere
fede nella
piu’ grande ordinanza VICARIA di tutti i tempi:
l’espiazione di Gesu’
Cristo. Chi non crede nelle ordinanze vicarie che noi
facciamo nel
tempio non dovrebbe allora neanche credere in questa
ordinanza fatta
proprio dal Signore per TUTTI.
La Legge era un ricordo costante per Israele che loro
erano una
nazione a parte, un popolo consacrato e deicato al loro
Dio ed al suo
servizio. La sua influenza toccava ogni aspetto della
vita, sia
privata che pubblica. Se il libro di Levitico fosse preso
come
illustrazione dello scopo della Legge, noteremo che la
prima parte
Capitolo 1 a 16 e’ con lo scopo di istruire Israele su
come arrivare
a Dio ed annunciando cosi’ le cose che erano inconsistenti
con la sua
Presenza. nella sua seconda parte il Levitico istruisce
Israle su
come mantenere questo stato una volta ottenuto. Si
potrebbe dire che
la prima parte esibisce una forma simbolica della dottrina
della
giustificazione, mentre l’ultima parte e’ per la
santificazione.
Questo era lo scopo della Legge.
Dato che i colori (nel tempio) furono
dati per rivelazione, possiamo
essere sicuri che essi sono ricchi di simbolismo. Il primo
colore
menzionato e’ il blu. Il simbolismo di questo colore e’
molto facile
da individuare Numeri 15:38 e’ il colore del cielo, doveva
essere un
ricordo costante di obbedire alla volonta celeste. Questo
colore
porta un sentimento di pace dentro di se, significando che
chi
osserva la volonta’ celeste trova pace in questa vita ed
in quella a
venire. Il colore successivo menzionato e’ la porpora.
Questo colore
era molto difficile da trovare e quindi molto caro e cosi’
divenne il
colore della regalita’ o di coloro che erano molto ricchi.
Ad Isreale
doveva servire per ricordare il loro regale retaggio.
Serviva anche a
ricordare la ricchezzza delle benedizioni che erano in
attesa dei
fedeli. Lo scarlatto o sangue rosso significa il sangue
dell’agnello.
E’ serviva come ricordo costante della necessita’
dell’espiazione.
L’ordine di questi colori (Blu, porpora e scarlatto) e’
ripetuto
almeno 24 volte nella descrizione del tabernacolo. Si
pensa che il
loro simbolismo sia costante. In relazione a Cristo si
puo’ dire che
essi ci ricordano che Egli e’ il celeste o figlio di Dio,
la porpora
ci ricorda che Egli e’ il re dei re ed ovviamente lo
scarlatto ci
ricorda il sangue che ha versato. La interconnessione di
tutti i
colori simbolizza l’unione dell’obbedienza, potere celeste
ed il
sangue del sacrificio.
Andando al cancello di entrata del tempio, dovrebbe essere
ricordato
che questi si trova sempre dalla parte est del
tabernacolo. Il primo
raggio, di sole e’ destinato a toccarlo ed illuminarlo.
Questa luce
celeste allora rivelera’ la bellezza di questa entrata
multicolorata
come la luce celeste rivela Cristo come la via, la verita’
e la vita,
cosi’ il cancello anche e’ un altro simbolo di Cristo,
l’unica via di
accesso alla casa del Padre.
Il tempio e’ il simbolo della vera
religione. Il tempio e’ un posto
dove l’infinito si congiunge con il finito. E’ un giardino
di eden
che permette ancora all’uomo di essere (temporaneamente)
alla
presenza di Dio, per questo e’ richiesta una scrupolosa
attenzione
per potervi accedere. Non e’ richiesta la perfezione, ma
il tendere
ad essa. Il tempio e’ un posto dove si e’ in comunicazione
con Dio e
per questo e’ l’essenza della rivelazione. Il tempio fra
le altre
cose non e’ solo un posto per alleanze e rivelazione ma
essendo la
casa del Signore fa si che il nostro essere si abitui e si
prepari
alla futura riunione celeste. Il popolo del Signore e’
sempre stato
un popolo di costruttori di templi fin dal principio.
Quando Cristo mori’ sulla croce il velo del tempio si
spacco’ a
simbolizzare la fine della vecchia alleanza e
l’adempimento dei
sacrifici con il sacrificio di Cristo. La dispensazione
ebraica era
finita quella Messianica appena iniziata e come il
Salvatore aveva
profetizzato quel tempio oramai obsoleto non ebbe piu’
vita e non ne
rimase pietra su pietra.
E interessante sapere che quando i santi degli ultimi
giorni si
stabilirono nello Utah e cercarono di formare il loro
stato chiesero
che esso fosse chiamato DESERET un nome del libro di
mormon che
significa ape industriosa. Fortunatamente il loro nome non
fu
accettato, ho scritto fortunatamente perche’ il governo
degli stati
Uniti diede loro un nome ben piu’ preciso ed altisonante
infatti la
parola Utah e; una parola indiana degli Ute che significa
"la cima
delle montagne" allora se voi leggete 2 Nefi12:2-3 D&A
84:2 Il monte
della casa dell’eterno e’ stato proprio costruito sulla
cima dei
monti.
Quella di essere propriamente rivestito
per entrare nelle corti
celesti e’ forse meglio illustrato dalla necessita’ di
essere ben
presentabili per entrari nelle corti terrene. Il giorno
dell’espiazione, quando il Sommo sacerdote entrava nel
Santo dei
Santi egli era, come abbiamo visto, rivestito interamente
in un
vesttio interamente bianco. La necessiat’ di una buona
presentazione
in un buon vestito e’ un tema costante nei resoconti dei
profeti
quando sono portati alla presenza di Dio. in 2 Esdra uno
degli
apocrifi si parla di un festino celeste da essere
frequentato da
coloro che soino stati "suggellati" e qui essi sono per
ricevere" i
gloriosi garments dal Signore". Esdra che sta vedendo la
visione ci
dice che essi sono rivestiti di bianco e sono coloro che
hanno
osservato le leggi del Signore e che erano stati chiamat i
fin dal
principio per essere resi "santi 2 Esdra 2:38-41. L’angelo
che lo
accompgnava gli spiega" Questi sono coloro che hanno
smesso i loro
vestiti terreni e si sono rivestiti di quelli immortali e
che hanno
confessato il nome di Dio, ora essi sono incoronati e
ricevone il
premio. 2 Esdra 2:45.
Anche nei "segreti di Enoch abbiamo un
resoconto di Enoch portato
alla presenza di Dio. Il Signore istruisce Michele:"Va e
prendi Enoch
toglili i vestiti terrestri ed ungilo con la mia dolce
unzione e
rivestilo con il vestito della mia Gloria." Questo fu
fatto ed Enoch
riporta:"Mi guardavo ed ero come uno degli essere
gloriosi." 2 Enoch
22:8-9. In un altro manoscritto di Enoch e dato un
resoconto di una
sua nuova visita celeste ( non va dimenticato che la
Bibbia afferma
che Enoch CAMMINO’ con Dio, (Massimo) ), di nuovo
rivestito con lo
stesso vestito di gloria, che una corona gli fu messa in
testa e che
fu chiamato " il Geova minore". 3 Enoch 12:2-5.
Descrivendo il suo vestito quando fu preso in cielo, Levi
disse:"
Rivestito del vestito del sacerdozio e della corona di
giustizia."
Nel fare questo era assistito da 7 angeli.
Il primo mi unse con olio, il secondo mi lavo’ con acqua
pura e mi
diede cibo, pane e vino e le cose piu’ sacre e fui
rivesttio con un
vestito glorioso. Il terzo mi rivesti con un vestimento di
lino come
un efod. Il quarto mi rivesti’ di porpora. Il quinto mi
diede un ramo
di olivo. Il sesto mi pose una corona sulla testa ed il
settimo mi
pose sulla testa il diadema del sacerdozio e riempi’ le
mie mani di
incenso, affinche’ potessi servire come sacerdote
dell’eterno."
Testamento di levi 8:2-11
Abbiamo anche un racconto di isaia che ascese al cielo,
dove vediamo
la maniera in cui gli angeli lo rivestirono. E’ detto che
fu
rivestito come loro erano vestiti. Egli riporta:" Io vidi
Enoch e
tutti coloro che erano con lui (Sion) deprivati dei
vestiti terreni e
li vidi rivestiti dei loro vestiti celesti e loro erano
come gli
angeli che stavano la in gloria. Ascensione di Isaia
8:14-15 9:9
Da una antica fonte siriana noi troviamo il piano di
salvezza dipinto
in allegoria. E’ la storia del figlio di un re che e’
richiesto di
lasciare il regno del padre, dove godeva di una grande
ricchezza, per
ottenere una perla. La perla, diviene abbastanza chiaro e’
la sua
propria anima. I suoi genitori vedeno che ha tutto
l’occorrente per
il suo viaggio, sebbene prima di lasciare la loro presenza
egli debba
lasciare il suo vestito splendido. Prima che egli si
diparta dalla
presenza dei suoi genitori egli fa alleanza con loro di
ottenere la
perla e di tornare, affinche’ egli possa di nuovo godere
della loro
presenza e rivestirsi del vestito della luce. L’alleanza
e’ scritta
sul suo cuore.
Sebbene la via sia pericolosa e difficile, un amico
intimo, riferito
come "l’unto" lo avverte dei pericoli che affrontera’.
Nonostante
tutto cio’ egli dimentica subito che egli e’ il figlio del
re e
dimentica la sua missione di ottenere la perla. A questo
punto un
concilio e’ tenuto. A questo concilio vi sono il padre, la
madre il
fratello (principe ereditario) e molti altri grandi e
potenti. Loro
decidono di scrivere una lettera implorando il figlio
lontano di
svegliarsi e ricordarsi chi sia e quale re stia servendo.
Egli e’
incoraggiato di ricordarsi del suo splendido vestito e di
condursi
secondo il nome di suo padre affinche’ il suo nome possa
essere
iscritto nel libro degli eroi e che con il suo fratello ,
il principe
erditario possa ereditare il regno di suo padre.
Con questo ricordo egli comincia di nuovo a sforzarsi di
ottenere la
perla, che pero’ deve lottare per averla contro un
terribile
serpente. Il solo modo per sconfiggere il serpente e’ di
nominare il
nome di suo padre, madre o fratello maggioree. Avendo
ottenuto la
perla egli fugge in Egitto, si toglie il suo vesttito
terreno e poi
segue le istruzioni della lettera. A questo punto e’
salutato da
messaggeri dei suoi genitori che lo rivestono ancora una
volta con il
vestito della luce e ritorna alla presenza dei suoi
genitori celesti.
Apocrifi del Nuovo Testamento 2:498-504.
figurativo o letterale?
Fra i piu’ citati passaggi che trattano della redenzione
di Israele
vi e’ quello di Isaia che diceIsaia 52:1-2 leggere anche 2
Nefi 8:24-
25 3 Nefi 20:36-37 D&A 82:14.
In questo passaggio Isaia si riferisce direttamente ai
figli di
Abramo, i giusti eredi delle promesse fatte ai padri.
Parlando
spiritualmente, Israele era vestita di pezze ed aveva
mangiato
polvere per troppo tempo. Ora era il tempo di uscire da
questa
impasse ed assumere la dignita’ ed il potere che una volta
possedeva.
In un ispirato commentario su questo passaggio datoci dal
profeta
Joseph Smith, il Signore affermava che Isaia sapeva che
negli ultimi
giorni il sacerdozio sarebbe stato restaurato e che Sion
sarebbe
ristabilita e che Israele sarebbe stata riscattata.
"Rivestirsi
delkla sua forza" fu detto a Joseph Smith significava che
Israele
sarebbe di nuovo rivestita dell’"autorita’ del sacerdozio"
che e’
detto le apparteneva "per lignaggio" D&A 113:7-10
Fu una parafrase di questi versi che Moroni scelse come
conclusione
per il libro di Mormon. Parlando alla dispersa Israele
degli ultimi
giorni, Moroni disse Moroni 10:31
Come la nazione di Israele mettera’ le sue belle vesti,
cosi’ pure i
suoi cittadini, o coloro che vi appartengono. Descrivendo
la
Gerusalemme milleniale, sia del vecchio che del nuovo
mondo, Ether
disse che i loro abitanti avrebbero i loro vestiti resi
bianchi dal
sangue dell’agnello Ether 13:10-11. Giacobbe testifico’
che i giusti
usciranno nella resurrezione" rivestiti di purezza, si
proprio con i
vestiti della rettitudine" 2 Nefi 9:14. Sicuramente non vi
e’ altro
vestito accettabile nel regno celeste. Ai Nefiti Cristo
dichiaro’:Nessuna cosa impura puo’ entrare nel regno
celeste, quindi
niente entra nel suo riposo eccetto che coloro che hanno
lavato le
loro vesti nel mio sangue, a causa della loro fede e del
pentimento
di tutti i loro peccati, e della loro fedelta’ fino alla
fine. " 3
Nefi 27:19
Insegnando lo stesso principio Alama disse che nessun uomo
puo’
Alma 5:21-24
Questi insegnamenti dei profeti del libro di Mormon sono
in perfetta
armonia con la visione di Giovanni nel libro di
rivelazione. Giovanni
vide 144.000 sommi sacerdoti, 12.000 rappresentanti ognuna
delle 12
tribu’ di Israele piu’ "una grande moltitudine, che nessun
uomo
poteva contare" che stava davanti al trono di Dio
"rivestiti di
vestiti bianchi e palme nelle loro mani." In risposta alla
sua
domanad "Chi sono questi? vestiti in vesti bianche e dove
vanno? A
Giovanni fu detto: Rivelazione 7:9-14
I vestiti dei giusti.
Dei santi del suo tempo che non avevano "sporcato" le loro
vesti a
Giovanni fu detto"Essi cammineranno con me in bianco,
perche’ ne sono
degni." poi, estendendo la promessa a quelli di tutte le
altre
dispensazioni, fu rassicurato: Colui che vince, lo stesso
sara’
rivestito nello stesso modo." Rivelazione 3:4-5. Nello
stesso
spirito9 troviamo Nefi implorando il cielo 2 Nefi 4:33.
Tale fu
l’appello anche di Moroni, che fu rassicurato dal Signore
che anche
se molti avrebbero rigettato la sua testimonianza ed il
libro che
aveva scritto, non avrebbe dovuto lamentarsi, perche’ lui
era stato
fedele ed i suoi vestiti sarebberoi stati puri. Ether
12:35-37. In
quel terribile mattino in cui i fratelli Smith lasciarono
Naavoo per
una sicura morte, il profeta segno’ questo stesso
passaggio di Moroni
D&A 135:5 infatti questa era stata la preghiera dei giusti
di tutte
le epoche. Alma disse a quelli del suo tempo Alma 7:24-25
Il matrimonio dell’Agnello.
Isaia parlo’ del giorno in cui il Signore avrebbe
celebrato un
festino di cose grasse sul Monte Sion con coloro che
sarebbero venuti
da tutte le nazioni. La festa doveva venire al tempo in
cui il velo
sarebbe rimosso dai loro occhi e la morte sconfitta. Isaia
25:6-10.
Tale festa, fu detto a Joseph Smith avrebbe avuto luogo
sul monte
Sion della Nuova Gerusalemme. Alla rivelazione di Joseph
Smith fu
aggiunto l’annuncio che questa festa sara’ D&A 58:8-12
Nel dedicare il tempio di Kirtland, Joseph Smith prego’
che il
Signore ricorderebbe gli ammaliti e gli afflitti, insieme
con i
poveri ed i miti della terra, affinche’ il regno che era
stato
restaurato avrebbe potuto riempire la terra intera, e che
potesse
essere adornato come una sposa" per quel giorno quando il
Signore
avrebbe rivelato i cieli e la tromba avrebbe suonato ed i
giusti
presi nella nuvola per incontraLo. In preparazione di quel
giorno il
profeta prego’ D&A 109:72-76
Descrivendo questi stessi avvenimenti, Giovanni il
rivelatore scrisse
Rivelazione 19:7-9
Cosi’ questa galoppata scritturale sui "garments"
simbolici e non e’
terminata.
Appropriatamente Adamo e’ il primo
prototipo terreno di Gesu’ Cristo.
Entrambi furono il primogenito del Padre, Adamo nella
carne, Gesu’
Cristo nello spirito. Paolo descrive Adamo come "la figura
di colui
che doveva venire" Romani 5:14. Fisicamente e
spiritualmente essi
erano nella espressa immagine e somiglianza del loro
padre. Entrambi
furono chiamati ed ordinati prima della fondazione della
terra, Adamo
per essere il padre della mortalita’ e Gesu’ per essere il
padre
dell’Immortalita’. Paolo succintamente cattura i ruoli di
questi due
primogeniti del Padre nella sua oramai spessa citata
dichiarazione in
1 Corinzi 15:22 "Peche’ come tutti muoiono in Adamo, cosi’
tutti
saranno risorti in Cristo.". Per enfatizzare ulteriormente
questa
somiglianza Paolo descrive Cristo come "l’ultimo Adamo" 1
Corinzi
15:45.
Come Adamo ebbe dominio in regno paradisiaco e gli fu dato
dominio su
tutte le cose, altresi’ Gesu governera’ la terra nel suo
splendore
paradisiaco, avendo dominio su tutto..
Adama fu il primo profeta,sacerdote e re della terra.
Nella nostra
casa preterrena ebbe il nome di Michele che significa "che
e’ come
Dio". Sim,ilarmente Gesu’ che era come Dio anche Abramo
3:24 divenne
l’autore di una salvezza eterna Ebrei 5:9. Non solo Adamo
e’ un
modello del Cristo ma e’ anche un modello del Padre, in
quanto tutti
noi siamo suoi figli o discendenti. Come il Padre anche
Adamo ebbe un
figlio che si distinse per obbedienza e rettitudine
(Abele) e come il
padre ebbe un figlio che gli si ribello’ contro e pecco’
contro di
LUi (Caino).
Enoch che significa "dedicato a Geova" secondo l’epistola
di Giuda e’
descritto come il settimo da Adamo. Simbolicamente questo
ci da un
maggiore significato essendo il sette simbolo di
completezza e
riposo. Allora Enoch e la settima generazione da Adamo
furono
pensati, data la loro perfezione "umana" per significare
la
dispensazione milleniale quella che completa il ciclo vita
e porta il
riposo, Enoch entr’ infatti nel riposo del Signore perche’
cammino’
con Dio che poi’ lo prese.
I nomi della Bibbia sono ricchi di
simbolismo e di significato
descrittivo. A volte i nomi cambiano perche’ abbiamo visto
vi e’ un
cambiamento di status, come per Abramo e molto
probabilmente come per
Sem se egli e’ veramente il melchisedec della Bibbia come
la
tradizione ebraica ci dice. Vediamo alcuni significati.
mettero’ il
nome in inglese e la sua traduzione in italiano
Sharon significa"Pianura" Gibeah "collina" MIzpah "Torre
di guardia"
Beer "pozzo" e Beth "Casa" Un suffisso puo’ essere
aggiunto alla
parola per aggiungere un significato piu’ profondo o
diverso "beer
sheba" pozzo del giuramento "Bethel" casa di Dio. Il nome
Babele,
dalla storia della torre, viene da una parola che
significa "cancello
o entrata di Dio" Non ha una parola ebraica equivalente,
sebbene vi
sia una parola che ha un suono simile che la tradizione ha
dato il
significato di "confusione". Il nome Sion ha anche una
intrigante
etimologia. Puo’ essere collegato all’ebraico sayon, che
significa "asciutto" o "posto solitario" o "deserto" Isaia
25:5 32:2.
Alcuni affermano che le sue radici sono trovate
nell’arabico sahweh
che e’ interpretato come "posto
sicuro" "rifugio" "cittadella" "roccaforte". Ognuna di
queste
posibilita’ si rende appropirata per applicarsi al nome.
Gerusalemme, che e’ connsiderata di essere il cuore della
geografia
biblica e’ un classico esempio della descrittiva natura
dei nomi
biblici. E’ una citta’ costruita su di una collina, e’
avvero
costruita sulla roccia. Era nota per essere conosciuta
come "il monte
della casa dell’Eterno" Isaia 2:2. Quando le persone
bibliche
andavano a Gerusalemme la loro espressione era:"Saliamo"
Marco 10:33.
Il nome Gerusalemme e’ formato dall’addizione di Jeru to
salem, il
nome della citta’ di Melchisedec che stava nello stesso
posto (
quindi questo darebbe anche l’idea del suo scopo, cioe’ di
essere
elevata in cielo come la Salem di Melchisedec Massimo).
Salem e’ una
forma che viene da shalom o "pace". Gli studiosi sono
incerti su cosa
intenda l’addizione di Jeru a salem (io ho letto da
qualche parte che
significherebbe "citta’ della pace" Massimo) Cio’ che e’
certo e’ che
era un posto sacro molto prima dell’avvento di davide.
Salem e’
identificata in un salmo come il posto dell’abitazione di
Dio Salmo
76:2 e Giuseppe Flavio ci dice che Melchisede aveva un
tempio la pag.
588. Riferimento fu fatto precedentemente al monte Moria o
monte del
tempio, andiamo adesso ad identificare brevemente la
topografia che
lo circonda. Ad est del monte vi e’ il monte degli ulivi,
sul quale
si trovava il giarino di geetsemani (frantoio) I due monti
erano
separati a una valle chiamata Kidron o in qualche altro
ytesto la
valle di Giosafat. alla fine della parte sud del monte vi
e’ la valle
della geenna. Ad ovest del monte vi e’ la Tyropoeon valle.
Ognuno di
questi nomi contiene una storia dentro la storia.Da Kidron
letteralmente la valle "oscura" Cristo ascese al monte
degli ulivi
per entrare nel giardino di geetsemani dove prese su di se
i peccati
del mondo e sudo’ sangue da ogni poro, proprio come un
frantoio fa
uscire l’olio dalle olive. Va ricordato che l’ulivo era il
simbolo di
israele che Gesu’ era il perfetto tipo di Israelita e che
l’olio
santifica. Questa velle dell’oscurita’ e’ anche nota, come
abbiamo
detto, come la valle di Giosafat il cui significato e’
"Geova
giudica" Gioele 3:2. E’ la simbolica rappresentazione del
luogo del
giudizio ed e’ accettato sia dai cristiani che dagli ebrei
e
musulmani. E’ toccato alla fine della parte sud del monte
Ophel dalla
famosa valle di Hinnon, chiamata da Geremia "la valle
dell’uccisione"
Geremia 7:32, essendo il posto dove alcuni israeliti
offrirono i
propri figli come offerte arse a Molech. nei tempi del
nuovo
testamento era chiamato geenna e divenne il ricettacolo
dei rifiuti
della citta’ A causa del continuo bruciare questi rifiuti
divenne un
simbolo dell’inferno.http://www.youtube.com/user/docbible/videos

No comments: