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Friday, August 17, 2012

La prima visione e le sue conseguenze


LA PRIMA VISIONE E LE SUE CONSEGUENZE
Anni fa Truman Madsen preparo' un libro intitolato "JOSEPH Smith fra
i profeti". Questo tentava di presentare 10
caratteristiche dei profeti, che sono tipiche nella
letteratura Giudeo Cristiana, per esempio un profeta è uno
che preannuncia il futuro. Anche i profeti sono stati
chiamati premonitori, il che significa che essi prima
parlano audacemente in giudizi e raccomandazioni come se
fossero presenti a quel tempo. un profeta è anche un uomo
che ha autorità’, che dice molto di più’ che un semplice
mortale possa dire.Egli è un restauratore o rivelatore
della verità’
è un avvocato di giustizia sociale. E’un carismatico,
la cui personalità’ manifesta qualcosa che colpisce in
senso spirituale.
E’ uno che sopporta le prove e lo fa brillantemente. E’
un concentrato di amore, è un veggente, il che significa
che ha la capacita’ di comprendere chiaramente la verità’
e di rivelarla.
Infine, fra i grandi profeti del passato, molti sono
stati martirizzati. In quella presentazione io mostravo
che, sotto ognuno di questi particolari, Joseph Smith , si
qualifica come un profeta. Se noi possiamo usare uno di
questi per caratterizzare un profeta, cosa potremmo dire
di un uomo che li manifesta tutti assieme? in questo
capitolo noi approfondiremo la gloriosa prima visione di
Joseph. nel 1969 la BYU pubblico’ una collezione di 4
scritti conosciuti che parlano della prima visione (tutti
i 4 scritti del profeta che riguardano la 1° visione,
insieme con resoconti contemporanei dati da altri, possono
essere trovati in Backman "la prima visione di JOSEPH
Smith") uno di questi scritti fu riportato nel 1832,
un’altra nel 1835 dopo una visita che Joseph ebbe con un
ospite ebreo chiamato Mattia, c’è poi la dichiarazione del
1838, che è stata divulgata al mondo nella Perla di gran
prezzo ed infine la ben nota lettera Wentworth, scritta
nel 1842 al "Chicago Democrat", in cui il profeta
brevemente ricapitola la sua prima visione. ciò’ che si
voleva fare con gli studi pubblicati dalla BYU, non era
solo di dare, come fu fatto, l’attuale oleografia, il
manoscritto dei suoi diversi scrivani, come egli lo detto’
loro, ma anche di provvedere articoli sul contesto di
alcuni dei migliori studiosi dei santi degli ultimi
giorni.
Nel primissimo racconto, Joseph parla dei suoi giorni
nel Vermont,la’ e più’ tardi a New York ammirerebbe di
notte la meravigliosa simmetria, bellezza ed ordine del
cielo. Qualcosa in lui diceva:"Dietro a questo deve
esserci una maestà’ creatrice
dei cieli."Il contrasto fra la sua giovane
consapevolezza e la confusione che vide su questo pianeta
non era difficile, questo lo addolorava."Questo era un
dolore per la mia anima" disse nel 1832. Inoltre le sue
riflessioni sul cielo ed il suo scrutare le scritture lo
portarono a divenire più’ consapevole dei suoi propri
peccati e si rammaricava per questi. La divisione di cui
si lamentava a Palmira non erano tanto fra gli estranei ,
vicini ed amici, questa era proprio nella sua famiglia.
Egli aveva almeno un parente in ogni chiesa a Palmira,
cosicché’ la sua famiglia era divisa nella religione.
Ordine in cielo, disordine in terra.Come poteva Dio essere
responsabile di entrambe le cose?
Il racconto rende questo chiaro che prima della sacra
esperienza nel bosco questo non era mai accaduto a Joseph
di pensare che tutte le chiese fossero nell’errore. La
domanda che pose a Gesù
non fu "C’è la vera chiesa nel mondo?" La domanda fu
"Qual’è la vera chiesa?" Egli pensava che almeno una fosse
nel giusto. La risposta fu "Non unirti a nessuna di loro."
Nel libro di Backman "La prima visione" egli dice che
"Questo non era mai entrato nel mio cuore (che le chiese
fossero tutte nell’errore)" ma può’ essere entrato nella
sua testa , nella sua gioventù’ fu incline al metodismo e
sua madre era una simpatizzante presbiteriana. Ancora egli
dice nel 1838, nel descrivere il suo primo dilemma che
egli chiedeva a se stesso"Sono queste tutte nell’errore"
ma anche dopo la sua prima visione egli non ha mai detto
che tutte le chiese erano sbagliate. "hanno i
presbiteriani qualche verità’?"Chiese più’ tardi "Si ce
l’hanno, ce l’hanno pure i battisti, i metodisti etc."
Egli aggiunse che i santi degli ultimi giorni devono
"raccogliere tutti i buoni e giusti principi nel mondo e
farne tesoro." o non saranno "dei veri mormoni" Nel
leggere la Bibbia Joseph era stato "colpito" infatti dice
"Giammai alcun passo di scrittura penetro’ con più’ potere
nel cuore di un uomo come questo fece nel mio."Il
reverendo George Lane può’ essere stato l’uomo che per
primo consiglio’ "chiedilo a Dio"quello specifico
passaggio in Giacomo 1:5 fu citato in qualche sermone del
ministro. Un metodista,costui era associato con il
risveglio religioso nell’ovest di New York. Un’altra fonte
riporta che Joseph Smith fece il suo resoconto ad un
metodista. Joseph Smith successivamente parla di un
predicatore metodista che aveva incontrato poco dopo la
prima visione, una persona che era,
dice lui "attivo nel risveglio religioso". Immaginate
(e questo per me è pungente)Joseph all’eta’ di 14 anni,
pieno com’era della gloria, della rimarchevole esperienza
e della eccitazione che ne derivava, che racconta la sua
esperienza a quest’uomo. La risposta dell’uomo fu"o no,
non può’ essere di Dio. Quelle cose non accadono
più’"Cosi’ per uno che manca di saggezza era corretto di
andare a chiede a Dio,cosi’ lui vi era andato, ma secondo
quell’uomo aveva ricevuto una risposta troppo buona.Il
cielo doveva essere ancora chiuso.noi possiamo quasi
visualizzare il ragazzo, puro di mente, spontaneo, proprio
come lo sono i giovani,colpito dalla sorpresa di questa
meravigliosa risposta alla preghiera."Wool, funziona!" Tu
dicesti di farlo ed io l’ho fatto.Ma la risposta era
"Sciocco ragazzo, viene tutto dal diavolo!"Il ,sorriso del
ragazzo piano piano scomparve.Nel racconto del 1838 si
riporta l’uomo che dice "Viene tutto dal diavolo, non ci
sono tali cose come rivelazioni o visioni ai nostri
giorni." I nemici di Joseph hanno sempre detto che lui era
pigro, indolente, svogliato che non aveva mai lavorato un
giorno della sua vita, ma esiste un documento che contiene
qualcosa al
riguardo di Joseph Smith come riportato da Martha
Cox.E’ stato detto che queste storie si contraddicono
radicalmente fra di loro. Da una parte si dice che fosse
un perdigiorno, sempre a contar frottole e non facendo
niente da mattina a sera, e d’altra parte sentiamo dire
che ogni notte a mezzanotte andava in giro in cerca di
argento e di tesori nascosti, ma non trovando mai
niente.Mentre come riportato da Martha Cox uno di questi
rapporti viene da una donna identificata come signora
Palmer che lo conobbe nella sua gioventù’ quando era un
bambino.Come una ragazza, apparentemente di alcuni anni
più’ piccola di lui,essa lo guardava con gli altri ragazzi
lavorare nella fattoria del suo papa, molto lontano
dall’essere indolente, la verità’ è che,in armonia con
questo resoconto, suo padre aveva assunto Joseph, perché
era un buon lavoratore. Il documento dice che "il ragazzo
era il miglior aiuto che avessimo trovato, quando Joseph
Smith lavorava con loro il lavoro procedeva speditamente
ed egli otteneva con pieno diritto la sua paga" Un’altra
ragione era che GOSPEL era capace di far lavorare di buona
lena anche gli altri ragazzi che lavoravano con loro.Il
sospetto è che egli ottenesse quello con l’uso svelto dei
suoi pugni.E’ mio pensiero che uno dei sentimenti che egli
aveva di indegnità’, una delle cose per cui aveva chiesto
perdono (ed il suo racconto mostra che prego’ per ottenere
il perdono dei suoi peccati,prima della visita di
Moroni)fosse questa sua propensione fisica.Egli era cosi’
forte, così muscoloso, così capace fisicamente che quello
era un modo che usava per risolvere i problemi.Questo lo
preoccupò.Senti che non era consono con la divina missione
che aveva ricevuto.Allen J.Stout, riporta che come membro
della legione di Naavoo, si lamentò che Joseph fosse
veloce nel lottare. Il profeta rispose
parlando della sua giovinezza e dell’apprendimento a
lottare "molte volte,contro la sua volontà"I suoi
genitori, disse Joseph,avevano insegnato alla loro
famiglia che litigare e lottare sono peccati da
animali.Quando egli "alzava le mani con ira verso il suo
prossimo, questo gli recava dispiacere ed un sentimento di
vergogna" Egli aggiungeva comunque che in difesa della
giustizia o dell’innocente, poteva lottare fino alla
morte.
Il racconto della signora Palmer parla "dell’agitazione
provocata fra alcune persone , riguardo la prima
visione"Un uomo di chiesa, lei riporta,venne da suo padre
"per rimostrare perché avesse una stretta amicizia con la
famiglia di Joseph"Ma il padre, compiaciuto del lavoro di
Joseph nella sua fattoria,non gli prestò ascolto.Della
visione egli disse "era il dolce sogno di una mente pura
infantile" più tardi, la figlia riporta,che Joseph
affermava di aver avuto un’altra visione e che questa
portò alla pubblicazione di un libro. L’uomo di chiesa
venne di nuovo ed a questo punto il padre della ragazza si
mise contro Joseph, ma lei aggiunse significativamente che
era troppo tardi.Joseph Smith oramai aveva un seguito. La
signora Palmer richiama che l’uomo che chiese a suo padre
di rompere i suoi legami con Joseph, dopo che egli aveva
affermato di aver avuto una visione era "una delle nostre
guide spirituali" presumibilmente un ministro.Lei era
presbiteriana,quindi doveva essere presumibilmente il
capo. In ogni caso dopo la seconda visione anche lei si
volse contro GOSPEL e la sua famiglia "togliendo la sua
amicizia a tutti gli Smith ed a tutte le famiglie che li
seguivano."Anche il padre, per l’uomo intelligente che
era, non poté discernere il male che stava aiutando a
promuovere. Come riportato da Cox i primi membri del suo
seguito erano quelli della sua famiglia, che lo sostenne
ed amò con grande costanza.Infatti non vi è esempio più
grande di sofferenza totale familiare nella storia, di
quello della famiglia Smith. E’ vero che ebbero i loro
alti e bassi e che William Smith fu quasi tanto incerto ed
insicuro, quanto Hyrum fu leale e fedele, ma da una
prospettiva totale uno dei punti di forza della storia
della chiesa è che la sua stessa famiglia sostenne la
verità. "temevo che mio padre non mi credesse"Mamma Smith
riporta questo pensiero di Joseph riguardo la visita di
Moroni. Invece come Joseph riportò nel 1840 alla morte di
suo padre."Egli fu la prima persona che ascoltò la mia
testimonianza, dopo che ebbi visto l’angelo e mi esortò ad
essere fedele e diligente al messaggio che avevo ricevuto"
Joseph era il 4° figlio e nonostante ciò i suoi fratelli
maggiori e le sue sorelle Caterina e Sofronia lo
sosterrebbero. Samuel che contrasse una febbre dopo essere
stato perseguitato dalla plebaglia nella notte del
martirio, perse la sua vita proprio 33 giorni dopo Joseph
ed Hyrum, anche molti degli zii e cugini di Joseph,
sebbene non tutti di loro divennero membri dedicati alla
chiesa.
Anche nei primi giorni delle rivelazioni di Joseph, il
padre sempre lo consigliò di non essere disubbidiente alle
visioni celesti che riceveva. Joseph scrisse la risposta
di suo padre alla visita di Moroni."Mi replicò che
proveniva da Dio e mi disse di andare e fare come
comandatomi dal messaggero." Il racconto della 1° visione
del 1838 descrive la lotta che Joseph ebbe con
l’avversario.Nel momento cruciale della restaurazione,
Satana, il nemico della giustizia, il principe delle
tenebre, fece sentire il suo potere. La prima visione era
il punto naturale da attaccare.Il diavolo non ha come il
rimanente di noi perso la memoria della preesistenza.Egli
non è mai stato in un corpo fisico ed avuto un velo
davanti agli occhi.Quindi conosceva Joseph."Sembra come se
l’avversario fosse consapevole, nello stesso mio primo
periodo di vita, che io fossi destinato a disturbare il
suo regno, altrimenti perché dovevano i poteri
dell’oscurità combinarsi contro di me? perché
l’opposizione e la persecuzione che egli suscitò contro di
me quasi dalla mia infanzia?"Successivamente nella sua
vita Joseph direbbe:"Ogni uomo(incluso lui stesso) che ha
una chiamata per amministrare gli abitanti del mondo, fu
ordinato a quello stesso scopo nel grande concilio del
cielo, prima che questo mondo fosse."Non vi è sorpresa
allora, che l’avversario desiderasse di contrastare le
prime suppliche del ragazzo Joseph, nel bosco sacro.
Non era la prima volta che qualcuno pregava il Signore
per una risposta ad una domanda profonda come "Qual’è la
verità?"La risposta che venne a Joseph fu una risposta, io
credo, ai milioni di preghiere offerte giù attraverso i
secoli da entrambe le parti del velo. Quanto fu forte
l’oscura influenza in quella occasione? Nella perla di
gran prezzo il racconto di Joseph rende chiaro che ciò non
fu una cosa immaginaria. Per un po’ gli sembrò come se
fosse stato distrutto. A questo punto scrisse "Pronto a
cadere in disperazione…. non in una immaginaria rovina,
ma dal potere
di qualche essere del mondo invisibile" in un racconto
precedente aggiunge che per un po’ non poteva parlare come
se la sua lingua fosse legata. Egli esercitò la fede e fu
lasciato dal potere del maligno. Attraverso la sua vita il
profeta ebbe importanti cose da dire riguardo il potere
del malvagio, ma non disse mai che il maligno fosse
potente come il Dio Vivente. Egli conosceva entrambi.Come
Mosè, non fu confuso quando una volta fece esperienza con
entrambi e sentì la loro influenza. Parlando del tipo di
potere che noi chiamiamo possessione egli insegnò ai santi
che "il diavolo non ha nessun potere su di noi, a meno che
non glielo permettiamo" Egli disse da qualche altra parte
che tutti gli uomini hanno il potere di resistere al
diavolo. Tutto allora è volontario. Ma sia che siamo
giusti o no, non sfuggiremo alle tentazioni. E queste
possono venire da fuori, come nel caso di Joseph nel
bosco, o se noi lo permettiamo, possono venire
interiormente e noi stessi possiamo divenire dei burattini
nelle sue mani. un sano rispetto, se così posso
chiamarlo,per il potere dell’oscurità suscitato dalla
prima visione di Joseph, un glorioso rispetto, per il
potere che sopraffece l’oscurità. Joseph sottolineò che è
un errore sottovalutare il potere del male, come anche
sopravvalutarlo, a meno che noi nei nostri cuori
lo acconsentiamo e lo permettiamo, la nostra
organizzazione è tale che possiamo resistere al diavolo.
Se noi non fossimo così organizzati, non potremmo
esercitare il libero arbitrio. "ancora così potente e
persuasiva è stata l’influenza dell’avversario che come il
profeta insegnò a John Bernhisel " In ogni precedente
dispensazione, Lucifero ha prevalso e portato il
sacerdozio in apostasia, ma in questa ultima
dispensazione, il regno del Figlio di Dio ed il suo
Sacerdozio era stato fermamente stabilito che non sarebbe
stato più rimosso, allora tutti gli abitanti del mondo
possono partecipare ai doni e benedizioni di Dio" Joseph
descrisse la luce discendente. Nel dettare il racconto
egli cercò la parola più esatta. Dapprima usò la parola
fuoco. Poi quella fu cambiata a vantaggio di Spirito o
Luce.La parola che infine scelse ed usò più spesso era
"Gloria". Questa da l’idea del radiante ed emanante
Spirito e potere di Dio. Ma la parola fuoco è da tener
presente. Orson Pratt, nel suo libro "Interessanti
racconti di alcune importanti visioni" pubblicato nel
1840, 2 anni prima della lettera Wentworth e circolato
largamente nelle missioni della Gran Bretagna ed Europa,
dice che il giovane Joseph si sarebbe aspettato di vedere
"I rami e le foglie degli alberi consumati." in altre
parole pensava di vedere un fuoco che discendeva, del tipo
che brucia e consuma.Fu quel dettaglio, qualcosa che Orson
Pratt aveva appreso da qualche conversazione con il
profeta? O fu una deduzione dalla dichiarazione che Joseph
fece "che lo splendore e la gloria sfidano ogni
descrizione"? Il profeta indica nel racconto del 1835 che
fu riempito da quella luce, ma anche sostenuto da questa e
che essa riempiva il bosco
poi aggiunge "Niente fu consumato" forse indicando che
lui si sarebbe aspettato che lo fosse. Il profeta non ebbe
danni in quell’esperienza, gli fu permesso di sopportarla.
Avendo visto la luce, egli ora vide in essa 2 Personaggi,
uno dei quali gli disse indicando l’Altro"Questo è il mio
Beneamato Figliolo" Nella lettera Wentworth il profeta
aggiunge,parlando di Loro che "si assomigliavano
esattamente"Da notare che essi non solo si
rassomigliavano, erano esattamente uguali nella figura e
nella persona. Noi parliamo di una rassomiglianza di
famiglia "tale padre, tale figlio" Il Figlio era uguale al
Padre. Filippo chiese "facci vedere il Padre" il Maestro
replicò "Sono stato tanto tempo con voi ed ancora non mi
conosci Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre" Questo
non perché erano identici, ma perché sono all’apparenza,
tanto come in natura, esattamente simili. Questo fatto può
dare ulteriore percezione alla frase di Alma usata nelle
sue familiari domande sul nostro progresso
spirituale"Avete sul vostro viso L’impronta della sua
essenza?" Può anche dare più grande significato ad una
storia favorita del Presidente David O. Mc Kay, riguardo
la grande faccia di pietra, quando uno ama un
comportamento uno può eventualmente prendere il carattere
di ciò che ama. Ciò da una ulteriore conferma della
successiva visione del profeta e dei 12 mentre a Kirtland,
un disparato gruppo di uomini con una varietà di cultura
di cui egli vide in visione, attraverso le loro lotte e
travagli, fino a quando li vide glorificati. Egli li vide
introdotti da padre Adamo al trono di Dio, salutati ed
abbracciati dal Maestro e poi coronati.Egli vide che tutti
avevano bellissime sembianze e tutti sembravano uguali.
questo non dovrebbe essere preso come se significasse che
i 12 fossero assolutamente uguali, ma piuttosto che nella
gloria erano simili. ed il profeta usò la parola bellezza
per descrivere la gloria di un uomo risorto come quella di
una donna e che era simile.Il giovane Joseph imparò nel
bosco sacro che vedere il Padre è vedere il Figlio e
viceversa.Un punto più profondo è la relazione fra questi
2 personaggi. Joseph insegnò nel 1840, ed io penso che
fosse un’ampliamento di ciò che egli imparò quella mattina
nel bosco, che la dichiarazione del Maestro che non faceva
niente da se stesso, ma che faceva ciò che aveva visto
fare a suo Padre , ha infinite applicazioni."Veramente in
verità vi dico, il Figlio non può fare niente da se
stesso, ma vede ciò che il Padre fa, perciò quelle cose
che il Padre fa, similmente le fa il figlio"Giovanni 5:19.
Come poteva Gesù aver visto gli atti del Padre come un
testimone? Il presidente Joseph Fielding Smith scrisse "La
dichiarazione del Nostro Signore che Egli non poteva far
niente a meno di vederlo dal Padre, significa niente di
meno che gli era stato rivelato ciò che suo Padre aveva
fatto. Senza dubbio Gesù venne nel mondo soggetto alla
stessa condizione che era richiesta per ognuno di noi,
egli dimenticò ogni cosa e dovette crescere grazia per
grazia. Il profeta dichiarò in questo discorso"Che cosa
fece Gesù? Perché io faccio le cose che vidi fare al Padre
quando i mondi vennero all’esistenza, io vidi il Padre
fare un regno con timore e tremore ed io posso fare lo
stesso." Nel suo discorso finale nel bosco di Naavoo egli
disse"IL Salvatore dice: "Le opere che mio Padre fece io
pure le faccio" e queste sono quelle opere,prese un corpo
e poi depose la sua vita perché potesse riprenderla di
nuovo" Joseph parlò di questi come i primi "principi del
Vangelo" Di nuovo la relazione è esatta.
Se Cristo stesso è il Beneamato ed il Primogenito nello
spirito, e se Egli era il Cristo, non solo di questa
terra, ma anche come insegnò più tardi il profeta, della
galassia, così prima di Lui il Padre stesso era stato un
Redentore, avendo operato la salvezza delle anime di cui
Egli fu fratello, non Padre.Questa è dottrina profonda. La
conclusione è come citata sopra nel discorso di King
Follett: ciò significa questo. Il Padre per esperienza sa
esattamente ciò che suo Figlio sta provando, perché ha
provato con l’esperienza personale.Quindi quando Egli
dice"Io e mio Padre siamo Uno"Egli non sta esprimendo
un’identità metafisica, Egli sta parlando di unità nello
spirito, armoniche pulsazioni di amore che possono venire
solo nei modelli di redenzione eterna.Seminato nella mente
di un quattordicenne, quel seme di percezione, fiorì e
crebbe. Sebbene noi non sappiamo quanto a lungo il profeta
rimase nel bosco quel giorno, ricevendo istruzioni,
probabilmente fu più a lungo di quanto sia indicato
dall’idea che abbiamo. Noi sappiamo per esempio, che egli
scrisse"Molte altre cose mi disse, che non posso scrivere
in questo momento"Come sappiamo non le ha mai scritte.
Alcuni critici hanno puntualizzato che il profeta parlò
della visita di angeli in connessione con la sua prima
visione. Alcuni hanno teorizzato che egli cominciò con
l’asserire di aver visto un angelo e finì con l’abbellire
la sua affermazione affermando di aver visto il Padre ed
il Figlio.La verità è che avendo descritto tutto quello
con cui oramai siamo familiari riguardo la visione, egli
dice nelle parole finali del racconto del 1835 "Io vidi
molti angeli in quella visione" E’ una forzatura dire che
vide il Padre ed il Figlio o angeli.Ciò che vide erano
entrambi.A chi sarebbe stato permesso di essere con Lui in
questa Teofania? Quali angeli erano presenti? Questa è una
domanda senza risposta. Noi abbiamo l’insegnamento del
profeta che gli angeli sono: 1° Personaggi risorti che
sono vissuti su questa terra o 2° Gli spiriti dei giusti
che sono vissuti qui e non sono ancora risorti o 3° Come
nei casi rari del vecchio Testamento persone che ancora
non hanno avuto un corpo che vengono in anticipo. " non vi
sono angeli che ministrano questa terra, che non vi
appartengono o vi sono appartenuti"Il profeta era stremato
per la sua esperienza del bosco. L’incontro, o lungo o
breve, richiese molto da lui. Egli dice "io svenni." ed
ancora "Quando rinvenni mi trovai riverso sulla schiena
mirando il cielo." penso che non sia appropriato dire che
fosse in stato di trance od in uno stato mistico. I più
chiari paralleli vengono dagli antichi racconti di Mosè,
Abramo ed Enoch. Come quei profeti antichi,Joseph fu
riempito con uno spirito che gli permise di sopportare la
presenza di Dio. D&A 67:11 "Perché nessun uomo ha mai
visto Iddio nella carne a meno che sia protetto dallo
Spirito di Dio" Carne e sangue non possono dimorare là, ma
carne ed ossa, trasfigurate dallo spirito di Dio lo
possono.E’ detto spirito, snervante od anergizzante? la
mia risposta ponderata è si! E’ entrambe le cose. Questo
richiede da noi una concentrazione ed uno sforzo non
paragonabile con niente di questa vita. Ma ciò conferisce
anche grandi capacità che oltrepassano i nostri limitati
poteri,mentali, spirituali e fisici. Nel 1832, uscendo
dalla visione dei 3 gradi di gloria D&A 76 con il suo
partner della visione Sidney Rigdon, il profeta appariva
forte, mentre l’altro era emaciato e pallido. Per questo
il profeta, con una certa umiltà ed anche forse con una
piccola concessione disse "Sidney non è abituato come me"
Joseph appariva forte come un leone, ma Sidney sembrava
debole come acqua e Joseph notando la sua condizione
sorrise e disse "Fratello Sidney non è abituato a certe
cose come me" M a dopo la prima visione egli era esausto.
Fu difficile per lui tornare a casa.Similmente nel suo
incontro con Moroni nel 1823, infatti suo padre lo mandò a
casa.Subito dopo la prima visione egli affermò "Io mi
sentii stranamente debole.Noi adesso ci volgiamo ad alcuni
degli ampliamenti teologici di questa intuizione iniziale
della prima visione, come il profeta più tardi ebbe a
insegnare loro "Conoscere il carattere di Dio è il primo
principio del Vangelo"Questo è molto di più di dire che il
primo principio è di sapere che Dio vive. Egli non usò la
parola vivere in tutto questo contesto. Voi non potete
trovare un argomento in Joseph Smith per l’esistenza di
Dio. Perché no? una risposta " perché uno non inizia ad
arguire riguardo l’esistenza di una cosa fino a quando
sorgono seri dubbi.Ma Joseph non aveva necessità di
arguire egli sapeva di prima mano che Dio viveva."E’ il
primo principio del Vangelo conoscere con precisione il
carattere (La personalità)e gli attributi di Dio e di
sapere che possiamo conversare con Lui come un uomo parla
con un’altro" Nella traduzione ispirata del nuovo
testamento, la dichiarazione del Maestro "io non vi
conobbi mai."
è corretta in "Voi non mi avete mai conosciuto" vedere
anche JST
25:11 in cui il Signore parla alle 5 vergini sciocche
dicendo"Voi non mi conoscete".Quella è la testimonianza di
Joseph Smith dal principio alla fine.Egli sta parlando per
tutti noi adesso. Quello è da dove partiamo. E per paura
che noi potremmo dire, come a volte facciamo "Ma la sua
rimarchevole vita ed esperienza è diversa dalla mia"
dovremmo notare che Joseph disse "Dio non ha rivelato
niente a Joseph che non faccia conoscere ai 12 e financo
il minimo dei santi può conoscere tutte le cose tanto
velocemente come è capace di sostenerle."Anche il minimo
dei santi confermo!Il profeta continuò"Perché giorno verrà
quando nessun uomo dirà al suo vicino, conosci il Signore,
perché tutti lo conosceranno dal più piccolo al più
grande"Da notare che "tutti lo conosceranno è diverso dal
sapere qualcosa".Lo stesso anno il profeta fece un
meraviglioso discorso in cui espose il 14° capitolo di
Giovanni, quel magistrale sermone del Salvatore in cui
diceva che Egli e suo Padre avrebbero fatto "dimora" con i
fedeli santi.In questo indirizzo il profeta lo stava
rispiegando per noi. E’ come se dicesse "non è abbastanza
per voi dire: fratello Joseph ci sta mettendo in guardia e
lui sa. "voi dovete conoscere" e lo disse in 10 diversi
modi.Poi nella parte finale disse"Venite a Dio". Queste
benedizioni sono intese per i santi"così chiedete a
Lui""bene" a volte si può sentir dire"Io non voglio
esagerare, io non voglio chiedere cose per cui non
dovrei"Certo per principio generale che rappresenta
genuina saggezza, non dovremmo chiedere mai per ciò che
non dovremmo.Ma
quando il Signore ci ha comandato di chiedere è
appropriato.Questo è illustrato nella parabola del
Salvatore, riguardo il giudice iniquo e della vedova che
lo importunava, che è preceduta dal motivo per cui era
stata data, per mostrare "che gli uomini dovrebbero
pregare sempre, ma lo fanno debolmente" E’ detto della
vedova che ripetutamente andava dal giudice per
ricordargli il suo caso.Costui si negava sempre.Ma poiché
ella ritornava spesso alla fine il giudice disse"Va bene
dategli ciò che vuole, basta che finisca con le sue
molestie". L’ammonimento di pregare sempre ricorre 8 volte
nelle dottrine e alleanze.La mia interpretazione è una
cruda parafrasi della parabola. Ma qual’è il punto della
storia?Perché il Salvatore ci vorrebbe insegnare una
parabola come questa?Il punto è pregare e non
debolmente,o, nelle parole di Joseph Smith "Stancate (il
Signore)
fino a che non vi benedica"Ci sono posti nella
rivelazione moderna dove il Signore comanda a qualcuno di
non pregare ulteriormente su di una materia particolare,
dove Egli dice "Non seccarmi oltre" ma in ogni caso il
contesto mostra che Egli aveva già dato la risposta ed
Egli sta dicendo "Per favore prendi il si od il no per una
risposta" La frase "non importunarmi oltre riguardo a
questa materia" Segue un rimprovero a Martin Harris D&A
5:29 "questo sia sufficiente" sono le parole del Signore
che seguono una risposta parziale ad una preoccupazione
del profeta di sapere il tempo del ritorno di Cristo D&A
130:14-17"Non importunarmi oltre"Il Signore dice, dopo
aver spiegato gli scopi del sabato D&A59:22. Noi abbiamo
il privilegio di ricapitolare le esperienze del profeta.
Questo mi porta al punto finale. Così spesso noi siamo
pervasi non solo con la domanda se siamo andati abbastanza
lontani nella nostra esperienza religiosa, ma anche se
possiamo dipendere da qualcosa che non abbiamo
precedentemente
creduto.A volte siamo confusi, ma a volte sono
nientemeno che i nostri peccati e debolezze, così i dubbi
seguono naturalmente.
Il Maestro fece una strana dichiarazione a Tommaso.
Questi era notoriamente un dubbioso, infatti disse
"Crederò, quando vedrò"
La versione ispirata suggerisce che tutti i discepoli
avevano parlato male di Gesù quando erano stati messi
sotto pressione dopo il suo arresto e che tutti ebbero
dubbi e timori."Essi avevano parlato male contro di Lui,
davanti al popolo, Perché avevano paura di sostenerlo
davanti agli uomini"Luca 12:10-12
versione ispirata.In armonia con questo, gli altri si
stropicciarono gli occhi quando lo videro.E’ una
bellissima frase."Essi ancora non credevano alla loro
gioia."Che cosa significa? Significa che era troppo bello
per essere vero. Dopo i giorni che avevano visto il loro
Signore crocifisso, lo avevano adesso davanti ai loro
occhi! Così anche loro ebbero dei dubbi come li ebbe
Tommaso.Le strane parole di Gesù sono riportate da
Giovanni "Tommaso, Perché mi hai veduto, hai creduto,
benedetti sono coloro che non hanno veduto ed hanno
creduto." Giovanni 20:29.Superficialmente questa
dichiarazione sembra dare un premio
alla fede cieca, come se questa fosse più lodevole che
la fede basata sulla conoscenza della vista. Ciò penso, è
un errore.ciò che è implicito nella dichiarazione è il
riconoscimento dal Signore e dai suoi profeti, che la più
penetrante delle assicurazioni, l’unico potere, anche
oltre la vista, che può togliere ogni dubbio e che fa si
che non si sia increduli è lo Spirito Santo.E’ insegnato
frequentemente che lo Spirito Santo è la fonte massima di
assicurazione e certezza.Le forze del male simulano la
luce, ma la loro luce è comparativamente parlando
tenebre.Vedi per esempio il rilievo di Brigham Young che
"Lo Spirito di verità investiga ogni cosa e rende ognuno
capace, che lo possegga, a comprendere la verità
dall’errore, luce dalle tenebre,le cose di Dio da quelle
che non lo sono.Ricordando i sentimenti che ebbe nel
lasciare il bosco e nei giorni successivi,il profeta
riportò come segue "La mia anima era riempita di amore e
per molti giorni io potevo gioire di grande gioia ed il
Signore era con me, ma non potevo trovare nessuno che mi
credeva"Questa è una delle rare percezioni che egli da di
ciò che sentiva, sia dentro di se che fuori di se.Gioia,
amore, e nessun dubbio.Gli altri certo dubitavano, non
lui. Il diavolo è astuto con gli stratagemmi, ma una cosa
non può contraffare ed è la testimonianza ed il potere
dello Spirito Santo. Quando questo è su di noi, c’è
l’assicurazione, ed io ripeto, anche più
importante di quella di vedere e sicuramente a ciò si
riferiva il Signore con Tommaso. e’ certo possibile avere
entrambe le cose, e quello è ciò che Joseph Smith ebbe.
Egli vide, come una rivelazione successiva spiega, non
attraverso la mente carnale o naturale. vedi D&A 67:11-13
ma con la mente spirituale.Egli vide con i suoi propri
occhi, ma era anche protetto da quel potere radiante che è
per portare testimonianza del Padre e del Figlio. Pur
senza avere rimarchevoli visioni, tutti noi possiamo avere
la stessa gloriosa e glorificante certezza riguardo la
realtà del Padre e del Figlio e che viene dallo Spirito,
dal potere dello Spirito Santo. Spesso noi siamo
affrontati nel mondo da coloro che vogliono credere in Dio
senza credere in Lui. "essi non cercano il Signore per
stabilire la Sua giustizia, ma ogni uomo cammina nella sua
propria strada, e secondo l’immagine del suo proprio Dio,
la cui immagine è come l’immagine del mondo e la cui
sostanza è quella di un’idolo"D&A1:16.
Essi vogliono affermare che vi è qualcosa e quella è la
più forte parola che vogliono usare, che c’è qualcosa, un
principio, una forza armonica al massimo un mistero
cosmico.Quanto raramente è benvenuta la testimonianza che
il Padre è nella somiglianza del Cristo.Un motivo, ed i
santi degli ultimi giorni possono testimoniare di ciò, è
che tali personaggi personali possono essere coinvolti
nella vostra vita, cambiandola, dando specifici
comandamenti e consigli, rimproverando, approvando o
disapprovando. Non è plausibile che il profeta prevedesse
le conseguenze della sua preghiera nel bosco, ma egli
ciononostante si misurò pienamente con le sue conseguenze.
Non vacillò mai. In una occasione disse"Se non sapessi che
sono stato chiamato da Dio
in quest’opera, tornerei indietro"ma aggiunge e ciò
mostra la sua fedeltà ed integrità "io non posso tornare
indietro non ho dubbi della verità" Questa dichiarazione
fu resa il 13° anniversario dell’organizzazione della
chiesa. Il profeta può darsi stesse guardando a quanta
turbolenza si fosse raggruppata attorno a lui in quei 13
anni. (Alcuni uomini pur non avendo dubbi della verità
indietreggiarono, egli non lo fece) Dall’esperienza del
bosco attraverso la sua vita. Egli conosceva ed accolse
nella sua vita
il Padre ed il Figlio,"Anche"come gli fu comandato nel
1829 "se tu dovessi morire"D&A 5:22. Egli fu fedele in
vita ed in morte. Per usare quella parola che egli rivelò
nella nostra generazione, ,che suggella il potere della
prima e delle visioni successive. Chiunque ha abbastanza
dello Spirito di dio per sapere che Dio vive e che Gesù è
il Cristo, da quello stesso Spirito sarà portato a
riconoscere che uno dei profeti chiamato dal Padre e dal
Figlio era Joseph Smith.

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