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Friday, August 17, 2012

La Trinita'


Il Nostro Dio vive in condominio?


Questa sembra un’affermazione strana, e quanto strana,
se si tiene conto della difficile spiegazione che la quasi
totalità delle chiese cristiane dà della
Trinità. Nessuno nega che Dio il Padre, Il Figlio
e lo Spirito Santo siano tre Dei. Il problema nasce dalla
difficile spiegazione secondo la quale ognuno di loro vive
in un corpo comune a tutti e tre, o meglio nella stessa
entità.
Analizziamo di seguito i vari credi, prima quello cattolico
e poi quello protestante.
CREDO CATTOLICO.

Noi adoriamo un Dio nella trinità e trino nella
sua unità; né diviso nelle persone né nella
sostanza. Perché vi è una persona il Padre,
un’altra il Figlio ed un’altra lo Spirito Santo. Ma la
Divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo è una: La Gloria la stessa, la Maestà coeterna.”
CREDO METODISTA.

Vi è un solo vero e vivente Iddio, eterno, senza
corpo o parti, di potere
infinito, di saggezza infinita e bontà. Fattore
e preservatore di tutte le cose, visibili ed invisibili,
e nell’unità di questa Divinità vi sono
tre persone, della
stessa sostanza, potere ed eternità, il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo.”
CREDO PRESBITERIANO.

Vi è un solo vero e vivente Iddio, che è infinito
come essere e perfezione, purissimo spirito, invisibile,
senza corpo, parti o passioni, immutabile, immenso, eterno,
incomprensibile, potente, il più saggio di tutti,
santissimo, liberissimo, assoluto, facendo funzionare
ogni cosa secondo la sua propria immutabile volontà,
per la sua propria gloria, pieno di amore, grazia, misericordia
e così via.”
I passi su cui la questione trinitaria si basa sono
1 Giovanni 5:7-8, Giovanni 1:1 e Giovanni 17:21-22. Prima
di cominciare mi piacerebbe rimarcare che i versi 1 Giovanni
5:7-8 e Giovanni 1:1 non sostengono entrambi la dottrina
della trinità.
Giovanni 1:1 “In principio era il Verbo, il Verbo
era presso Dio e il Verbo era Dio.”
In effetti si riferisce soltanto a Gesù e a
Dio, quindi parla di una duita’, scusate la parola,
sicuramente non certo di una trinità.
Giovanni 17:21-22 parla anch0esso solo di Gesù e
del Padre.
1 Giovanni 5:7-8 “Poiché tre sono quelli
che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue,
e questi tre sono concordi.”
Come vedete non è molto chiaro, per una semplice
ragione: alla fine del verso 7 alcune Bibbie recano: "poiché tre
son quelli che rendon testimonianza nel cielo: il Padre,
la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa
cosa.”
Purtroppo queste parola mancano in tutti gli antichi
manoscritti. Questo verso quindi è molto controverso.
Sto puntualizzando questi due fatti per due ragioni
basilari:
1 La Bibbia dichiara in 2 Corinzi 13:1 “Questa è la
terza volta che vengo da voi. Ogni questione si deciderà sulla
dichiarazione di due o tre testimoni.”
2 Essendo un verso controverso rende la questione più difficile
da discutere.
Se abbiamo bisogno di almeno 2 testimoni per provare
la trinità, come i credi appena citati professano,
a questo punto ne avremmo uno solo, perché Giovanni
1:1 non parla della Trinità, come pure Giovanni
17:21-22.
Il secondo è un passo che la quasi totalità delle
Bibbie non accetta e le poche che lo accettano fanno
notare questo problema. Così il testimone per
la
dottrina della trinità e’ uno solo anziché tre,
e per altro controverso.
Il fatto strano è che vi sono decine di altre
affermazioni, ovviamente in netto contrasto con questa,
che dicono, non solo l’opposto, ma lo specificano con
una chiarezza assoluta. Invece per quest’ultima e sola
si deve ricorrere, come fanno i cattolici, al "Mistero
della fede." Se la verità è la conoscenza
delle cose come furono, come sono e come saranno, e soprattutto
se la dichiarazione di Cristo è vera: "Conoscerete
la Verità e la Verità vi farà liberi" come
si può pensare che la Verità sia "Mistero"?
Vedete come la logica squalifica questo strano ragionamento.
Andiamo comunque ad analizzare la "vera" verità di
tutto questo ormai vecchio argomento. Dicevamo che tutto
ha origine da
Giovanni 17:21-22 “Perché tutti siano una
sola cosa. come tu, Padre, sei in me e io in te, siano
anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo
creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato
a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi
una cosa sola.”
Questo verso sembra confermare la teoria delle due persone
insieme. Ma è realmente questa la realtà?
Andiamo per gradi, questa è una di quelle occasioni
in cui si prende una frase da un contesto e se ne interpreta
il significato che più fa comodo. Vediamo di analizzare
tutto il contesto dell’argomento trattato da Gesù e
vedremo ciò che realmente intendeva, e non sembra
neanche difficile.
Giovanni 17:3 “Questa è la vita eterna:
che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato,
Gesù Cristo.”
Intanto questa prima affermazione di Cristo ci dimostra
che il SOLO VERO DIO,
è
il Padre che è nettamente distinto dal Figlio.
Anche qui facciamo appello al senso comune. Se vi è un
Padre ed un Figlio, è chiaro che uno dei due è antecedente
e che ha generato l’altro e di conseguenza l’altro che è il
figlio è sicuramente posteriore, altrimenti questi
appellativi non hanno senso né valore. Voi potreste
dire: non era forse nel Principio La Parola con Dio?
E’ vero ma per principio la scrittura intende il principio
della creazione della terra, non certo il principio di
Dio. Andiamo avanti.
Giovanni 17:5 “E ora, Padre, glorificami davanti
a te, con quella gloria che avevo presso di te prima
che il mondo fosse.”
E’ interessante rilevare che Cristo afferma di aver
avuta la gloria PRESSO DI LUI. Presso è chiaramente
al di fuori, non IN LUI.
verso 6 “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini
che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a
me ed essi hanno osservato la tua parola.”
Vediamo che prima che Cristo venisse gli uomini non
avevano la vera conoscenza del nome del Padre, infatti
il Dio del Vecchio Testamento altri non era che Geova,
lo stesso Cristo che dopo la cacciata dal giardino è sempre
stato il tramite fra Dio e l’uomo. Il nome Geova era
sempre stato noto agli ebrei, quindi qui Cristo afferma
di aver rivelato il vero nome di Dio, che è Helohim.
Che poi essi siano due entità diverse lo dimostra
il fatto che Gesù afferma di aver ricevuto gli
uomini dal padre, che erano del padre e loro hanno
osservato la SUA parola (Del Padre).
Verso 7 “Ora essi sanno che tutte le cose che
mi hai dato vengono da te”
Vedete come è chiara la separazione fra i due.
So già che state dicendo che è solo perché in
questo caso vi era stata una separazione consensuale
dovuta alla missione terrena di Cristo; vedremo più avanti
se questo banale tentativo può avere successo.
Verso 11 “Io non sono più nel mondo; essi
invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano
una cosa sola, come noi.”
Qui abbiamo il primo vero indizio di ciò che
intendeva significare il Cristo. Anche gli uomini avrebbero
dovuto essere uno come loro. In che modo se non nella
comunione di intenti, oppure che anche gli uomini avrebbero
dovuto
fondersi insieme e divenire uno come loro? Comunque lo
stesso verso che origina la diatriba è anche quello
che la risolve.
Verso 21 e 22 “Perché tutti siano una sola
cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi
IN NOI una cosa sola, perché il mondo creda che
tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me,
io l’ho data a loro, perché siano come noi una
cosa sola.”
O Gesù si riferisce alla comunione di intenti
oppure anche gli uomini devono divenire uno come loro,
allora ecco che si deve ricorrere alla parola "Mistero" perché questo è un
concetto inconcepibile. NON SOLO, SE QUESTO FOSSE VERO
LA "TRINITA’" DIVENTEREBBE un numero incalcolabile,
in quanto gli uomini dovrebbero essere in LORO. Insomma
questo concetto non solo è
inconcepibile ma è assurdo, in quanto queste religioni
affermano che gli uomini non possono divenire come Dio
mentre invece, seguendo il loro ragionamento, dovrebbero
divenire parte integrante della stessa divinità,
aumentando il numero dei membri della divinità.
Il verso fa un paragone, quindi per essere significativa
sia la prima parte della frase che la seconda, dovrebbero
avere lo stesso significato, altrimenti non può essere
un paragone. Il verso 26 esprime tutti questi concetti.
Verso 26 “E io ho fatto conoscere loro il tuo
nome e lo farò conoscere perché l’amore
con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».”
Se dovessimo prendere per buono il ragionamento del "Mistero" dovremmo
ammettere che Cristo diventerebbe parte di noi, mentre
invece Cristo sta solo confermando lo stesso concetto
precedente.
Adesso prenderemo in esame alcune scritture relative
ai momenti che hanno preceduto la nascita di Cristo e
hanno fatto seguito alla sua morte, per dimostrare che
la divinità, a prescindere dalla presenza di Cristo
sulla terra, non è mai stata unita in una persona
sola.
Isaia 48:12-16 ”Ascoltami, Giacobbe, che ho chiamato
Israele: Sono io, io solo, il primo e anche l’ultimo.
Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra,
la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo,
tutti insieme si presentano. Radunatevi, tutti voi, e
ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Uno che
io amo compirà il mio volere su Babilonia e, con
il suo braccio, sui Caldei. Io, io ho parlato; io l’ho
chiamato, l’ho fatto venire e ho dato successo alle sue
imprese. Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal
principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui
questo è avvenuto io sono là. Ora il Signore
Dio ha mandato me insieme con il suo spirito.”
Qui si può fare una lunga disamina su chi fosse
il primo e l’ultimo e chi avesse fondato la terra, tutti
sono concordi che questo personaggio sia Cristo secondo
la scrittura riportata nella lettera agli Ebrei e secondo
il Vangelo di Giovanni. (Vedi Ebrei 1:2-13 e Giovanni1:1-3.
Analizzeremo queste scritture successivamente.
Assodato che il primo e l’ultimo e colui che ha posto
le fondamenta della terra è stato il Signore Geova,
o Cristo stesso (Gesù significa Geova salva) prendiamo
in analisi il verso 16 che è chiarificatore.
Verso 16 "Ora il Signore Dio ha mandato me insieme
con il suo spirito.”
Vedete che Geova afferma di essere stato mandato da
un altro insieme con lo Spirito dell’altro. Qui
non abbiamo più la scusa che Cristo era sulla
terra per una missione terrena e quindi doveva essere
scisso dalla trinità. Qui vediamo la distinzione
fra le tre persone. Analizziamo adesso Ebrei 1:2-13
Ebrei 1:2-13 “In questi giorni, ha parlato a noi
per mezzo del Figlio, che ha costituito EREDE (significa
che ha ricevuto qualcosa che prima non possedeva) di
tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il
mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della
sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto
con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la
purificazione dei peccati si è ASSISO ALLA DESTRA
della maestà nell’alto dei cieli, ed E’ DIVENTATO
TANTO superiore agli angeli quanto più eccellente
del loro è il nome che ha ereditato.”
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei
il mio figliolo diletto OGGI TI HO GENERATO? E di nuovo,
quando introduce il primogenito nel mondo, dice: tutti
gli angeli di Dio lo adorino. Insomma dopo la sua resurrezione è divenuto
erede, quindi ha ricevuto dal Padre qualcosa che non
aveva prima. Qui va ricordato che nella Bibbia disse
che avremmo dovuto essere perfetti
come il Padre, mentre nel libro di Mormon, dopo la sua
risurrezione, affermò che avremmo dovuto essere
perfetti come Lui ed il padre, a testimonianza che la
sua perfezione prima della resurrezione non era avvenuta.
Non mi riferisco alla sua perfetta vita vissuta senza
peccato, ma alla sua perfezione nell’essere divenuto
come Dio stesso, infatti il verso11 e 12 chiarificano
questo concetto.
Versi 11 e 12 " Essi periranno, ma tu dimori, invecchieranno
tutti come un vestito, e li avvolgerai come un mantello
e saranno mutati, ma tu rimani lo stesso ed i tuoi anni
non verranno mai meno.”
Prima della resurrezione era soggetto alla morte ma
dopo questa non avrebbe avuto mai più presa
su di Lui. Il verso 4 è chiaro quando afferma
che
"
E’ diventato tanto superiore."
Questo dimostra che prima, dovuto alla sua condizione
di uomo, non lo era ed il verso 5 afferma “OGGI
TI HO GENERATO.”
Non voglio stabilire se si riferisse a dopo la sua risurrezione
o meno, rimane il fatto che un giorno fu generato e quindi
non è sempre stato con il Padre. Potrei citare
molti versi in cui Cristo era nell’acqua, al tempo del
suo battesimo, e in altre circostanze. Mi limiterò invece
a dimostrare che dopo la sua resurrezione era ancora
un’entità diversa dal Padre, un Dio, ma
non la stessa persona e non certamente un coinquilino
della personalità paterna.
Prima di fare ciò vorrei puntualizzare che la
loro volontà non era la stessa. Cristo fece sempre
la volontà del padre ma a volte, come nel caso
del Getsemani, fece capire chiaramente che se avesse
potuto avrebbe evitato di fare ciò che il Padre
gli chiedeva.
Filippesi 2:6-9 ”Il quale, pur essendo di natura
divina, non considerò un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo
la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla
morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato
e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni
altro nome.”
Altre volte dichiarò: “Io non sono venuto
per fare la mia volontà, ma per fare quella del
Padre mio” e così via. Cristo insegnò pure
che qualunque peccato ordito contro di Lui sarebbe stato
perdonato, ma che la bestemmia contro lo Spirito Santo
non sarebbe stata tollerata. Non fa forse questa dichiarazione
una netta distinzione fra le due personalità?
Ma la cosa più interessante a questo riguardo è proprio
l’insegnamento che Cristo dà riguardo allo Spirito
Santo.
Giovanni 16:7-15 ”Ora io vi dico la verità: è bene
per voi che io me ne vada,
perché, se non me ne vado, non verrà a
voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato,
ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli
convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia
e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono
in me; quanto alla giustizia, perché vado dal
Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio,
perché il principe di questo mondo è stato
giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento
non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo
Spirito di verità, egli vi guiderà alla
verità tutta intera, perché non parlerà da
sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito
e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà,
perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per
questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.”
Il verso 6 è chiarificatore, sembra che essi
non potessero stare insieme sulla terra e vi è una
ragione specifica per questo. Insomma questo ci fa capire
che Gesù e Suo Padre sono ben separati e distinti
e che hanno due missioni, con lo
stesso scopo, ma diverse.
Passiamo adesso ad elencare solo le scritture che parlano
della divisione fisica della divinità, ma solo
dopo l’avvenuta risurrezione del Cristo, per togliere
ogni futile discussione. Tenete presente che facendo
così scarto altre diverse scritture che sostengono
la mia idea. Dico questo per fare rilevare una cosa assurda:
la Bibbia afferma che avremmo bisogno di almeno 2 o 3
testimoni per provare una cosa e qui io citerò una
serie di scritture, chiare, che non necessitano di alcun "mistero",
mentre invece una sola scrittura, che necessita
del ricorso ad un "mistero", deve fare dottrina
per una miriade di chiese che l’accolgono come dogma.
Tutto questo è serio?
Atti 7:55 “Ma Stefano, pieno di Spirito Santo,
fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e
Gesù che stava alla sua destra” Nessun commento.
Matteo 22:44 “Ha detto il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto
i tuoi nemici sotto i tuoi piedi” Essendo questa
una citazione del Vecchio Testamento riportata nel Nuovo
Testamento, e come
abbiamo visto in Ebrei riferentesi alla sua risurrezione, è valida
per entrambi i Patti. (Matteo 24:36)
Questo dimostra che il Figlio non possiede tutta la
conoscenza del Padre e qui si sta parlando della SUA
seconda venuta, cioè di un fatto suo personale.
Marco 14:36 “Abba, Padre! Tutto è possibile
a te, allontana da me questo
calice! Però non ciò che io voglio, ma
ciò che vuoi tu».
Ebrei 5:7 “Proprio per questo nei giorni della
sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche
con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo
da morte e fu esaudito per la sua pietà”
Giovanni 6:38 ”Perché sono disceso dal
cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di
colui che mi ha mandato.
Giovanni 20:17 ”Gesù le disse: «Non
mi trattenere, perché non sono ancora salito al
Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro:
Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”
Qui non solo dichiara, dopo la sua resurrezione, che
ancora non si è riunito al Padre ma che Dio Padre è ancora
un Dio per Lui. Che dire poi di questa meravigliosa affermazione
di Cristo che mostra come il Padre lo abbia istruito?
Giovanni 5:19-20 “Gesù riprese a parlare
e disse: «In verità, in verità vi
dico, il Figlio da sé non può fare nulla
se non ciò che vede fare dal Padre; quello che
egli fa, anche il Figlio lo fa. Il Padre infatti ama
il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere
ancora più grandi di queste, e voi ne resterete
meravigliati”
Il Figlio non PUO’ FARE NULLA DA SE, ed il Padre gli
manifesta, che cosa? ciò che ancora deve apprendere.
Certamente non da noi uomini.
Ebrei 2:8 “E hai posto ogni cosa sotto i suoi
piedi. Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni
cosa sia a lui sottomessa.”
Qui non vi è bisogno di molti commenti, quando
la scrittura dice: "Tuttavia al presente non vediamo
ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa." e
qui era
dopo la sua risurrezione, pensate che Paolo dicesse
falsità?
Efesini 1:20 “Che egli manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere
alla sua destra nei cieli”
Non dice che lo incorporò o che divenne una persona
sola con lui.
Apocalisse 5:1-7 “E vidi nella mano destra di
Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo,
scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato
con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava
a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro
e scioglierne i sigilli?». Ma nessuno né in
cielo, né in
terra, né sotto terra era in grado di aprire il
libro e di leggerlo. Io piangevo molto perché non
si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo.
Uno dei vegliardi mi disse: «Non piangere più;
ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio
di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli.
Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro
esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato.
Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette
spiriti di Dio mandati su tutta la terra. E l’Agnello
giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era
seduto sul trono”
Sembra proprio che questa unità incomprensibile
non sia nelle scritture, ma sembra invece che sempre
pur essendo uniti nello scopo, pur con volontà e
conoscenza diverse, fossero ben distinti e separati come
corpi. Non voglio aggiungere altro, sarei sicuramente
ripetitivo e noioso.
Ricordate che quando si ricorre alla parola "mistero" per
spiegare una verità, si incorre in un tremendo
ostacolo perché la verità è :"La
perfetta conoscenza delle cose come furono, come sono
e come saranno". I misteri sono fenomeni che niente
hanno a che vedere con la verità fino a quando
non sono compiutamente spiegati.
Direttamente connessa con la dottrina della trinità è la
dottrina che Dio è spirito, quindi senza parti
nè passione e che la risurrezione del Cristo,
per molte chiese avvenne in spirito. Tutto questo per
poter rendere più comprensibile la trinità.
Va tenuto in mente che secondo la Bibbia stessa: "Ogni
cosa sarà confermata dalla bocca di 2 o 3 testimoni.
Prendiamo
in analisi l’affermazione che "Dio è Spirito" (Giovanni
4:24)
Questa è un’affermazione isolata, non c’è un
secondo testimone, inoltre se leggiamo il proseguimento
della frase vediamo che gli uomini "e quelli che
lo
adorano, BISOGNA CHE L’adorino in SPIRITO E VERITA’"
Dovrebbero cioè adorarlo in Spirito e questo,
se mi consentite, per l’uomo non è possibile,
a meno che non sia una immagine figurativa.
1 Corinzi 6:17 "Ma chi si unisce al Signore è uno
spirito solo con Lui"
Forse che i cristiani una volta che si convertono divengono
di spirito? In fondo nelle scritture sta scritto pure
che il nostro Dio è un fuoco consumante (Deuteronomio
4:24) anche questa è un’affermazione isolata ed
allegorica e nessuno si sogna per questa affermazione
di credere che Dio sia un fuoco. Oppure come è scritto
in Geremia 2:13 che Egli è una fontana di acque
vive.
Salmi 91:4 "Egli ti coprirà con le sue penne
e sotto le sue ali troverai rifugio" Forse che Dio
possiede queste caratteristiche? Oppure quando parla
dell"Invisibile Iddio." Quando poi vi sono
miriadi di passi in cui la sua sembianza è vista
da molti profeti ed in particolare in Numeri 12:7-8 si
afferma che Mosè lo vedeva e discuteva con lui
faccia a faccia.
E’ vero che è anche scritto che "Nessuno
ha mai veduto Iddio" (1 Giovanni 1:4) Ma allora
quale delle due è vera? O meglio quante sono le
scritture che affermano che Dio è stato visto
da varie persone e quante quelle che affermano che nessuno
ha mai veduto Iddio? Nel primo caso decine nel secondo
la sola affermazione di Giovanni 1:18; e se vogliamo
vedere bene addentro a questa affermazione isolata dovremmo
andare in Giovanni 6:46
Giovanni 6:46 "Non che alcuno abbia veduto il Padre,
SE NON COLUI CHE E’ DA DIO; EGLI HA VEDUTO IL PADRE."
E qui Giovanni sembra spiegare meglio il suo concetto,
infatti chi aveva veduto Iddio nei tempi antichi erano
i profeti e chi può sostenere che loro non fossero
da Dio?. Siamo sicuri che la diatriba continuerà all’infinito
ma comunque le
scritture che sostengono la teoria di un Dio trino, invisibile,
in quanto spirito e così via sono in netta minoranza
e che colui che fa queste affermazioni dovrebbe almeno
tenere presente che non si può pretendere di guidare
un congresso con il 10% dei voti.
La risurrezione fisica del Cristo è un ostacolo
insormontabile per questa astrusa dottrina, per questo
motivo molte chiese cercano di dire che Egli
risuscitò in spirito. Purtroppo per loro la tomba
era vuota, le mani degli apostoli nelle sue ferite e
le sue stesse affermazioni che uno spirito non ha corpo,
tolgono ogni sorta di dubbio. Le visioni che ebbero di
Lui Stefano, Giovanni ed altri, che lo videro dopo la
sua risurrezione alla destra del Padre e la visione del
Padre SEDUTO SUL trono, tolgono ogni credibilità a
queste tesi.
Possiamo inoltre chiederci che forma avesse il Padre
per stare seduto sul trono, e se era invisibile come
poteva essere visto?
Insomma il senso comune non solo distrugge questa filosofia
ma la irride. La risurrezione di Gesù, il fulcro
centrale del vangelo, è la prova inconfutabile
che Egli, dopo la sua morte, riprese il suo corpo e con
quello se ne andò in cielo dove fu visto alla
destra del Padre.
Un’altra caratteristica della dottrina trinitaria è che
non solo Iddio non avrebbe corpo o parti ma neanche passioni.
Per sua stessa ammissione Egli è un Dio Geloso,
e questa non è una passione? Non calcherà Egli
il tino della sua Ira? Non è forse anche questa
una passione? Non pensate che stia dicendo di essere
fallace, sicuramente le sue passioni sono giuste, come
quando Gesù purificò il tempio o come quando
mandò il diluvio e cosi via, ma ciò prova
che il nostro Iddio non è una macchina, ma che
possiede sentimenti perfetti.
I
Infatti, per esercitare una giustizia perfetta, necessita di sentimenti e se
ha compassione e misericordia come è affermato dalle scritture, da cosa
provengono questi sentimenti? Noi che siamo i suoi figli abbiamo le sue stesse
qualità, solo non così perfette e soprattutto non abbiamo il
suo totale controllo, che proprio ciò che dovremmo acquisire tramite
l’obbedienza ai comandamenti.
Per concludere intendo rispettare la dottrina della
trinità come prospettata
dalle altre chiese. Credo infatti che ognuno abbia il
diritto delle proprie idee. Il mio scopo è quello
di far si che anche gli altri facciano altrettanto. Per
esempio io credo che gli altri siano cristiani, a prescindere
dalle loro opinioni su questo tema, ma non capisco perché altri,
per lo stesso motivo, non debbano fare
altrettanto con noi mormoni, e c’è da considerare
che abbiamo appena visto che il 90% delle scritture sostiene
la nostra dottrina, forse che gli altri con il 10% possono
influenzare l’intera congregazione?
Altri riferimenti importanti:
Matteo 27:46, Ebrei 1:1, Giovanni 14:28, Giovanni 14:31,
Giovanni 15:10, Giovanni 7:16-18, Giovanni 15:15, Giovanni
8:38, Giovanni 12:49-50,
Giovanni 5:22, Ebrei 2:8, Giovanni 20:17, Giovanni 16:7-15,
Ebrei 7:28, Efesini 1:17, 1 Corinzi 8:5-6, 1 Timoteo
2:5.

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