Friday, August 17, 2012
Il pentimento e l'espiazione
Che cos’e’ allora il vero pentimento e come si collega con l’espiazione? Non e’ un processo meccanico, non e’ nemmeno lo smettere di fare il male od il passare del tempo o l’esprssione di dispiacere. Nessuno di questi elementi da solo e’ un “VERO” pentimento. Alma il giovane decrisse il vero penitente quando parlo’ al popolo di Zaraemla. Egli racconto’ la vita di suo padre, Alma il vecchio che era stato uno dei piu’ malvagi sacerdoti del re Noe’ Un giorno il profeta Abinadi fece la sua apparizione. Qualcosa del messaggio di questo profeta penetro’ nel cuore di suo padre e soprattutto nell’anima. Alma il giovane osservo’ che “secondo la sua fede vi fu un potente cambiamento nel suo CUORE.” e poi aggiunse “Mio padre predico’ la parola ai vostri padri ed un potente cambiamento anche fu operato nei loro cuori.” Poi’ il suo sermone raggiunse il suo apice ” Ed ora ecco, vi chiedo, miei fratelli della chiesa, avete voi fatto questa esperienza di un potente mutamento nel vostro CUORE?” Alma 5:12-14 Quello e’ il vero pentimento. E’ un qualcosa che scioglie, addolcisce un processo che raffina e che porta ad un potente mutamento di cuore. E’ manifesto in coloro che vengono innanzi con cuori spezzati e spiriti contriti. E’ una potente risoluzione di voler essere con Dio ad ogni costo. Tale cambiamento significa di “non aver piu’ disposizioni a fare il male ma di fare il bene continuamente.” Mosia 5:2. Lamoni ed il suo servo fecero questa esperienza ALMA 19:33 Che cosa allora per coloro che non hanno provato questo cambiamento ed ottengono una raccomandazione per il tempio? Che cosa allora di coloro che pur peccando cercano di evitare le giuste punizioni? Presidente Harold B. Lee spiego’ con parole semplici che “non c’e’ un peccatore Vincente!!!” Le persone che rimandano il pentimento sono destinate a fallire ed a frustrare in qualche modo l’espiazione di Gesu’ Cristo, infatti solo colore che lavano le vesti nel sangue dell’Agnello sono coloro che posono goderne i frutti nella maniera piu’ piena. Ripetutamente le scritture fanno riferimento che l’adorazione e’ un fatto di cuore e che dobbiamo amare Iddio e servirlo con TUTTO IL CUORE. Il processo del pentimento non solo e’ basato sul cuore ma spiega anche come deve essere questo cuore:” Nuovo, rotto, cambiato e contrito” meglio sarebbe descriverlo cosi’ Rotto dal dolore provato nel comprendere gli errori passati, contrito perche’ umiliato da questi errori, cambiato dalla determinazione della volonta’ di una nuova vita e quindi finalmente NUOVO.” Pentimento o razionalizazione? Come avviene questo cambiamento di cuore? Per prima cosa dobbiamo riconoscere con estrema onesta il nostro o i nostri peccati, non cercare di razionalizzarli o scusarli. Alma dette questo meraviglioso consiglio a suo figlio Corianton: Alma 42:30 che contrasto con la filosofia di Korihor Alma 30:17 o con le credenze dei Lamaniti Alma 18:5. Ognuno di noi deve scegliere fra queste filosofie, pentimento e razionalizzaione non possono coesistere, La razionalizzazione e’ la risposta del mondo al peccato, il pentimento e’ cio’ che realmente richiede il Signore. Esse sono due strade diverse con destinazioni diverse. Ogni volta che pecchiamo ci troviamo ad un bivio, possiamo razionalizzare o pentirci. Mei tempi del libro di Mormon le leggi morali erano in parallelo con le leggi civili. Oggi non e’ piu’ cosi’. Le leggi civili oggi non puniscono piu’ crimini come l’adulterio e l’aborto. Sentiamo le scuse di cio’ con il fatto del libero arbitrio o perche’ “ognuno lo fa” oppure che nessuno “lo sapra’”. Ma in realta’ non vi saara’ scusa ne difesa ne alibi per non osservare le leggi di Dio. D&A 24:2 La barriera principale per il pentimento e’ sempre “l’io”. Thomas Carlyle la mette in questo modo:” Il piu’ grave errore e’ quello di non riconoscerne alcuno.” Era questo avvertimento che Alma stava cercando di dare a suo figlio Alma 39:13 il Signore ha avvertito in D&A 56:14 La razionalizzazione e’ la droga che anestetizza il pungiglione della coscienza. Mormon testimonio’ questa mortale overdose al tempo in cui il suo popolo era “senza princi Moroni 9:20. Nefi vide i pericolosi segnali nelle vite di Laman e Lemuel quando noto’: 1 Nefi 17:45. Contrasta con quanto fatto da lui in 2 Nefi 4:17,19 E’ duro immaginare queste parole pronunciate da un profeta di Dio come Nefi. La vita di Nefi fu solo devozione ed obbedienza eppure egli era conscio della distanza che aveva ancora da percorrere per arrivare alla perfezione. Piu’ spirituale diviene un individuo e piu’ sensibile diviene alle sue imperfezioni. Piu’ si raffina e piu’ si rende conto di quanto terribile era.. Tutti noi pecchiamo e l’importante non e’ solo se abbiamo sbagliato, am se lo abbiamo fatto se siamo disponibili al pentimento o meno.. Lo scopo di questa vita e’ di essere uno stato di prova, per vedere se ci pentiremo e seguiremo Cristo. D&A 29:42 2 Nefi 2:21 Alma 42:5 La malvagita’ da sola raramente, se mai, e’ stata la causa della distruzione dell’uomo, la piu’ grande tragedia e’ la malvagita’ unita con l’impenitenza. La predetta distruzione del popolo di Ninive fu fermata perche’ essi accettarono il messaggio di pentimentoi Il popolo di Melchisede Alma 13:17 ma furono risparmiati perche’ Alma 13:18. Alma il vecchio aveva fatto cose orribili agli occhi del Signore Mosia 23:9 ed i figli di Mosia avevano commess o peccati piu’ vili Mosia 28:4 ma ancora essi trovarono la via per rovesciare il loro corso. In tutti questi caso il processo del pentimento fu la causa della loro salvezza. D&A 1:33 Alma 9:18 La ragione di questa vita e’ di provvedere un periodo di prova per pentirsi, se l’uomo rifiuta di farlo dopo ogni ragionevole opportunita’ offertagli a quel punto la scrittura parla di lui come “maturo per la distruzione” Helaman 13:14. Coloro che cambiano il loro cuore manifesteranno dispiacere, ma non solo dolore ma dolore in Dio, Vi e’ una grande differenza fra il dolore monfano che e’ temporaneo ed il dolore in Dio che porta al cambiamento Paolo spiego’ quesrto punto in 2 Corinzi 7:9-10. Vi puo’ essere un riconoscimento intellettuale e puo’ essere il dolore del criminale che e’ stato catturato, se potesse tornare indietro non lo rifarebbe, ma solo perche’……. Il dolore di una giovane che e’ rimasta prematuramente in cinta potrebbe essere lo stesso dovuto solo alle conseguenze. Il profeta Mormon fu un testimone di questo tipo di dolore. Lui come comandante delle armate Nefite, vide il suo popolo trucidato per la loro malvagita’. Il suo cuore gioi’ momentaneamente nell’ascoltare i loro lamenti davanti al Signore ma la scrittura poi aggiunge Mormon 2:13. Alma prego’ suo figlio Alma 42:29Il dolore in Dio e’ di una qualita’ che puo’ tarscendere la comprensione della razionalizzazione.. Non vi e’ una necessita’ di una pressione esteriore perche’ questo avviene dall’intimo della persona Alma 42:30 2 Nefi 4:17 Mosia 28:4 Mosia 23:9 Costoro vogliono pagare il prezzo della riconciliazione e non sono dispiaciuto di affrontare la realta’ come invece nel caso del criminale preso. Le scuse, gli alibi il biasimo di altri sono totalmente esclusi in questo tipo di pentimento. Vi sara’ una cmpleta accettazione della realta’ ed un cambiamento dell’atteggiamento che di solito nell’altro caso quasi mai avviene. In essenza il pentimento ci porta ad una totale intellettuale, emotiva e spirituale integrita’. L’espiazione non fu solo un potere redentivo di cio’ che era andato perduto nella caduta, ma ‘AGGIUNSE SU’ Abramo 3:26 Ad Adamo ed Eva e tutti i loro discendenti, innlazandoli ad una condizione superiore a quella di cui godevano nel giardino. L’espiazione e’ un potere e di redenzione e di esaltazione.C>S> Lewis comprese questo principio:” Dio permesse la caduta perche’ in se’ vi sarebbe stato uno status piu’ grande. L’espiazione non e’ solo il potere che permette di rimettere le cose a posto ma anche qualcosa di piu’ glorioso e grazie ad un lavoro vicario.” Se l’espiazione fosse servita solo a rimettere le cose a posto sarebbe stata una vera tragedia. Una redenzione letterale dalla trasgressione di Adamo con niente di piu’, avrebbe significato ad un ritorno di innocenza, alla incapacita’ di avere figli, ad una mancanza di opportunita’ di scelta. Foirtunatamente l’espiazione fu molto di piu’ di questo, il presidente John Taylor diede altra luce sul soggetto quando dichiaro’:”Il Vangelo, quando introdotto e predicato ad Adamo dopo la caduta, attraverso l’espiazione di gesu’ Cristo, lo pose in una posizione non solo di avere la vittoria sulla morte ma di avere alla sua portata il possesso della vita eterna, quindi l’espiazione porto’ ad una posizione piu’ alta o meglio alla posizione suprema, l’uomo al suo stato piu’ alto, come filgio di Dio al suo stato di maturita’. In un’altra occasione il presidente Taylor aggiunse:” Come un uomo, attraverso i poteri del suo corpo, raggiunge la maturita’ fisica e non puo’ piu progredire che fino alla morte, ma con l’espiazione si vince la morte e si puo’ raggiungere la vera maturita’ che e’ alla portata di un figlio di Dio. L’anziano Bruce Hafen scrisse un articolo molto interessante intitolato “L’espiazione non e’ solo per i peccatori”. L’ovvia implicazione del titolo e’ che il cerchio dell’influenza dell’;espiazione va ben oltre un potere di purificazione. Infatti piu’ la dottrina e’ studiata, ricercata ed analizzata e piu’ i suoi confini si allargano quasi fossero di una elasticita’ infinita. Probabilmente vi sono molte implicazioni che ancora non sono state prese in esame. E’ come se una mente finita cercasse di comprendere e rincorrere l’infinito e’ come se ad un certo punto la nostra mente cerca di afferrare qualcosa che e’ al di la della sua portata, ma questo non dovrebbe essere una limitazione alla nostra ricerca e studio bensi’ dovrebbe dare un rinnovato vigore per cercare di avere una migliore comprensione, infatti nuovi indizi e nuove scoperte sotto l’aspetto dottrinale dovrebbero spingerci a sempre approfondire questa dottrina che salva le anime, le esalta, edifica la fede ed illumina la nostra comprensione piu’ di ogni altra dottrina. Re Beniamino capi’ il cerchio dell’influenza della espiazione Mosia 3:11 3 Nefi 6:18 Quindi i suoi poteri redentivi vanno al di la della redenzione dei peccatori incalliti ma salva anche coloro che non ebbero conoscenza della volonta’ di Dio. Ma cosa riguardo le debolezze che non sono frutto solo di ignoranza come mancanza di capacita’? Puo’ lespiazione riempire questo vuoto? Puo’ l’espiazione non solo cancellare questa deficienza spirituale ma anche trasformarlo in cosa positiva? Sempre l’anziano Bruce Hafen condivide questa illuminante conversazione che ebbe con l’anziano Bruce R. Mc Conkie. L’anziano Bruce R. Mc conkie visito’ il Ricks college per dare un discorso. Come ci stavamo dirigendo verso il college dall’aeroporto chiesi all’anziano Mc Conkie se pensava che i concetti di grazia e l’espiazione del Signore avessero niente a che fare con il processo positivo di perfezionare la nostra natura, lasciando da parte la connessione di quei concetti come il perdono dei peccati. Lui rispose che cio’ era proprio cio’ che la scrittura insegna. Volgendosi a dottrina ed alleanze lui lesse ad alta voce dalla descrizione di Jospeh Smith di colro che sono nel Regno celeste. “Questi sono coloro che sono uomini giusti RESI perfetti ATTRAVERSO Gesu’ il mediatore della Nuova Alleanza, che opero’ la sua espiazione tramite il versamento del suo sangue. D&A 76:69 L’anziano Mc Conkie piu’ tardi spiego’ agli studenti del college che la espiazione compensa per tutti gli effetti della caduta e rende possibile la nosytra eredita’ della qualita’ di vita che Dio vive, la vita eterna. La definizione di grazia come dichiarata dal dizionario biblico sug e’ consistente con la dichiarazione dell’apostolo Mc Conkie. ” Questa grazia e’ un potere che permette agli uomini e donne di accedere alla vita eterna ed esaltazione dopo che loro hanno dato il meglio di loro stessi.” Re Beniamino prego’ il suo popolo di spogliarsi dell’uomo naturale e divenire “santi tram,ite l’espiazione di Gesu’ Cristo.” Mosia 3:19. L’anziano Hafen elaboro su questo pensiero:” Come Re Beniamino suggerisce qui, l’espiazione fa molto di piu’ che pagare per i nostri peccati. E’ anche l’agente tramite il quale noi possiamo sviluppare una natura “santa”. Cio’ e’ esattamente cio’ che Moroni insegno’ Moroni 10:32-33. L’anziano Hafen continua poi ad espandere questo concetto:” Qui noi vedremo che la grazia di Dio, liberata dalla espiazione, puo’ perfezionare le nostre imperfezioni…..mentre molto del processo di perfezione coinvolge una purificazione dalla contaminazione del peccato, vi e’ una addizionale dimensione tramite la quale noi possiamo acquisire la natura di “Cristo”, divenendo perfetti come il Padre e Gesu’ sono. L’anziano Hafen aggiunge poi questo ulteriore commento:” La vittoria del Salvatore puo’ pagare non solo per i nsotri peccati ma anche per le nostre debolezze; non solo per i nostri peccati deliberati ma anche per i nostri peccati commessi in ignoranza, i nostri errori di valutazione, di giudizio e le nostre piu’minime imperfezioni. La nostra aspirazione finale e’ molto di piu’ di essere perdonati dal peccato, noi cerchiamo di divenire santi, rivestiti affermativamente con gli attributi di Cristo, di essere uno con LUi e come Lui. La grazia divina e’ l’unica fonte che puo’ finalmente adempire quella aspiarazione, dopo aver fatto noi tutto il nostro meglio. Alcuni hanno chiesto” Se noi ci sottomettiamo alle leggi della giustizia, riceveremo noi lo stesso frutto come se ci fossimo sottomessi a Cristo e ricevuto le benedizioni delle leggi della misericordia? In altre parole, possiamo noi:”Mangiare, bere ed essere felici” e poi all’ultimo minuto sopportare il pieno peso della giustizia e ricevere la stessa ricompensa dell’uomo che si e’ pentito? La risposta e’ no!. Pagare il prezzo alla giustizia da solo non basta a purificare l’anima ne perfeziona le nostre caratteristiche. Ancora una volta a causa di Cristo il pentimento fa ambedue le cose. L’uomo che ha pagato i suoi cinque anni di prigione ha soddisfatto le leggi del paese, ha pagato il debito con la giustizia, ma certo non si puo’ dire che egli si sia trasformato in un santo. Uno diviene santo solo “Attraverso le’spaizione del Signore” Mosia 3:19. Tutta la giustizia dell’universo, amministrata nell’eternita’ non sara’ mai capace di produrre neanche un santo. La santita’, che porta alla divinita’, richiede pentimento, pentimento richiede misericordia e la misericordia richiede l’espiazione di Gesu’ Cristo. Come vedete si torna sempre al punto di partenza, all’espiazione. La mano pesante della giustizia non cambia e non addolcisce. Non e’ come il pentimento, non e’ un qualcosa che catalizza i sentimenti. Al contrario e’ qualcosa di neutro, sempre neutro. Il Signore spiego’ questo concetto in D&A 88:35 La giustizia e’ un fattore esterno, il pentimento e’ un fattore interno. Il pentimento e’ un cuore rotto ed uno spirito contrito nelle mani del grande Medico. E’ l’interno desiderio dell’uomo combinato con il potere esterno di Dio, cosi’ convergendosi questi due poteri in miracolosa armonia che allarga, riveste ed illumina lo spirito umano con una natura divina. Il pentimento e’ il processo divinimente scelto per guidare alla divinita’ e che soddisfa la giustizia ad ogni passo con il cercare di restituire cio’ che era stato tolto o rotto, ma non con la coercizione ma con il desiderio sincero del penitente. La legge della giustizia porta ordine e stabilita’ nell’universo.e questo e’ buono. Ma la legge del pentimento fa molto di piu’ porta la divinita’. Il pentimento e’ molto di piu’ di un processo passivo di “fare pari” e’ un processo positivo che ci migliora, raffina ed infine ci perfeziona. Il suo scopo va ben al di la di soddisfare la giustizia, apre la porta al potere di purificazione e perfezione dell’espiazione. L’anziano Hafen ha scritto “una volta mi sono chiesto se coloro che rifiutano di pentirsi ma che hanno pagato e soddisfatto la legge della giustizia con pagare quanto richiesto siano essi degni di entrare nel regno celetse. La risposta e’ no! Gli standard per entrare nel regno celeste vanno molto al di la di soddisfare la legge della giustizia. Per quella ragione pagare i nostri debiti non portera’ lo stesso frutto che il pentimento offfre. La giustizia e’ una legge di bilanciamemnto ed ordine e deve essere soddisfatta, sia atraverso il nostro pagamento od il Suo. Ma se noi decliniamo l’invito del Salvatore di lasciarGli portare i nostri peccati e cercare poi di soddisfrae la giustizia da soli, noi non avremo affatto fatto esperienza della completa riabilitazione che puo’ avvenire solo tramite una combinazione di divina assistenza e genuino pentimento. Lavorando asieme queste forze hanno il potere permanente di cambiare i nostri cuori e le nostre vite, preparandoci per la vita celeste. “Le dottrine della misericordia e del pentimento sono riabilitative, non retributive, in natura. Il Salvatore ci chiede di pentirci non semplicemente di usarLo per pagare il nostro debito con la giustizia, ma anche e soprattutto come un modo per indurci ad intraprendere il processo evolutivo che fara della nostra natura umana una natura divina, dandoci la capacita di vivere la legge celeste. Come l’espiazione ci aiuta a vincere le nostre debolezze. SEnza riguardo alle nostre debolezze l’espiazione e’ sempre li a portata di ano. Qui vi e’ la sua bellezza e genialita’, non e’ mai al di fuori della nostra portata. Il Salvatore e’ sempre vicino a noi, ansiosamente cercando di rivestirci con quei poteri che convertiranno le nostre debolezze in punti di forza. Il dizionario biblico sug pone ogni necessta’ dell’uomo per questo potere in prospettiva. “La grazia divina e’ necessaria ad ogni anima in conseguenza della caduta di Adamo ed anche a causa delle debolezze dell’uomo e delle sue inadeguatezze. Ether 12:26-27 Che potere in quella promessa! Il Signore non solo ci ha promesso di vincere le nostre debolezza, ma addirittura che sarebbero divenuti i nostri punti di forza. Filippesi 4:13 Giacobbe 4:7 Il potere di convertire una debolezza in un punto di forza e’ possibile attraverso la grazia di Cristo, ma il Signore ha chiesto due requisiti, umilta’ e fede. Se questi requisiti sono sodisfatti, la grazia di Cristo diviene come il carburante del razzo, ci fa innalzare ad altezze mai viste prima. Questo e’ cio’ che Giacomo insegnava Giacomo 4:6,10 e 1 Pietro 5:5 Isaia esprese un concetto molto poetico in Isaia 40:29,31 Mose’anco’ questa opportunita’ quando espresse la sua debolezza nel parlare. Il Signore replico’:” Chia ha fatto la bocca dell’uomo?” In pratica il Signore gli stava dicendo che Egli non aveva alcun problema nel risolvere questo problema e quindi Egli prosegui’:”Ora quindi vai ed Io saro’ con la tua bocca e ti diro’cosa dovrai dire.” Cio’a vrebbe dovuto risolvere il problema ma Mose’ forse non era ancora fortificato nella fede e replico’:”O mio Signore, ti prego….. E cosi’ perse la sua grande oportunita’ di non solo vincere la sua debolezza ma anche di avere al suo posto un punto di forza e dato che il Signore rispetta il libero arbitrio dell’uomo, forni’ Aronne come suo portavoce. Contrasta l’esperienza di Mose’ con quella di Enoch. I fatti iniziali sono identici Mose’ 6:31 Il Signore rispose nello stesso modo Mose’ 6:32. A questo punto le scritture sembrano parallele, stesso atto stessa scena, solo i nomi e le date erano diversi. E’ a questo punto comunque che lo scritto comincia a dividersi. Non vi e’ alcuna suggestione nel registro scritturale che Enoc dubito’ della parola del Signore, piuttosto si umilio’ in semplice ubbidienza e fede. Enoc nel descrivere questo avvenimento dice: Mose 6:42 La scrittura allora rivela il meraviglioso potere della grazia di Dio:”Come Enoc pronuncio’ le parole di Dio, il popolo si mise a temere e non poteva stare in sua presenza.” Mose’ 6:47. La scrittura continua:”Cosi’ grande fu la fede di Enoch che pronunciava la parola di Dio e la terra tremava e le montagne fuggivano proprio secondo il suo comando, ed i fiumi cambiavano il loro corso……e tutte le nazioni temettero grandemente, tanto era poderosa la parola di Enoch e cosi’ grande era il linguaggio che DIO GLI AVEVA DATO”. Mose 7:13 Non sembrerebbe il linguaggio di uno impedito come si era prima descritto egli stesso. Per forza la sua debolezza era veramente divenuta un punto di forza come promesso nelle scritture. Una volta Paolo chiese di avere tolta una sua infermita’ ed il Signore gli rispose 2 Corinzi 12:9 prosegue con LA RICERCA DELLA PERFEZIONE
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