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Friday, August 17, 2012

La ricerca della perfezione


La ricerca della perfezione.
Di vincere le proprie debolezze e’ una
meravigliosa vittoria, di
farla divenire un punto di forza ha del miracoloso, ma
affermare che
e’ possibile fare ancora di piu’ e cioe’ raggiungere la
perfezione
per taluni ha del blasfemo. Eppure il processo e’ lo
stesso. Il
processo che si chiama "Grazia su grazia"D&A 93:12 Davide
lo
conosceva molto bene perche’ scrisse 2 Samuele 22:33
Forse nessun’altra dottrina ha mai suscitato tante
controversie e
cioe’ che l’uomo puo’ divenire perfetto come Dio. E’ li
che di solito
si focalizzano i nostri primi critici, fu proprio questo
che offese
anche i rabbini ebrei del tempo di Cristo Giovanni 10:33
La divinita’ dell’umanita’ e’ la meta ufficiale del
sacrificio
espiatorio. Noi viviamo in un giorno quando questo
glorioso principio
e’ ridicolizzato ed offeso. E’ visto da taluni come
blasfemo, da
altri come assurdo. Un tale concetto per taluni
depriverebbe il Dio
della sua dignita’.( eppure e’ proprio il contrario
perche’ la
scrittura non solo afferma che Cristo e’ erede di Dio ma
che noi
siamo coeredi. Cristo prego’ di essere uno con il Padre ma
anche
disse che voleva che anche noi fossimo uno con Lui. Dio
prova gioia
nel vedere il progreso dei suoi figli, se si sentisse
sminuito
avrebbe i sentimenti dell’avversario, sentimenti bassi e
non certo
sentimenti degni di un Padre pieno d’amore e Dio e’ amore.
L’invidia
non fa parte dei suoi sentimenti. Nelle scritture e’
promesso ai
filgio ubbidienti che il Padre ed il Figlio verranno
presso di Lui e
faranno dimora con lui Massimo)
Allora dov’e la verita’?
Semplice per prima cosa ci volgiamo alle scritture per
trovarne il
conforto e per secondo al potere della logica e terzo alla
voce della
storia. sono sicuro che queste testimonianze
bisbiglieranno alle
nostre anime la quieta ma sicura verita’.

potenziale divino dell’uomo
Il primo si trova in Genesi ed e’
riferito ad Abramo Genesi 17:1
Il piu’ chiaro ed il piu’ importante e’ l’invito fatto dal
salvatore
in Matteo 5:48. Questa sfida era consistente con la
preghiera
sacerdotale del Salvatore. Parlando dei credenti Egli
chiedeva:" Che
essi possano essere uno, proprio come noi siamo uno: Io in
loro e tu
in me, affinche essi possano essere perfetti in uno."
Giovanni 17:22-
23. Paolo insegno’ che una ragione vitale per la chiesa
era
di :"Perfezionare i santi…..fino a quando tutti
diveniamo………all’uomo perfetto, fino ad adempire la
misura di
Cristo" Efesini 4:12-13
Notate che il metro da essere usato e’ "la pienezza di
Cristo"
Le scritture sostengono questa dottrina dall’inizio con
ripetute e
poderose testimonianze. Una volta il salvatore stava per
essere
lapidato per blasfemia. A questa accusa Gesu’ rispose"Non
e’ forse
scritto nella vostra legge che voi siete Dei?" Giovanni
10:34 Lui si
stava riferendo alla dichiarazione del Vecchio Testamento
con la
quale i Giudei avrebbero dovuto essere familiari Salmi
82:6. Il
Salvatore stava solo riaffermando un insegnamento
profetico che tutti
gli uomini essendo figli di Dio possono nella loro
maturita’ divenire
come il loro Padre, un processo semplice e naturale.
Paolo che conosceva questo principio disse agli ateniesi:"
Taluni
anche dei vostri poeti ha detto che noi anche siamo sua
progenie."
Atti 17:28
Paolo conosceva bene il nostro potenziale divino perche’
mentre
scriveva ai romani dichiaro’:Lo spirito stesso porta
testimonianza al
nostro spirito, che siamo figli di Dio, e se siamo figli,
allora
siamo eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo Romani
8:16-17. Non
eredi subordinati, non contingenti bensi’ proprio coeredi,
uguali con
Cristo per condividere tutto cio’ che Egli ha ricevuto.
Giovanni il rivelatore conosceva questo concetto che ben
espresso in
Rivelazione21:7 "Colui che vince ereditera’ TUTTE LE COSE"
non viene promesso qualcosa ma bensi’ tutto. Timoteo
conosceva questa
possibilita’ perche’ Paolo gli promise che" se soffriremo
con Lui,
regneremo con Lui" 2 Timoteo 2:12. La parola regnare
suggerisce un
regno, un dominio sul quale noi eregneremo. Vi e’ forse
qualche
meraviglia perche’ Paolo scrisse ai santi Filippesi> "Io
mi spingo
innanzi per poter prendere il premio della santa chiamata
in Dio in
Cristo" Filippesi 3:15 e poi Filippesi 3:15
Agli ebrei diede lo steso messaggio Ebrei 6:1,3 nella
veresione
ispirata
Pietro spiego’ che l’uomo sarebbe divenuto partecipe della
natura
divina 2 Pietro 1:4
I critici come ho gia’ scritto rispondono che questo
diminuisce Iddio
e lo priva della sua divinita’ ma Paolo aveva previsto
anche questo
modo di pensare quando scrisse" tenete bene in mente, che
era anche
in Cristo Gesu’: CHE ESSENDO NELLA FORMA DI DIO, non
penso’di
derubare Dio essendo uguale a Lui" Filippesi 2:5-6
Secondo questo contesto allora diviene piu’ evidente che
il
comandamento di essere perfetti era un invito a
raggiungere questa
perfezione divina nell’adempire lo scopo della nostra
creazione
attraverso l’ubbidienza alle leggi dateci per questo
scopo, senza
dimenticare la piu’ essenziale di tutte :l’esercizio del
pentimento
tramite l’espiazione di Gesu’ Cristo, ovvero il lavare le
vesti nel
sangue dell’Agnello.
Che cos’e’ la liberta’?
Nefi parlo’ di un’altra conseguenza, un’altra benedizione,
che
fluisce da cio’ che sembra essere una fonte perenne e
senza fine che
e’ il pozzo dell’espiazione.:"Poiche’ coloro che sono
redenti dalla
caduta, essi sono divenuti liberi per sempre". 2 Nefi 2:26
L’anziano Talmage capi’ che senza l’espiazione, non vi
sarbbe potuto
essere liberta’:"Noi proclamiamo che le’spiazione operata
da Gesu’
Cristo….e’ per tutte le persone, e’ il messaggio della
liberta’ dal
peccato e dalle sue conseguenze. Il decreto della
liberta’. la carta
magna della liberta’. Come ogni altra delle altre
benedizioni
dell’espiazione, anche questo non puo’ stare da sola. Esse
si
completano e perfezionano le altre.
Il potere di divenire come Dio, la benedizione principe
dell’espiazione, e’ intregralmente connessa al potere di
essere
liberi, perche’ in verita’, il piu’ libero di tutti gli
esseri e’
proprio Dio. Presidente David O. Mc Kay noto’ che:" Dio
non avrebbe
potuto fare l’uomo come se stesso a meno di non farlo
libero." Poi
cito’ il Dr. Iverach, un filosofo scozzese, che aveva
condiviso una
opinione simile:"E’ una grande manifestazione di potere
divino di
creare esseri che possano agire da soli piuttosto che
esseri che non
possono avere questa condizione, perche’ i primi sono
veramente
uomini i secondi sono solo burattini."
Se l’espiazione ci rende liberi allora e’ bene ed
appropriato che
spieghiamo cosa significa realmente "essere liberi"
purtroppo nel
nostro mondo di oggi questo conceto cosi’ basilare e’
quasi
universalmente frainteso.
Esseri liberi e’ essere come Dio e’. Dio e’ il piu’ libero
di tutti
perche’ conoscendo perfettamente le leggi non solo le
ubbidisce alla
perfezione ma puo’ usarle al massimo livello senza
intaccarle e farle
funzionare per cio’ che servono. D&A 132:20
Gli Dei agiscono e non subiscono perche’ sanno come fare 2
Nefi 2:26
Quello e’ cio’ che Alma stava cercando di dirci riguardo
Aamo ed Eva,
che in qualche cosa erano divenuti "come Dei". Perche?
perche’
potevano riconoscere il bene dal male ed erano posti in
uno stato"per
agire secondo le loro volonta’ e piaceri" Alma 12:31
(chiaro che "conoscerete la verita’ e la verita’ vi fara’
liberi"
concetto espresso da Cristo e’ la semplificazione massima
di questo
concetto, anche l’uomo deve imparare a scegliere il bene
per non
subire le conseguenze del peccato che lo riporta in
prigionia. Tutto
e’ connesso e chiaro nel vangelo se si hanno le dritte
giuste per
comprendere Massimo)
Le vite degli Dei sono guidate dall’interno e non da cause
esterne,
la loro liberta’ si sprigiona dal loro potere di agire
secondo la
loro volonta’ senza la restrizione di una forza esteriore.
Conoscendo
la Verita’ non hanno bisogno di subire influenze esterne.
Se desiderano viaggiare alla velocita’ del pensiero, lo
possono fare
perche’ conoscono la legge per farlo. Se vogliono
conoscere i piu’
reconditi pensieri e desideri degli esseri viventi e’ nel
loro potere
p[er lo stesso motivo. Loro controllano ogni elemento in
ogni sfera
perche’ loro hanno fissato le loro leggi ed essi sono i
primi a
rispettarele. Le scritture sono chiare che tutte le cose
sono
soggette a loro e che loro sono sopra di ogni cosa.
La liberta’ si ottiene attraverso un processo di linea su
linea e
preceto su precetto di obbedienza in accordanza con la
volonta’ di
Dio. Gesu’ fece lo stesso processo benche’ figlio imparo’
l’ubbidienza dalle cose che soffri’ o meglio come spiega
filippesi
2:5-9
Liberta’ e divinita’ hanno viali paralleli.
Dio fece gli uomini liberi.
Samuele spiego’ Helaman 14:30
Re beniamino disse Mosia 5:8
Il Salvatore ribadi’Giovanni 5:8
e D&A 88:86
LE QUATTRO COMPONENTI DELLA LIBERTA’
Come ha fatto Dio a darci questa liberta’ e che ruolo
gioca
l’espiazione nel renderci liberi?
Questo e’ meglio compreso se dividiamo la liberta’ in
quattro
componenti principali
1) La necessita’ di un essere intelligente
2) Una conoscenza del bene e del male
3) La disponibilita’ di scelte
4) Il potere di eseguire e portare avanti tali scelte.
Come abbiamo visto per prima cosa vi e’ la necessita’ di
un essere
intelligente. Se la liberta’ e’ di agire e non di subire
come spiega
Lehi in 2 Nefi 2:26, allora in qualche modo dobbiamo avere
l’innata
capacita’ di prendere decisioni sulle quali fare le nostre
azioni.
In poche parole non potrebbe esservi liberta’ senza uno
che possa
prendere decisioni: un essere intelligente. L’uomo e’ una
entita
cosciente, che pensa e quindi adempie alla prima richiesta
della
liberta’
Il secondo punto e’ la necessita’ della conoscenza del
bene e del
male. Questo e’ un elemento indispensabile per la liberta’
Mose
spiego’ questo concetto Mose 6:56. L’importante relazione
fra la
liberta’ da una parte e la conoscenza del bene e del male
dall’altra
e’ un tema comune spiegato da molti degli antichi profeti.
Samuele il
lamanita spiego’ proprio cio’ che le persone erano libere
perche’
Dio" aveva dato loro che potessero conoscere il bene dal
male.
Helaman 14:31 2 Nefi 2:18,23 Alma 12:31-32
A prima vista potrebbe sembrare che la caduta,
indipendentemente
dall’espiazione di Cristo, fosse cio’ che consegnava
al’uomo quella
conoscenza che lo avrebbe reso libero. In verita’ era una
connessione
vitale, ma era solo l’;inizio, la porta della conoscenza.
La caduta apriva le porte che prima erano chiuse e occhi
che erano
sigillati, infatti le scritture dicono:’ che i loro occhi
furono
aperti." Genesi 3:7
Questo era essenziale, ma era solo l’inizio, no la fine
del viaggio.
Con maggiore conoscenza vi e’ una opportunita’ maggiore di
liberta’.
Come citato preecedentemente il salvatore
insegno"Conoscerete la
verita’ e questa vi rendera’ liberi." Giovanni 8:32.
Ancora una volta
gli scribi furono incapaci di afferrare il suo messaggio:"
Noi non
siamo mai stati in schiavitu’ di nessun uomo." Giovanni
8:33. Essi
avevano la conoscenza secolare, ma non la verita’
spirituale che
rende un uomo libero. Loro furono maestri nel mancare gli
insegnamenti del maestro. Ancora una volta era
sintonizzati sul
canale sbagliato ed allora il Salvatore parlo’ con
chiarezza
assoluta:" se il Filgio vi rendera’ liberi voi lo sarete
davvero."
Giovanni 8:36
Questa e’ l’essenza della liberta’, di conoscere il
Salvatore ed
obbedire alle sue verita’. Liberi dal pregiudizio,
falsita’peccato,
contese ed ogni altra pratica ingiuriosa ed impura.
Mentre la caduta apriva la porta alla strada della
conoscenza era
l’espiazione che provvedeva il veicolo per procedere su
quella strada.
Attraverso l’espiazione siamo purificati nelle acque del
battesimo,
rendendoci elegibili per il dono dello Spirito Santo. E’
tale dono
che ci "guidera’ in tutta la verita’" Giovanni 16:13
Questo e’ perche; la conoscenza e’ potere, e potere nella
sua piu’
grande espressione e’ divinita’ e la divinita e’ la
quintessenza
della liberta’.
L agloria di Dio e’ L’intelligenza e l’intelligenza e’
conoscenza al
massimo livello. Ogni principio di intelligenza……….
Il terzo elemento e’ la disponibilita’ di scelte.
Il terzo elemento della liberta’ e’ la disponibilita’ di
scelte. Il
presidente David O. Mc Kay osservo’>: Solo agli esseri
umani il
creatore disse:"Tu puoi sceglereda te stesso, poiche’ cio’
ti e’
concesso." Mose’ 3:17. Dato che Dio intendeva che l’uomo
divenisse
come Lui, il primo passo era di renderlo libero. Se non
fosse stato
per l’espiazione non vi sarebbe stat scelta fra la vita
eterna e la
dannazione. La caduta avrebbe aperto una via "unica" come
spiega 2
Nefi 9:7-8. Un quadro terribile. Senza l’espiazione ognuno
di noi
farebbe parte di un piano che non prevede nessuna
alternativa.
Giacobbe spiego’ questo progetto 2 Nefi 9:10 e poi va
avanti nei
versi 11-12. L’espiazione e’ il mezzo che ci libera dalla
morte, che
libera i nostri corpi dalla tomba ed i nostri spiriti
dall’inferno e
ci offre un’altra possibilita’.
Lehi spiego’ che essendo gli uomini redenti dalla caduta
essi sono
liberi per sempre….liberi di scegliere la liberta’ e la
vita
eterna, tramite il Grande Mediatore di tutti gli uomini o
di
scegliere la cattivita’ e la morte." 2 Nefi 26-27
Poi Lehi supplica is uoi figli di "guardare al grande
mediatore…. e
di scegliere la vita eterna." altrimenti egli avverti:"Il
diavolo
avra’ potere su di voi e regnera’ su di voi." 2 Nefi
2:28-29
Il messaggio e’ chiaro. Possiamo accettare l’espiazione,
una scelta
che porta alla vita eterna (liberta’ al massimo grado) o
possiamo
scegliere la via del malvagio, una scelta che porta alla
distruzione,
catene e cattivita’ ( prigionia al massimo grado). Come
scegliamo il
Signore riceviamo piu’ corda, se scegliamo Satana ci
troviamo piu’
stretti in quella corda. Il profeta Giacobbe concluse il
suo
meraviglioso discorso sull’espiazione incoraggiando il suo
popolo di
stare allegro, dopo tutto egli spiego’ "voi siete liberi
di scegliere
da voi stessi, dis cegliere la via della morte eterna o
della vita
eterna." 2 Nefi 10:23
Tale liberta’ di scelta avviene tramite l’espiazione.
Quello e’ cio’
che Lehi insegno’:"Il Signore diede all’uomo di poter
scegliere da se
stesso> per cui l’uomo non avrebbe potuto scegliere da se
stesso a
meno che non potesse essere tentato o dall’uno o
dall’altro." 2 Nefi
2:16. Per la pienezza della liberta’ comunque manca ancora
un
elemento. E’ il potere di eseguire o portare avanti le
scelte. Noi
possiamo avere la conoscenza del bene e del male, possiamo
anche
avere le scelte davanti a noi, ma a meno che non abbiamo
il potere di
portarle avanti, il potere di adempierle allora la nostra
liberta’ e’
illusoria. Saremmo come un astronomo che cerca di vedere
Nettuno ad
occhio nudo, potremmo guardare all’infinito ma non ci
riusciremmo, ma
se avremmo un telescopio allora avremmo questa
possibilita’. In
questo caso il problema non e’ la scelta ma la
possibilita’ di
portare avanti quella scelta. In questo caso il problema
e’ il
potere. Dio ci ha dato una grande vastita’ di telescopi
"spirituali",
di attrezzi che ci permettono di portare avanti le nostre
scelte non
solo di farle. Tutti gli uomini hanno in qualche misura
qualche
potere da Dio:" Gli uomini dovrebbero essere ansiosamente
impegnati
in una buona causa, e fare molte cose di loro spontanea
volonta’……perche’ il potere e’ in loro, per cui essi
sono agente
di loro stessi." D&A 58:27-28
Come possiamo usare questo potere?. La storia ha
confermato da sempre
che la conoscenza e’ il precursore del potere. E’ la
conoscenza che
ha conquistato lo spazio, vinto malattie, accellerato la
maniera di
viaggiare e rivoluzionato i nostri mezzi di comunicazione.
Dio prova
diletto nella ricerca della conoscenza dell’uomo, anche
nella
conoscenza secolare D&A 88:&9, 118
Egli offre ispirazione a coloro che ricercano queste cose.
Mentre Dio
e’ sicuramente favorevole alla conoscenza terrena, Egli
rimane
comunque molto piu’ interessato che noi possiamo conoscere
quei
poteri che provengono da una fonte piu’ alta e che scorono
dall’acquisizione di verita’ spirituali.. Fu un potere
spirituale che
divise il mar Rossso, che causo’ al sole di fermarsi e
cosi’ via.
Questo potere invisibile ha calmato mari tempestosi ed in
breve
controllato, diretto e governato ogni elemento
dell’universo. Matteo
8:23-27. Dove la scienza mortale si ferma questo divino
potere ha il
potere di supplire alle mancanze della scienza. Allora con
l’acquisizione di questi poteri noi possiamo sviluppae un
piu’ grande
controllo non solo sugli elementi, ma proprio sul nostro
destino. In
questo modo, diveniamo i "piloti" non i pilotati, la causa
piuttosto
che l’effetto. Noi agiamo da noi stessi piuttosto che
subire 2 Nefi
2:26 ed e’ in questo modo che diveniamo veramente liberi.
Mentre la conoscenza e’ essenziale all’acquisizione del
potere, vi e’
ancora un altro ingrediente, spesso ignorato, e delle
volte
addirittura ridicolizzato, che e’ un prerequisito per
ricevere i
poteri "piu’ alti", quei poteri necessari per godere una
pienezza
della liberta’. Questo ingrediente si chiama obbedienza.
OBBEDIENZA : UNA CHIAVE PER LA LIBERTA’
Alcuni obbiettano che la liberta’ viene
quando non vi sono ne’ leggi
ne’ restrizioni. Questi affermano che la liberta’ nel suo
senso piu’
puro e’ il diritto di fare qualunque cosa, in qualsiasi
momento,
dappertutt0, senza conseguenze. Circa 25 secoli fa Nefi
profetizzava
riguardo questi falsi insegnamenti.:"Mangiate, bevete e
siate felici
perche’ domani morremo ed andra’ tutto bene per noi." 2
Nefi 28:7 e
Mormon 8:31. Non sembra ironico che tale filosoofia sia
insegnata dal
maestro degli schiavi stessi? Da colui che fu scacciato
dal cielo e
deprivato di un corpo, che sara’ legato per mille anni e
che alla
fine sara’ buttato nelle tenebre di fuori? La liberta’ che
egli
promette e’ illusoria, e’ un miraggio nel deserto, e’ il
vero modo in
cui l’uomo puo’ non avere questa promessa liberta’. E’ la
stessa
bugia che Caino proclamo’ dopo aver ucciso Abele:"Sono
libero!" Mose’
5:33. In realta’ si era confinato nella schiavitu’ piu’
nera. Era
divenuto il servo, proprio lo schiavo del peccato. Brigham
young
insegno’:"Nel rendere stretta obbedienza, siamo resi
schiavi? NO! e’
la sola maniera sulla faccia della terra per cui io e voi
diverremo
liberi." giornale dei discorsi 18;246
Il Signore annuncio’ che aveva reso Adamo un agente per se
stesso e
poi condivise la divina sequenza per mantenere e
sviluppare tale
agenzia:"Ed Io gli detti i comandamenti." D&A 29:35. In
altre parole,
se non vi fossero stati i comandamenti e la loro
osservanza, l’uomo
avrebbe perduto la sua liberta’ in un declino
irreversibile. I
comandamenti non sono piu’ restrittivi all’uomo spirituale
dei
segnali stradali per gli autisti, essi non proibiscono il
loro
progresso bensi con il rispettarli si arriva salvi a
destinazione. Vi
sono innumerevoli verita’ spirituali che sembrano
inconciliabili per
il mondo secolare:"L’umilta’ che produce forza, la fede
che
partorisce visioni e l’obbedienza che porta liberta’."
L’obbedienza
apre le porte della conoscenza, la conoscenza e’ un
prerequisito
della divinita’ e la divinita e’ l’apogeo della liberta’,
infatti Dio
puo’ tutto, ma sempre nell’ambito delle leggi eterne.
Perche’ Gesu’ e’ la vita?
Giovanni 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e
senza di lei
neppure una delle cose fatte è stata fatta.
Giovanni 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce
degli uomini.
Lui diee vita a tutte le cose quindi era naturale che
fosse Lui a
riportare le cose allo stesso modo tramite
Giovanni 1:9 La vera luce che illumina ogni uomo stava
venendo nel
mondo.
Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli
ha dato il
diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che
credono nel suo
nome;
Chi accetta il Vangelo diviene come Lui un figlio reale di
dio, da
quel momento infatti e’ sulla strada che lo riporta a Dio.
Gesu’
divenne di nuovo la "vita" dopo la sua resurrezione,
infatti
disse:"Io sono la resurrezione e la Vita!" Cosi’ il grande
creatore,
il grande Geova doveva dare la sua vita personale per
restaurare la
nostra vita e dopo vedremo come questo avvenne.
Romani 8:11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù
dai morti
abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai
morti
vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo
Spirito
che abita in voi.
Cl 3:1-6; Ga 4:4-7
Romani 8:12 Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla
carne per
vivere secondo la carne;
Romani 8:13 perché se vivete secondo la carne voi morrete;
ma se
mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi
vivrete;
Romani 8:14 infatti tutti quelli che sono guidati dallo
Spirito di
Dio, sono figli di Dio.
Romani 8:15 E voi non avete ricevuto uno spirito di
servitù per
ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di
adozione,
mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»
Romani 8:16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il
nostro spirito
che siamo figli di Dio.
Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di
Dio e coeredi
di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere
anche
glorificati con lui.
Uno si potrebbe meravigliare di come
l’espiazione possa essere
efficace nelle vite di tutti noi. Infatti anche se
cerchiamo di
essere degni e di pentirci dei nostri peccati, noi tutti
saremmo alla
fine, in un modo o nell’altro, servitori inutili Mosia
2:21. A causa
della nostra debolezza e dei nostri ricorrenti erori, come
possiamo
essere capaci di ricevere le molte benedizioni
dell’espiazione nelle
nostre vite?
Come potrenmmo essere capaci di ricevere i suoi poteri di
purificazione, o di pace, o di liberta’? Nefi ci ha dato
la
risposta"Noi sappiamo che e’ per grazia che siamo salvati,
dopo aver
fatto tutto il nostro meglio." 2 Nefi 25:23 Questo
versetto sarebbe
meglio compreso se fosse letto:" Noi sappiamo che e’ per
grazia che
siamo esaltati, dopo aver fatto del nostro meglio" Alcuni
hanno
frainteso questa scrittura, pensando che l’espiazione
povveda il
potere purificatorio, mentre le nostre opere da sole
provvedano il
potere di perfezionarci, e cosi’ mano nella mano
l’esaltazione e’
ottenuta. Ma tale interpretazione non e’ corretta. E’ vero
che
l’espiazione provvede il potere di purificazione. ed e’
anche vero
che le opere sono l’ingrediente necessario del processo di
perfezionamento. Ma senza l’espiazione, senza la grazia,
senza il
potere di Cristo, tutte le opere del mondo mancherebbero
di riuscire
ad ottenere cio’ che e’ prefisso. Le opere debbono essere
accoppiate
alla grazie perche’ possano sia perfezionare che
purificare una
persona all’esaltazione. In altre parole, la grazia non
solo e’
necessaria per purficarci, ma anche per perfezionarci. Il
dizionario
biblico lds definisce la grazia come" un mezzo divino di
aiuto o
forza" reso disponibile tramite l’espiazione. Poi aggiunge
che la
grazia e’ un mezzo di "forza ed assistenza per fare buone
opere che
altrimenti gli uomini non potrebbero fare se lasciati da
soli ed
infine asserisce che la grazia e’"un potere che e’ capace
di
innalzare l’uomo al di sopra delle sue debolezze, cosi’
che egli puo’
ottenere la vita eterna e l’esaltazione dopo aver fatto il
massmo
sforzo personale per ottenerla. In essenza la grazia e’ un
dono di un
potere divino, reso possibile dall’espiazione, che puo’
trasformare
un semplice mortale, con tutte le sue debolezze in un Dio
con tutta
la sua potenza, a patto che la persona abbia dato il
meglio di se
stesso.
Cio’ e’ esattamente cio’ che Pietro insegno’ 2 Pietro 1:3
Il principio divino da essere appreso e’ il seguente: Dio
usera’ i
suoi poteri celesti per esaltarci,ma solo se abbiamo dato
il meglio
di noi stessi per cogliere quella meta. Il fratello di
Giared imparo’
questo principio quando chiese al Signore di illuminare le
sue
barche. Il Signore avrebbe potuto provvedere le luci
istantaneamente
ma invece rispose con una domanda. Ether 2:23 Sappiamo
tutti come
fini’ dopo che il fratello di Giared ebbe fatta la sua
parte i poteri
celesti fornirono la "grazia".La risurrezione di lazzaro
illustra
drammaticamente la stessa legge celeste. Il Salvatore si
avvicino’
alla tomba di Lazzaro, istrui’ coloro che gli erano vicini
di
rimuovere la pietra e poi disse"Lazzaro vieni fuori!"
Giovanni 11:43
e la scrittura dice Giovanni 11:44
A quel punto Gesu’ chiese agli astanti di sciogliere
Lazzaro, uno si
potrebbe chiedere, Cristo avrebbe potuto far rimuovere la
pietra e
sciogliere Lazzaro con il suo potere, ma in realta’ il
potere celeste
puo’ essere usato SOLO PER LE COSE CHE GLI UOMINI NON
POSSONO FARE.
Quando noi abbiamo dei limiti che non sono raggiungibili
UMANAMENTE
allora possiamo attingere alla GRAZIA. Quando noi abbiamo
dato fondo
a tutte le nostre energie, fisiche, mentali e morali ecco
che i
poteri celesti per il principio della grazia, che e’
insito nella
espiazione, provvede a colmare il vuoto dell’umana
debolezza. Non
sarebbe giusto che per debolezze che sono insite nella
nostra natura,
l’uomo che e’ un figlio REALE di Dio non possa attingere
al suo
divino retaggio che gli e’ concesso in virtu’ della sua
nascita, solo
perche’ la sua natura caduca non glielo concede, la caduta
non e’
colpa dell’umana famiglia e quando l’uomo fa allenza con
Dio vengono
scambiate reciproche promesse e la caduta in virtu’ di
queste
promesse viene messa da parte ed il contratto e’ in vigore
fino a
quando una delle parti non mantiene il patto e sappiamo
tutti che
questo mai avviene dalla parte del Signore che dice"Io
sono
impegnato, QUANDO FATE CIO’ CHE IO DICO, ma
quando………."
Vi sono certe occasioni quando i nostri
sforzi, pur essendo al
massimo, non possono andare oltre. Non e’ un problema di
tempo o di
volonta’ ma solo di effettiva incapacita’. Per esempio non
possiamo
volare e magari in certe situazioni per risolvere un
nostro problema
avremmo bisogno di quel potere. Potremmo essere sull’orlo
di un
burrone e possedere tutte le capacita’ possibili come
conoscenza
dell’aereodinamica, avere un forza muscolare tremenda e
cosi’ via ma
non potremmo comunque volare. E’ qui che deve entrare in
campo
la "grazia" o meglio il potere che supplisce all’umano che
di solito
si manifesta con cio’ che viene chiamato "miracolo" ma che
in realta’
e’ una grazia divina che supplisce alla debolezza umana.
Puo’
sembrare strano afferamre un concetto del genere ma Cristo
cammino’
sull’acqua, attraverso’ pareti diede la vita ai morti e se
questo non
e’ un potere soprannaturale ( significa qualcosa che e’
sopra il
naturale) cos’e'? Possiamo noi acquisire la saggezza di
Dio? Anche se
leggessimo tutti i libri di questo mondo, anche se
avessimo una
laurea in tutte le aree della conoscenza non potremmo
certo acquisire
questa saggezza. La nostra e’ una mente finita per un
ristretto
numero di pensieri di idee. Il Signore lo ha reso chiaro
quando ha
detto :"I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie
vie non
sono le vostre vie Isaia 55:8-9
Re Beniamino espresse gli stesi sentimenti Mosia 4:9
Molte volte per raggiungere i giusti scopi abbiamo bisogno
che ci
sia "aggiunto qualcosa". Dobbiamo ricevere una dotazione
celeste per
essere capaci di moltiplicare le nostre "finite" capacita.
Non
possiamo divenire come Dio senza questa dotazione celeste,
in
essenza, una manifestazione di grazia. Questo avviene solo
quando "abbiamo fatto tutto il possibile, niente di meno"
allora "la
mia grazia vi basta" Enoch capi’ il principio Mose 7:59
Quando accettiamo l’espiazione e quando manteniamo gli
standard
richiesti dall’alleanza connessa allora i poteri
spirituali si
aggiungono ai poteri materiali che gia’ possediamo e
l’uomo comincia
ad evidenziare i tratti divini che sono in lui. E’ allora
che lo
scopo finale dell’espiazione viene raggiunto. Certi poteri
dell’espiazione ci possono purificare e renderci degno di
stare nella
presenza di Dio e di divenire uno con Lui. Questi poteri
possono
purificare la nostra anima e renderci innocenti ( senza
peccato), ma
innocenza non e’ perfezione, Adamo ed Eva erano innocenti
ma non
perfetti. Innocenza e’ l’entrata nel viale stretto e
dificile, mentre
la perfezione e’ la destinazione finale. Un bambino appena
nato e’
puro ed innocente, ma non e’ certamente perfetto nel senso
che non
tutte le sue qualita’ sono sviluppate. Il Salvatore anche
era puro ed
innocente ma dovette crescere di grazia in grazia fino a
quando
raggiunse la PIENEZZA. Il Salvatore spiego’ questo
processo. Egli
ammoni’ di ascoltare il messaggio di Giovanni sulla
grazia, affinche’
anche noi potessimo venire al Padre nel suo nome e" nel
tempo dovuto
ricevere della sua pienezza." D&A 93:19. Poi Egli descrive
come si
ottiene questa pienezza D%A 93:20 Questo e’ cio’ che
Joseph Smith
insegno’"Voi dovete apprendere come dovete divenire come
essere dei
voi stessi, nello stesso modo come hanno fatto tutti gli
dei prima di
voi, semplicemente passando da un grado ad un altro, da
una piccola
capacita’ ad una grande capacita’, di grazia in grazia,
fino a quando
voi sarete in grado di sopportare il regno celeste e di
sedere in
gloria."
Come puo’ un mortale ricevere questa "grazia"?
Come questa grazia ci puo’ essere trasferita o donata?
Come puo’ Dio trasmettere queste qualita’ divine ad un
semplice
mortale?
Il mezzo che lo permette e che sviluppa i tratti della
divinita’
nell’uomo e’ lo Spirito Santo.
In una dichiarazione oramai clasica l’anziano Parley P.
Pratt
definisce e spiega i suoi poteri di raffinamento e
perfezione:" Il
dono dello spirito Santo ravviva e sviluppa tutte le
facolta’ e
purifica tutte le naturali passioni e le adatta con il
dono della
saggezza al loro uso legittimo. Lo Spirito santo ispira,
sviluppa,
coltiva e matura tutte le giuste motivazioni e sentimenti:
gioia,
gusto, sentimenti gentili della nostra natura. Ispiara
virtu’,
gentilezza, bonta’, tenerezza, carita’. Rafforza tutte le
facolta’
fisiche ed intellettuali dell’uomo. rafforza e da tono ai
nervi. In
breve e’ midollo nelle ossa e gioia nel cuore, luce per
gli occhi,
musica per le orecchie e ravviva l’intero essere. Tutte
queste
qualita’ divine, cosi’ eloquentemente espresse
dall’anziano Pratt
sono scritturalmente etichettate come "doni dello
spirito".
Cosa sono i doni dello spirito?
I doni dello spirito son in effetti
rivestimenti di tratti divini e
quindi, come noi acquisiamo questi doni, noi diveniamo
partecipi
della natura divina. Ognuno di questi doni (ricordate
doni, fanno
parte della grazia, gratuiti, vengono con l’accettare il
Vangelo, ma
sono condizionati dall’allenza fatta (Massimo) ) e’ una
manifestazione di qualche qualita’ celeste. Attraverso il
mezzo dello
Spirito santo ( che e’ Colui che li elargisce) ognuno di
quiesti doni
puo’ essere appuntnao su di un essere imperfetto e quindi
puo’
aiutarlo nella sua ricerac dell’eccellenza. L’anziano
Orson Pratt
insegno’ che questi doni non solo furono dati per
assisterci nella
nostra conversione da gentili in credenti ma anche per il
perfezionamento dei santi.
"E’ altresi’ un errore di supporre che questi doni fossero
semplicemente dati per convincere gli in creduli. Paolo
dice
espressamente, che i doni che furono dati dal Signore dopo
la sua
ascensione erano intesi per altri scopi…..questi,
insieme con
numerosi altri doni, furono dati, non semplicemente per
stabilire la
verita’ della Cristianita’, ma come Paolo dice:"Per il
perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per
l’edificazione del corpo di Cristo…." Da queste
dichiarazioni
scopriamogli oggetti che il Signore ha in vista, nel dare
doni agli
uomini. Un oggetto e’ dichiarato di essere"Il
perfezionamento dei
santi" L’unico piano che Gesu’ ha approntato per il
compimento di
questo compito e’ attraverso il mezzo dei doni dello
spirito. Quando
i doni supernaturali dello spirito cessano, i santi
cessano di essere
perfezionati, quindi non hanno piu’ la speranza di
ottenere una
perfetta salvezza.
"Ha mai Gesu’nella scrittura detto che questi doni
avrebbero dovuto
cessare? Se no, allora noi dovremmo tenere questo bene in
mente.
Quindi se i doni dello spirito cessassero i santi
smetterebbero di
perfezionarsi e se questo accadesse essi sarebbero
spiazzati dal
ricevere poteri ancora piu’ grandi e glorie piu’ grandi
nel mondo
eterno. Se anche non vi fossero credenti sulla terra,
ancora vi
sarebbe la necessita’ dei doni dello spirito come vi era
fra i primi
cristiani.
I doni dello spirito sono discusi a lungo in 1 Corinzi
12-14 D&A 46 e
Moroni 10.
Evidentemente essi sono cosi’ importanti che Dio e’
ansioso che
questo messaggio sia insegnato a ripetizione in ognuna
delle varie
opere canoniche del sacro scritto.
I profeti resero chiaro che tali doni nella loro pienezza
sono
ristretti ai membri della chiesa, (sono un dono
dell’appartenenza).
Paolo comincio’ il suo discorso col dire "Ora riguardo i
doni
spirituali non voglio che voi siate IGNORANTI 1 Corinzi
12:1
Paolo stava indirizzando questa lettera ai santi in
Corinto e da qui
il riferimento ai "fratelli". Il capitolo e’ riportato
come "I doni
spirituali sono presenti fra i santi" D&A 46 insegna lo
stesso
principio. Comincia" Ascoltate o popolo della mia chiesa
D&A 46:1
Questa sezione rivela che i doni sono per coloro che
"osservano i
miei comandamenti" D&A 46:9 e poi aggiunge questo
confortanti post
scritto " e per colui che si sforza di fare cosi’
Il Salvatore anche ci informa che questi doni sono per la
chiesa D&A
46:10
Consistente con questa comprensione, il vescovo e’ allora
descritto
come ad uno a cui e’ stato dato il potere di discernimento
su tutti
questi doni cosi’ per evitare la confusione fra i santi se
magari
qualcuno falsamente si facesse carico di tali doni.
Consistente con
questo resoconto scritturale, Moroni conferma che questi
sacri doni
sono "dispensati ai fedeli" Moroni 10, di nuovo per i
membri attivi,
devoti. Tutto cio’ sembra ragionevole perche’ questi doni
sono dati
dalle amnifestazioni dello Spirito Moroni 10:8 inteso come
Spirito
santo. Questo e’ perche’ sono chiamati doni dello Spirito,
a causa
della loro origine o fonte.
L’anziano Bruce R. Mc Conkie insegno’ questo stesso
principio"Gli
uomini devono ricevere il dono dello Spirito santo prima
che il
membro della divinita’ posa distribuire su di lui i suoi
doni…..quindi i doni dello spirito sono per il credente,
fedele e
giusto, essi sono riservati per i santi di Dio".
Questo non e’ per suggerire che altri non hanno fede per
essere
guariti o per amare o per avere saggezza, infatti queste
qualita’
possono essere sviluppate in qualche misura anche per
mezzo della
luce di Cristo, che illumina ogni anima, e magari anche da
quelle
manifestazioni "temporanee" dello Spirito santo che
possono
discendere anche sui non battezzati. Vi sono molte
onorevoli persone
fuori della chiesa di gesu’ Cristo che non hanno la
verita’ solo
perche’ non sanno dove trovarla, oppure che hanno come e’
scritto la
legge scritta nei loro cuori. Ma la fede nella sua
pienezza, quella
fede che muove le montagne, chiude la bocca dei leoni e
spegne la
violenza del fuoco; quella saggezza che raddoppia la mente
dell’uomo
e la mente in sintonia con la volonta’ di Dio e quella
carita’ che
prende l’aspetto del Vero amore di Cristo, queste cose e
tutti gli
altri attributi divini nella loro piu’ grande e perfetta
espressione
vengono solo attraverso i doni dello Spirito Santo. Questi
vengono
solo a coloro che hanno accolto gesu’ nella loro vita che
hanno una
testimoninza del suo sacrificio espiatorio e che lo hanno
testificato
facendosi battezzare e ricevendo il dono dello Spirito
santo.
Sia che l’espiazione sia o no la fonte di questi doni
spirituali non
e’ stato ancora rivelato nelle scritture, ma certamene la
disponibilita’ di questi doni e’ condizionata dalla nostra
fede in
cio’ . Il nostro ricevimento dell’espiazione e’ la chiave
per
sdoganare questi doni e liberare tutti i poteri in essi
contenuti,
dato che e’ l’espiazione che purifica tutti noi e ci
prepara ad
essere recipienti adatti per loro.
I discorsi dottrinali in 1 Corinzi 12-14 D&A 46 e Moroni
10 ognuno
categorizza i vari doni dello spirito.
Essi si riferiscono al dono della saggezza, il dono di una
fede
suprema, il dono dell guarigioni,,il dono della carita’,
il potere di
operare miracoli. il dono delle lingue ed altri.
L’enumerazione di certi doni da parte
dei profeti non fu mai intesa
di esere una lista definitiva, ma solo una lista di
esempi. L’anziano
Bruce R. MConkie insegno’:" Questi doni sono infiniti in
numero e
senza fine nelle loro manifestazioni dato che Dio steso e’
infinito.
Certamente qualita’ divine tali come, pazienza, umilta’,
integrita’
gentilezza che non sono enumerate dai profeti nei capitoli
citati,
sono anche doni spirituali degni di ricerca. L’anziano
Marvin J.
Ashton descrisse alcuni di questi "doni non cosi’ evidenti
ma cio
nonostante reali e preziosi", come il dono di saper
ascoltare il dono
di porendersi cura degli altri ed il dono di essere capace
di
ponderare. Un presidente di palo ha la responsabilita’ di
rivedere
periodicamente le benedizioni patriarcali emesse dal
patriarca del
suo palo. Nel fare cio’ ho scoperto che queste benedizioni
erano
piene di doni non specificatamente designati da Paolo o
Moroni.
Questi includevano fra gli altri, il dono della
compassione, il dono
della musica, il dono di non avere contrasti. Paolo si
riferiva solo
a certi doni spirituali e poi concluse che il piu’ grande
di tutti
era il dono della carita’ 1 Corinzi 13:13.
Moroni definisce la carita’ come "l’amore puro di Cristo"
Moroni 7:47
Moroni 8:17
Tale qualita’ e’ la quintessenza del carattere divino, per
questo e’
detto anche che Dio e’ amore. Non ci dovremmo meravigliare
che Moroni
ci abbia supplicato di chiedere al Padre con tutta
l’energia del
nostro cuore, affinche’ fossimo riempiti con questo
amore."
Perche’? "Affinche’ possiate divenire i figli di Dio e che
quando
apparira’ noi saremmo come Lui". Moroni 7:48. Cioe’ che
l’intero
scopo della vita, il primo proposito dell’espiazione, di
aiutarci a
tornare a Lui e divenire come Egli e’. Come noi acquisiamo
i doni
dello spirito, quel disavanzo fra l’uomo e Dio e’
accorciato perche’
con ogni dono che noi acquisiamo noi avanziamo lungo quel
viale verso
la divinita’ Non ci dovrebbe allora meravigliare che Dio
vuole che
noi otteniamo questi doni con una determinazione senza
fine.
I DONI DELLO SPIRITO VINCONO LE DEBOLEZZE.
Beniamikno Franklin aveva creato un
piano sistematico con il quale
avrebbe ricercato la perfezione. Sebbene cercasse
diligentemente di
seguirlo, si trovo’ invischiato che talvolta ricadeva
nelle vecchie
abitudini e quindi il suo progresso recedeva invece di
progredire
cosi’ alla fine penso’:"di arrendersi e di contentarsi del
suo stato
comunque." Sicuramente altri hanno avuto lo stesso
problema e fatto
la stesa risoluzione. Nessun dubbio che alcuni possano
anche aver
pensato che le loro debolezze siano invalicabili o
incurabili o che
il loro carattere non possa essere modificato. Alcuni si
sono scusati
con "e’ la mia natura, non ci posso fare niente." Ma le
parole del
Signore a Mose’ dovrebbero essere di monito:Chi ha fatto
la bocca
dell;uomo?" Esodo 4:11
Non puo’ il creatore di ognuno di noi, modellarci,
aiutarci, fino a
modificare qualsiasi debolezza di qualsiasi umile e fedele
persona?
Il Presidente George Q. Cannon parlo’ delle limitazioni
umane e della
soluzione divina. Egli comprese la connessione fra i doni
spirituali
e la divinita’. Egli eloquentemente e ferventemente
supplico’ i santi
di superare ogni manifesta debolezza attraverso
l’acquisizione dei
mezzi spirituali messici a disposizione dal nostro Padre
celeste,
noti come i doni dello spirito.
Egli parlo’ come segue:"Nessuno dovrebbe dire:"Non posso
fare questo,
e’ la mia natura"> Non e’ giustificato nel parlare cosi’,
perche’ il
Signore ha promesso di darci la forza necessaria per
correggere
queste cose e di darci i doni per poter sradicare queste
cose.Il
Signore vuole i suoi santi di essere perfetti nella
verita’, Per
questo scopo ci ha dato questi doni e li ha dati a coloro
che li
ricercano, allo scopo che il suo popolo possa essere
perfetto sulla
faccia della terra, nonostante essi possano avere le loro
limitazioni
e debolezze, perche’ Dio ha promesso di dare i doni
necessari per
questa perfezione. Se ognuno di noi e’ imperfetto e’
allora
imperativo di pregare per i doni che ci possono rendere
perfetti. Ho
delle imperfezioni? Sono pieno di esse> Quale e’ il mio
dovere? Di
pregare Dio di darmi i doni che possono correggere queste
imperfezioni. Se sono un uomo irato dovro’ pregate per la
carita’ che
e’ longanime e gentile. Sono un invidioso? Lo stesso
dovro’ chiedere
di imparare la carita’ che non invidia. Cosi’ e’ con tutti
i doni
dello spirito che come ho detto precedentemente non sono
enumerabili,
perche’ coprono tutto lo spettro delle passioni umane e
soprattutto
le curano tutte, infatti i doni dello spirito sono intesi
proprio per
questo scopo, di mettere il nostro spirito in sintonia con
quello
perfetto del nostro Padre celeste e di vincere la nostra
natura
carnale.
COME SI ACQUISISCONO I DONI DELLO SPIRITO?
Se questi doni dello spirito sono i mezzi per il quale
possiamo
perfezionarci, come possiamo accellerare questa
acquisizione cosi’
importante?
Paolo diede il suo discorso sui doni spirituali e poi
spiego’ in
dettaglio il modo in cui essi potevano essere
ottenuti:"Desiderate
ardentemente i migliori doni." 1 Corinzi 12:31. In altre
parole, di
non essere soddisfatti con uno solo di questi doni
(infatti ad ogni
membro e’ dato almeno uno di questi) ma di RICERCARE tutti
i migliori
doni dello Spirito, cosi’ che ognuno possa essere
veramente alla
ricerca della perfezione. L’anziano Bruce R. Mc Conkie
riconosceva
l’assoluta necessita’ di questa ricerca:" Le persone
fedeli sono
attese di ricercare i doni dello Spirito con tutto il loro
cuore."
Paolo che si stava sforzando"Per il premio della santa
chiamata di
Dio Filippesi 3:14 reinfatizzava questo tema:"Seguite
secondo la
carita e desiderate i doni spirituali." 1 Corinzi 14:1.
Moroni
parlando direttamente e candidamente alla nostra
generazione,
rinforza il mandato" Ed ancora vi esorto che voi possiate
venire a
Cristo ed afferrare ogni buon dono." Moroni 10:30 Lo
stesso consiglio
fu dato al profeta Joseph Smith per la nostra
dispensazione:"Cercate
ardentemente i migliori doni, sempre tenendo ben in mente
perche’ vi
sono dati." D&A 46:8
In qualche aspetto questi doni sono come una miniera d’oro
a nostra
disposizione che pero’ rimarrebbe chiusa se noi non
cercassimo di
estrarne l’oro. Ma come possiamo estrarre questo oro che
e’ a nostra
disposizione? Certamente l’obbedienza a Dio e’ il primo
passo ma da
solo non e’ sufficiente. Vi e’ un’altro e forse piu’
sottile
requisito: dobbiamo chiedere. Dobbiamo desiderare cosi’
ardentemente
che questa ricerca dovrebbe essere costante, in una lotta
spirituale
con il Signore per dimostrare il nostro desiderio e
necesita’>
Mormon sapeva che una richiesa del tutto causale non
sarebbe mai
stata sufficiente. Parlando del dono della carita’ egli
disse che noi
dovremmo"pregare il Padre con tutta l’energia del nostro
cuore,
affinche potesse essere riempita con questo amore." Moroni
7:48.
Obbedienza pura e silente desiderio non sono abbatsanza.
Vi dovrebbe
essere un desiderio ardente come Paolo diceva, un
esauriente sforzo
combinato, spirituale, mentale ed emotivo di tutte le
nostre facolta,
tutte focalizate ad ottenere questi doni divini.
Il Salvatore promise piu’ volte:"Chiedete e vi sara’ dato.
Matteo
7:7. Dopo aver insegnato ai Nefiti circa la fede, il
pentimento ed il
battesimo ed il potere santificante dello Spirito Santo,
Gesu’ dette
loro questo divino mandato:Che sorta di uomini dovreste
essere? In
verita’ io vi dico, proprio come sono io." Questo era un
invito a
divenire perfetti. Poi identificando i mezzi per i quali
era
possibile ottenere questo fine disse:"Qualunque cosa
chiederete al
Padre nel mio nome vi sara’ dato, quindi chiedete e vi
sara’ dato." 3
Nefi 27:27-29. Chiedere per cosa? Per aiuto in tutte le
nostre
necessita’, includendo quelle cose che raffinano e
perfezionano, in
primis i doni spirituali. Hugh B. Nybley fece questa
saliente
osservazione. "I doni spirituali non sono in evidenza
oggi, eccetto
per un dono che di solito l persone chiedono, il dono di
essere
guariti. Di solito le persone chiedono per quello con
tutto il loro
cuore e quindi ne vediamo i risultati piu’ di altri,
infatti le
persone che ne chiedeno sono a volte disperate e nella
migliore
condizione di essere umili e veramente desiderosi. per gli
altri
doni, sinceramnte quanto spesso li chiediamo? Quanti
sforzi facciamo
per averli? Potremmo possederli ma pochi li hanno perche’
pochi li
ricercano ardentemente.I discepoli del salvatore
conoscevano questa
implicazione perche’ una volta Gli chiesero:" Signore
aumenta la
nostra fede." Luca 17:5
Che meravigliosa richiesta. Fu una semplice ed onesta
richiesta per
il dono di cui Moroni dice:" avere una grandissima fede"
Moroni 10:11
e quella fede poteva essere ottenuta con la semplice
richiesta,
ovviamente come spiegato precedentemente.
Quando Davide mori’ suo figlio salomone gli successe,
probabilmente
nei suoi venti anni e senti’ gravemente il peso della
responsabilita’
che venne ad incombere sulle sue spalle. In tale stato
supplico’ il
Signore:" Io non so come guidarli, sono come un piccolo
bimbo nel
mezzo del mio popolo ….e chi e’ capace di giudicare
questo tuo
popolo, un cosi’ grande popolo" JST 1 Re 3:8-9
l’incredibile peso che gravava sulle sue spalle fece si
che egli
temette di non poter essere all’altezza del compito, cosi’
chiese al
Signore la saggezza. La scrittura dice che "Il Signore si
compiacque
della sua richiesta" 1 Re 3:10
Dato che egli chiese e giustamente aveva desiderato una
cosa giuista
gli fu accordata. 1 Re 4:29,31
LA RELAZIONE FRA GRAZIA, DONI E DIVINITA’
Moroni 10 e’ il messaggio finale di Moroni, il suo ultimo
insegnamento alle generazioni di QUESTA DISPENSAZIONE.
Egli vide il nostro giorno:" Ecco io vi parlo come foste
presenti ed
ancora non lo siete, ma ecco, Gesu’ Cristo mi ha mostrato
voi e
conosco le vostre azioni." Mormon 8:35. Con quella
visione, cosa
sarebbe stato il commiato da dare a questa generazione che
egli
conosceva cosi’ intimamente?
Quale consiglio ci avrebbe impartito che ci avrebbe
aiutato a
salvarci o esaltarci? Moroni 10 e’ la risposta. Moroni
enumera certi
doni dello spirito e poi conclude con la formula
spirituale che ci
rendera’ come Dio>"
Vorrei esortarvi a venire aCristo e che possiate ricercare
ogni dono
(significando i doni dello spirito e le altre benedidioni
che
appartengono all’espiazione) si venite a Cristo, e siate
perfetti in
Lui, e rinnegate voi stessi, e se voi rinnegherete voi
stessi e le
vostre impurita’ ed amerete Dio con tutta la vostra forza,
mente e
facolta, allora la sua grazia vi e’ sufficiente affinche’
tramite
questa grazia voi possiate essere perfetti in Cristo….ed
ancora, se
voi per la grazia di di Dio siete perfetti in Cristo e non
negate il
suo potere, allora sarete santificati in Cristo per la
grazia di Dio,
ATTRAVERSO IL VERSAMENTO DEL SANGUE di Cristo, che e’
nell’alleanza
del Padre per la remissione dei vostri peccati, affinche’
possiate
divenire santi, senza macchia." Moroni 10:30,32,33
Moroni 10 e’ la dissertazione finale del libro di Mormon.
Definisce
la relazione fra grazia, doni e divinita’. La grazia che
fluisce dal
sacrificio espiatorio del salvatore apre la porta al
cancello che
porta sulla strada divina, i doni sono il veicolo e la
divinita’ e’
la destinazione finale. Per la grazia di Dio vengono di
doni e con la
loro acquisizione la divinita’ EMERGE.
come le ordinanze sono connesse
all’espiazione
La sostanza spirituale di ogni
ordinanza.
Alcuni anni fa il manager del nostro ufficio legale per
errore
deposito’ due assegni miei nel conto della mia segretaria.
Non passo’
molto tempo che io ricevetti una telefonata molto
imbarazzante dalla
mia banca che in pratica mi diceva che nel mio conto non
vi erano i
fondi necessari per pagare gli assegni che avevo emesso.
Benche’ le
mie intenzioni non fossero colpevoli di tutto cio’ il
conto era vuoto
e non poteva colmare i miei assegni. Nello stesso modo se
non vi
fosse stato l’espiazione, ogni battesimo, ogni matrimonio,
ogni
ordinanza sarebbe come un assegno fatto a vuoto perche’ il
conto e’
scoperto. Non vi sarebbero fondi sufficienti per coprire
il prezzo
necessario per purificarci dai peccati al momento del
battesimo, di
suggellarci al momento del matrimonio o di resuscitarci al
momento
della seconda venuta.. Senza l’espiazione ognuna di queste
ordinanze
avrebbe sul suo certificato scritto la parola "Scoperto".
L’espiazione e’ cio’ che da vita ed alito e sostanza ad
ogni
principio evangelico ed ordinanza. E’ a banca spirituale o
lettera di
credito sulla quale noi troviamo i fondi necessari per
pagare la
richiesta di giustizia. L’anziano George F. Richards
insegno’:"Le
ordinanze del vangelo hanno valore per l’espiazione di
Gesu’ Cristo,
e senza di questo non vi sarebbe potere in loro di
salvezza. Di
conseguenza, se noi vogliamo comprendere meglio
un’ordinanza di
salvezza ed il suo simbolismo, noi dovremmo
appropriatamente
chiederci: Come questa ordinanza e’ connessa con
l’espiazione di
Gesu" Cristo?"
SACRIFICIO ED OFFERTE.
La prima ordinanza istituita fra gli uomini fu l’offerta
di un
sacrificio animale.
Ad Adamo fu ordinato di offrire i primigeniti del suo
gregge. Questa
ordinanza era designata di dirigere i pensieri dell’uomo e
la sua
attenzione al punto focale della storia:Lespiazione!
L’angelo dichiaro’ ad Adamo:"Questa cosa e’ a similitudine
del
sacrificio dell’Unigenito del Padre" Mose 5:7.
Il Signore non sprecava il suo tempo nel focalizzare gli
sforzi
spirituali, emotivi ed intellettuali dell’uomo sull’evento
che
avrebbe avuto il valore principale per la sua salvezza.
Il sacrificio degli animali fu il primo comandamento ddi
Dio per
l’umanita’.
l’intento chiaro dell’ordinanza del sacrificio era di
dirigere i
pensieri dell’uomo e della sua riflessione verso
l’espiazione.
Questo era cio’ che Alma scrisse:L’intero significato
della legge,
ogni cosa puntava sul grande ed ultimo sacrificio…."
Alma 34:14
Alma 13:16 Giacobbe insegno’:"Noi osserviamo la legge di
Mose’, che
dirige le nostre anime a Lui." Giacobbe 4:5
Come il popolo di Israele offriva i suoi sacrifici,
comunque, uno si
potrebbe meravigliare di come molti veramente compresero
il divino
significato dietro il processo meccanico. Sfortunatamente
molti in
Israele mai compresero le ordinanze ed i sacrifici
connessi alla
missione del Salvatore. Essi apparentemente pensavano che
le
ordinanze stesse portavano la salvezza, senza il
sacrificio di un
Redentore. Abinadi cosi’ testifico’:"Vi era una legge data
loro, si,
una legge di ordinanze…..ed ora, compresero essi la
Legge? Io vi
dico di no, loro non compresero la legge; e questo a causa
della
durezza dei loro cuori, perche’ essi non comprendevano che
nessun
uomo puo’ essere salvato salvo che tramite la redenzione
di Dio Mosia
13:30, 32 Alma 33:19-20
Alcuni compresero la necessita’ di un Redentore ma
incorrettamente
credevano che il sangue di Abele era l’agente
purificatore. Il
Signore parlo’ di tale eresia ad Abramo"E Dio parlo’ con
Abramo
dicendo, il mio popolo si e’ allontanato dai miei precetti
e non ha
osservato le mie ordinanze, che Io detti ai loro
padri…..ed ha
detto che il sangue del giusto Abele era stato versato per
i peccati
JST 17:4,7
Sembra incredibile che un popolo come gli ebrei potesse
comprendere
la necessita’ di un sacrificio espiatorio ma mancare di
riconoscere
l’agnello sacrificale.
Re Beniamino venne alla stessa tragica conclusione Mosia
3:15
IL Signore chiese una domanda chiave all’apostata
Israele:" Per quale
scopo vi e’ la moltitudine dei vostri sacrifici per me? Io
non mi
delizio nel sangue degli agnelli o degli altri
animali"Isaia 1:11
In altre parole i sacrifici in se stessi sono senza
significato. Loro
non sono lo scopo. Loro diventano pieni di scopo solo se
essi servono
a far focalizzare la mente ed il cuore sul sacrificio
fatto da un
Salvatore in similitudine di loro. Se non vi e’ questo
questi
sacrifici sono solo delle uccisioni di animali, non un
sacrificio. Se
non sono fatti con quello in mente non deliziano il
Signore perche’
non vi e’ fede in essi.
Uno si meraviglia di come molti potessero mancare di
comprendere
l’espiazione quando giorno dopo giorno, anno dopo anno,
animali senza
numero erano sacrificati come prototipi del sacrificio di
Cristo. Non
vedevano le masse in tutto cio’ l’ordinanza divinimente
preparata un
chiaro e semplice prototipo della redenzione? Nello stesso
modo
perche’ solo Daniele vide la manifestazione divina?
Daniele 10:7
Come mai quando la moltitudine degli eserciti celesti
usci’ dal reame
celeste per cantare "Gloria a Dio nell’alto dei cieli"
Luca 2:14
perche’ solo una piccola parte dei pastori udi’ questa
gloriosa
verita’? Luca 2:8-11. La stella probabilmente era visibile
a tutti,
ma perche’ solo i re magi la seguirono dall’est? Perche’
altre
moltitudini dallo stesso posto non fecero lo stesso? Saulo
sulla
strada di damasco non era solo, ma solo lui vide il Cristo
risorto.
Il tutto perche’ avvenimenti spirituali possono essere
visti solo dai
sensi spirituali. Cosi’ di nuovo e di nuovo si deve
ripetere che le
ordinanze che sono di natura spirituale possono essere
comprese ed
afferrate solo attraverso lo spirito. Ogni tentativo di
comprenderle
senza lo Spirito, senza riguardo dell’intelligenza,
capacita’,
diploma, laurea e’ semplicemente futile.
Fortunatamente vi furono coloro che compresero il
significato
spirituale dei sacrifici.
Per 4.000 anni ogni credente che alzo’ il suo coltello per
uccidere
il primogenito del gregge poteva identificarsi con il
Padre di tutti
noi. Chi fra i pastori non avrebbe provato sentimenti di
angoscia e
dolore nel sacrificare quell’agnello che aveva difeso dai
pericoli e
nutrito con tanto amore? In tali occasioni sia il cuore
del pastore
che dell’agnello avrebbe provato un dolore indicibile.
Tanto
imposratante era il simbolismo di questo momento, ma
comunque la
lezione non era tanto per la mente quanto per il cuore.
Noi non
potremmo mai comprendere l’appassionato simbolismo di
questo
avvenimento con la sola fredda logica, deve essere sentito
interiormente.
L’antica ordinanza del sacrificio conteneva tutti gli
elementi e
simboli necessari per insegnare le verita’ di base
dell’espiazione. I
primogeniti del gregge rappresentavano il primogenito
della
divinita’. Il Salvatore, come l’offerta richiesta
nell’antica
Israele, sarebbe stato senza difetto Esodo 12:5 1 Pietro
1:19.
nessuna ossa sarebbe stata rotta Esodo 12:46. Il
sacrificio doveva
essere perfetto per essere accettato Levitico 22:21.
L’offerta doveva
essere volontaria Mose’ dichiaro’ "Egli la offrira’ di sua
spontanea
volonta’" Levitico 1:3 Esodo 35:5. Il sangue di entrambi i
sacrifici
( dell’animale e del Cristo) dovevano essere versati 1
Pietro 1:19.
Aronne fu comandato di "fare una espiazione sui corni
(dell’altare
sacrificale) con il sangue dell’offerta per il peccato. Il
Signore
poi pronunciava la sua benedizione sull’offerta. La piu’
santa a l
Signore Esodo 30:10. Lo scopo di queste ordinanze era
chiaramente
insegnato:"Affinche’ essi possano essere purificati da
tutti i vostri
peccati davanti al Signore." Levitico 16:30. Per tema che
qualcuno
mancasse di ricordare il significato spirituale
sottolineato da
queste antiche ordinanze, Paolo aiuto a portare le cose
nella loro
propria prospettiva.
Ebrei 10:4, 10-12
La natura dei poteri di redenzione dell’espiazione era di
doppia
natura: primo di vincere la morte fisica e secondo di
vincere la
morte spirituale. L’odinanza sacrificale era simbolica del
versamento
del sangue di Cristo affinche’ la morte spirituale fosse
vinta. Ma vi
era una antica oprdinanza o offerta che era simbolica
anche della
vittoria sulla morte fisica? L’offerta degli antichi dei
primi frutti
del terreno puo’ essere stata tale simbolo.
Mose’ comando:" Le primizie dei tuoi frutti del tuo suolo
tu porterai
nella casa del Signore tuo Dio" Esodo 23:19 esodo 22:29.
Salomone e
Nehemia, come portavoce di Dio, piu’ tardi avrebbero dato
istruzioni
simili al popolo. Proverbi 3:9 Nehemia 10:35. Questo
simbolismo era
perfetto per una societa’ pastorale. Ogni stagione avrebbe
ricordato
loro della vita e della morte. Ogni erba, ogni pianta,
ogni cosa
vivente avrebbe dato questo proposito. Con assoluta
certezza questo
cilo di vita e morte si sarebbe ripetuto ad ogni stagione.
le
primizie del campo erano il simbolismo di questa nuova
vita. In un
modo simile la terra avrebbe posseduto il nostro corpo
solo
temporaneamente, una breve stagione per poi restituircelo
con la
resurrezione, infatti i primi risorti furono chiamate le
primizie.
Paolo uso’ questo simbolismo 1 Corinzi 15:20. Le scritture
moderne
confermano che l’antica pratica dell’offerta delle
primizie dei campi
aveva delle implicazioni molto vaste. Coloro che avrebbero
onorato ed
obbedito a Dio ugualmente sarebbero stati onorati come
primizie come
ssi sarebbero venuti fuori nella resurrezione. Le
scritture dicono
D&A 88:98.
L’ordinanza del sacrificio, accoppiata con l’offerta delle
primizie
dei campi erano forme teologiche di un dramma designato
per insegnare
ad ogni anima sensibile allo spirito che Cristo verrebbe
per deporre
la sua vita sull’altare e poi risuscitare. Queste antiche
offerte
erano frequenti ed il loro simbolismo profondo. Esse erano
uno
stringente ed appassionato ricordo che il costo della
salvezza poteva
essere pagato solo con il sacrificio di un Dio.
BATTESIMO
Come sono connesse la giustizia e la
misericordia?
Le leggi immutabili dell’universo.
Giustizia e misericordia sono concetti dificili da
esplorare, non
perche’ vi sia un’assenza di riferimenti scritturali, ma
perche’
questi concetti esauriscono le nostre risrse intellettuali
prima di
trovare tutte le risposte. L’anziano Bruce R. Mc. Conkie
scrisse:"
Noi sappiamo che in qualche modo incomprensibile per noi,
la sua
sofferenza soddisfo’ la richiesta della giustizia." Le
scritture si
riferiscono frequentemente alla "giustizia" ed alla sua
richiesta di
essere soddisfatta.
Che cosa e’ allora la giustizia e chi la richiede?
Le definizioni del dizionario sono molte:" Rettitudine,
imparzialita’
ed amministrazione di cio’ che e’ giusto. Queste sono solo
alcune. Ma
chi determina che cosa e’ la giustizia? Chi la richiede?
Cosa sono le
conseguenze di violare cio’ che e’ giusto? Vi sono certe
leggi
nell’universo che sono immutabili, che sono senza
principio di giorni
o fine di anni. Queste sono create da un essere
intelligente, non
sono il prodotto di un pensiero morale, piuttosto esse
sono
coesistenti realta’ con le intelligenze dell’universo.
Queste leggi
sono immutabili per quanto esse non possono essere
alterate ne’
modificate in nessuna forma. Queste sono leggi che
esistono da sempre
alle quali anche Dio e’ soggetto. B.H. Roberts parlo’
delle "esistenze eterne" che governano anche gli Dei. "Vi
sono cose
che limitano anche l’onnipotenza di Dio. Che cosa allora
significa
dire Dio e’ onnipotente? Semplicemente che tutto cio’ che
puo’ essere
fatto dal potere condizionato dalle altre eterne
esistenze, in
pratica come nel senso di essere liberi, non si puo’
essere liberi
andando a sconfinare nella liberta’ altrui, la vera
liberta’ e’ il
massimo equilibrio fra le varie liberta’, la liberta’
asoluta e’
anarchia e dittatura. Dio opera in un contesto in cui puo’
tutto ma
non alterando giusti equilibri. Brigham Young insegno’ la
stessa
verita’ La nostra religione e’ niennte di piu’ o meno che
del vero
ordine del cielo, il sistema di leggi dalle quali Dio e
gli angeli
sono governati. Sono loro governati da leggi? Certamente!
Non vi e’
mai stato un essere in tutte le eternita’ che non sia
stato governato
dalla legge" In fondo in questa vita siamo preparate ad
ubbidire a
regole e leggi proprio per divenire come il nostro Padre
celeste che
e’ il meno anarchico e dittatore degli esseri.
Alcune di queste leggi immutabili hanno effetti sul mondo
fisico o
naturale. Per esempio il profeta Joseph Smith insegno’ che
" I
principi dell’elemento…..non possono essere distrutti:
essi possono
essere organizzati e riorganizzati, ma non distrutti. Essi
non hanno
ne’ inizio e ne fine." Ugualmente dottrina e ealleanze
insegna
che "gli elementi sono eterni." D&A 93:33. In altre
parole,
l’universo contiene la base, la materia elementare che non
puo’
essere ne crata ne distrutta, o come Brigham Young dice
"che non puo’
essere annichilita."
Le leggi fisiche o naturali sembrano non avere
implicazioni morali.
Esse non hanno effetti sulla nostra crescita spirituale.
Noi non
pecchiamo se rompiamo queste leggi, perche’ non possono
essere rotte.
Giustizia e misericordia non hanno alcun significato in
queste
circostanze, imparzialita o rettitudine non hanno alcun
senso quando
si parla di leggi fisiche o naturali, esse non permettono
di essere
ubbidite per scelta ma piuttosto sono ubbidite e basta. Se
lanciate
una palla da una torre essa cadra’ che lo vogliate o meno.
Sembra
comunque che vi siano altre leggi immutabili
nell’;universo che
spesso offrano sia una scelta che una conseguenza ed in
questo senso
sono le leggi spirituali. Quieste leggi spirituali
governano tutti
gli esseri intelligenti nell’universo ed anche governano
il loro
progresso. Per questi scopi, progresso significa un
aumento di eterno
potere. In altre parole sembrano esistere certe immutabili
leggi che
porteranno potere se sono seguite o "ubbidite" ma che se
sono
neglette o "disubbidite" possono portare al risultato
opposto. Per
esempio, puo’ essere che un individuo non possa progredire
senza
acquisire conoscenza. Il presidente John Taylor noto’ che
anche gli
dei sono soggetti a queste leggi immutabili:" Vi sono
certe leggi
eterne dalle quali gli dei nei mondi eterni sono governati
e che essi
non possono violare e che soprattutto non VOGLIONO
violare. Questi
principi eterni devono essere osservati, ed un principio
e’ che
nessuna cosa impura puo’ entrare nel regno di Dio. Il
presidente
Taylor non sembra suggerire che queste leggi non possanoi
essere
violate ma piuttosto che non possono essere violate da Dio
che
desidera rimanere tale.
Il Salvatore osservo’ ogni legge spirituale con una
esattezza
puntuale. Apparentemente perche’ da ogni legge che
osservo’ ricevette
potere fino a quando acquisi’ gli attributi di Dio,
proprio nel reame
premortale. La sua divinita’ quindi sembrava il risultato
non dalla
creazione di queste leggi, ma piuttosto dall’obbedire alle
tali. Cosa
allora con ognuno di noi che sicuramente non ha avuto e
non ha
l’abilita’ di osservare tutte queste leggi? Potremmo noi
provare e
provare fino a che possiamo essere capaci di osservare
tutte queste
leggi? La risposta e’ no evidentemente queste leggi
spirituali
immutabili non ofrono una seconda occasione. Se noi non
riusciamo in
questa vita non avremmo una seconda chance per aumentare
il potere
che affluisce naturalemnte dall’osservanza di tali leggi.
In alma
22:14 vi e’ una spiegazione. In altre parole non e’ una
questione di
tempo. Il Salvatore spiego’ ai Nefiti lo stesso principio
in 3 Nefi
12:26. Il messaggio era chiaro, una volta violate le leggi
dell’eternita’ non vi sono mezzi per sfuggire, senza un
aiuto esterno.
Se qualcuno cade da un aeroplano, sia che abbia un
paracadute o meno,
prima o poi raggiungera’ il suolo perche’ la legge di
gravita’ non
conosce misericordia ma la sua legge e basta e la applica.
LA GIUSTIZIA DI DIO
Uno si puo’ riferire a queste leggi spirituali immutabili
che
governano il nostro progresso come leggi di giustizia.
Come abbiamo
visto precedentemente queste leggi non sono state create,
se lo
fossero state allora la giustizia non sarebbe una legge
autoesistente
ma piuttosto un pricipio morale che e’ il prodotto di un
pensiero
intelligente. Se questo fosse il caso, allora quale essere
determina
e domanda giustizia? Dio solo? L’umanita’? Le intelligenze
dell’intero universo? Tutti quanti?
Le scritture rendono chiaro che Dio ha un sistema di
giustizia. E’
spesso riferito come "La giustizia di Dio" Alma 41:3
42:14, 30 D&A
10:28 o "la sua giustizia 2 Nefi 9:26 o giustizia divina
Mosia 2:38,
ma chiaramente i profeti confermano che Dio provvede un
sistema
morale per il quale l’uomo e’ governato. Ma come questo
sistema
morale e’ connesso con le leggi immutabili di cui si e’
appena
parlato? Dio comprese che il nostro fallimento di
adempiere a queste
leggi immutabili ci’ avrebbe escluso per sempre dalla
divinita’ a
meno che vi fosse un’altra fonte di potere che ci potesse
essere resa
disponibile, non perche’ ce la siamo guadagnata, non
perche’ ne
fossimo totalmente degni, ma piuttosto perche’ un altro
essere con un
potere maggiore era cosi’ pieno di amore e gentilezza che
voleva, con
ansieta’, proporre un piano supplementare che avrebbe
provveduto il
potere necessario per esaltare l’uomo. Dio istitui; tale
piano, noto
come "Piano di salvezza" Alma 42:5 Mose 6:62 il "piano
della
redenzione" Alma 12:25,33 22:13 34:16 "il piano della
misericordia"
Alma 42:15 ED "IL GRANDE PIANO DELLA FELICITA’ aLMA 42:28.
cOME
gICOBBE RIFLETTEVA SU DI ESSO "iL PIANO MISEERICORDIOSO
DEl grande
creatore" 2 Nefi (;6. gioi’ con l’esclamazione "O quanto
grande e’ il
piano del nostro Dio!" 2 nefi 9:13 Joseph Smith parlo’
dello scopo di
questo piano:" Dio stesso, trovandosi nel mezzo degli
spiriti, vide
appropriato istituire leggi per le quali il rsto di noi
potrebbe
avere il privilegio di avanzare come Lui> Egli ha il
potere di
istituire leggi per istruire le intelligenze piu’ deboli,
affinche’
posano essere esaltate come Lui> Queste "leggi" per
istruire gli
esseri piu’ deboli sono riferite come "Sue Leggi" 2 Nefi
9:17 o le
leggi di "Dio" D&A 107:84. L’anziano Erasto Snow scrisse
delle leggi
immutabili dell’universo: Io comprendo che cio’ che ha
esaltato alla
vita e salvezza il nostro Padre celeste e tutti gli altri
dei anche
esaltera’ anche noi suoi figli> e cio’ che causa a
Lucifero ed i suoi
seguaci di discendere nelle regioni della morte e
perdizione anche ci
guidera’ nella stessa direzione: e nessuna espiazione del
Nostro
Signore e Salvatore Gesu’ Cristo puo’ alterare quella
legge eterna,
come due piu’ due non fa sedici."
Quella "legge eterna" di cui si parla e’ la legge
immutabile che
governa la strada che porta alla divinita’. La legge di
Dio non puo’
violarla, ne’ aggirarla, o trovare una scorciatoia, ma
puo’ solo
complementarla od essere di sostegno. Forse non e’
improbabile che le
condizioni sotte le quali Nefiah operava come giudice in
capo > Egli
aveva dato "potere di emettere leggi secondo la legge che
era stata
data" Alma 4:16. In altre parole egli poteva creare leggi
"piu’
piccole" che non violassero i principi di nessun’altra
legge gia’
esistente. E’ ben noto il potere del principio legale che
stati
individuali possono creare leggi che non e’ espressamente
proibita
dalla costituzione federale. Questo da ad ogni stato una
vasta
ampiezza nel determinare un sistema di giustizia che
governera’ i
suoi cittadini senza per quello violare mai la legge
nazionale. Forse
in maniera simile, Dio puo’ stabilire qualunque lkegge che
Egli crede
che sia utile pur non infrangendo i principi della legge
immutabile.
Queste leggi stabilite da Dio, se ubbidite, rivestiranno i
suoi figli
con aggiunto potere, proprio il potere necessario per
divenire come
Egli e’!
Per illustrare il punto, Dio potrebbe non essere capace di
derubare
un uomo della sua liberta’ di saltare da un aereoplano (
come per
dire che Egli non puo’ impedirgli di peccare) ma che egli
potrebbe
mettere un paracadute sulle sue spalle prima che salti
(Provvedere i
mezi del pentimento). In questo caso nessuna legge e’
stata violata.
La legge di gravita’ ancora produce i suoi effetti e
l’uomo arriva
comunque a terra. Nessuna giustizia e’ derubata, ancora al
peccatore
e’ dato il potere di atterrare in sicurezza, solo se egli
usera’ la
corda per aprire il paracadute che dovra’ fare da solo e
per sua
scelta (pentirsi ed usare il mezzo protettore della vita
(espiazione))
Cosa costituisce le basi per le leggi di Dio? Dio ha certe
inerenti
eterne qualita’ che mai cambiano. Egli non potra’ mai
agire
inconsistenetemnte o contrariamente a queste qualita’, non
perche’
Gli manchi il potere di farlo, ma perche’ non lo desidera.
Forse il
fratello di Giared stava alludendo a questo fatto quando
disse:"O
Signore tu hai tutto il potere…..e puoi fare qualucnque
cosa TU
VOGLIA." Ether 3:4 Il consistenmte adempimento di Dio con
quieste
qualita e’ una forma di giustizia. (L’amministrazione di
cio’ che
sembra per Lui di essere giusto ed imparziale) a causa del
Suo
proprio senso morale. Cio’ porta alla prossima domanda:"
E’ possibile
che Dio richieda giustizia non solo per soddisfare il suo
proprio
senso morale, ma anche per soddisfare tutti gli altri
essere morali
che popolano l’universo che hanno un simile standard di
moralita’? In
altre parole, potrebbe essere che Dio abbia in comune con
ogni uomo
che ha scelto di essere cittadino del suo regno un set di
virtu’
morali per le quali essi sono desiderosi di essere
governati?
ANCHE LE PERSONE DESIDERANO LA GIUSTIZIA.
Giustizia, nel senso secolare e’ l’amministrazione di
quelle leggi
che sono stabilite e consentite dai cittadini di una
nazione o regno.
Tale giustizia e’ richiesta dalle persone. Senza questa
forma di
giustizia il caos regnerebbe piuttosto che l’ordine.
Ugualmente, la
giustizia nella dimensione divina e’ l’amministrazione di
queste
leggi che sono stabilite e consentite dalle persone che
appartengono
al regno di Dio. Nessun dubbio, nel grande concilio
primordiale tali
leggi furono discusse ed eventualemnte accettate. Il
Profeta Joseph
Smith spiego’"E’ stata dottrina insegnata da questa chiesa
che noi
fummo nel grande concilio celeste quando l’organizzazione
di questo
mondo fu contamplata e che le leggi di governo furono
tutte emesse e
sanzionate da tutti i presenti." Noi, le persone che
saremme stati
soggetti a tali leggi, avemmo voce in capitolo per la loro
adozione.
Nessun dubbio che il grande concilio celeste consistette
assai di
piu’ che una proposta divina immediatamente seguita da un
voto di
sostegno. Piu’ probabilmente tale concilio ( o forse
concili)
avrebbero incluso ampio tempo per la discussione,
dibattito, domande,
lo scambio dei sentimenti e il condividere delle
testimonianze.
Questo non e’ per suggerire che il piano di salvezza fosse
in qualche
modo alterato o raffinato, perche’ il piano del Padre,
come fu
presentato, era perfetto in tutte le sue vie. Ma i
partecipanti, a
aprte il Padre ed il Figlio, non erano perfetti. Nessun
dubbio che
molti di noi ebbe un aansioso desiderio di esplorare ogni
anfratto
del piano, di comprendere le conseguenze della liberta’
morale ed i
rischi conseguenti alla nascita mortale. Tutti sapevano
che non tutti
ce l’avremmo fatta, che vi sarebbero state difficolta e
tomenti
insieme ai successi. Nessun dubbio che quello fu un tempo
di una
attenzione suprema e di domande intense. Noi tutti fummo
profondamente interessati e preoccupati, perche’ i nostri
destini
eterni erano al palo. Joseph Smith insegno’:" Noi fummo in
quel
consiglioprima della fondazione del mondo…….e
prendemmo apret in
tutti gli avvenimenti, tutti fummo vitalmente preoccupati
dall’uscita
di questo piano e dei suoi scopi, noi li comprendemmo, e
fu per il
nostro bene che essi furono decretati e che siamo qui per
consumarli."
Ad un certo punto Satana ed i suoi seguaci devono aver
suscitato
obiezioni ed alternative personali a questo piano. Dio
aveva
certamente il potere di zittirli con opposti argomenti e
sopprimere
ogni pensiero contrario e di imporre la sua Volonta’, ma
Egli lascio’
che ognuno’ esprimesse la sua volta’ ed idea proprio per
il principio
del libero arbitrio accordato in tutte le sfere. Se il
grande
concilio era simile a quelli di oggi ogni uomo che cosi’
desiderava
avrebbe avuto l’opportunita’ del’ Privilegio uguale" D&A
88:122 per
esprimere i sentimenti sinceri del suo cuore. I nobili ed
i grandi
probabilmente si fecero avanti per difendere il piano.
Proprio come
gli Dei si consultarono fra di loro Abramo 5:3, cosi’
anche i membri
di quel consiglio si possono essere consigliati gli uni e
gli altri,
non per migliorare il piano, ma per comprenderlo
pienamente ed
accettarlo. Allora, dopo che tutte le domande furono
risposte e le
testimonianze portate, la questione decisiva fu
probabilmente la
mozione del voto. Fra tutti i principi di base dei
principi del
vangelo ve ne e’ uno anche oggi in vigore: la legge del
consenso
comune. Mosia insegno’ questa legge al suo popolo. Mosia
29:26 Alma
1:14 Mosia 22:1
Questo principio fondamentale di governare con il consenso
comune fu
annunciato alla formazione della chiesa negli ultimi
giorni, e
consigli simili furono ripetuti un paio di volte enrtro il
breve
spazio di sei mesi. Ogni volta il mesaggio era lo
stesso:"E tutte le
cose saranno fatte per consenso comune nella chiesa." D&A
26:2 e 28:13
Questa legge e’ fondamentale non solo nella mortalita’ ma
in tutte le
sfere della nostra esistenza. Brigham Young insegno’:" le
leggi
eterne per le quali Dio e tutti gli altri esistono
decretano che il
consenso della creatura deve essere ottenuto prima che il
creatore
possa governare con perfezione." Anche quando la voce del
popolo va
contro la sua volonta’ Egli rispetta questa volonta’,
altrimetni il
dono del libero arbitrio sarebbe solo formale.Dio spiego’
a samuele
le conseguenze di volere un re, cosi’ non vi sarebbe stato
un
fraintendimento riguardo il loro futuro politico. Poi
istrui’ samuele
di "Ascoltare la loro voce" 1 Samuele 8:9 e diede loro un
re.
Sembrerebbe ragionevole che Dio violerebbe questo
principio di base
del consenso comune ed imporre su coloro che gli sono
soggetti leggi
che non sono approvate dalla voce del popolo? Al
contrario, sembra
che nessuno fosse piu’ ansioso e piu’ disponibile di
promorre un
ambiente di liberta’ e consenso comune che Dio stesso.
Sfortunatamente " la parte minore delle persone" (come
Lucifer un
terzo) desidero’ cio’ che non era giusto. Mosia 29:26 e
quindi furono
mandati via dalla presenza di Dio. Questa sembra una
conseguenza
appropriate, infatti essi scelsero di non essere governati
dalle
leggi che governano il regno di Dio. Incredibilmente essi
decisero di
essere governati dal caos. Con il rigettare il piano
celeste essi
rinunciarono di divenrire beneficiari di quelle stesse
leggi che
avrebbero avuto il potere diesaltarli. Come mai Lucifero e
gli altri
decisero cosi’ e’ il grande dilemma delle eternita’. Fu
una mancanza
di fede nella possibilita’ che il salvatore non fosse
capace di fare
l’espiazione? Fu una mancanza di fede nella propria
capacita’ di
osservare i termini e condizioni della legge di Dio? Fu
orgoglio,
ambizione o tutte queste cose combinate assieme? Qualunque
fosse la
causa, i cieli piansero su di loro, ma onorarono il
diritto della
persona ad essere disubbidiente.
I due terzi che rimasero accettarono le leggi date dal
Padre. "La
voce del popolo" Mosia 29:26 sanziono’ le leggi divine che
Egli aveva
proposto tramite il Figlio. Se noi sanzionammo le leggi
con le quali
sareemo stati governati, sembra che lo abbiamo fatto con
pieno
intendimento sia di cuore che di mente sia per le
benedizioni
cnseguenti come per le maledizioni pure. Queste leggi con
le loro
conseguenze furono considerate eque e giuste, nessuno fu
forzato di
accettarle, furono discusse, comprese ed accettate. Noi
volontariamente le accettammo affinche’ esendo governate
da loro
potessimo progredire nell’ordine e nel potere.
CHI AMMINISTRA LE LEGGI?
L’amministrazione, supervisione ed esecuzioni di queste
leggi, punizioni e
benedizioni dalle quali abbiamo scelto di essere legati e’
cio’ che noi
chiamiamo "Giustizia". La persona responsabile per
l’amministrazione di
queste leggi e’ il Giudice. Mosia spiego’ al suo popolo di
"scegliere
uomini saggi per essere giudici, che avrebbero giudicato
il popolo secondo i
comandamenti di Dio." Mosia 29:11. Coloro che erano nel
concilio celeste
acconsentirono che il piu’ saggio di tutti i figli del
Padre, il Salvatore,
fosse il GIudice. Lo facemmo con la confortante
rassicurazione che Lui
sarebbe stato assolutamente giusto ed imparziale ed anche
misericordioso
nell’amministrazione della legge. Enoch lo chiamo’:" IL
Giusto giudice che
verra’ nel meridiano dei tempi." Mose 6:57. Non solo il
Salvatore poteva
simpatizzare con la nostra causa, ma avrebbe anche potuto
comprenderla. Egli
avrebbe sofferto l’intero spettro della mortalita’.
Nessuno avrebbe
conosciuto le leggi meglio di Lui che era il nostro
Legislatore. Nessuno
poteva essere piu’ saggio di Lui, perche’ Egli era IL PIU’
INTELLIGENTE DI
TUTTI. Abramo 3:19 e nessun avrebbe potuto avere piu’
misericordia, piu’
gentilezza e piu’ amore e preoccupazione del Salvatore
stesso. Il Salvatore
possedeva tutte la qualita’ necessarie e desiderate in un
perfetto Giudice.
La "Voce del Popolo" Mosia 29:26 lo volle e lo approvo’ e
gioi’ nella scelta
del suo Giudice. Nessuno avrebbe nel lontano futuro fare
eccezioni ai suoi
decreti. Nessuno avrebbe potuto affermare che Egli non
comprendeva, e
soprattutto nessuno potra’ mai dire che Egli non era
accettabile perche’
ebbe la nostra totale approvazione ed assenso nel voto
finale. Davide
riconobbe tutto cio’:Dio e’ il nostro giudice." Salmi 75:7
Anche Isaia lo
sapeva:"Il Signore e’ il nostro giudice." Isaia 33:22 e
Moroni parlo’ del
Salvatore come"Il giudice eterno dei vivi e dei morti"
Moroni 10:34, anche
Gesu’ testimonio’ di cio’:Il Padre non giudica alcuno,
perche’ ha lasciato
tutto il giudizio al Figlio." Giovanni 5:22
Misericordia e Grazia, doni di Dio.
Per quanto cruciali le Le leggi della giustizia, non
possono salvarci. Lehi
parlo del destino dell’uomo se la sola giustizia fosse lo
scettro
governante."Per la legge gli uomini sono recisi." 2 Nefi
2:5. Giacobbe, un
figlio di Lehi, sapeva che vi era un solo rimedio
spirituale che poteva
prevenire una separazione permanente da Dio: E’ solo per
la grazia di Dio
che voi siete salvati." 2 Nefi 10:24 vedi anche 2 Nefi
2:8. Paolo insegno’
lo steso principio Tito 3:5. Non vi sono eccezioni, senza
la misericordia e
la grazia non vi e’ ne’ salvezza ne’ esaltazione.
Misericordia e grazia sono
doni di Dio. In essenza, esse sono dottrine similari. Il
dizionario biblico
sug definisce la grazia come"un mezzo divino di aiuto o
forza, datoci
tramite l’amore misericordioso e la misericordia di Gesu’
Cristo."> In altre
parole,la misericordiosa natura di Dio e’ pronta a
provvederci amorevolmente
con doni e poteri (grazia) che possono farci fare balzi in
avanti nella
nostra natura limitata.
Molte volte abbiamo la tendenza a tralasciare la parola
grazia a favore
della parola opere mentre altri hanno l’approccio opposto,
ma in verita’
questi due concetti vanno mano nella mano. Quando un
bagnino tende la mano
per salvare colui che sta per affogare e’ necessario che
la’ltro faccia
altrettanto se vuole essere salvato ed entrambi debbono
cooperare per
ottenere quella salvezza. Cosi’ e per la grazia e le
opere, esse non sono
dottrine contrarie, come e’ spesso fatto intendere. Al
contrario esse sono
partners indispensabili nel processo dell’esaltazione.
La parola grazia si trova 252 volte nelle opere canoniche,
mentre la parola
misericordia 396. E’ chiaro che queste parole non sono
descrittive di
piccoli principi evangelici. Esse sono la base ed il cuore
della dottrina
sug. L’anziano Bruce R. Mc Conkie insegno’:" Come la
giustizia e’ figlia
della caduta, cosi’ pure la misericordia e’ la progenie
dell’espiazione."
Noi potremmo dire inoltre che la grazia e’ la progenie
della misericordia.
La grazia , che denota divino aiuto o dono di Dio, e’ ,
come ci dice il
dizionario biblico sug:"reso possibile dal sacrificio
espiatorio." Ognuno di
questi doni e’ una forza di un potere che aiuta ad
aumentare la nostra
capacita o rafforzarci od assisterci nella nostra ricerca
della divinita’. I
termini grazia e misericordia descrivono entrambi
l’amorevole natura di Dio
ed i doni che vengono elargiti su di noi da Dio stesso.
Per definizione
questi doni non sono comprati da colui che li riceve.
Paolo si riferiva alla
grazia Come "al libero dono" Romani 5:15. Lehi rese chiaro
che la "salvezza
e’ gratuita" 2 Nefi 2:4 e Nefi gli fece eco quando
predico’ che la salvezza
e’ "gratuita per tutti gli uomini" 2 Nefi 26:27. In certe
circostanze questi
doni sono dati senza alcuna richiesta da parte di colui
che li riceve, in
altre circostanze il beneficiario deve soddisfra certe
condizioni, non come
mezzo di "guadagnarsi" il dono, perche’ in questo caso non
vi e’ qui prop
quo, ma perche’ il Datore non garantira’ il dono fino a
che certe minime
condizioni siano soddisfatte. Questo e’ lo spirito in cui
Nefi consigli’ in
2 Nefi 25:23. In altre parole noi contribuiamo alla nostra
salvezza, ma non
e ‘ che noi possiamo guadagnarcela, conrtribuiamo in parte
e Paolo spiego’
proprio questo in Efesini 2:8-9. Quindi le opere da sole
non possono
salvarci; la grazia e’ un requisito assoluto. Ma un certo
numero di opere
(il meglio che possiamo offrire) sono necessarie per
permettere alla grazia
di lavorare al meglio ( forse qui l’autore avrebbe fatto
bene a specificare
che la grazia salva anche senza le opere, per quanto
riguarda la
resurrezione, ma che per andare nel regno celeste le opere
sono essenziali
come la grazia Massimo).
Non importa quanto forte lavoriamo per la nostra salvezza,
quanto
diligentemente serviamo, o quanto rettamente viviamo,
sara’ sempre la grazia
a fare la differenza. Brigham Youn insegno’ questo
principio con mlta
brevita’:"Non vi fu mai una persona superlavta, tutti
coloro che sono stati
salvati e che mai lo saranno in futuro, sono "solo"
salvati, ma ancora non
e’ senza lotta, una lotta che richiede l’esercizio di ogni
energia
dell’anima.
Alma rivelo’ che solo il penitente, significando coloro
che hanno dato il
loro meglio spiritualmente e temporalmente "Possono
richiedere la
misericordia tramite il mio figliolo." Alma 12:34. In
questo modo. grazia ed
opere sono compagni complementari. Infatti essi sono
partners inseparabili
nellla nostra ricerca della perfezione. Mentre stava
discutendo sulla
superiorita’ o della fede o delle opere C. S. Lewis
rispose in maniera
eloquente:" Mi sembra come se chiedessimo quale lama sia
piu’ importante in
un paio di forbici."
Forse Brigham Young fu capace di sommarizzare bene la
relazione fra grazia
ed opere:" E’ richiesta tutta l’espiazione di gesu’
Cristo, la misericordia
del Padre, la pieta’ degli angeli e la grazia del Signore
Gesu’ Cristo di
essere con ognuno di noi in tutti i momenti, e poi di dare
il meglio di noi
stessi in qualunque occasione per toglierci questo peccato
da noi.. La
misericordia di Dio, condizionata ed incondizionata e’
manifestata in modo
abbondante.Fu dimostrata tramite la nostra nascita
spirituale, dalla nostra
nascita fisica e dalla creazione del mondo. Queste
benedizioni di
misericordia sembrano di essere indipendenti
dall’espiazione, ancora ognuna
di queste tre benedizioni fu un atto di grazia nei nostri
confronti. Certi
altri atti di grazia o misericordia fluiscono direttamente
dal sacrificio
espiatorio. In ogni caso essi sono manifestazioni di doni
o di potere che
innalzano l’umana natuira. Evidenze di questi poteri o
benedizioni sono
stati discussi precedentemente.
MISERICORDIA E COMPASSIONE.
MISERICORDIA E COMPASSIONE
In un senso la miseericordia e’ la madre della grazia ( e
di tutti i
poteri che ne fluisocono) come discusso precedentemente.
In un’a;tro
senso, misericordia sisgnifica clemenza o longanimita’, e’
la
compassione mostrata a chi sbaglia. Nella sua forma piu’
alta e’
amore, comprensione e saggezza il tutto mischiato in
divine
proporzioni.
Questo attributo era operativo in tutte le azioni del
Salvatore. Egli
fece sempre ricorso alla misericordia mai alla vendetta,
perche’
questi era il suo scettro dominante. Nehemia parlo’ di
questa
benevolenza senza confini Nehemia 9:17. Davide uso’ la
stessa
immagine Salmo 86:5. Uno puo’ quasi visualizzare
l’immagine di queste
scritture, Dio, ansiosamente e teneramente vegliare sulle
sue
creazioni, affinche’ possa vedere tutti i piu piccoli atti
di
rettitudine per poterli retribuire grandemente. Egli e’
sempre alla
costante ricerca del bene "Le sue viscere di misericordia
sono su
tutta la terra" Alma 26:37 D&A 101:9 Egli e’ Colui che si
delzia di
benedire con le benedizioni piu’ grandi" D&A 41:1 Ai
giovani santi
della appena restaurata chiesa disse:"Avro’ compasione di
voi…. per
la mia gloria e per la salvezza delle anime, Io vi ho
perdonato i
vostri peccati" D&A 64:2-3 Lehi osservo’ 1 Nefi 1:14
COME LA GIUSTIZIA E’ CONNESSA CON LA MISERICORDIA?
Da una parte della legge vi e’ la misericordia in tutto il
suo
splendore di compassione e dall’altra vi e’ la giustizia
in tutta la
sua estrema realta’. L’espiazione e’ l’unico atto
riportato nella
storia che dimostra il masimo della misericordia ma che
non deruba la
giustizia del pagamento. L’espiazione soddisfa ogni oncia
della legge
e tiene ancora la bilancia della legge in perfetta parita
considerando tutti gli aspetti. Lehi speigo’ questa
dottrina in 2
Nefi 2:7,10
Coloro che non si pentono dovranno soffrire ogni cosa.
Senza il
pentimento la giustizia richiedera’ il pagamento della
piena pena per
gli impenitenti. L’anziano Bruce R. Mc Conkie spiego’" E’
atraverso
il pentimento e la rettitudine che gli uomini sono
liberati dalla
mano della giustizia che altrimenti imporrebbe loro il
pieno
pagamento dei loro peccati. Amulek insegno’ che gli
impenitenti
sarbbero stati" esposti all’intera legge della richiesat
della
giustizia" Alma 34:16, quindi implicando che il penitente
avrebbe
sofferto meno Amulek prosegue"Solo a colui che ha fede
enel
pentimento e’ portato il grande piano della redenzione
Alma 34:16.
Alma insegno questa relazione fra pentimento e
misericordia Alma
12:34.
L’impenitente e’ come il criminale che e’ costretto a
servire ogni
anno, ogni mese ed ogni giorno della sua sentenza, menre
dall’altra
parte il penitente e’ come il prigioniero che e’
rilasciato per buona
condotta dopo un certo periodo. Entrambi pagano il prezzo,
entrambi
hanno soddisfatto la richiesta della giustizia, ma uno
riceve una
sentenza ridotta per "buona condotta".http://www.youtube.com/user/docbible/videos

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