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Friday, August 17, 2012

Traduzione in arabo ed ebraico


Traduzione in arabo ed ebraico.

Nei primi anni settanta la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni volle tradurre il Libro di Mormon nei linguaggi arabi ed ebraici ( che poi altri non sono che i linguaggi in cui il Libro di Mormon fu scritto originariamente).
Fu scelto il Dottor Sami Hanna, capo del dipartimento di studi medio-orientali presso l’Università dell’ Utah.
Costui era considerato un dotto dei linguaggi semiti e così il Presidente Harold B. Lee lo assunse per completare queste traduzioni.
Altri dissero a questo professore che il Libro di Mormon era scritto in un terribile inglese e che era un falso
creato da un uomo che aveva solo una educazione formale di tre anni. Con molta riservatezza il professore si
apprestò alla traduzione. Queste sono le sue dichiarazioni:
”Quando ho cominciato a leggere il Libro di Mormon, sapevo che avrei trovato un volume scritto in maniera
povera. Non ho trovato un libro scritto in povero inglese, al contrario mi sono trovato a leggere il più grandioso
inglese in una struttura semitica. Il Libro di Mormon è semitico dal principio alla fine. Il colloquialismo, i nomi propri
la numerologia, i sistemi di misurazione, i costumi, la punteggiatura e la sintassi sono puramente semitici.
Ho trovato un grande piacere nel tradurre questo libro. La famiglia dei linguaggi semitici include l’arabico,
l’aramaico, il siariano. l’ebreo, l’iracheno antico e moderno egizio ed il caldeo. Vi sono alcune caratteristiche
di base della famiglia semitica dei linguaggi che un libro deve contenere prima di convincermi che era stato
scritto da popoli antichi ebrei. Il Libro di Mormon contiene tutte queste caratteristiche. Diamo uno sguardo a queste
caratteristiche:
Il linguaggio semitico va da destra verso sinistra e questo venne dichiarato da Joseph Smith, non vi sono
lettere maiuscole. Oliver Cowdery era spesso perplesso quando Joseph Smith mai gli disse di usare lettere maiuscole
durante la traduzione.
Non vi sono paragrafi né punteggiatura e questo richiede un uso eccessivo della congiunzione "e". Per la prima edizione il profeta dette il suo benestare alla stampa di aggiungere la punteggiatura e di fare dei paragrafi per quanto non cambiassero per niente le parole.
Vi sono solo due tempi, il passato e presente per verbi composti. Uno dei problemi dell’inglese era che Joseph
usava sempre coniugare il passato usando l’avverbio did invece di mettere il verbo al passato ma fece così perchè lo
scritto che leggeva gle lo imponeva .
La sintassi del Libro di Mormon è un cattivo inglese ma un eccellente ebraico. L’ebraico comincia con una preoposizione ed una parola equivalente all’inglese that ( "che" ) così in inglese abbiamo questo problema: "because that my heart is broken; because that ye shall receive more of my word" (“perchè che il mio cuore è spezzato; perchè che voi riceverete di più della mia parola”)
Il sistema numerico ebraico richiede che la "e" venga posta fra i multipli sopra il venti (venti e cinque) Questo sistema numerico si ritrova in tutto il Libro di Mormon.
La frase and it came to pass (“ed avvenne”) che, è un’antica frase egiziana e si trova 452 volte nella Bibbia, mentre nel Libro di Mormon si trova 1297 volte. Poichè l’ebraico e l’egiziano sono linguaggi diversi, quando il chiasmo ebraico avviene nel testo del Libro di Mormon, questa frase egiziana è sempre assente.
L’ebraico pone il possessivo o descrittivo per ultimo, per esempio plates brass pittosto che il preferibile inglese brass plates. Normalmente queste frasi richiedono di aggiungere la parola of (“di”) per chiarezza, risultando allora in plates of brass
Inoltre, l’ebraico ha meno avverbi dell’inglese e quindi usa frasi preposizionali (Esempio: with patience; with much harshness; with gladness L’ebraico usa parole "cognate" diciamo simili al verbo (Esempio: I dreamed a dream; taxed with a tax; this is the desire that I desired of him.
L’ebraico usa anche i colophones che sono introduzioni e conclusioni. All’inizio dei loro scritti, gli autori dichiarano chi sono e che cosa era successo a loro fino a quel punto, Poi come essi concludono essi spiegano le loro ragioni di quanto hanno scritto. Nel Libro di Mormon vi sono molti esempi di colophones: Omni 1:1-8; Parole di Mormon 1:1-9.
Il colloquialismo stiffnecked ( “di collo duro”) in egiziano significa "disubbidiente o caparbio, ostinato" e si trova molte volte nel Libro di Mormon. Gli egizi sostituivano la parola "waxed" per la parola "became" e così fa il Libro
di Mormon in 2 Nefi 4:12,24.
Quando mi sono trovato di fronte la parola Ziff (Mosia 11:3,8) nessuno sapeva cosa significasse, incluso il presidente Harold B. Lee. Per fortuna ho trovato il significato in un piccolo, antico dizionario al Cairo. Era definita come la spada curva araba di ottimo acciao Penso che originariamente significasse acciaio e l’ho tradotta come tale nel manoscritto.
Potrei andare avanti per ore – dice il traduttore - I margini della mia copia del Libro di Mormon sono pieni
di commenti ed annotazioni.
Per concludere, credo che nessuno potrebbe completare neanche 30 pagine della traduzione originale oggi in
meno di 100 giorni. Joseph Smith tradusse 531 pagine in circa 70 giorni. Pensando che un moderno traduttore
possa usare tutti gli attrezzi disponibili, quella persona dovrebbe ancora produrre un libro in inglese con così tanti
tratti semitici in 70 giorni. Io ed il mio assistente abbiamo avuto bisogno di 4 anni per creare una traduzione
arabica del libro di Mormon e noi siamo stati pagati per l’opera che abbiamo prestato.
Ci sono voluti 47 studiosi, pagati per 4 anni, per completare la prima edizione della versione Re Giacomo
della Bibbia. Né la mia eqipe né i traduttori della versione Re Giacomo hanno sofferto le perdite e
le persecuzioni e le interruzioni che il profeta ebbe mentre taduceva (le 116 pagine e così via). Io testifico – prosegue il traduttore -che il Libro di Mormon ha più una struttura semitica che una propria struttura inglese, Per produrre una tale opera nel 1830 sarebbe stato virtualmente impossibile per chiunque in America. Non vi erano testi, né scuole di pensiero od istruttori per insegnare le caratteristiche del linguaggio semitico. Non ho alcun dubbio che il Libro di Mormon sia di origine israelita e che questa origine non fu per volontà di Joseph Smith e nè di altri.

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